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Il successo della riscoperta della Messa Antica (5)

Ultimo Aggiornamento: 06/04/2017 14:40
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05/03/2012 23:05
 
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Ci preoccupiamo di crescere in un senso cattolico della vita, vogliamo vivere integralmente una vita cristiana, per questo vogliamo vivere con la Messa della Tradizione

Valida non è buona
Se avessimo ritenuto che la Messa com'è celebrata nella quasi totalità delle chiese andasse bene, non avremmo deciso di passare totalmente al rito antico.

Sia ben chiaro: non stiamo dicendo che la Messa nel Novus ordo (la Messa di Paolo VI, riformata dopo il Concilio Vaticano II) non sia valida! Ci mancherebbe! Affermare questo sarebbe non ragionare più in modo cattolico!

Certo che la Messa di Paolo VI è valida, certo che è una vera Messa, solo che è così ridotta nel suo esprimere il senso cattolico del Santo Sacrifico di Cristo, da non educare compiutamente i fedeli ed anche i sacerdoti che la celebrano.

Molti diranno: “Ma se è una vera Messa, se è valida, di che cosa vi preoccupate?”.

Ci preoccupiamo di crescere in un senso cattolico della vita, vogliamo vivere integralmente una vita cristiana, per questo vogliamo vivere con la Messa della Tradizione.

Non c'è niente da fare: la crisi impressionante del Cattolicesimo nel nostro mondo, la confusione dottrinale e spirituale nella quale siamo immersi da troppi anni, l'abbandono imponente della pratica cristiana nei nostri paesi e città, ha la sua causa centrale in una riforma liturgica che ha stravolto il baluardo della fede e della vita cristiana.

Il nuovo rito della Messa, fatto per piacere anche ai fratelli separati delle altre confessioni cristiane (innanzitutto ai Protestanti e agli Anglicani), tacendo sugli aspetti principali della concezione cattolica della Messa, ha fatto sì che la liturgia non sia più la roccia sicura su cui fondare la vita cristiana, personale e sociale.

Il nuovo rito ha indebolito nei fedeli il senso di Dio, l'adorazione di Cristo presente nelle specie eucaristiche, la centralità del sacrificio espiatorio, la regalità di Nostro Signore Gesù Cristo. Non vogliamo fare un elenco dei “vuoti” del nuovo rito della Messa, ci basta sottolinearne gli effetti devastanti.

Solo degli ideologizzati del post-concilio o della modernità a tutti i costi possono non vedere
l'esito penoso, drammaticamente penoso, della riforma liturgica.
Esito penoso che coinvolge tutti, sacerdoti e fedeli.

Nel migliore dei casi la nuova Messa, quando è celebrata con rispetto e dignità, lascia i fedeli che vi assistono così come sono: se questi sono già profondamente cattolici, probabilmente lo resteranno, ma se sono deboli nella fede e in uno sguardo cattolico sulla vita, in questa nuova Messa non troveranno una provocazione alla conversione profonda, anche culturale; saranno invece “cullati” nel loro modo ridotto di considerare il Cristianesimo.

La Messa tradizionale no! Non è così! È una Messa “difficile”, non per il latino, ma per le provocazioni che lancia.

Sul subito, per un cristiano “piccino” nella mente e nel cuore, può risultare un pugno nello stomaco, ma un pugno salutare. Ti mette in crisi, mette in crisi le false certezze di un cristianesimo troppo umanizzato che mette l'uomo al centro e dimentica Dio. Mette in crisi un cristianesimo che si è imbevuto della mentalità dominante e che è sempre più una scuola di agnosticismo.

La Messa tradizionale mette in crisi, ma dopo la crisi costruisce, edifica. In chi vi assiste con fedeltà, la Messa di sempre inizia un'opera di educazione alla fede profonda, totale, solida.

Se un fedele non si scandalizza delle difficoltà iniziali, nel tempo scopre tutta la ricchezza della liturgia secondo la Tradizione, e grazie ad essa vede edificare nella santità e nell'intelligenza della fede tutta la propria vita. Per questo abbiamo voluto vivere solo con la Messa tradizionale. Per questo pensiamo che sia il ritorno ad essa il migliore sostegno alla Missione urgente di riportare il Cattolicesimo nella vita normale del popolo.

Chissà che, dopo le polemiche, si possa riaprire una proficua riflessione su questi punti.

tratto da: http://radicatinellafede.blogspot.com/



[SM=g1740722]

Tradition the beautiful, from sea to shining sea

Stati Uniti - La Tradizione va avanti


Mons. David O'Connell
Mons. David O'Connell

Dopo anni di abusi e scandali da parte degli uomini di Chiesa, sembra che stiamo assistendo a un risveglio cattolico nel paese dalla bandiera stellata.
Tra tutti i distretti della Fraternità San Pio X, il Distretto americano è quello che si sviluppa di più. Mons. Fellay dice che avrebbe bisogno di 50 sacerdoti in più per soddisfare i bisogni dell’apostolato nel paese, a causa del crescente numero di fedeli interessati dalla Tradizione.
Di quest’interesse, approfittano tutte le comunità Ecclesia Dei, ma anche le diocesi. Consapevoli di quel movimento verso le devozioni tradizionali della Chiesa, i vescovi si mostrano sempre più favorevoli alla Messa tradizionale e il numero delle celebrazioni nella forma straordinaria aumenta regolarmente negli Stati Uniti.
Ad esempio, il 19 febbraio 2012 (Domenica di Quinquagesima), la diocesi di Trenton (New Jersey), ha organizzato per la prima volta dalla promulgazione del Motu Proprio Summorum Pontificum, una Messa solenne nella forma straordinaria.
Circa 650 fedeli hanno assistito alla cerimonia nella bella chiesa Saint Anthony a Hamilton. Gli studenti di Westminster College (Princeton, NJ) hanno cantato la Messa in sol maggiore di Schubert e sono stati commossi di aver potuto cantare durante una vera Messa al posto di un concerto.
Il sacerdote che ha celebrato la Messa, Padre Brian Patrick Woodrow (Ordinato nel 2006), è stato nominato da Mons. O’Connell, Vescovo di Trenton, responsabile della promozione e della coordinazione della celebrazione della liturgia tradizionale nella diocesi, una prova della benevolenza dell’autorità locale verso l’antica Messa.
Quest’esempio è seguito dalla provincia domenicana dello Stato di New York poiché il 7 marzo 2012 sarà celebrata una Messa cantata nel rito domenicano tradizionale in onore di san Tommaso d’Aquino nella chiesa Saint Vincent Ferrer a New York City, la prima volta da 40 anni.
Nella serata, un padre benedettino, Guy Mansini, dell’abbazia St Meinrad (Indiana) darà una conferenza sul tema: Aldilà del dogma: San Tommaso e il Modernismo post-conciliare. Un’iniziativa benvenuta, 50 anni dopo l’apertura del Concilio Vaticano II.

Fonte: New Liturgical Movement, Diocesi di Trenton



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S. Messa antica a Tokyo, Giappone






UnaVoce ha reso possibile la regolare celebrazione della S. Messa nella Forma Extraordinaria del Rito Romano persino in Giappone. .
La S. Messa è infatti celebrata ogni terza Domenica del mese,da padre Agustin Toshio Ikeda, F.S.S.P. nella casa "Wakaba" di Tokyo.

Ecco un altro e commovente frutto del Motu Proprio Summorum Pontificum.





[SM=g1740722]  DA CORDIALITER..... FELICEMENTE APPRENDIAMO:

La Messa tridentina sfonda anche tra i neocatecumenali!

Continua inarrestabile la forte avanzata della liturgia tradizionale che ormai dilaga dappertutto, nonostante l'agguerrita ma disperata resistenza delle anziane milizie moderniste.

So che alcune persone legate al movimento neocatecumenale, da qualche tempo simpatizzano per la liturgia antica! In effetti è difficile resistere alla sacralità del rito tradizionale, alla melodiosità del canto gregoriano, alla nobiltà del latino e al forte richiamo dell'aspetto sacrificale della Messa. Sappiamo che i neocatecumenali hanno delle usanze liturgiche diverse dalle nostre (ad esempio, noi ci comunichiamo in ginocchio), però non sono meravigliato che la Messa di San Pio V abbia sfondato anche nei loro ambienti, poiché la liturgia tradizionale è come una potente calamita. Del resto, nessuna persona sinceramente cattolica può in coscienza disprezzare e perseguitare la Messa che ha santificato innumerevoli generazioni di fedeli. Preghiamo per la “pace liturgica”.

Speriamo che l'amore per la Messa antica possa contagiare sempre più persone, anche tra i gruppi neocatecumenali. Chissà se nel giro dei prossimi trent'anni i seguaci di Kiko saranno passati in blocco all'antico Missale Romanum. :-)


[SM=g1740722] [SM=g1740722] [SM=g1740722]



[Modificato da Caterina63 24/03/2012 09:57]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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