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L'OROLOGIO DELLA PASSIONE

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(1° Ora de ' Le Ore della Passione di N.S.G.C.')

Anche quando camminava " Gesù, facendo i passi, non li faceva a vuoto; in questi glorificava il Padre e chiedeva la salvezza delle anime. Nei nostri passi dobbiamo mettere le stesse intenzioni che metteva Gesù, cioè, di sacrificarci per la gloria del Padre e per il bene delle anime. Dobbiamo inoltre immaginarci di mettere i nostri passi in quelli di Gesù. E come Gesù Cristo non li metteva a vuoto, ma racchiudeva nei suoi tutti quelli delle creature, riparando tutti i passi cattivi, per dare al Padre la gloria dovuta, e vita a tutti i passi cattivi delle creature perché potessero camminare per la via del bene, così faremo ancora noi, mettendo i nostri passi in quelli di Gesù Cristo, con le sue stesse intenzioni.

I pensieri, gli affetti, i palpiti, le preghiere, le azioni, il cibo, il lavoro, dobbiamo chiuderli nel Cuore di Gesù Cristo nell'atto di operare, e così facendo, le nostre azioni prenderanno l'attitudine divina.

Quando l'anima, fondendosi in Lui, fa i suoi atti immediati con Gesù, il buon Gesù si sentirà tanto tirato verso quest'anima, che farà insieme ciò che essa fa, e trasmuterà in divino l'operato della creatura ".

(2° Ora de ' Le Ore della Passione di N.S.G.C. ')

" Amor Mio, voglio darti, a nome di tutte le creature, amore per chi non Ti ama, lodi per chi Ti disprezza, benedizioni, ringraziamenti, ubbidienza per tutti.

Protesto che in qualunque offesa che riceverai, io intendo offrirti tutta me stessa per ripararti, fare l'atto opposto alle offese che le creature Ti fanno e consolarti coi miei baci e continui atti di amore.

Ma vedo che sono troppo misera, ho bisogno di Te per poterti riparare davvero. Perciò mi unisco alla tua SS. Umanità, ed insieme con Te unisco i miei pensieri ai tuoi, per riparare i pensieri cattivi miei e di tutti; la mia bocca alla tua, per riparare le bestemmie e i discorsi cattivi; il mio cuore al Tuo, per riparare le tendenze, i desideri e gli affetti cattivi.

In una parola, voglio riparare tutto ciò che ripara la tua Santissima Umanità,
unendomi all'immensità del tuo amore per tutti, ed al bene immenso che fai a tutti.

Ma non son contenta ancora; voglio unirmi alla tua Divinità, e questo mio nulla lo sperdo in Essa, e così Ti do il Tutto.

Ti do il tuo Amore per ristorare le tue amarezze;

Ti do il tuo Cuore per ristorarti delle nostre freddezze, incorrispondenze, ingratitudini e poco amore delle creature.

Ti do le tue armonie per rinfrancarti l'udito dagli assordamenti che ricevi con le bestemmie.
Ti do la tua bellezza per rinfrancarti delle bruttezze delle anime nostre quando ci infanghiamo nella colpa.

Ti do la tua purità per rinfrancarti delle mancanze di rettitudine d'intenzione e del fango e del marciume che vedi in tante anime.

Ti do la tua immensità per rinfrancarti delle volontarie strettezze in cui si mettono le anime.

Ti do il tuo ardore per bruciare tutti i peccati e tutti i cuori, affinché tutti Ti amino e nessuno più Ti offenda.

Insomma Ti do tutto ciò che sei Tu per darti soddisfazione infinita, amore eterno, immenso ed infinito "

" Voglio entrare nel tuo interno e darti, o Gesù, palpiti per palpiti, respiri per respiri, affetti per affetti, desideri per desideri.

Intendo tuffarmi nella tua santissima Intelligenza e, facendo scorrere tutti questi palpiti, respiri, affetti, e desideri nell'immensità della tua Volontà,
intendo moltiplicarli all'infinito.

Voglio, o mio Gesù, formare onde di palpiti per fare che nessun palpito cattivo si ripercuota nel tuo Cuore, e così lenire tutte le tue interne amarezze.

Intendo formare onde di affetti e di desideri, per allontanare tutti gli affetti e i desideri cattivi che potrebbero menomamente contristare il tuo Cuore.

Intendo ancora, o mio Gesù, formare onde di respiri e di pensieri, per allontanare qualunque respiro e pensiero che potrebbe menomamente dispiacerti.

Starò bene in guardia, o Gesù, affinché nulla più Ti affligga e aggiunga alle tue pene interne altre amarezze.

O mio Gesù, deh! Fa' che tutto il mio interno nuoti nell'immensità del Tuo;
così potrò ritrovare amore sufficiente e Volontà sufficiente per far che non entri nel tuo interno amore cattivo, né volontà che potrebbe dispiacerti "

(18° Ora de ' Le Ore della Passione di N.S.G.C. ')

E' questo un modo nuovo e del tutto divino di rapportarci con il nostro Creatore e con la dolce Madre Celeste, Maria. Seguiamo ancora Luisa e, ai piedi di Gesù Crocifisso, ripetiamo insieme a lei:

Mio Gesù, metto la mia testa nella tua. Voglio offrirti, o dolce mio Bene, tutti i miei pensieri che come baci affettuosi Ti consolino e leniscano l'amarezza delle tue spine.

Metto i miei occhi nei tuoi, ed io voglio confortare i tuoi sguardi divini coi miei sguardi di amore.

Metto la mia bocca nella tua, dolce Amor mio, intendo mandarti fiumi d'amore, per mitigarti in qualche modo l'amarezza del fiele e la
tua sete ardente.

Metto le mie mani nelle tue. Per ristorarti e raddolcire il tuo dolore, Ti offro le opere sante di tutte le creature.

Metto i miei piedi nei tuoi. Vorrei riunire i passi delle creature di tutte le generazioni, passate, presenti e future, ed indirizzarli tutti a Te, per venirti a consolare nelle tue dure pene.

Metto il mio cuore nel tuo povero Cuore. Com'è straziato! O mio Gesù, come confortare tanto dolore? Mi diffonderò in Te, metterò il mio cuore nel Tuo, i miei ardenti desideri nei tuoi, perché sia distrutto qualunque desiderio cattivo. Diffonderò il mio amore nel tuo, perché col tuo fuoco siano bruciati i cuori di tutte le creature e distrutti gli amori profani. Crocifisso Amor mio, la tua SS. Umanità la faccio mia: unita con la tua Volontà, ed insieme con Te, voglio fare ciò che fai Tu. Permetti, Vita mia, che scorrano i miei pensieri nei tuoi, che scorra il mio palpito nel tuo Cuore e tutto il mio essere in Te, affinché nulla mi possa sfuggire, e possa ripetere, atto per atto, parola per parola, tutto ciò che fai Tu. (19° Ora de ' Le Ore della Passione di N.S.G.C. ')

Ed ancora: (21° Ora de ' Le Ore della Passione di N.S.G.C. ')

... Facciamo nostro l'amore di Gesù, le tenerezze di Gesù e tutto ciò che faceva Gesù, per rendere contenta la Mamma sua... E per poterle dare il contento come glielo dava il Figlio suo, chiediamo a Gesù tutto l'amore che portava alla sua SS. Madre, la gloria che Le dava continuamente, la tenerezza e tutte le sue tenerezze d'amore. Tutto ciò, facciamolo nostro e diciamo alla Celeste Mamma:

" Abbiamo in noi Gesù, e per renderti contenta e per poter trovare in noi ciò che trovavi in Gesù, diamo tutto a Te. Inoltre, Mamma bella, vogliamo ancor noi dare a Gesù tutti i contenti che trovava in Te; perciò vogliamo entrare nel tuo Cuore e prendere il tuo amore, tutti i tuoi contenti, tutte le tue tenerezze e premure materne, per darli tutti a Lui ".

E, con Luisa, Ti accompagniamo, afflitta Madre, alla sepoltura di Gesù, e vediamo che deponi nella testa di Gesù la tua. Baciandola racchiudi in essa i tuoi pensieri e prendiper Te le sue spine, i suoi afflitti ed offesi pensieri e tutto ciò che ha sofferto nella sua santissima testa. Vorresti animare l'intelligenza di Gesù con la tua, per  poter dare vita per vita... Negli occhi di Gesù deponi i tuoi e prendi per Te i suoi, le sue lacrime ed amarezze...

Ti sentiamo dire: " O Figlio, lascio il mio udito nel tuo e prendo per me ciò che ha sofferto il tuo udito santissimo... Voglio fondere il mio volto nel tuo e prendere per me il tuo, e gli schiaffi, gli sputi, i disprezzi e tutto ciò che hai sofferto nel tuo Volto santissimo... Voglio darti la mia lingua per animare la tua. Dammi ciò che Tu hai sofferto nella tua santissima bocca... "

Insieme a Luisa, anche ognuno di noi si rivolge a Te, o dolente Madre: " Deponimi tutta in Gesù, svuotami di tutto per poter mettere tutto Gesù in me, come lo hai messo in Te... Con le tue stesse mani chiudimi tutta, tutta in Gesù.

Chiudi nella mia mente i pensieri di Gesù, affinché nessun altro pensiero entri in me. Chiudi gli occhi di Gesù nei miei, affinché mai possa sfuggire dal mio sguardo; il suo udito nel mio, onde sempre, sempre lo ascolti ed in tutto compia il suo Santissimo Volere. Deponi il suo Volto nel mio, affinché mirandolo così sfigurato per amor mio, lo ami, lo compatisca e ripari; la sua lingua nella mia, onde parli, preghi ed insegni con la lingua di Gesù; le sue mani nelle mie, affinché ogni movimento che faccio ed ogni opera che compio abbia vita dalle opere e dalle azioni di Gesù. Metti i suoi piedi nei miei, affinché ogni mio passo sia per le altre creature una vita di salvezza, di forza, di zelo... e chiudendo il suo Cuore nel mio, io possa vivere del suo amore, dei suoi desideri, delle sue opere "

 

(24° Ora de ' Le Ore della Passione di N.S.G.C. ') Ottima scuola per entrare in questa Vita nella Divina Volontà risulta questo scritto: ' Le Ore della Passione di N.S.G.C. '.Gesù stesso vi  attribuisce grande importanza: " Per compenso che hai scritto ' Le Ore della Passione ' dice Gesù a Luisa (vol. 11 Ottobre 1914) , ad ogni parola che hai scritto, ti darò un'anima, un bacio ".

Ed io: Amor mio, questo a me; e a quelli che le faranno, che darai? E Gesù: " Se le faranno insieme a Me e con la Mia stessa Volontà, ad ogni parola che reciteranno darò loro anche un'anima, perché tutta la maggiore o minore efficacia di queste ' Ore della Passione ' sta nella maggiore o minore unione che hanno con Me, e facendole con la Mia Volontà, la creatura si nasconde nel Mio Volere, ed agendo il Mio Volere, posso fare tutti i beni che voglio, anche per una sola parola. E questo, ogni volta che le farete " .

E il 10 aprile 1913 (vol. 11): " Non riguarderò queste 'Ore' come cose vostre, ma come cose fatte da Me e vi darò i miei stessi meriti, come se Io stessi soffrendo in atto la mia Passione, e così vi farò conseguire gli stessi effetti secondo la disposizione delle anime. Questo in terra, e per quale motivo premio maggiore non potrei darvi poi in Cielo? Queste anime Me le metterò di fronte, saettandole con saette di amore e di contenti, per quante volte hanno fatto le 'Ore della mia Passione' e loro saetteranno Me. Che dolce incanto sarà questo per quei beati !... "

" Alla mia cara Mamma mai sfuggì il pensiero della mia Passione; Ella, a forza di ripetere la mia Passione, si riempì tutta di Me. Così succede all'anima: a forza di ripetere ciò che Io soffrii, si riempie di Me ". (24.3.1913 vol. 11)

" O mio Gesù, unisco le mie azioni alle tue per divinizzarle, e le offro unite a tutte le opere che facesti con la tua SS. Umanità, per darti tutta la gloria
che Ti avrebbero dato le creature, se avessero operato santamente e con fini retti " ( 20° Ora de ' Le Ore della Passione di N.S.G.C. ' )

E all'atto di prendere cibo: " Prima di prendere il cibo scrive Luisa , uniamo le nostre intenzioni a quelle del nostro amabile e buon Gesù, immaginandoci di avere nella nostra bocca la bocca di Gesù, e muoviamo la nostra lingua e le nostre guance insieme con le sue. Così facendo, non solo attireremo in noi la vita di Gesù Cristo, ma ci uniremo con Lui, per dare al Padre la gloria, la lode, l'amore, il ringraziamento, la riparazione completa dovuta dalle creature, e che il buon Gesù faceva in quest'atto di prendere il cibo.

Gesù, anche nel suo respiro, si sente come soffocare per la perdita delle anime; e noi Gli daremo il nostro respiro d'amore a suo sollievo; e prendendo il suo respirotoccheremo le anime che si distaccano dalle sue braccia per dar loro vita del respiro divino, affinché  invece di fuggire, possano ritornargli, e stringersi di più a Lui.

quando ci troviamo in pena e sentiamo che quasi il nostro respiro non esce libero, pensiamo allora a Gesù che nel suo respiro contiene il respiro delle creature. Anch'Egli, come le anime vanno perdute, si sente togliere un respiro; e noi mettiamo allora il nostro respiro dolente e affannato nel respiro di Gesù per sollevarlo, e con la nostra pena corriamo appresso al peccatore per costringerlo a rinchiudersi nel Cuore di Gesù ". (3° Ora de ' Le Ore della Passione di N.S.G.C.')

Ricevendo Gesù nell'Eucaristia l'anima deve permettere al Signore di trovare in lei le stesse gioie, le stesse preghiere e riparazioni che Gesù trovava in Se stesso quando, vivendo nella sua Umanità (sulla terra), riceveva Se stesso nel Sacramento Eucaristico. Rivestita degli atti umanodivini di Gesù, la creatura, ricevendo l'Eucaristia, dà al Padre la gloria completa, dà a Gesù stesso gloria completa, contentezze divine, sfoghi d'amore che nobilitano il Signore e l'anima riceve la grazia di consumarsi della stessa consumazione di Gesù.




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)