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Ultimo Aggiornamento: 05/11/2015 13:49
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21/02/2009 20:52
 
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Ronde e critiche al Governo, Oltretevere smentiscono Monsignor Marchetto: “Non parla a nome del Vaticano”

CITTA’ DEL VATICANO - Quando la Santa Sede ''intende esprimersi autorevolmente'', lo fa usando ''mezzi propri e modi consoni'', come ''comunicati, note e dichiarazioni''; quindi, ''ogni altro pronunciamento non ha lo stesso valore''.

Lo ricorda il direttore della Sala Stampa di Oltretevere, padre Federico Lombardi, per il quale ''non di rado i mezzi di informazione attribuiscono al 'Vaticano', intendendo con cio' la Santa Sede, commenti e punti di vista che non possono esserle automaticamente attribuiti''.[SM=g1740730] 

Il portavoce del Papa non cita nessun esempio. Solo qualche ora prima, pero', il segretario del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti, Monsignor Agostino Marchetto, ha criticato con forza le 'ronde' approvate dal Governo; un'opinione che e' stata automaticamente identificata come una condanna da parte del Vaticano del provvedimento. Padre Lombardi nota infatti che ''anche di recente si sono verificate attribuzioni non opportune''. Il portavoce vuole anche disperdere ogni sospetto di 'ingerenza' da parte delle autorita' vaticane: ''La Santa Sede - conclude -, nei suoi organi rappresentativi, manifesta rispetto verso le autorita' civili, che nella loro legittima autonomia hanno il diritto e il dovere di provvedere al bene comune''.

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Citta' del Vaticano, 21 feb - ''Sui provvedimenti del Governo italiano in materia di sicurezza non si puo' entrare nel merito 'perche' bisognera' vedere i risultati''': lo scrive l'Osservatore Romano dedicato all'approvazione del decreto anti-stupri del governo, riportando le dichiarazioni in merito rilasciate questa mattina dal presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco. Il quotidiano della Santa Sede riporta oggi, in prima pagina, anche la dichiarazione diffusa questa mattina dal portavoce vaticano, p. Federico Lombardi, che ha ricordato che quando la Santa Sede ''intende esprimersi autorevolmente'', lo fa usando ''mezzi propri e modi consoni'', come ''comunicati, note e dichiarazioni'', e che ''ogni altro pronunciamento non ha lo stesso valore''. La dichiarazione di p. Lombardi e' arrivata dopo che ieri il segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti, mons. Agostino Marchetto, interpellato da un'agenzia, aveva duramente criticato il provvedimento. Il quotidiano pontificio, nel suo articolo, ricorda anche la nota diffusa ieri sera dal Quirinale, intitolata ''Precisazione sulla leale collaborazione istituzionale tra Governo e Presidenza della Repubblica in materia di decreti legge'', in cui si chiarisce che il Colle ''concorre, in uno spirito di leale collaborazione istituzionale, a verificare i profili di costituzionalita', oltre che la coerenza e correttezza legislativa nel rapporto con l'attivita' parlamentare. Resta naturalmente l'autonoma ed esclusiva responsabilita' del Governo per scelte di indirizzo e di contenuto del provvedimento d'urgenza da sottoporre per l'emanazione al Presidente della Repubblica''.

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il testo ufficiale che uscirà domani sull'OR

Nota del Quirinale dopo la firma sul decreto legge
Il cardinale Bagnasco
sui provvedimenti in materia di sicurezza

    Roma, 21. Sui provvedimenti del Governo italiano in materia di sicurezza non si può entrare nel merito "perché bisognerà vedere i risultati":  così il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, è intervenuto in merito all'approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del cosiddetto "decreto antistupri", nel quale si prevedono diverse misure, che vanno dall'abolizione degli arresti domiciliari per chi è accusato di questo tipo di reato alla possibilità concessa ai sindaci di avvalersi di ronde non armate di volontari, per un maggiore controllo del territorio.

    Qualunque intervento - ha spiegato il cardinale Bagnasco parlando a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico ligure - dovrà essere fatto "nel rispetto certamente della nostra tradizione di solidarietà ma anche del diritto e della legalità" anche se "dobbiamo essere tutti sempre molto attenti e vigili per non perdere quei valori fondamentali della convivenza, della solidarietà, dell'umanesimo autentico che caratterizzano da sempre la nostra cultura e il nostro popolo".

Certi episodi aberranti - ha precisato poi il cardinale Bagnasco - dimostrano che l'uomo è sempre più spesso "alla ricerca di emozioni forti"; sono inizio di una condizione "che ci deve fare molto riflettere". L'attuale emergenza rappresenta quindi "una sfida educativa a cui siamo chiamati tutti quanti, come famiglia, come Chiesa e come società civile, perché è dentro al cuore dell'uomo che nascono le cose, le più belle ma anche le peggiori".

    Il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri all'unanimità sarà probabilmente pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" lunedì. Sulla decisione da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di porre la firma sul decreto, ieri sera il Quirinale ha diffuso la seguente nota, intitolata Precisazione sulla leale collaborazione istituzionale tra Governo e Presidenza della Repubblica in materia di decreti legge:  "È opportuno puntualizzare - vi si legge - il carattere della consultazione informale intervenuta, secondo una prassi consolidata, tra il Governo e la Presidenza della Repubblica in ordine allo schema di decreto legge in materia di sicurezza pubblica, poi approvato dal Consiglio dei ministri nella riunione odierna. Quando si ipotizzi, da parte del Governo, il ricorso a un decreto legge, la Presidenza della Repubblica concorre - in uno spirito di leale collaborazione istituzionale - a verificare i profili di costituzionalità, oltre che la coerenza e correttezza legislativa nel rapporto con l'attività parlamentare. Resta naturalmente l'autonoma ed esclusiva responsabilità del Governo per scelte di indirizzo e di contenuto del provvedimento d'urgenza da sottoporre per l'emanazione al Presidente della Repubblica".



(©L'Osservatore Romano - 22 febbraio 2009)
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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