Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Chi deve nominare un vescovo o un pastore? (un lavoro del gennaio 2004)

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2009 23:28
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
28/08/2009 18:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Come si diventa pastori?

a questo proposito posso raccontare quello che so per esperienza
................


dunque nelle chiese libere,( cioè in quelle che non fanno parte di nessuna denominazione ..ad esmpio ADI o altro), si diventa pastori perchè si dice di aver ricevuto questa chiamata da Dio, non c'è una nomina particolare, in genere si raccolgono dei credenti che vedono in questa persona una guida, un pastore per l'appunto, e si forma una comunità, .......
frequenti sono pure i casi di gruppi di persone che si distaccano da una comunità esistente, in genenre per divergeze di opinioni dottrinali, e si riuniscono a formare una nuova comunità, in questi casi c'è sempre una persona che riveste più autorità delle altre , e diviene il pastore.

Per quanto riguarda le chiese che fanno parte di associazioni, io parto come esmpio sempre le adi perchè sono quele che conosco, credo che li ci sia una specie di controllo sull'attività dei pastori, nel senso che se una comunità fa parte di una denominazione,ne deve seguire i lineamenti dottrinali, e per diventare pastori bisogna avere l'approvazione da chi è preposto, io so che esiste per esmpio un consiglio delle adi, il presidente è Francesco Toppi, io so che loro possono anche decidere se lo ritengono opportuno la destituzione di un pastore, lo potete capire leggendo questo stralcio tratto dalla biografia di un ex pastore adi che per diversità di vedute dottrinali fu estromesso :

"I membri dei vari organi delle Assemblee di Dio in Italia, i quali per ben ventidue anni avevano comportato cristianamente, per affetto fraterno e profondo rispetto verso il suo ministerio, le sue personali opinioni ecclesiologiche, dinanzi a questa pubblicazione di aperta sfida nei confronti delle ADI di cui era stato uno dei promotori, sostenitori e membri fondatori, ritennero di non poter rimanere indifferenti ed il Consiglio Generale si riunì in seduta plenaria con tutti i membri dei Comitati di Zona. In quella sede furono presentate due proposte, una del Consiglio Generale che era quella di attuare la sanzione disciplinare della sospensione temporanea dall'attività del ministerio fino alla prossima Assemblea Generale che si sarebbe tenuta a breve scadenza e dove il caso sarebbe stato ampiamente trattato e l'altra presentata da alcuni Comitati di Zona, quella cioè di immediata esclusione dal Ruolo Generale dei Ministeri, proprio in conseguenza della netta posizione assunta. La decisione fu dolorosa, ma quest'ultima proposta fu approvata a stragrande maggioranza e così Roberto Bracco si trovò escluso dalle ADI,

C'è però da rimarcare un'altra cosa che si evince da questa biografia, e cioè l'elezione di un pastore, che asssomiglia molto a una elezione politica e pochissimo ad una scelta di Dio"


Nel 1960 Roberto Bracco si dimise da pastore della Comunità . Le ragioni furono le seguenti. C'erano state le votazioni per il pastore nella comunità e il fratello Roberto Bracco, allora pastore, aveva ricevuto l'87 per cento dei voti, mentre Luigi Arcangeli, allora vice pastore, aveva ricevuto il restante 13 per cento dei voti. L'esito di questa votazione, nonostante fosse stato favorevole a Roberto Bracco, non soddisfò il medesimo il quale riteneva che per potere continuare ad essere il pastore della comunità avrebbe dovuto ricevere il 100 per cento dei voti

***

Quindi come vedete l'elezione di un pastore è una cosa molto poco spirituale e tanto tanto terrena!!! una votazione dove giocano molto sicuramente, simpatie e antipatie, ......dove sta l'elezione divina proprio non lo so!!!

lisa


[SM=g1740733] [SM=g1740733] [SM=g1740733] [SM=g1740733] [SM=g1740733]


Una risposta:

Quindi come vedete l'elezione di un pastore è una cosa molto poco spirituale e tanto tanto terrena!!! una votazione dove giocano molto sicuramente, simpatie e antipatie, ......dove sta l'elezione divina proprio non lo so!!!

Per amore della verità, a mio parere credo però che sia necessario soffermarci su alcuni punti: io penso che l'elezione divina avvenga soprattutto nella "chiamata", vale a dire nella vocazione, e questo non lo può stabilire nessuno se non il diretto interessato.
Che poi sia una scelta che possa trarre origine da altre motivazioni è possibile, ma questo può avvenire sia tra i sacerdoti cattolici che tra i pastori evangelici. Le motivazioni politiche sono esistite anche tra i cattolici, quando la nomina di vescovi e di papi era anche un gioco del potere laico.
Ci possono essere ottimi e pessimi pastori esattamente come tra i sacerdoti, quindi il sacerdozio è qualcosa che si porta nella propria interiorità, ed è anche la capacità di trasmettere negli altri la Parola e l'Esempio di Cristo.
Non si può quindi negare che possa essere il carisma a portare alla scelta del pastore tra gli evangelici, senza per questo escludere la possibilità che essa possa essere dettata dalle simpatie.
A mio parere, il maggior pericolo per gli evangelici sta nel fatto che, non essendoci una direttiva ben precisa e univoca, come invece c'è tra i cattolici, è molto facile disperdersi in tanti gruppi non omogenei, e come possono gli evangelici di questi gruppi stabilire che quanto afferma il proprio pastore non sia un'interpretazione del tutto personale?
E' soprattutto questo individualismo ad essere pericoloso, ed è da questi individualismi che possono sorgere gruppi a carattere settario con conseguenze a volte devastanti.

Fraternamente
iyvan


[SM=g1740733] [SM=g1740733] [SM=g1740733] [SM=g1740733] [SM=g1740733] [SM=g1740733]

un altra risposta:

A mio parere, il maggior pericolo per gli evangelici sta nel fatto che, non essendoci una direttiva ben precisa e univoca, come invece c'è tra i cattolici, è molto facile disperdersi in tanti gruppi non omogenei, e come possono gli evangelici di questi gruppi stabilire che quanto afferma il proprio pastore non sia un'interpretazione del tutto personale?
E' soprattutto questo individualismo ad essere pericoloso, ed è da questi individualismi che possono sorgere gruppi a carattere settario con conseguenze a volte devastanti
.
...........

concordo...con l'intervento sopra [SM=g1740733] ...ad apertura forum infatti, si evince questo problema dell'INDIVIDUALISMO.......

Prendiamo ad esempio un parroco...per quanto può farla da padrone nella sua parrocchia, di fatto però dipende dal Vescovo....dal vescovo riceve LE ISTRUIZIONI per il programma pastorale da attuare nel corso dell'anno e liberamente poi lui sceglie i modi del come realizzarlo.....
Quindi al vescovo dipendono TUTTI I SACERDOTI della sua diocesi.....e tutte le Parrocchie...il quale è Pastore anch'esso INVIATO DA PIETRO E DA PIETRO CONFERMATO NELLA MEDESIMA FEDE...

Dunque NON è l'opinione personale del presbitero o del vescovo che fanno LA CHIESA, ma il suo MAGISTERO... [SM=g1740733]

Quando ci fu il caso di don Barbero a Pinerolo che nelle sue prediche metteva in dubbio la Trinità, benediceva l'atto sodomitico e lesbico....il vescovo ha agito.....e dopo diversi incontri e richiami...a NOME DELLA CHIESA l'ha ridotto allo stato laico togliendogli il mandato......
A NOME DELLA CHIESA e non a nome proprio...

La sublimità della Chiesa Cattolica sta infatti in questo senso alto di COMUNIONE E COMUNITA' e mai di atti individuali...infatti, quando nella Chiesa si sono compiuti atti sbagliati, questi sono partiti da atti INDIVIDUALI, mai Magisteriali... [SM=g1740733]

Abbiamo letto dalla Bibbia di quando Paolo viene accusato dalla comunità di Corinto e di come dubitassero della SUA AUTORITA'.....anche in questo caso Paolo interviene, manda Tito da lui ordinato ad esercitare il mandato pastorale e scrive spiegando fra i termini della questione, anche come ci si doveva compartare per il matrimonio o nella stessa assemblea......

All'allarme descritto da Yivan c'è infatti da considerare che di questo gli Evangelici in Italia se ne stanno rendendo conto...a tal punto da iniziare una marea di incontri alfine di portare l'attenzione sull'esigenza di UNA UNITA' fra gli evangelici.....

L'idea di questo ex pastore (citato da lisa) che conosciamo con il nome di Abele.....è ottima, ma pone molti dubbi:

Le A.D.I. sono d'accordo con Traettino, se vi ricordate, a che si giunga a DARE UNA SORTA DI CAPO a tutte le Chiese evangeliche....ma...

Uno delle A.D.I. riconosce l'Incarnazione di Dio, un altro evangelico non ha le idee chiare; uno crede che non bisogna divorziare nè commettere aborto, l'altro dice che si può fare perchè lo dice la Bibbia; addirittura un pastore teologo valdese dice che la sodomia è benedetta da Dio....altri la condannano duramente......Unitariani Pentecostali negano la Trinità e Battezzano solo nel Nome di Gesù perchè così si capiosce dalla Bibbia, per gli altri è il contrario......

ragazzi qui non si sta parlando mica di bazzeccole....qui si parla di diversi modi di concepire la dottrina DI DIO e la stessa vita dell'Uomo......

Paolo e gli altri PARLANO DI UNANIMITA' e NON di individualismo, Paolo si reca due volte a Gerusalemme PER PARLARE CON CEFA.....perchè sente questa necessità?
Paolo riceve una rivelazione, ma NON modifica la dottrina, e attende che i "notabili del Vangelo" gli diano UNA CONFERMA....

Qui invece assistiamo a che il primo che si alza, magari anche santamente infervorato, si apra una chiesa......poi si mette in contatto con qualcuna più grande e via.....l'autorizzazione è avvenuta......Mi spiace ma NON è questo che ci hanno tramandato gli Apostoli...

1Gv.2,18......il testo parla chiaro non tanto per farci soffermare sul considerare "gli ultimi tempi", quanto NELLO STARE ATTENTI ai falsi profeti......già ai tempi degli Apostoli c'erano le divisioni, parlavano del loro tempo come fosse finito e sono trascorsi 2000 anni.....mentivano loro? No di certo!! vv.21 "Non vi scrivo perchè non conoscete la verità, ma perchè avete conoscenza di essa e perchè nessuna menzogna è dalla verità....."

La domanda nodale rimane però questa: che cosa è accaduto dopo la morte degli apostoli?

Perchè se NON si risponde si ammetterà che dopo la morte degli Apostoli LA CHIESA SI E' ARENATA....in attesa dei Pentecostali....e che nessun successore è venuto dopo di loro.......


Perciò, al dilà della santità o meno di una persona che non è questo che discutiamo come ha fatto emergere giustamente Yivan......e prendendo col dovuto riconoscimento la testimonianza di lisa....è da chiedersi ancora una volta.....ma loro questi pastori...da chi ricevono il mandato?


[SM=g1740733]

- continua -
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:20. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com