00 28/05/2011 16:37

Quei trucchetti per ingannare
l'auditel del web   versione testuale

di Vincenzo Grienti


Negli anni del sempre e ovunque connessi, il «posizionamento» nei motori di ricerca sta diventando come la corsa all’oro per i primi pionieri del Klondike. Nel linguaggio tecnico informatico questo fenomeno è indicato con il termine di «ranking», parola inglese che significa «posizione in una graduatoria». Una volta materia esclusiva di tecnici e webmaster, nell’era del web 2.0 il «ranking» è diventato appannaggio di professionisti, società di consulenza e aziende di ogni settore, compreso quello editoriale, che vogliono stare sempre ai primi posti di questa classifica on line (il termine Page Rank è un marchio registrato da Google, ndr). La pole position sulla griglia di un motore di ricerca equivale ad essere immediatamente visibili e «in alto». Ad alimentare la competizione, la regola del «chi non sa creare contenuti, sul Web non esiste».

Per questo motivo negli ultimi tempi sono nati fenomeni come quello della «fattoria dei contenuti», letteralmente in inglese «content farm», che agiscono sui contenuti informativi allo scopo esclusivo di aumentare il «ranking», ovvero di far raggiungere a siti e pagine Web la vetta della classifica nei motori di ricerca. Diffusosi negli Usa, e ora approdato anche in Europa, la «content farm» consiste nel generare contenuti, ad esempio news, opinioni su fatti di cronaca, commenti a editoriali, ma anche brevi testi su particolari tematiche redatti dai cosiddetti «writers», per lo più giovani che per pochi dollari inseriscono materiali sul web.

Secondo gli esperti, questi «scrittori digitali» si concentrano molto sulla quantità sacrificando la qualità dei contenuti e utilizzando la Rete solo come uno spazio da riempire per agevolare un blog e creare un effetto di migliore indicizzazione sui motori di ricerca. Poiché un motore di ricerca considera un risultato tanto più valido quanto più numerosi sono i link, cioè i collegamenti presenti all’interno di un sito Web, la loro abilità sta proprio nel costruire pagine ricche di link. Da qui l’esigenza dei principali gestori dei motori di correre ai ripari per preservare i contenuti di qualità rispetto a quelli di bassa qualità. Senza entrare nella polemica e nei dibattiti in atto sulle «content farm», ma riflettendo semplicemente sull’importanza di creare contenuti che siano davvero di qualità per gli utenti, quante volte capita di intraprendere una ricerca ed avere come risultato ai primi posti siti internet che portano solo a pagine povere di informazioni? Un fattore che crea – come dicono gli esperti – stress a tutti quegli utenti che non trovano a portata di mano quello che davvero cercavano.

Di fronte a tutto ciò è evidente che in gioco c’è la credibilità e la qualità delle informazioni in Rete, due fattori che richiamano il vero lavoro giornalistico che ogni giorno viene svolto nelle redazioni dei quotidiani, delle tv, delle radio, ma anche delle testate on line e negli uffici stampa che producono informazione per il Web. Sono i giornalisti di professione che fanno la differenza nella produzione dei contenuti, anche on line. Scrivere testi di qualità non vuol dire solo riempire uno spazio, ma utilizzare in modo positivo e costruttivo gli strumenti del web 2.0 tenendo sempre presenti le regole dell’etica e della deontologia professionale. D’altra parte, chi meglio dei giornalisti e dei gruppi editoriali consolidati possono riuscire in questa impresa tutta multimediale proiettata verso un futuro di convergenza digitale su un’unica piattaforma?
 
   da Avvenire del 26 maggio 2011, pag. 29


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La notizia non ci coglie "impreparati"...ma è assai utile riportare per mettervi in guardia dai FURBI.. sappiamo perfettamente, infatti, che chi non entra "nel giro" dei più furbi, difficilmente riesce a far sentire non tanto la "propria" voce ma Quella di Colui e di Colei alla quale ci siamo messi a servizio....è ovvio che per "noi" parliamo di MARIA IMMACOLATA, IL CUORE DI MARIA, al quale abbiamo affidato questo servizio...e a san Pio X, eletto Patrono di questo forum.....
NOI CATTOLICI abbiamo degli Intercessori assai potenti....e in ultima analisi affidiamo sempre questa corrispondenza alla Divina Provvidenza, all'Angelo Custode, a san Michele alla COMUNIONE DI SANTI attraverso i quali siamo certi che queste pagine troveranno accoglienza, e si FARANNO TROVARE, da chi ne ha davvero bisogno.....
clapclap

fatevi NON furbi, ma ASTUTI come insegna il Signore Gesù....e familiarizzate CON I SANTI....e naturalmente se cercate del materiale interessante, cercate anche tra le pagine NON in prima linea.... ma quelle che recano IL MAGISTERO ECCLESIALE INTEGRALMENTE.... diffidate di chi vi porge una informazione a "titolo personale" e spesse volte racchiuso esclusivamente nelle personali opinioni....LA VERITA' SI ESPRIME SOLO ECCLESIALMENTE.....


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 e da Roma notizia assurda: SUONARE LE CAMPANE E' REATO....

Roma, campane e oratorio zitti in orario pennica, da la BussolaQuotidiana


di Marco Respinti31-05-2011

Le campane disturbano, meglio non suonarle; e anche gli schiamazzi dell’oratorio, che diamine, vanno assolutamente limitati. Così, il 9 maggio, ha deciso un’ordinanza urgente del Tribunale di Roma che ha dato ragione al ricorso presentato il 2 maggio precedente da cinque condomini di Via Felice Cavallotti, nel quartiere gianicolense. Le campane e l’oratorio incriminati sono quelli  della parrocchia di santa Maria Regina Pacis a Monteverde - affidata ai Canonici Regolari dell’Immacolata Concezione -, che inquieterebbero i sonni beati di alcuni cittadini i quali delle prime non vogliono sentir parlare fino alle 9,30 del mattino e così pure del secondo durante la pennichella postprandiale.

Dando dunque ragione a un sparutissima minoranza, il Tribunale ha allora stabilito che le campane possono suonare sì alle 7 della mattina ma solo per un massimo di 20 secondi e che l’oratorio deve osservare un orario rigido di apertura, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00. La cosa ha però gettato nello scompiglio le 250 famiglie della zona i cui figli frequentano l’oratorio estivo, attivo da 60 anni dalle 8,00 di mattina alla sera, privandoli di un grande servizio anche di utilità sociale.

Fortunatamente, però, nel condominio protestatario di via Cavallotti non tutti sono tanto esagitati. Bel 17 famiglie si sono subito dissociate sia dalla contestazione sia da quanto stabilito dal Tribunale (fra loro anche il popolare attore Ricky Memphis, che lì abita) e così alla fine la cosa è arrivata in piazza, portatavi dai parrocchiani che domenica sera, alle 19,30, dopo l’ultima Messa della giornata, si sono dati convegno per una pacificissima manifestazione di solidarietà con la chiesa di Santa Maria Regina Pacis. «È stato un grande successo di popolo», dice il parroco, don Livio Rozzini, raggiunto al telefono da La Bussola Quotidiana; «hanno sfilato più di mille persone, e c’erano famiglie, bimbi, anziani, insomma la gente vera…». Don Livio è contentissimo soprattutto di questa enorme, intelligente testimonianza della popolazione.

La vicenda comunque va avanti. Prosegue, ovviamente, sul piano legale, con l’avvocato della parrocchia che ha presentato ricorso. Ieri sembrava vi potessero essere svolte decisive e invece niente. Una nuova udienza dovrebbe essere fissata per giugno o al massimo all’inizio luglio, occorrerà riparlarne. Il fatto più grave resta però l’enorme disagio creato a migliaia di parrocchiani che come sempre avrebbero, una volta terminate le scuole, affidato volentieri i propri figli al campo estivo di don Livio e che invece, se così restano le cose, dovranno giovarsene solo a singhiozzi. Oltre al fatto che suonar le campane in quella via di Roma è divenuto inspiegabilmente reato dopo decenni…




[Modificato da Caterina63 31/05/2011 11:45]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)