A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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SE LA CHIESA E' IN CRISI.....???

Ultimo Aggiornamento: 06/06/2011 11:20
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05/02/2010 14:53
 
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Chiesa Cattolica: un movimento carismatico che segue il leader nel "Papa"?



Da alcune riflessioni fatte da Rino Cammilleri nel suo libro: "Antidoti - contro i veleni di una cultura contemporanea ", faccio mie le seguenti considerazioni: la parte iniziale è tratta dal libro, il resto è una mia ricostruzione tratta da più fonti e dallo stesso libro e liberamente coordinate all'argomento trattato.
Perdonate la lunghezza, ma non era possibile dissociare la cronologia dei fatti, abbiate pazienza di leggere e meditare fino in fondo!

Di fronte all'ennesimo "credente e praticante" che mi oppone i "mea culpa" della Chiesa, stufo di arrampicarmi sugli specchi per spiegare "ciò che veramente ha detto il papa", dichiaro forfait!
La gente oggi parla (e intende) la lingua dei titoli dei giornali e dei talkshow, cioè slogan. Figurarsi se legge i lunghissimi e verbosissimi documenti della Chiesa (ma il Concilio non serviva per SEMPLIFICARE?).
Neanche i preti li leggono (neppure i vescovi i quali però pretendono che le loro pastorali siano lette ed applicate nella diocesi).
Mi domando se la Gerarchia ecclesiastica se ne renda conto.
Ormai, il Cattolicesimo, è diventato ciò che i sociologi chiamano un "Movimento carismatico", cioè un aggregato (piccolo o grande, non importa) di persone che seguono un leader, il Papa in questo caso..
Non c'è più, tra "vertice e base", un laicato che traduca le direttive del Capo in azione politica in linguaggio concreto, in strutture autonome e armonizzate al fine di (ri)costruire una vera ed autentica civiltà cristiana.

Così, mancando questo diaframma, il popolo cattolico ha finito per usare il linguaggio dei preti, i quali parlano (ovviamente) da preti.

Ed è per questo che un bonismo francescaneggiante è ciò che ormai concretizza e caratterizza la mentalità cattolica.
Ed è per questo che la "posizione" cattolica si è ridotta al no all'aborto e apreservativo (tanto per citare un esempio); due posizioni che tra l'altro ben pochi cattolici sono in grado di motivare sensatamente sena far ricorso alla lingua di legno clericale delle "nuove pastorali": < donarsi reciproco - apertura alla vita - diritto alla vita - tolleranza...>
(...)
Il Timone del 2007 ha postato un'inchiesta condotta in Francia, i dati sono preoccupanti:

- la stragrande maggioranza dei Cattolici crede che la missione della Chiesa sia la lotta contro la povertà e per la pace nel mondo, idem per coloro che si sono definiti "praticanti" e di cui solo UNO SU TRE  ha detto che la vera missione della Chiesa consiste nel far conoscere il messaggio di Cristo;

- il 62% dei Cattolici ha affermato che il messaggio della Chiesa insegna che tutte le religioni sono uguali e si equivalgono, idem per il 63% dei cattolici che si dicono "praticanti"

Facendo un rapido calcolo dell'età degli intervistati parliamo proprio della generazione del "dopo-Concilio"...
a tale crollo è ovvio che non ci si è arrivati in un giorno...ciò getta un'ombra inquietante sui tanti "maestri e pastori" del post-concilio, vescoi e teologi, preti e laici, che continuamente rifacendosi allo "spirito del Concilio" (termine condannato dal card. Ratzinger in Rapporto sulla fede), richiamandosi continuamente a quei Documenti come se la Chiesa non avesse mai parlato nè scritto altro in passato, dimostrano questi "frutti" e difficilmente potrebbero rallegrarsene.

Se il Concilio nelle intenzioni descritte da Giovanni XXIII nel Discorso di apertura, intendevano solo trovare nuove vie pastorali, più semplici, per far fronte alle sfide della modernità, il risultato, dopo 40 anni è devastante e nel caso dell'inchiesta de Il Timone, la Chiesa in Francia, per i francesci cattolici, praticanti e non, è solo..."una agenzia filantropica e che una religione vale l'altra!"

Purtroppo questa realtà descritta non è solo della Chiesa in Francia, tra il Belgio e la Spagna le cose non vanno meglio, in Italia la Chiesa è considerata UNA AGGREGAZIONE CARISMATICA il cui leader è il Papa" a dimostrazione del danno che nè preti nè vescovi spendono il proprio tempo per leggere e studiare come mettere in pratica le Encicliche e i Motu Proprio del Pontefice...la Caritas è nell'appiattimento più totale; l'ecumenismo e il "dialogo" fanno il resto.....e nella società dell'immagine la gente preferisce guardare la TV, preferisce i titoli dei giornali, crede che gli opinionisti aiutino alla comprensione, e allora perchè sprecare tempo a studiare o a leggere le encicliche ?

Nel gennaio 2007, in una ricerca accademica compiuta fra economisti statunitensi, si tenta di spiegare una voragine impietosa: Dai banchi vuoti alle culle vuote. Il declino della fertilità tra i cattolici europei....
Con i dati alla mano il rapido declino nei paesi "cattolici" europei parte dalla seconda metà degli anni '60, prima di quella data il tasso di fertilità e di unioni matrimoniali era superiore a quello dei paesi protestanti, oggi le parti si sono drasticamente invertite.

Causa principale di tale declino è proprio il declino sociale della religione cattolica e non solo perchè è venuto meno L'INSEGNAMENTO CATTOLICO sul valore del Matrimonio, della procreazione, la difesa della vita, ma anche per la scomparsa di gran parte dei
 SERVIZI SOCIALI= I COLLEGI, GLI ISTITUTI PER L'INFANZIA, L'EDUCAZIONE ALLE GIOVANI FANCIULLE, è venuta meno soprattutto l'opera delle Suore trasformate, oggi, non si capisce bene in che cosa e questo senza togliere nulla all'attuale impegno di molti Istituti nella Case Famiglie, ancora in qualche Ospedale (e si perchè le suore sono scomparse anche dal Calvario dell'uomo), ecc...

I dati parlano chiari: fino al 1966, in Italia, i tre quarti degli asili-nido e delle scuole materne, erano gestite da suore; in America gli ospedali cattolici fornivano un quinto di tutti i letti ospedalieri del paese..dal.le scuole superiori in Italia i preti sapevano e riuscivano ancora ad attirare l'attenzione dei giovani al sacerdozio, le vocazioni andavano bene....
Stranamente, dopo il Concilio, e solo in dieci anni (è questa discesa vertiginosa che fa pensare), c'è il crollo verticale....
In America le suore erano 140mila nel 1948 e ben 180mila nel 1966, dieci anni dopo erano già scese a 100mila oggi sono 80mila....

Dal 1966 al 1992 gli Ordini religiosi femminili hanno chiuse centinaia di Case e si sono ridotte del 42% e questo calo ovviamente, denota inesorabilmente il declino delle loro prestazioni verso il bene della società..
C'è un aspetto trascurato da molti dopo il Concilio: meno preti=meno figli e di conseguenza meno figli=meno preti e meno suore....

Il cardinale Martini ha rivelato a don Mazzi che nella Chiesa di oggi NON SI COMPRENDONO I GIOVANI, essi sono inascoltati e che lui ha trovato e trova nei giovani di oggi UNA PROFONDA GENEROSITA' MIGLIORE CHE IN PASSATO, ma se ciò fosse vero, perchè i seminari ambrosiani sono in una grave carestia evidente e le parrocchie vengono accorpate per carenza di sacerdoti?
In cosa consiste questa generosità dei gevani che nessuno vuole negare, ma ci si domanda " a cosa sono interessati?" ad una Chiesa sociale, carismatica, filantropica....? Perchè non si parla mai di vocazione quale "matrimonio fra il prete ela Chiesa" nella veste di sposa? perchè i giovani fuggono davanti a questa proposta che non è inclusa nelle nuove pastorali, ma non si dice!


Veniamo alla pseudo e presunta "soluzione" (una fra le tante) che è stata trovata: I MATRIMONI MISTI

Nella rivista Shalom (ebraica di Roma) di novembre 2009 c'è un attacco durissimo e pesante contro i matrimoni misti i quali, sottolinea l'alrticolo, "precludono il futuro di Israele" perchè, come sappiamo, ebrei si nasce per diritto genetico e non è sufficiente che uno dei due lo sia, deve esserlo innanzi tutto il padre il cui seme è ebreo, ma lo deve essere anche la madre che lo partorisce...
Gli Ebrei sono preoccupati, i matrimoni misti da loro ha toccato il 50 % e così l'Agenzia ebraica si è attivata per una campagna DURISSIMA contro i matrimoni misti dal titolo: CHI SI ASSIMILA E' PERDUTO!, naturalmente  c'è una immagine con un prete cattolico, segnalato come il MASSIMO DELLA PERDIZIONE....ma non hanno vita facile neppure loro, dai blog e da internet il coro dei GIOVANI si sta ribellando a questa campagna e come andrà a finire sono affari loro....

In Francia tra 150 e 200 musulmani all'anno (dati relativi all'anno scorso) si convertono al cristianesimo, ma a quale "cristianesimo"?
I numeri dicono chiaramente che il fenomeno è dovuto al 50% ai matrimoni misti con cattolici, ma il bello è che ogni anno ben 3mila cristiani passano all'Islam Occhi al cielo

Mentre l'Islam ha rilanciato una campagna propagandistica in forza al Corano e all'adorazione del Dio Misericordioso , il cristianesimo è diventato il credo dell'ASSISTENZA SOCIALE, un movimento carismatico adattabile a tutte le situazioni, libero dalle dottrine, CONCILIANTE CON TUTTI...
il fatto che invece di trovare aderenti, fa SCAPPARE I CRISTIANI, significa che qualcosa non va, ma invece di affrontare il problema, i Pastori continuano con l'ecumenismo bonista, denunciando quasi, essi stessi, la pesantezza dell'obbedienza alle dottrine e perseguendo un credo superficiale e sufficiente a mantenersi in un livello mediocre di "bontà"!

Non a caso i sociologi interpretano questa immigrazione dei cattolici verso l'Islam riferendosi ad un chiaro e legittimo sentimento "guerriero" e di combattimento che nel cattolicesimo non solo è venuto a mancare MA CHE E' STATO CONDANNATO ED ELIMINATO DAL SUO PASSATO GLORIOSO proprio da una certa pastorale del dopo.Concilio.... Occhi al cielo giusto per capire cosa s'intende, basta rileggersi la storia messicana del XX secolo (del 1915) e i Cristeros, o i martiri degli anni 30 nella Spagna saccheggiata dai rossi e il massacro appunto di preti, suore e laici...

I matrimoni misti non sono stati una bella trovata!
Al 90% dei casi è il coniuge cattolico che finisce per rinunciare alla sua Fede....dati alla mano è il cattolico che non può dire il rosario in casa, che non può pregare il Breviario, che deve andare alla messa di nascosto, se poi il coniuge cattolico è donna, non c'è speranza o diventa di una fede privata o finisce per cedere all'Islam...
Non va meglio se il cattolico si sposa con un Protestante....lentamente finisce per sposare anche la fede del protestante perchè è più accomodante ni Sacramenti non sono 7 e non c'è l'obbligo della confessione personale al prete...

Si dice che il Battesimo dato con l'acqua e la formula stabilita dalla Chiesa sia valido.... e questo lo dice la Chiesa fin dall'anno 400 d.C. dopo le varie dispute sul ribattesimo dei riconvertiti....ma forse i Padri della Chiesa non avevano previsto questa situazione e tuttavia avevano imposto anche un altra definizione alla validità del Battesimo: DATO CON LE STESSE INTENZIONI stabilite dalla Chiesa, viene spontaneo chiedersi se il Battesimo protestante mantenga oggi QUESTE INTENZIONI DELLA CHIESA...e fino a che punto i due coniugi di fede separata PARLINO DELLA MEDESIMA CHIESA....ben fanno gli Ortodossi che hanno eliminato il problema alla radice: per diventare ortodosso e sposarti devi restare ortodosso e devi sposarti un ortodosso....è l'altro che deve convertirsi, non l'ortodosso...
Forse sono troppo "ortodossi" ma almeno sono chiari!


Infine i Cristiani: in nome dell'Ecumenismo NON si capisce più se essere CATTOLICI significa ancora qualcosa!
I Cattolici sono sempre stati Cristiani (sappiamo bene che il primo termine è cristiani, descritto in Atti), ma sappiamo anche che quando cominciò a serpeggiare l'eresia e cominciavano a crescere gruppi che dicendosi cristiani di fatto NON trasmettevano la medesima Dottrina, i Padri della Chiesa già dall'anno 150 d.C. cominciano a chiamare CATTOLICI i Cristiani fedeli alla Chiesa, Cattolica appunto, trasmessa anche nel formulazione del Credo....quindi il termine cattolico iniziò a significare anche l'integrità della Dottrina, universale appunto, ancor prima del termine "ortodosso" nato nell'ambiente scismatico...
Un aiuto ce lo da Benedetto XV che spiega come essere Cattolici:
«Questa è la fede cattolica; chi non la crede fedelmente e fermamente non potrà essere salvo»(28); o si professa intero, o non si professa assolutamente. Non vi è dunque necessità di aggiungere epiteti alla professione del cattolicesimo; a ciascuno basti dire così: «Cristiano è il mio nome, e cattolico il mio cognome»; soltanto, si studi di essere veramente tale, quale si denomina.

"AD BEATISSIMI APOSTOLORUM" di Papa Benedetto XV


Facciamo un esempio pratico:
....oggi esce un libro (faccio per dire un esempio) che ti spiega con dovizia magisteriale la dottrina voluta dal Concilio....due giorni dopo ne esce un altro che ti mette IN DUBBIO l'altro libro....entrambi i libri recano firme D'AUTORE, ossia di cardinali o vescovi o illustri teologi.... entrambi citano il Magistero ma interpretato diversamente....e così chi ci va di mezzo E' IL PICCOLO GREGGE CHE RESTA CONFUSO E DISORIENTATO....incapace di distinguere chi dice la verità fra i due...questo è il dramma di oggi e di come si vogliono affrontare questi temi!

Così diceva Giovanni Paolo II :
" Bisogna ammettere realisticamente e con profonda e sofferta sensibilità che i cristiani si sentono smarriti, confusi, perplessi e persino delusi.
Si sono sparse a piene mani idee contrastanti con la Verità rivelata e da sempre insegnata. Si sono propalate vere e proprie eresie in campo dogmatico e morale, creando dubbi, confusioni, ribellioni. Si è manomessa anche la Liturgia; immersi nel “relativismo” intellettuale e morale e perciò nel permissivismo, i cristiani sono tentati dall’ateismo, dall’agnosticismo, dall’illuminismo vagamente moralistico, da un cristianesimo sociologico, senza dogmi definiti e senza morale oggettiva.
(...)
e dice ancora:
Oggi bisogna aver pazienza, e ricominciare tutto da capo, dai “preamboli della fede” fino ai “novissimi”, con esposizione chiara, documentata, soddisfacente. È necessario formare le intelligenze, con ferme ed illuminate convinzioni, perché solo così si possono formare le coscienze. Soprattutto oggi bisogna far sentire ed inculcare il “senso del Mistero”, la necessità della umiltà della ragione di fronte all’Infinito e all’Assoluto, la logica della confidenza e della fiducia in Cristo e nella Chiesa da lui appositamente voluta e fondata per donare per sempre agli uomini la pace della verità e la gioia della grazia. È questo un compito assai delicato e anche faticoso, che esige preparazione accurata e sensibilità psicologica; eppure è assolutamente necessario."

(Giovanni Paolo II "MISSIONI AL POPOLO PER GLI ANNI 80" 6.2.1981)

il Papa riconosce l'urgenza di RICOMINCIARE TUTTO DA CAPO DAI PREAMBOLI DELLA FEDE FINO AI NOVISSIMI che sono appunto: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso...segno evidente che la liturgia che viviamo NON trasmette più queste verità di fede...segno evidente CHE NON SIAMO AFFATTO IN MAGGIORANZA CATTOLICI.... Occhi al cielo

Il Papa infatti dice "siamo delusi"....chi è deluso? ovviamente la Chiesa della quale il Papa è il Vicario di Cristo, ma a chi si rivolge? a noi....ma chi lo ascolta? NESSUNO!
Tuttavia, una pecorella piccola quale sono mi domando: "ma santità... chi vi impedisce di frenare questa autodistruzione? Se altri laici mi dicono: - bè sai è il Papa che ha detto che le religioni sono tutte uguali e che dobbiamo camminare tutti insieme e che la priprità è la pace non le dottrine - anche se so che NON è vero, è pur vero che Vostra Santità pur scrivendo bene ha fatto poco nei fatti per aiutarci ad applicare il suo Magistero nel tacere sulle devastanti "pastorali" moderniste che ci spingono a questa audomolizione come la definì Paolo VI...."

Gesù ha detto: siate PCIFICI, NON PACIFISTI.... ma oramai l'errore si è propagato nella Chiesa è vero, molti conoscono la differenza, ma stranamente molti cattolici (o che tali si dicono) hanno sposato la battaglia dei movimenti politici pseudo cattolici che propugnano insieme alla Pace anche l'aborto, i PACS-DICO ed altre amenità condannate dal Magistero in termini anche pesanti e, ironia e paradosso filtrati dalle pseudopastorali che alla fine chiudono un occhio...

Per concludere, ma molto ci sarebbe ancora da dire, "credere o non credere è un fatto personale...."
ad una immagine distorta di che cosa è la Chiesa e di cosa è la sua missione ha portato alla CRISTOFOBIA e viceversa, dalla Cristofobia siamo giunti a falsificare l'immagine della Chiesa....
il Papa Benedetto XVI ha detto alla Sacra Rota la settimana scorsa:

"Occorre rifuggire da richiami pseudopastorali che situano le questioni su un piano meramente orizzontale, in cui ciò che conta è soddisfare le richieste soggettive...."

NON era MAI, mai accaduto che il Papa, in questi 40 anni, SEPARASSE LA PASTORALE DAL MAGISTERO ECCLESIALE... ma c'è ancora molto da fare...Quando dico o diciamo: IO STO CON IL PAPA, intendiamo proprio quando abbandoniamo certe pastorali che ci allontanano dal Magistero ecclesiale che è quello PONTIFICIO... 
non si tratta di criticare malamente i vescovi, quanto di chiedere ai vescovi di RITORNARE AL MAGISTERO ECCLESIALE INTEGRALE...
ossia tornare ad essere CATTOLICI!

Per concludere:

Ammonisce ed istruisce con queste parole l'allora card. Ratzinger oggi Benedetto XVI:
(La Festa della Fede e la Musica Sacra nella Liturgia - di J. Ratzinger ed. Jaca Book 1983)

Gruppo o Chiesa?

Cerchiamo brevemente di conoscere questa concezione nelle sue li­nee maestre. Il punto di partenza della liturgia — così ci viene detto —è il riunirsi di due o tre che stanno insieme nel nome di Cristo (199 a). Questo riferimento alla parola del Signore (Mt 18, 20) di primo acchito sembra innocuo e tradizionale. Ma tale parola acquista una portata ri­voluzionaria per il fatto che la citazione biblica è tolta dal suo contesto e viene fatta risaltare per contrasto sullo sfondo di tutta la tradizione liturgica. Perché i «due o tre» sono messi ora in opposizione nei con­fronti di un’istituzione con ruoli istituzionalizzati e nei confronti di ogni «programma codificato ». Così tale definizione significa quanto segue: non è la Chiesa che precede il gruppo, bensì il gruppo precede la Chiesa.

Non la Chiesa nel suo insieme fa da supporto alla liturgia dei singoli gruppi e comunità, bensì il gruppo stesso è il luogo dove di volta in volta nasce la liturgia. La liturgia perciò non si sviluppa neppure par­tendo da un modello comune, da un «rito» (ridotto, in quanto «pro­gramma codificato», all’immagine negativa della mancanza di libertà); la liturgia nasce nel momento e nel luogo concreto grazie alla creatività di quanti sono riuniti. In tale linguaggio sociologico il sacramento del sacerdozio viene considerato un ruolo istituzionalizzato che si è procu­rato un monopolio (206 w) e, grazie all’istituzione (cioè alla Chiesa) ha dissolto l’unità primitiva e la comunitarietà dei gruppi. In tale contesto la musica, così ci viene detto, come pure il latino, sono divenuti un lin­guaggio da iniziati, «la lingua di un’altra Chiesa, cioè dell’istituzione e del suo clero».

Due Chiese?

L’aver isolato il passo di Mt 18, 20 dall’intera tradizione biblica ed ecclesiale della preghiera comune della Chiesa, come si vede, mostra ora gravi conseguenze: a partire dalla promessa che il Signore ha fatto a quanti pregano in ogni luogo, si è fatta una dogmatizzazione dei gruppi autonomi. La comunanza della preghiera è stata esasperata sino a divenire un appiattimento che considera lo sviluppo del ministero sacerdo­tale il sorgere di un’altra Chiesa. Da questo punto di vista ogni propo­sta che viene dalla Chiesa universale è giudicata una catena contro cui bisogna insorgere per amore della novità e libertà della celebrazione li­turgica. Non l’ubbidienza di fronte a un tutto, bensì la creatività del mo­mento diviene la forma determinante.

********************

 se siamo d'accordo su questo, ci siamo compresi e il più sarebbe fatto come inizio di una vera comprensione di che cosa è La Chiesa Cattolica!!





Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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