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La riflessione conclusiva del cardinale Scherer

L'incontro nazionale
dei sacerdoti del Brasile


São Paulo, 9. Il sacerdote deve assimilare la Parola di Dio e proclamarla agli altri con l'esempio. Il messaggio cristiano non ha soltanto carattere informativo ma "performativo".

Ciò significa che il Vangelo non è soltanto una comunicazione di realtà ma è una comunicazione dinamica che produce eventi e che cambia la vita. E quel mutamento di vita è l'incontro con una persona, il Cristo, che salva e fa liberi. Questa, in estrema sintesi, la riflessione offerta dall'arcivescovo di São Paulo, il cardinale Odilo Pedro Scherer, ad oltre 500 sacerdoti del Brasile partecipanti al tredicesimo incontro nazionale a Itaci.

L'appuntamento, sotto l'egida della Conferenza nazionale dei vescovi brasiliani (Cnbb), ha costituito - come ha sottolineato il porporato - un momento privilegiato per "un rinnovamento della coscienza sacerdotale che porta a rinsaldare i vincoli della comunione ecclesiale". Una presa di coscienza di fronte alle sfide della nuova evangelizzazione in una "perenne tensione missionaria". Secondo il cardinale Scherer, il sacerdote, costantemente alimentato dall'Eucaristia, dalla preghiera, deve "approfondire la Parola di Dio incarnandola nel mondo con la consapevolezza che il Verbo è dono da offrire agli altri nella carità e nella speranza".

Il ministero sacerdotale - ha sottolinato ancora il porporato - non può prescindere nella sua azione pastorale dall'educare quanti "ignorano le verità fondamentali della fede". Ecco allora il dovere d'ogni presbitero di promuovere "la lettura orante della Scrittura" nelle famiglie, nelle comunità e nelle parrocchie. Si tratta di una formazione permanente "personale e comunitaria" che, nella prospettiva della salvezza, diviene forza evangelizzatrice, testimonianza d'una fede "che sa offrire ragioni della speranza" anche a chi è lontano da Dio.

In occasione dell'incontro nazionale dei sacerdoti del Brasile, il Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) ha inviato un messaggio ai partecipanti. "Nel contesto dell'Anno sacerdotale - sottolineano i presuli - noi benediciamo Dio per il dono della vita e per il dono del ministero dei sacerdoti mostrando loro il nostro sostegno fraterno ed esprimendo gratitudine per la generosa dedizione pastorale specialmente verso i più deboli della società".



(©L'Osservatore Romano - 10 febbraio 2010)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)