Tu invece interpreti un po' quando lasci intendere che la Chiesa reputi la pena di morte sbagliata per principio! ti ripeto io non vado oltre ciò che è scritto, Cesare avrebbe legittimamente il potere di condannare a morte i rei, ma poichè oggi come oggi non ha grandi motivi per usarla è meglio che si attenga ad altre pene, questo dice la Chiesa, e io concordo. Punto e stop.
Rispondo a quanto scritto sopra perché suppongo che quel "tu interpreti" sia rivolto a me...
Innanzitutto non ho mai scritto che la Chiesa reputi la pena di morte sbagliata per principio, anzi ho sottolineato il contrario, cioè che per principio la si può ammettere nel caso in cui non ci siano altre strade per garantire la sicurezza, resta il fatto però che se le strade ci sono e un reo viene condannato a morte ci si trova davanti ad un vero e proprio omicidio legalizzato e su questo la Chiesa non penso sia molto d'accordo.
Riguardo poi alla questione di quei movimenti politici che pretendono la soppressione della pena per chi commette un reato, posso affermare con sicurezza che mai mi è passato per la mente di appoggiarli, perché penso di avere abbastanza sale in zucca per capire quando si sta scambiando il bene con il male e viceversa... la pena è un qualcosa di dovuto a chi commette un abuso o un sopruso, perché ha uno scopo rieducativo, io stesso chiederei di essere rieducato se mi rendessi conto di non riuscire a rispettare le regole civili nuocendo al prossimo.
In sintesi ho scritto nei messaggi precedenti che la Chiesa fa rientrare la pena di morte (sempre sottolineando l'impossibilità di fare altrimenti) in quei casi particolari che vengono definiti moralmente "mali minori", ciò significa che chi applica tale pena, commette comunque un omicidio, la malignità dell'atto (e quindi la colpa) varia però a seconda di quanto realmente ci si trovi nell'impossibilità di fare altrimenti.
Non si può comunque ignorare che questo argomento è oggetto di particolare osservazione da parte della Chiesa, nella quale ci sono molte parti tendenti all'abolizione della pena di morte in qualsiasi caso (come specificato da Giovanni Paolo II nella seconda citazione del mess. n° 30) e che in un futuro abbastanza prossimo potremmo trovarci davanti a qualche cambiamento.
Per concludere ti segnalo che in Italia la pena di morte esiste ancora, rientra nella legge penale militare di guerra che può, in casi eccezionali, essere applicato anche in tempo di pace, leggi quà:
Art. 5.
Applicazione della legge penale militare di guerra in caso di urgente
e assoluta necessità.
Nei casi straordinari, in cui ragioni di urgente e assoluta necessità lo richiedano, può, con decreto del Presidente della Repubblica, ordinarsi l'applicazione, anche in tempo di pace, della legge penale militare di guerra, in tutto il territorio dello Stato o in una o più parti di esso.
Nel caso prevenuto dal comma precedente, il territorio, relativamente al quale è disposta l'applicazione della legge penale militare di guerra, è equiparato, agli effetti dell'applicazione stessa al territorio in stato di guerra.
La disposizione del comma precedente si osserva anche in ogni altro caso, in cui, a norma di questo codice, è disposta l'applicazione della legge penale militare di guerra in relazione a luoghi che non sono in stato di guerra.
Questo può essere l'unico esempio pratico di quella situazione descritta dal Catechismo, e così ci siamo tolti pure la curiosità di sapere cosa intendesse la Chiesa con quei "casi di estrema necessità"
AlbY