00 07/11/2009 19:17
La cerimonia presieduta dal cardinale Lajolo

Inaugurato il salone centrale delle Poste Vaticane


Duecentocinquantamila chili di posta in partenza, sessantamila di quella in arrivo e cinquantamila di quella interna. Sono alcuni dati annuali che offrono l'idea del lavoro dell'ufficio centrale delle Poste Vaticane, il cui rinnovato salone è stato inaugurato sabato mattina, 7 novembre, dal cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato.

L'arcivescovo Fernando Filoni, sostituto della Segreteria di Stato, è intervenuto alla cerimonia per trasmettere al personale e a quanti hanno contribuito ai lavori, la benedizione del Papa e del cardinale Tarcisio Bertone, e la gratitudine della Segreteria di Stato per l'attività svolta al servizio del Pontefice e della Santa Sede.

Dopo aver benedetto i locali, il cardinale Lajolo ha ricordato che dal salone centrale "parte e giunge corrispondenza diretta al Papa e ai dicasteri e uffici che lo coadiuvano alla guida della Chiesa universale". La struttura ha subito innovazioni a livello di allestimento e operativo.

Basti pensare alla completa informatizzazione dei servizi, alla delocalizzazione dei telegrammi, all'adeguamento alle norme di sicurezza, alla costruzione di una rampa per l'accesso dei disabili, al lancio, nel 2010, del servizio di pagamento dei bollettini di conto corrente in collaborazione con le Poste Italiane. Novità che si affiancano a quelle già attive, come il recapito veloce della corrispondenza con "posta espresso".

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, l'arcivescovo Carlo Maria Viganò, segretario generale del Governatorato, padre Fernando Vérgez Alzaga, dei Legionari di Cristo, direttore delle Telecomunicazioni vaticane, gli orionini don Attilio Riva, capo ufficio delle Poste e Telegrafo, e don Stefano Bortolato, Pier Carlo Cuscianna, direttore dei Servizi Tecnici, e Massimo Sarmi, amministratore delegato delle Poste Italiane.


(©L'Osservatore Romano - 8 novembre 2009)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)