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DIFENDERE LA VERA FEDE

8 agosto: san Domenico di Guzman e i suoi NOVE MODI di Pregare

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    Caterina63
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    00 01/06/2010 14:17
    [SM=g1740733] Il video che segue vi offre i Nove Modi di Pregare di san Domenico, Fondatore dei frati Predicatori.

    Fermando le immagini potrete meditare sul testo che è giunto a noi in originale da un manoscritto del Medioevo.

    [SM=g1740717]

    Per saperne di più e per completare l'opportunità di approfondire il santo Rosario, attraverso il quale san Domenico predicava, visita il sito del Movimento Domenicano del Rosario:
    www.sulroario.org oppure contattaci:
    info@sulrosario.org


    Il testo della canzone "Gesù lo sguardo amabile" Inno missionario della Tradizione, e la musica, provengono dal CD " Inni e Canti" edito dal Coro "S.Veronica" Parrocchia di s. Maria Nascente in Bonemerse

    Appena mi sarà possibile copierò il testo riportandolo qui. [SM=g1740722]






    [SM=g1740738]


    [SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740750] [SM=g1740752]

    [Modificato da Caterina63 30/07/2015 17:58]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    00 01/06/2010 21:18



    Gesù lo sguardo amabile

    Gesù, lo sguardo amabile
    volgi dà sommi cieli
    vedi che ancor rigurgita
    la terra d'infedeli.

    Rit. Pietà Signor, dei miseri che ignoran l'Evangel:
    manda color che insegnino la retta via del ciel!


    Mandasti un dì gli Apostoli
    a convertì le genti
    e vinsero i tuoi Martiri
    gl'imperator furenti.

    Rit.. Pietà Signor.....

    Nè cuor fecondi palpiti
    deh! Tu, Signor, ridesta,
    si che la man benefica
    sia nel donar più lesta.

    Rit. Pietà Signor...

    Infranto alfin di Satana
    il vergognoso regno,
    sul ruinar degl'idoli
    splenda il Tuo santo Segno!


    Rit. Pietà Signor...

    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    00 05/08/2011 09:59
    Amici,
    l'8 agosto è la Festa di san Domenico.....
    vi offriamo l'opportunità di meditare attraverso alcuni video che vi condividiamo di tutto cuore.
    Chi volesse può cominciare un TRIDUO in Onore del Santo....e ritrovarsi con noi nel Rosario quotidiano...

    Video su san Domenico e la diffusione del Rosario
    :
    it.gloria.tv/?media=74823

    Come in ogni generazione che si rispetti, la Chiesa, ha vissuto i suoi tempi travagliati, ogni tempo ha i suoi problemi e nel 1200 l'eresia si era diffusa. La storia di san Domenico di Guzman non è semplice biografia di un santo, ma la storia stessa del Rosario e della sua diffusione per combattere l'eresia. Uno strumento che si rivelò efficace, valido in ogni tempo.


    Video sui Nove Modi di Pregare di san Domenico
    :
    it.gloria.tv/?media=79766

    Da qualche anno molta gente sta riscoprendo la preghiera nel "linguaggio del corpo", una felice intuizione che sboccia nel Medioevo, dalla sensibilità e dal cuore di san Domenico di Guzman. Tuttavia non molti lo sanno, per questo vi invitiamo a conoscere i "Nove modi di pregare" di san Domenico.


    Video su Lettera sul Rosario del Maestro dell'Ordine dei Predicatori
    :
    it.gloria.tv/?media=83264

    L'Ordine di san Domenico, per commemorare i suoi 800 anni di vita (1216-2016), sta vivendo momenti forti in preparazione per questo grande Giubileo. E per farlo bene, il nostro Maestro Generale, fra le molte tracce di cammino, ha indicato il Rosario e la sua riscoperta, quale via fondamentale per un nuovo e santo rinnovamento.


    Video per la Salve Regina nell'Ordine Domenicano

    www.gloria.tv/?media=154826

    La Salve Regina, nell'Ordine Domenicano, è una antica Tradizione di Devozione e di affetto filiale alla Madre di Dio che risale agli inizi stessi della formazione domenicana....


    ***********************************************


    O Spem Miram

    O spem miram quam dedisti mortis hora te flentibus, dum post mortem promisisti te profutúrum frátribus : Imple Pater quod dixisti, nos tuis juvans précibus.
    Qui tot signis claruisti in ægrórum corpóribus, nobis opem ferens Christi, ægris medére móribus.
    Imple Pater quod dixisti, nos tuis juvans précibus.
    Glória Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.
    Imple Pater quod dixisti, nos tuis juvans précibus.

    ****

    O mirabile speranza, che tu hai donato a coloro che piangono nell’ora della morte e ai tuoi fratelli per il futuro dopo la morte. Adempi, o Padre, quanto promettesti, aiutandoci con le preghiere.
    Tu che con tanti segni sei apparso nei corpi degli ammalati portandoci l’opera di Cristo, allontanaci dal peccato.
    Adempi, o Padre, quanto promettesti, aiutandoci con le preghiere.
    Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
    Adempi, o Padre, quanto promettesti, aiutandoci con le preghiere.

    V. Prega per noi, San Domenico.

    R. E saremo degni delle promesse di Cristo.
    O Dio, che hai fatto risplendere la tua Chiesa con le opere e la predicazione di S. Domenico nostro Padre, dona ai suoi figli di crescere nell'umile servizio della verità.
    Per Cristo nostro Signore.
    Amen.

    Lumen Ecclesiae


    O lumen Ecclesiae, / Doctor veritatis, / Rosa patientiae, / Ebur castitatis, / Aquam sapientiae / propinasti gratis, / Praedicator gratiae / nos junge beatis.


    **********


    Luminare della Chiesa, / dottore di verità, / miracolo di pazienza, / splendore di castità, / gratuitamente hai effuso ovunque / la luce della sapienza: / Predicatore della grazia, / ricongiungi anche noi ai santi del cielo.


    V. Prega per noi, San Domenico.

    R. E saremo degni delle promesse di Cristo.
    Preghiamo.
    Per intercessione di S. Domenico, nostro Padre e Protettore, ti supplichiamo, Dio Onnipotente, di sollevarci dal peso dei nostri peccati. Per Cristo nostro Signore.
    Amen.

    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    00 30/07/2012 17:07

     

    Bologna
    Solennità di san Domenico 3-4 agosto 2012
    QUALCOSA DI NUOVO SOTTO IL SOLE:
    la ripresa di una consuetudine decaduta

     

     

    La sera del 3 agosto, dopo i Primi Vespri - a Bologna la solennità di san Domenico è rimasta al 4 agosto -, il reliquiario con il capo di san Domenico verrà trasferito dalla nicchia dell’Arca al presbiterio dell’altare maggiore in vista della venerazione dei fedeli e rimarrà ivi sino al termine della Messa del giorno dopo 4 agosto.
    Da alcuni anni la consuetudine era decaduta un po’ per difficoltà tecniche del trasporto, un po’ per altre ragioni.
    Quest’anno sarà ripresa e dopo l’evento è previsto un servizio su questo sito. Così, con la bella formula di Orazio nell’Ars poetica (vv. 70), possiamo ripetere: «Multa renascentur quae iam cecidere» (rinasceranno molte cose già cadute fuori uso).


    [SM=g1740733] Novena in preparazione alla festa di San Domenico, un grazie al sito Amici Domenicani

          L'8 agosto ricorre la solennità del Santo Padre Domenico, proponiamo a tutti i visitatori di unirsi a noi nella preghiera in preparazione a questa festa.

    30 luglio
    Primo giorno della novena

          San Domenico, sotto la luce della grazia sei stato così umile da ritenerti l'essere più indegno e il peggior peccatore. Eri tanto saldo nella fede che desideravi il martirio e ottenevi da Dio quanto chiedevi. Fammi avere una profonda umiltà di cuore e una fede viva e operosa.
          Gloria al Padre...

    31 luglio
    Secondo giorno della novena

          Contemplo, San Domenico, lo splendore della tua innocenza battesimale e l'ardore instancabile della continua penitenza con cui chiedevi a Dio il perdono dei peccatori. Sento vergogna dei miei tanti peccati e della mia fragilità. Ti prego di ottenermi il perdono delle colpe e lo spirito della cristiana mortificazione.
          Gloria al Padre...

    1 agosto
    Terzo giorno della novena

          San Domenico, tu parlavi o con Dio o di Dio, e il tuo operare era diretto unicamente alla sua gloria. Abbi pietà di me, ottienimi lo spirito di preghiera, un'intima unione con Dio e una carità ardente che renda meritoria e santa tutta la mia vita.
          Gloria al Padre...


    2 agosto
    Quarto giorno della novena

          L'assidua meditazione del Vangelo ha acceso nel tuo cuore, San Domenico, la generosa fiamma dell'apostolato. Senza badare a fatiche, disagi e pericoli hai consacrato tutta la vita alla salvezza dei fratelli e alla gloria della Sposa di Cristo, mettendo in opera tutti i mezzi per illuminare e convertire i peccatori. Pensando alla mia piccolezza d'animo, provo vergogna e ti prego di ottenermi il coraggio e la forza di professare la mia fede con la parola e con le opere.
          Gloria al Padre...

    3 agosto
    Quinto giorno della novena

          Seguendo l'esempio dell'apostolo delle genti tu, San Domenico, non hai mai dato ascolto alla carne e al sangue. Eri lieto quando ti mancava il necessario e quando venivi ingiuriato e minacciato di morte. Così, conformandoti a Cristo Crocifisso, rendevi più fruttuoso il tuo apostolato. Ottienimi, ti prego, lo spirito della cristiana pazienza e fortezza.
          Gloria al Padre...



    4 agosto
    Sesto giorno della novena

          Austero con te stesso, tu, San Domenico, hai saputo attingere infinita dolcezza dai cuori di Gesù e di Maria. Ti commuovevi per ogni miseria: chinandoti con l'amore di Cristo verso tutti gli sventurati recavi a ognuno il conforto della fede e della carità. Quanto sono diverso da te, mio dolce patrono! Ti prego di ottenermi quella carità verso il prossimo che è tutta misericordia, facendosi tutta a tutti per guadagnare tutti a Dio.
          Gloria al Padre...

    5 agosto
    Settimo giorno della novena

          Spinto dallo zelo apostolico, pensando alla lotta che attraverso i secoli si sarebbe scatenata contro la Verità e la Chiesa, hai voluto, San Domenico, rendere perenne la tua opera, fondando una famiglia di apostoli. Ti prego di custodire e ampliare questa mirabile creazione del tuo cuore apostolico. Concedi ai tuoi figli di seguire con generosità il tuo esempio eroico e infondi in tutti i fedeli il tuo spirito a gloria della Chiesa e della Verità.
          Gloria al Padre...



    6 agosto
    Ottavo giorno della novena

          Alla Famiglia creata dal tuo amore hai dato, San Domenico, un compito sublime: quello di convertire i peccatori e salvare le anime. Consegnando ai tuoi figli l'arma potente del Santo Rosario, hai loro comunicato un filiale amore a Maria, speciale patrona del tuo Ordine. Parla alla Vergine Santa a favore dei tuoi figli e devoti, cosicché essi siano, come te, apostoli secondo il suo cuore.
          Gloria al Padre...

    7 agosto
    Nono giorno della novena

          San Domenico, come distintivo della tua famiglia hai voluto la Verità. Verità da amare, vivere e propagare con santità di vita e profondità di dottrina. Ti prego di ottenere per i tuoi figli e devoti di crescere nell'amore della Verità. Fa' che attingano sempre alla Fonte perenne di Vita, a Gesù Eucaristia, e così possano giungere a possedere con te la vita eterna.
          Gloria al Padre...

    8 agosto - Solennità di San Domenico
    Per il giorno della festa

          1. O glorioso Padre nostro Domenico, che fosti esempio di penitenza e di castità affinando il tuo corpo con macerazioni, digiuni e veglie, ottienici la grazia di esercitare la virtù della penitenza con impegno totale e di custodire la purezza del cuore con una sensibilità permeata di vita nuova. Pater, Ave, Gloria.
          2. O grande Padre nostro Domenico, che acceso dal fuoco dell'amore divino trovasti le tue delizie nella preghiera e nell'intima unione con Dio, ottienici la fedeltà nella pratica quotidiana dell'orazione, un fervido amore verso Dio e la grazia di adempiere sempre meglio, di giorno in giorno, i suoi precetti. Pater, Ave, Gloria.
          3. O glorioso Padre nostro Domenico, che, pieno di zelo per la salvezza delle anime, predicasti con assiduità la parola evangelica e fondasti l'Ordine dei Predicatori per la difesa della vera fede e per la conversione dei peccatori, prega Dio per noi, affinché ci conceda la grazia di amare sinceramente i nostri fratelli e di aiutarli con preghiere e opere buone, per la loro santificazione e la loro eterna salvezza. Pater, Ave, Gloria.
         
          Prega per noi, santo Padre Domenico.
          E saremo degni delle promesse di Cristo.
         
          Preghiamo
          Per intercessione di S. Domenico, nostro Padre e Protettore, ti supplichiamo, Dio Onnipotente, di sollevarci dal peso dei nostri peccati. Per Cristo nostro Signore. Amen

    [SM=g1740738]


    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    Sesso: Femminile
    00 09/08/2012 19:38
    [SM=g1740717] Cari Amici, dopo avervi offerto i primi due racconti:
    www.gloria.tv/?media=247422 desideriamo farvi conoscere una storia speciale anche per noi, come la Beata Vergine Maria diventò Patrona e Regina dell'Ordine Domenicano e come da san Domenico il fatto è stato tramandato a noi oggi.

    Movimento Domenicano del Rosario
    www.sulrosario.org
    info@sulrosario.org

    Vi ricordiamo che il 28 gennaio è la Festa di san Tommaso d'Aquino, un grande Santo domenicano e Dottore della Chiesa...
    cantore dell'Eucaristia, teologo insuperabile...
    Diciamo un Rosario ricordando anche la sua potente intercessione, specialmente per i giovani.
    www.gloria.tv/?media=249760



    [SM=g1740738]

    [SM=g1740750] [SM=g1740752]



    [SM=g1740717] Benedetto XVI ritorna a parlare di san Doimenico portandolo quale esempio di uomo di Preghiera.... e citando i suoi Nove Modi di pregare, confermandoci nelle meditazioni di questo thread.....

    8 agosto 2012

    San Domenico fu un uomo di preghiera. Incarnò radicalmente i tre consigli evangelici unendo alla proclamazione della Parola una testimonianza di vita povera; sotto la guida dello Spirito Santo, progredì sulla via della perfezione cristiana. In ogni mo¬mento, la preghiera fu la forza che rinnovò e rese sempre più feconde le sue opere apostoliche. Lo ha notato il Papa nella catechesi dell'udienza generale, svoltasi a Castel Gandolfo e dedicata ad illustrare la figura e l'opera di san Domenico di Guzman di cui oggi ricorre la festa liturgica. San Domenico ci ricorda che all'origine della testimonianza di fede, che ogni cristiano deve dare in famiglia, nel lavoro, nell'impegno sociale, e anche nei momenti ...

    www.gloria.tv/?media=319650

    solo audio integrale: www.gloria.tv/?media=319701

    Cari fratelli e sorelle,

    oggi la Chiesa celebra la memoria di san Domenico di Guzmán, Sacerdote e Fondatore dell’Ordine dei Predicatori, detti Domenicani. In una precedente Catechesi, ho già illustrato questa insigne figura e il fondamentale contributo che ha apportato al rinnovamento della Chiesa del suo tempo. Oggi, vorrei metterne in luce un aspetto essenziale della sua spiritualità: la sua vita di preghiera. San Domenico fu un uomo di preghiera. Innamorato di Dio, non ebbe altra aspirazione che la salvezza delle anime, in particolare di quelle cadute nelle reti delle eresie del suo tempo; imitatore di Cristo, incarnò radicalmente i tre consigli evangelici unendo alla proclamazione della Parola una testimonianza di una vita povera; sotto la guida dello Spirito Santo, progredì sulla via della perfezione cristiana. In ogni momento, la preghiera fu la forza che rinnovò e rese sempre più feconde le sue opere apostoliche.

    Il Beato Giordano di Sassonia, morto nel 1237, suo successore alla guida dell'Ordine, scrive così: «Durante il giorno, nessuno più di lui si mostrava socievole... Viceversa di notte, nessuno era più di lui assiduo nel vegliare in preghiera. Il giorno lo dedicava al prossimo, ma la notte la dava a Dio » (P. Filippini, San Domenico visto dai suoi contemporanei, Bologna 1982, pag. 133). In san Domenico possiamo vedere un esempio di integrazione armoniosa tra contemplazione dei misteri divini e attività apostolica. Secondo le testimonianze delle persone a lui più vicine, «egli parlava sempre con Dio o di Dio». Tale osservazione indica la sua comunione profonda con il Signore e, allo stesso tempo, il costante impegno di condurre gli altri a questa comunione con Dio. Non ha lasciato scritti sulla preghiera, ma la tradizione domenicana ha raccolto e tramandato la sua esperienza viva in un'opera dal titolo: Le nove maniere di pregare di San Domenico. Questo libro è stato composto tra il 1260 e il 1288 da un Frate domenicano; esso ci aiuta a capire qualcosa della vita interiore del Santo e aiuta anche noi, con tutte le differenze, a imparare qualcosa su come pregare.

    Sono quindi nove le maniere di pregare secondo san Domenico e ciascuna di queste che realizzava sempre davanti a Gesù Crocifisso, esprime un atteggiamento corporale e uno spirituale che, intimamente compenetrati, favoriscono il raccoglimento e il fervore. I primi sette modi seguono una linea ascendente, come passi di un cammino, verso la comunione con Dio, con la Trinità: san Domenico prega in piedi inchinato per esprimere l’umiltà, steso a terra per chiedere perdono dei propri peccati, in ginocchio facendo penitenza per partecipare alle sofferenze del Signore, con le braccia aperte fissando il Crocifisso per contemplare il Sommo Amore, con lo sguardo verso il cielo sentendosi attirato nel mondo di Dio. Quindi sono tre forme: in piedi, in ginocchio, steso a terra; ma sempre con lo sguardo rivolto verso il Signore Crocifisso. Gli ultimi due modi, invece, su cui vorrei soffermarmi brevemente, corrispondono a due pratiche di pietà abitualmente vissute dal Santo. Innanzitutto la meditazione personale, dove la preghiera acquista una dimensione ancora più intima, fervorosa e rasserenante. Al termine della recita della Liturgia delle Ore, e dopo la celebrazione della Messa, san Domenico prolungava il colloquio con Dio, senza porsi limiti di tempo. Seduto tranquillamente, si raccoglieva in se stesso in atteggiamento di ascolto, leggendo un libro o fissando il Crocifisso. Viveva così intensamente questi momenti di rapporto con Dio che anche esteriormente si potevano cogliere le sue reazioni di gioia o di pianto. Quindi ha assimilato a sé, meditando, le realtà della fede. I testimoni raccontano che, a volte, entrava in una sorta di estasi con il volto trasfigurato, ma subito dopo riprendeva umilmente le sue attività quotidiane ricaricato dalla forza che viene dall’Alto. Poi la preghiera durante i viaggi tra un convento e l'altro; recitava le Lodi, l'Ora Media, il Vespro con i compagni, e, attraversando le valli o le colline, contemplava la bellezza della creazione. Allora dal suo cuore sgorgava un canto di lode e di ringraziamento a Dio per tanti doni, soprattutto per la più grande meraviglia: la redenzione operata da Cristo.

    Cari amici, san Domenico ci ricorda che all’origine della testimonianza della fede, che ogni cristiano deve dare in famiglia, nel lavoro, nell’impegno sociale, e anche nei momenti di distensione, sta la preghiera, il contatto personale con Dio; solo questo rapporto reale con Dio ci da la forza per vivere intensamente ogni avvenimento, specie i momenti più sofferti. Questo Santo ci ricorda anche l’importanza degli atteggiamenti esteriori nella nostra preghiera. L’inginocchiarsi, lo stare in piedi davanti al Signore, il fissare lo sguardo sul Crocifisso, il fermarsi e raccogliersi in silenzio, non sono secondari, ma ci aiutano a porci interiormente, con tutta la persona, in relazione con Dio. Vorrei richiamare ancora una volta la necessità per la nostra vita spirituale di trovare quotidianamente momenti per pregare con tranquillità; dobbiamo prenderci questo tempo specie nelle vacanze, avere un po' di tempo per parlare con Dio. Sarà un modo anche per aiutare chi ci sta vicino ad entrare nel raggio luminoso della presenza di Dio, che porta la pace e l’amore di cui abbiamo tutti bisogno. Grazie.




    [SM=g1740717]

    [SM=g1740757]
    [Modificato da Caterina63 07/08/2013 22:51]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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    Caterina63
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    00 10/08/2012 14:30
    [SM=g1740733] Per la solennità di san Domenico a Bologna quest'anno esposizione del Reliquiario con il capo di san Domenico per la venerazione da parte dei fedeli. Il Video documenta la traslazione dall’Arca al presbiterio.

    www.gloria.tv/?media=318401
    www.domenicani.it




    [SM=g1740717]
    [SM=g1740757]


    Benedetto XVI spiega i Modi di Pregare di san Domenico di Guzman

    Cari Amici, il santo Padre ci ha offerto una meravigliosa Catechesi per spiegare i Nove modi di Preghiera che aveva il santo Padre Domenico.
    Non è solo una nozione di storia della nostra Tradizione viva ecclesiale e domenicana, ma è proprio un invito a meditare sull'efficacia di certi modi di pregare....
    Ascoltiamo il Papa e cerchiamo di mettere in pratica questi preziosi insegnamenti, specialmente come premessa per affrontare il nuovo Anno della Fede che si sta per aprire....

    www.gloria.tv/?media=481702


    Movimento Domenicano del Rosario
    www.sulrosario.org
    info@sulrosario.org



    [SM=g1740717]

    [SM=g1740738]


    [Modificato da Caterina63 31/07/2013 12:49]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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    Caterina63
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    00 07/08/2013 22:48

    san Dominici



    [SM=g1740758] STORIE E LEGGENDE MEDIEVALI tratte dalla Tradizione domenicana...... cliccando qui su google libri potrete leggerlo....

    ....ottima lettura per l'estate.....



    75 priori provinciali dei Frati predicatori sono radunati in questi giorni nel capoluogo emiliano. Caratteristica fondamentale dell'Ordine, che lo distingue dagli altri, è l’esercizio del governo tramite lo strumento della democrazia che deve mirare alla unanimità del consenso. "E sappiamo che quando si tende alla ricerca del consenso - spiega fra Fausto Arici, priore provinciale della Provincia San Domenico in Italia -, il rischio è prendere decisioni poco incisive". La fatica di prendere decisioni e la gestione dei conflitti

    Bologna, 15 luglio 2016: apertura del Capitolo generale dei Domenicani

    Può un Ordine religioso vecchio di otto secoli essere ancora oggi un modello di riferimento per l’esercizio della democrazia all’interno della Chiesa? Un indizio arriva dai 75 priori provinciali dei Domenicani che in questi giorni sono radunati a Bologna per il Capitolo generale. È prassi antica, infatti, che una legge per essere approvata ed entrare nel libro delle Costituzioni debba ricevere l’approvazione di tre assemblee capitolari successive. Benché l’Ordine dei Frati predicatori abbia una struttura gerarchica, come si addice agli Istituti religiosi di Santa Romana Chiesa, la caratteristica fondamentale che lo distingue dagli altri è proprio l’esercizio del governo tramite lo strumento della democrazia: “Naturalmente non bisogna fraintendere il termine con l’accezione laica o politica. È una democrazia singolare – precisa fra Fausto Arici, priore provinciale della Provincia San Domenico in Italia -, che deve mirare alla unanimità del consenso. E sappiamo che quando si tende alla ricerca del consenso, il rischio è prendere decisioni poco incisive”.

    Bilanciamento dei poteri. L’Ordine gode di un “regime bicamerale”, con assemblee generali differenti per composizione ma con uguali poteri e diritti. La prima è formata dai responsabili del governo delle provincie (Capitolo dei provinciali), la seconda dai rappresentanti della base eletti nei Capitoli provinciali (Capitolo dei definitori). Ogni Capitolo ha facoltà di proporre una legge e di approvare o non approvare la legge proposta dal Capitolo precedente. Affinché sia i superiori provinciali che i rappresentanti della base contribuiscano alla formazione di una legge, è prevista l’alternanza dei Capitoli.

    La sfida è assumere decisioni gravose senza lasciare nessuno indietro.

    Nessuna egemonia della maggioranza, dunque, anche se alla prova dei fatti i numeri contano: “A differenza di uno Stato di diritto – osserva fra Arici -, che presuppone un rapporto di lealtà del singolo con la legge, nella vita religiosa alla radice della democrazia c’è una relazione di autenticità con il Signore. È questa la nostra peculiarità”. Fra Arici è un giovane frate con una laurea in Scienze politiche e un dottorato in Storia delle Dottrine politiche conseguiti prima di entrare nell’Ordine. Docente di Teologia morale alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, è stato eletto priore ad appena quarantuno anni.

    La Provincia San Domenico in Italia (Domenicani del Nord Italia) conta circa 140 religiosi e 12 case, tra conventi e domus che arrivano fino in Turchia: “È faticoso dover prendere decisioni che impattano sulla vita dei confratelli”, confessa. Quanto all’esercizio della democrazia, la pratica comporta non poche fatiche: “Ma questi sono i tempi dell’accoglienza. La preoccupazione è che tutti procedano insieme”.

    Conflitti e autonomia. Anche tra le mura dell’Ordine fondato da san Domenico di Guzmán non mancano i conflitti. “Esistono in ogni consesso umano e questo è naturale”, prosegue fra Arici: “Il conflitto è gestito a livello di rapporti interpersonali e con strumenti di governo, ma soprattutto viene vissuto in un contesto di fraternità e preghiera. Talvolta, come da antico istituto del nostro governo, anche in un contesto liturgico. Il conflitto, infatti, può trovare una soluzione in quello che un tempo si chiamava ‘Capitolo delle colpe’, ovvero un momento di confronto e di misericordia tra i frati”.

    L’Ordine prevede tre livelli fondamentali: il convento, la provincia e il maestro, che è garante dell’universalità e ha un ruolo importante:

    “A differenza delle altre Congregazioni, il nostro maestro sceglie autonomamente i collaboratori in curia. È una evoluzione normale, un bilanciamento della struttura democratica del governo. L’autorità deve avere almeno quel tanto di libertà operativa”. È al Capitolo generale, infatti, che anche il maestro deve rendere conto. Ed è sempre il Capitolo – detentore dei poteri legislativi, giudiziari, esecutivi – che potrebbe finanche deporre, indipendentemente dalla data di scadenza del mandato, lo stesso maestro.

    Bologna, 15 luglio: il Capitolo generale dei DomenicaniMissione. La sinodalità, che è la “dimensione costitutiva della Chiesa” nelle parole di Papa Francesco, può “ispirarsi anche al modello di governo dei Domenicani”. Perché ciò si realizzi, aggiunge il priore, “è importante la dimensione dell’inclusione nel processo decisionale, non solo da un punto di vista umano ma soprattutto perché diventi segno di una determinazione che vuole costruire davvero il Regno”. Durante il Capitolo generale in corso, che cade nell’ambito delle celebrazioni per l’VIII centenario della fondazione dell’Ordine, si discute di semplificazione nelle forme di governo e di missione:

    “Una missione che vuole essere autentica e autenticamente radicata nell’oggi, attenta alle periferie e alle frontiere, capace di abbracciare le fragilità e di sconfiggere la violenza con la mitezza”.







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    [Modificato da Caterina63 28/07/2016 09:44]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
    Post: 39.989
    Sesso: Femminile
    00 03/08/2015 20:27
    IL PARADISO RITROVATO/ 11

    Dante Alighieri

     



    Il canto XII del Paradiso presenta uno dei santi più significativi del Duecento: san Domenico di Guzmàn. Nato a Calaruega in Castiglia nel 1170, fonda l’Ordine dei Frati predicatori, approvato nel 1216 da papa Onorio III, basato sulla predicazione itinerante, sulla povertà mendicante, sullo studio e sulla vita comune. 



    di Giovanni Fighera


    02-08-2015




    San Domenico

    Si è parlato di canti simmetrici, anche se grande è la differenza nella presentazione dei discepolidei due santi. San Tommaso fa, infatti, procedere alla vita di san Francesco un’ampia presentazione delle anime che costituiscono con lui la ghirlanda, mentre san Bonaventura delineerà i discepoli di san Domenico in maniera più sbrigativa e a conclusione del lungo racconto. Inoltre, se controversa si presentava a Dante la bibliografia che ha tramandato la vita dell’assisiate, univoca è, invece, la tradizione su san Domenico confluita nell’agiografia ufficiale degli Acta sanctorum di Teodorico d’Appoldia. Del resto, anche la contrapposizione interna all’ordine che si traduce nei francescani nella lacerazione tra conventuali e spirituali, che ha dilaniato i frati minori nel Duecento, non compare nei domenicani.

    Come san Tommaso afferma che parlando di un santo (san Francesco) si tratta anche dell’altro (san Domenico), così san Bonaventura declama: «Degno è che, dov’è l’un, l’altro s’induca:/ sì che, com’elli ad una militaro,/ così la gloria loro insieme luca». Un linguaggio militaresco sottolinea come vita militia est ovvero «la vita è un combattimento» in primo luogo contro il proprio peccato e il male per affermare l’unico vero bene, quel Cristo che è via, verità e vita.
    Per questo la Chiesa militante è definita subito dopo «essercito (sic) di Cristo» e, poi, “milizia”, mentre il verbo “riarmare” e la metafora dei soldati che si muovono lenti dietro alle insegne demarcano ancor più il l’area lessicale bellica.
    Ritorna poi il termine “sposa” che ricollega il canto XII all’XI tutto incentrato sulle nozze mistiche tra san Francesco e madonna Povertà. Dio non è intervenuto per meriti umani, ma per grazia, ovvero gratuitamente, per l’amore che porta all’uomo, scegliendo “due campioni”. Ricorderemo che san Tommaso aveva sottolineato il carattere caritatevole dei francescani e la cultura dei domenicani. San Bonaventura con un giudizio affine presenta il “dire” domenicano e il “fare” francescano con cui Dio ha soccorso il suo popolo disperso.

    Alle quattro terzine di cui si avvale san Tommaso per designare il luogo ove è nato san Francesco si contrappongono le tre terzine di san Bonaventura che delineano la occidentalità del santo spagnolo distinta dall’orientalità del santo italiano. Di nuovo le due figure appaiono complementari. San Domenico è «amoroso drudo» (espressione in cui «drudo» significa «amante») della fede cristiana, «santo atleta/ benigno a’ suoi e a’ nemici crudo».
    Il santo è così pieno di virtù come appare chiaro da subito dal sogno profetico che la madre fa mentre porta in grembo il figlio: vede un cane di colori bianco e nero con una fiaccola in bocca. San Domenico si sposa, poi, con la fede al fonte battesimale quasi a sottolineare il carattere battesimale della sua santità in opposizione al tratto matrimoniale della santità di san Francesco. 

    Nomina sunt consequentia rerum. Per questo, dopo il sogno della madrina in cui appaiono i fruttiche usciranno da quel bimbo e dai suoi compagni, gli viene imposto il nome di Domenico, ovvero “appartenente al Signore”. Fu «l’agricola che Cristo/ elesse a l’arte sua per aiutarlo», «mezzo e famigliar di Cristo», mentre nel canto XI san Domenico è designato già con gli epiteti “principe” della Chiesa, «splendore di cherubica luce», rematore della barca di san Pietro, pastore di pecore. Avvalendosi degli etimi, san Bonaventura considera il padre di lui «veramente Felice» (ovvero «fortunato, che ha buon esito») e la madre «veramente Giovanna» (ovvero «Dio ha avuto misericordia»).
    Diventato dottore in teologia Domenico inizia a sorvegliare la vigna della Chiesa e al papa Onorio III chiede licenza di combattere contro le eresie per preservare la giusta dottrina: «ne li sterpi eretici percosse/ l’impeto suo, più vivamente quivi/ dove le resistenze eran più grosse». Dal torrente Domenico deriveranno, poi, ad irrigare l’orto della Chiesa diversi fiumi, interpretabili come i tre rami (predicatori, suore e terz’ordine) o gli innumerevoli conventi fondati nell’Europa. 

    Siamo ormai giunti alla conclusione della palinodia su san Domenico. San Bonaventura conclude richiamandosi in maniera speculare al discorso di san Tommaso. Se tanta è l’eccellenza del fondatore dei domenicani, ci possiamo immaginare la grandezza dell’altra «rota de la biga», ovvero san Francesco, esaltata nel canto precedente.
    Poi, il francescano denuncia la degenerazione del proprio ordine nell’eccessivo rigore dello spirituale Ubertino da Casale e nel lassismo dei conventuali con la figura di Matteo d’Acquasparta. Solo alla fine l’anima che ha parlato rivela il suo nome: «Io son la vita di Bonaventura/ da Bagnoregio, che ne’ grandi offici/ sempre pospuosi la sinistra cura» ovvero il santo afferma di aver posposto sempre le preoccupazioni mondane a quelle spirituali.
    Rapido è, infine, l’elenco delle altre undici anime che formano la ghirlanda francescana. Ricordiamo tra queste Illuminato da Rieti, Agostino da Assisi, Pietro Mangiadore, Pietro da Lisbona, Giovanni Crisostomo, Anselmo d’Aosta. 








    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)