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Ultimo Aggiornamento: 21/03/2015 22:55
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28/08/2010 13:01
 
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Notizie interessanti dalla Fraternità San Pio X

Segnaliamo (dal blog Messainlatino) la registrazione audio di una conferenza di presentazione del libro “Monsignor Lefebvre. Nel nome della verità”, Sugarco Edizioni, tenuta dall’autrice Cristina Siccardi, a Sansicario (TO), il 15 agosto scorso. L’importanza di questo documento sta nel fatto che, da esso, emergono, in maniera chiarissima e sintetica, l’attuale posizione della Fraternità Sacerdotale San Pio X e le sue prospettive di sviluppo ed azione futura, oltre che la sua strategia di medio termine. Tutte cose non solo non smentite, ma autorevolmente avallate dagli alti esponenti della Fraternità stessa presenti; avallo reso ancor più evidente dal fatto che la presente registrazione è stata messa in rete sul sito italiano dei figli di Monsignor Lefebvre (http://www.sanpiox.it/). Molto toccante e praticamente inedito, poi, è il modo in cui viene affrontato il rapporto tra il Vescovo francese e Paolo VI.

Tra l'altro, ascoltando attentamente le parole di chiusura della conferenza, pronunciate da don Emanuele Du Chalard, veniamo a conoscere che è in programma, nei prossimi mesi, un incontro fra Padre Mannelli, fondatore e superiore dei Francescani dell'Immacolata, e mons. Bernard Fellay.

In realtà i contatti fra questi due ordini religiosi, rimontano già addietro nel tempo e delineano alcune significative convergenze che, a prima vista, potrebbero stupire.

All'interno della FSSPX, infatti, generalmente si ascoltano giudizi piuttosto positivi sul conto dei Francescani dell'Immacolata, a differenza di quanto avviene per le congregazioni cosiddette "Ecclesia Dei". Si lodano spesso la profonda spiritualità e la vita di penitenza di tali religiosi.

Non dimentichiamo inoltre che fu proprio la casa editrice dei Francescani dell'Immacolata a pubblicare il volume "Concilio Vaticano II, un discorso da fare" di mons. Brunero Gherardini, testo recensito con toni quasi entusiastici sull'ultimo numero de "La Tradizione Cattolica", rivista ufficiale della FSSPX in Italia. Aggiungiamo a questo proposito che voci critiche (da 'destra') interne alla Fraternità S. Pio X contro il testo del Gherardini, sono state rintuzzate dallo stesso mons. Fellay, in uno degli ultimi numeri di Cor Unum, la pubblicazione ad uso interno della Fraternità.

In effetti, mentre gli altri ordini "Ecclesia Dei" nascono, chi più e chi meno, da fratture interne della FSSPX, e le fratture lasciano sempre purtroppo delle ferite difficili da rimarginare, così non si può dire per i Francescani dell'Immacolata.

Se son rose dunque fioriranno. Certo, nell'interesse della Tradizione, si dovrà cercare una sorta di armonizzazione all'interno del mondo cattolico tradizionalista. Non è giusto che le divisioni e le gelosie interne a volte pesino di più rispetto agli stessi attacchi dei modernisti. Ma nel contempo, una certa concorrenza 'intrabrand' è un segno di vitalità e ricchezza e non si possono che ricordare, a tal proposito, le acerbe controversie che - testimonia anche Dante Alighieri - opponevano francescani e domenicani.

Se a ciò aggiungiamo che l'autrice del testo su Lefebvre, Cristina Siccardi, è vicina ad Alleanza Cattolica (altro ente i cui rapporti con la Fraternità San Pio X sono stati storicamente difficili), non possiamo che rallegrarci di questi segnali di 'tradiecumenismo'.

Potete ascoltare la registrazione ai siti Sanpiox.it o Maranatha

Questa, invece, la presentazione del volume della Siccardi, che raccomandiamo e di cui avevamo già riferito in questo post:

Monsignor Marcel Lefebvre (1905-1991), un nome che fa quasi sempre sobbalzare, impronunciabile, se non in alcuni ambienti ristretti, dove è molto amato e molto venerato. Buona parte dell’opinione pubblica cattolica e non l’ha dipinto come un «eretico», come uno «scismatico», uno che desiderava farsi una Chiesa tutta sua... Quanti errori, quante affabulazioni si costruiscono attorno alle persone che pensano, che ragionano, che avanzano verità scomode e perciò divengono loro stesse scomode. scomode come Lefebvre. Conosciuto per lo più come il Vescovo ribelle, monsignor Lefebvre è stato, finora, posto sotto un cono di luce diffamante, non per il suo comportamento di vita, peraltro ineccepibile e altamente virtuoso, da tutti verificabile, ma per la sua forte presa di posizione contro un Concilio pastorale, il Vaticano II, nei cui dettami vedeva e denunciava le conseguenze scristianizzanti e relativistiche che ne sarebbero sorte. Oggi, a distanza di quasi vent’anni dalla sua scomparsa e a quarantacinque dalla chiusura del Concilio stesso, possiamo storicamente avvicinarci a lui con maggiore serenità e senza acrimonia, considerando quest’uomo, meglio, questo sacerdote, non come il nemico di qualcuno, bensì come un impavido e lungimirante soldato di Cristo, paladino dell’integrità della Fede e di Santa Romana Chiesa, del Primato Petrino e dell’Eucaristia. Monsignor Lefebvre, grazie anche ai figli che ha lasciato, i sacerdoti della Fraternità san Pio X, è ancora lì a indicare che nella tradizione, nella dottrina cattolica, nella celebrazione del Santo Sacrificio della Messa di sempre, nella santità sacerdotale stanno le risposte ai problemi di un mondo che si è perso nel suo orgoglio e nella sua vanagloria, detronizzando Cristo Re.


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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