È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Anno Santo della Misericordia e Santa Faustina Kowalska

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2016 22:34
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
29/03/2015 18:41
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

    Anno Santo Misericordia e Santa Faustina




 

(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

Si è fatto un gran parlare dell'Anno Santo della Misericordia appena annunciato dal santo Padre Francesco (il 13 marzo 2015) che, subito dopo l'effetto mediatico, si è ritornati nell'apatia e nell'assuefazione di un evento che deve ancora iniziare.

Senza alcuna pretesa vogliamo offrirvi del materiale prezioso per prepararci non soltanto all'evento, ma per viverlo soprattutto con profitto.

Queste le parole a sorpresa usate dal Papa:

"Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. E’ un cammino che inizia con una conversione spirituale; e dobbiamo fare questo cammino. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: “Siate misericordiosi come il Padre” (cfr Lc 6,36). E questo specialmente per i confessori! Tanta misericordia!"

Sulla Divina Misericordia ebbe a parlare molto profondamente Giovanni Paolo II nella sua seconda enciclica del 30 novembre 1980, nella quale dice:

"È significativo che i profeti nella loro predicazione colleghino la misericordia, alla quale fanno spesso riferimento a causa dei peccati del popolo, con l'incisiva immagine dell'amore da parte di Dio. Il Signore ama Israele con l'amore di una particolare elezione, simile all'amore di uno sposo (Cfr. per es. Os 2, 21-25 e 15; Is 54, 6-8) e perciò perdona le sue colpe e perfino le infedeltà e i tradimenti. Se si trova di fronte alla penitenza, all'autentica conversione, egli riporta di nuovo il suo popolo alla grazia (Cfr. Ger 31, 20; Ez 39, 25-29). Nella predicazione dei profeti la misericordia significa una speciale potenza dell'amore, che prevale sul peccato e sull'infedeltà del popolo eletto.

(...) Nel compimento escatologico la misericordia si rivelerà come amore, mentre nella temporaneità, nella storia umana, che è insieme storia di peccato e di morte, l'amore deve rivelarsi soprattutto come misericordia ed anche attuarsi come tale. Il programma messianico di Cristo - programma di misericordia - diviene il programma del suo popolo, il programma della Chiesa. Al centro di questo sta sempre la croce, poiché in essa la rivelazione dell'amore misericordioso raggiunge il suo culmine. Fino a che «le cose di prima» non passeranno, la croce rimarrà quel «luogo» al quale potrebbero riferirsi ancora altre parole dell'Apocalisse di Giovanni: Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.

In modo particolare, Dio rivela anche la sua misericordia quando sollecita l'uomo alla «misericordia» verso il suo proprio Figlio, verso il crocifisso. Cristo, appunto come crocifisso, è il Verbo che non passa, è colui che sta alla porta e bussa al cuore di ogni uomo, senza coartarne la libertà, ma cercando di trarre da questa stessa libertà l'amore, che è non soltanto atto di solidarietà con il sofferente Figlio dell'uomo, ma anche in certo modo «misericordia» manifestata da ognuno di noi al Figlio dell'eterno Padre. (..)

Il mistero pasquale è Cristo al vertice della rivelazione dell'inscrutabile mistero di Dio. Proprio allora si adempiono sino in fondo le parole pronunciate nel cenacolo: «Chi ha visto me, ha visto il Padre». Infatti Cristo, che il Padre «non ha risparmiato» in favore dell'uomo -e che nella sua passione e nel supplizio della croce non ha trovato misericordia umana, nella sua risurrezione ha rivelato la pienezza di quell'amore che il Padre nutre verso di lui e, in lui, verso tutti gli uomini. «Non è un Dio dei morti, ma dei viventi».

Nella sua risurrezione Cristo ha rivelato il Dio dell'amore misericordioso, proprio perché ha accettato la croce come via alla risurrezione. Ed è per questo che - quando ricordiamo la croce di Cristo, la sua passione e morte - la nostra fede e la nostra speranza s'incentrano sul Risorto: su quel Cristo che «la sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato... si fermò in mezzo a loro» nel cenacolo «dove si trovavano i discepoli, ...alitò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati, saranno rimessi, e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi»."

 

La Divina Misericordia è dunque il Crocefisso, Gesù nostro Signore e nostro Dio, non si tratta di un pacchetto promozionale di sconti, o un prendi tre e paghi due... non stiamo parlando di una svendita al supermercato delle fedi!

Perdonate la lunghezza di queste riflessioni, ma qui ci giochiamo l'eternità beata!

Laddove sovrabbonda la grazia deve esserci per forza la conversione: " Se si trova di fronte alla penitenza, all'autentica conversione, egli riporta di nuovo il suo popolo alla grazia". Non si tratta certo di un ricatto perchè è Dio che ha pagato il riscatto - e non con soldi ma con la propria vita - il quale, per attivarsi, è necessario che il riscattato (l'uomo) lo accolga, gli vada incontro, lo prenda e tutta questa gratuità nella Bibbia si chiama conversione. Per questo il Salmista esclama:  "Beato l'uomo a cui è tolta la colpa / e coperto il peccato". E poi, rivolto a Dio:  "Ti ho fatto conoscere il mio peccato, / non ho coperto la mia colpa. / Ho detto:  Confesserò al Signore le mie iniquità, / e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato" (Sal 31/32, 1.5).

Non si tratta neppure di un "dare e avere" perchè Dio ha agito in modo del tutto gratuito verso di noi e noi non potremo ripagare mai abbastanza questo riscatto, è Dio che si accontenta, ecco perchè si parla di gratuità. Ma laddove Dio si accontenta e distribuisce questa misericordia a piene mani, non può far nulla davanti al nostro rifiuto contro la conversione. Se non confesso il mio peccato, di cosa dovrebbe perdonarmi il Signore?

lo dice Gesù e lo ripensiamo anche nel terzo Mistero della Luce del Rosario:nell’annuncio del Regno di Dio con l’invito alla conversione. Mistero di luce è la predicazione con la quale Gesù annuncia l’avvento del Regno di Dio e invita alla conversione (cfr.Mc 1,15), rimettendo i peccati di chi si accosta a Lui con umile fiducia (cfr. Mc 2, 3-13; Lc 7, 47-48), inizio del ministero di misericordia che Egli continuerà ad esercitare fino alla fine del mondo, specie attraverso il sacramento della Riconciliazione affidato alla sua Chiesa (cfr. Gv 20, 22-23).

Dice così Gesù a Santa Faustina: « Scrivi: sono tre volte santo ed ho orrore del più piccolo peccato. Non posso amare un'anima macchiata dal peccato, ma quando si pente, la Mia generosità non ha limiti verso di lei. La Mia Misericordia l'abbraccia e la perdona. Con la Mia Misericordia inseguo i peccatori su tutte le loro strade ed il Mio Cuore gioisce quando essi ritornano da Me. Dimentico le amarezze con le quali hanno abbeverato il Mio Cuore e sono lieto per il loro ritorno. Dì ai peccatori che nessuno sfuggirà alle Mie mani. Se fuggono davanti al Mio Cuore misericordioso, cadranno nelle mani della Mia giustizia. Dì ai peccatori che li attendo sempre, sto in ascolto del battito del loro cuore per sapere quando batterà per Me. Scrivi che parlo loro con i rimorsi di coscienza, con gli insuccessi e le sofferenze, con le tempeste ed i fulmini; parlo con la voce della Chiesa, e, se rendono vane tutte le Mie grazie, comincio ad adirarMi contro di essi, abbandonandoli a se stessi e do loro quello che desiderano » ( Diario Santa Faustina Kowalska  - maggio 1938 - Q.VI,  n.1728)

E' ovvio dunque che, per ricevere questo perdono, io devo cambiare vita, devo convertirmi alle leggi di Dio che non sono fatte per distruggermi, ma piuttosto per santificarmi, devo fare uno sforzo, certo, ma devo svoltare.

La prima forma di misericordia gratuita di cui Dio ci ha fatto dono è il Battesimo, seguono poi gli altri Sacramenti. Quando San Paolo spiega che "rinasciamo a vita nuova" non sta parlando metaforicamente o simbolicamente, quel Battesimo ci rigenera, ci fa diventare veri figli addottivi, veri eredi del Regno e della risurrezione, eredi della gloria, eredi di una eternità santa e beata. E tutto parte da un atto gratuito di Dio. Sempre da un Suo atto gratuito.

Quando Gesù dice: "non sono venuto per condannare" ci fa riflettere allora da che cosa è venuto a salvarci! Eravamo già condannati perciò l'Incarnazione di Dio parte da un progetto del tutto gratuito e di compassione di Dio verso l'uomo condannato all'infelicità. Perchè senza Dio - che è l'Amore e il Bene - c'è solo il nulla o peggio il male, le tenebre, la tristezza, l'angoscia, la morte, l'inferno!

Così riporta Santa Faustina Kowalska nel suo prezioso Diario:

« Nell'Antico Testamento mandai al Mio popolo i profeti con i fulmini. Oggi mando te a tutta l'umanità con la Mia Misericordia. Non voglio punire l'umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore misericordioso. Faccio uso dei castighi solo quando essi stessi Mi costringono a questola Mia mano afferra malvolentieri la spada della giustizia. Prima del giorno della giustizia mando il giorno della Misericordia ». Ho risposto: « O mio Gesù, parla Tu stesso alle anime, poiché le mie parole non hanno importanza ».(3 febbraio 1938, Diario S.Faustina Kowalska - Quaderno V n.1588)

Non possiamo ignorare l'escalation di questa Divina Misericordia la quale sembra letteralmente uscire dalla Sacra Scrittura per introdursi nel tempo in ogni Discorso patristico, magisteriale della Chiesa e nei testi di molti Santi e Dottori, fino ai giorni nostri come ha fatto San Giovanni Paolo II nell'indire la Festa della Divina Misericordia così come Gesù aveva chiesto a Santa Faustina, nel dedicare a questa realtà una Enciclica, fino a ripetersi nell'Enciclica Deus caritas est, Dio è Amore, di Benedetto XVI, per poi trovare proprio oggi il suo apice con Papa Francesco in questo Anno Santo straordinario della Misericordia.

   continua.....
 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:15. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com