Che Pace è mai questa che porta il fuoco sulla terra e che pare non essere affatto ancora acceso?
E' indubbiamente il fuoco dello Spirito Santo, il fuoco dell'Amore di Dio, il fuoco della Carità, il fuoco del Perdono, il fuoco della Crocifissione, il fuoco della Risurrezione.
Questo fuoco dovrebbe accendersi in noi ad ogni Eucaristia che riceviamo, perché invece lo teniamo spento?
La vera Pace è fuoco, diceva anche santa Caterina da Siena, lei si sentiva ardere ad ogni Eucaristia e soffriva perché doveva contenere in lei quell'esplosione di Verità che la animava e per la quale, dice, si sentiva una cosa sola nel Canto del Magnificat: "Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente, Santo è il suo Nome!"
Per questo inizia a predicare e a scrivere. Scrive a tutti i potenti del suo tempo, bacchetta Papi, Vescovi e Cardinali, non risparmia nessuno al suo fuoco di Verità.
Tuttavia l'errore che facciamo è di vedere la stessa Vergine Madre di Dio e i Santi come esseri "lontani" da noi, come se li avessimo messi su un piedistallo e stop, li stanno bene, non devono turbarci più di tanto, ma così facendo lasciamo che la menzogna, come appunto spiega sopra Benedetto XVI: "continui a causare effetti devastanti nella vita degli uomini e delle nazioni".
E' il pacifismo (da non confondere con l'essere pacifici), una sorta di effetto placebo sulle nostre coscienze e sui nostri turbamenti, una sorta di tranquillante alle nostre responsabilità, una sorta di estintore su quel fuoco che invece dovrebbe essere alimentato per ardere e che non è prerogativa esclusiva di chi è già santo, ma anche nostra che dovremo diventarlo perché, come dice la Scrittura: nulla di ciò che è impuro può entrare nel regno dei cieli.
Ecco allora che questo essere in possesso della Verità, non ci risparmia le fatiche e ci invita a non lasciarci turbare da questo Fuoco che deve ardere in noi per poter donare al mondo, investito dalla menzogna, la Verità=Gesù Cristo, l'Alfa e l'Omega, il Principio e il Fine, il nostro tutto.
Noi dunque possediamo in noi la Verità che è anche la vera ed unica Pace, non è presunzione, non è arroganza, perché il nostro vanto, come dice san Paolo è Cristo Gesù Crocefisso, ma attenzione c'è un prezzo da pagare: "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" ossia, mettere da parte le ideologie e le personali opinioni affinché questa Verità possa lavorare in noi, come poté lavorare attraverso l'Umile Ancella, la Beata Vergine Maria, Madre di Dio. Se non diventiamo "umili servitori della Verità", allora pur possedendo in noi la Verità, non faremo altro che servire la menzogna e sprecare il dono dell'Eucaristia, servire la pace del mondo e offuscare la vera Pace che è Cristo nostro Signore.
continua....
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)