Caro Salvatore,
Nessuno osso di Gesù è stato spezzato,il corpo però è stato trafitto (spezzato) ed il suo sangue è stato versato per la remissione dei nostri peccati.
Fin qui credo che siamo d'accordo.
Tu dici:
Noi cattolici durante l'Eucastia non spezziamo le ossa di nessuno, ne scanniamo nessuno, tantomeno Gesù.
Se rifletti bene caro Alfonso su certi episodi biblici, ne capisci meglio il significato, questo te lo dico senza arroganza, e senza alcuna presunta maestria.
Rifletti su quanto segue:
I discepoli di Emmaus lo riconobbero nello spezzare il pane Lc 24,35 “Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.”
E’ bene non correre mai sui versetti delle Sacre Scritture, perché analizzandoli e meditando su di essi spesso se ne scoprono le prondità.
Tutti sappiamo che Gesù aveva fatto l’ultima cena con i soli apostoli, come fecero quindi i discepoli di Emmaus a riconoscerlo proprio nello spezzare il pane visto che non lo avevano visto?
Evidentemente gli apostoli avevano raccontato a tutti quell’episodio, anche perché fu un episodio importantissimo e primario nella vita di Gesù.
Salvatore dovresti mettere tutto il contesto e non strappando alcuni versi, siccome non l'hai fatto tu lo faccio io, ed ecco il contesto:
Luca 24
Gesù sulla via per Emmaus
Mr 16:12-13; Ml 3:16
13 Due di loro se ne andavano in quello stesso giorno a un villaggio di nome Emmaus, distante da Gerusalemme sessanta stadi; 14 e parlavano tra di loro di tutte le cose che erano accadute. 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù stesso si avvicinò e cominciò a camminare con loro. 16 Ma i loro occhi erano impediti a tal punto che non lo riconoscevano. 17 Egli domandò loro: «Di che discorrete fra di voi lungo il cammino?» Ed essi si fermarono tutti tristi. 18 Uno dei due, che si chiamava Cleopa, gli rispose: «Tu solo, tra i forestieri, stando in Gerusalemme, non hai saputo le cose che vi sono accadute in questi giorni?» 19 Egli disse loro: «Quali?» Essi gli risposero: «Il fatto di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e in parole davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i capi dei sacerdoti e i nostri magistrati lo hanno fatto condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21 Noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto ciò, ecco il terzo giorno da quando sono accadute queste cose. 22 È vero che certe donne tra di noi ci hanno fatto stupire; andate la mattina di buon'ora al sepolcro, 23 non hanno trovato il suo corpo, e sono ritornate dicendo di aver avuto anche una visione di angeli, i quali dicono che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato tutto come avevano detto le donne; ma lui non lo hanno visto». 25 Allora Gesù disse loro: «O insensati e lenti di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! 26 Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?» 27 E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. 28 Quando si furono avvicinati al villaggio dove andavano, egli fece come se volesse proseguire. 29 Essi lo trattennero, dicendo: «Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno sta per finire». Ed egli entrò per rimanere con loro. 30 Quando fu a tavola con loro prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro. 31 Allora i loro occhi furono aperti e lo riconobbero; ma egli scomparve alla loro vista. 32 Ed essi dissero l'uno all'altro: «Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr'egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?» 33 E, alzatisi in quello stesso momento, tornarono a Gerusalemme e trovarono riuniti gli undici e quelli che erano con loro, 34 i quali dicevano: «Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone». 35 Essi pure raccontarono le cose avvenute loro per la via, e come era stato da loro riconosciuto nello spezzare il pane.
Come vedi caro Salvatore Gesù si presenta ai discepoli che sono increduli e gli spiega tutto, i discepoli lo riconoscono nello spezzare il pane.
Se l’ultima cena (l’Eucaristia) serviva solo a ricordare il sacrificio di Gesù, e Gesù stesso disse fate questo “questo è il mio corpo….in memoria di me…” evidentemente usò le stesse identiche parole anche con i due discepoli, i due discepoli avevano appreso dagli apostoli le precise parole che disse Gesù nello spezzare il pane e offrire il calice!
Egli nello spezzare il pane con i discepoli di Emmaus stava ricordando se stesso?
No Salvatore Gesù non stava ricordando se stesso e nemmeno mangiando se stesso,stava semplicimente ricordando ai discepoli la sua morte e la sua risurrezione
Oppure è più corretto pensare che Gesù intese ripetere il Mistero Eucaristico alla presenza dei due discepoli di Emmaus, e quindi donarsi a loro sotto le forme del pane e del vino?
Visto che Gesù in quel momento era lì, presente, accanto a quei due discepoli, che bisogno c’era di ricordare il suo sacrificio tramite lo spezzare il pane? Lo poteva fare benissimo a viva voce, gli poteva spiegare il valore del Suo sacrificio, glielo poteva ricordare Lui, perché invece preferì spezzare il pane assieme a loro?
Come leggi nel contesto Gesù spiega prima e poi spezza il pane e allora gli occhi dei discepoli si aprono,perchè riconoscono veramente che è il Signore risorto.
Se le parole di Gesù sono vita, sono cibo (ed è vero) perchè però Gesù in questo episodio preferì farsi riconoscere dallo spezzare il pane? Non bastava forse che Gesù spiegasse loro questo grande mistero, oppure semplicemente che li ammaestrasse circa la Parola, affinchè essi venissero nutriti? Perchè Gesù preferì nutrirli con il Suo corpo e il Suo sangue?
Salvatore ma hai letto il contesto? Gesù ha prima spiegato e poi ha spezzato il pane e loro si hanno ricordato di questo sacranmento istituito prima della sua morte in croce.. La santa Cena, che Gesù ha fatto e ha comandato di fare in memoria di Lui.
Le parole del memoriale pronunciate dal prete sono identiche a quelle che Gesù pronunciò nell’ultima cena, il sacerdote dice “…questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per voi.., e poi questo è il mio sangue…” in questo momento il sacerdote sta semplicemente ricordando o ripentendo il sacrificio? Lo sta ripetendo in maniera incruenta, allo stesso modo di come fece Gesù con i discepoli di Emmaus, ripetè il Sacrificio Eucaristico in forma incruenta. O dobbiamo credere che anche Gesù ripetè il suo sacrificio cruento quando spezzò il pane per i discepoli di Emmaus?
Salvatore, la differenza è questa che il prete dice che è un sacrificio mentre gli evangelici dicono che è un memoriale. Il Sacrificio di Gesù è avvenuto sulla croce ed è irripitibile, si può solo commemorare come lui ci ha ordinato..
Credi e hai mangiato.
Rifletti.
Pace
Alfonso