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dal dialogo: Il canone biblico fu fatto dai protestanti?

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2009 23:58
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06/09/2009 23:44
 
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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 24/02/2004 10.07
Fratello Alfonso,
mi fa piacere che ti stai sforzando di trovare e menzionare ciò che ci unisce, piuttosto che quello che ci divide, però non capisco alcuni particolari.
 
Vorresti spiegarmeli se ti va?
 
Senza polemica.
 
1) Veramente tu dai credito ad un concilio dove non era presente nessun cristiano?
 
2) Perchè riconosci l'autorità di Girolamo e non quella di Agostino?
 
Le decisioni ecclesiastiche non state MAI prese da un singolo padre o dottore della Chiesa, ma dal collegio dei vescovi, dai Concili appunto.
 
Perchè quindi continui a menzionare singolo dottore, o anche altri singoli, senza mai menzionare nessun concilio, che si pronunciò sfavorevole ai libri deuterocanonici?
 
Nel Concilio di Gerusalemme non ci fu un singolo apostolo a decidere, ma tutto il collegio, così ha sempre continuato a fare la Chiesa.
 
Non mi sembra che ti stia sforzando di ragionare in maniera imparziale ed obiettiva.
 
Pace
Salvatore
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 128 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Cristiano Inviato: 24/02/2004 20.21
Per Raptor
Ancora non mi ha dimostrato la tua infamante accusa nei miei riguardi tu mi hai messo in bocca parole che non ho mai detto. Ti rendi conto di cosa hai scritto?
Nel messaggio n. 122 mi hai accusato di questo:

San Paolo ha detto chiaramente che "Tutta la Scrittura è ispirata da Dio" e in questo "tutta" è compreso anche il N.T. che tu rifiuti.

Dove ho scritto che io rifiuto il Vecchio testamento?
Ho semplicemento detto che siccome siamo nel nuovo testamento bisogna seguire il Nuovo Testamento, perchè Gesù ha completato la legge e i profeti
Per Caterina
Anche tu sei un'accusatrice, per favore mi riporti i messaggi dove dici nel messaggio n. 126 queste accuse.

è la seconda volta che riporti il testo che ACCUSANO I PADRI DELLA CHIESA.....ma ti rendi conto di come ti ricopri di RIDICOLO? Ti manca solo di dirmi che questi che porti contro la Chiesa erano evangelici CHE NON PRATICAVANO L'EUCARESTIA E COMPLETIAMO IL QUADRO.....
Dove sono le accuse? portale, ho semplicemento fatto notare nel   Messaggio 96 che nei primi secoli imminenti padri della Chiesa hanno seguito la lista ebraica. Solo nel 1545-1563 al Concilio di Trento i deuterocanonici furono ritenuti ispirati dalla chiesa cattolica Romana. 

Poi mi accusate che mi passano i testi, che sono ridicolo, che sono eretico ecc. Sono molto deluso di questo gruppo che si defenisce cristiano e spara accuse a destra e a sinistra.

Per Salvatore

Nel messaggio n. 96 non c'è nessuna imparzialità perchè non tutti i padri della Chiesa antica hanno accettato i deuterocanonici.

Per quando riguarda Girolamo ed Agostino, avevano un canone diverso l'uno e l'altro.

Alfonso


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 129 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 24/02/2004 20.51
Alfonso....ma perchè perdi tempo a confondere di più le acque??.........
 
FACCIO UN ULTIMO RIEPILOGO.....
 
Richiamo anche Raptor........affinchè ci prodighiamo TUTTI ad evitare fraintendimenti....
 
Alfonso al tuo messaggio 114 hai scritto:
 
Non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia, perciò i Cristiani devono seguire il nuovo testamento e non il vecchio testamento, in quando il Vecchio testamento fu scritto per gli Ebrei e per il periodo di tempo da Mosè a Cristo. Ora che Gesù Cristo è venuto, bisogna attenersi i termini della Nuova alleanza, vale a dire quella presentata nel Nuovo Testamento 
........
al mio messaggio 120 ti dicevo che stai RESENTANDO L'ERESIA DI MARCIONE CHE SOSTENEVA LA STESSA COSA..........e ti facevo notare che il tuo sbaglio sta nel fatto che TU DISTINGUI DUE CANONI ANTICO E NUOVO, MENTRE TI SBAGLI PERCHE' ABBIAMO UN SOLO CANONE CHE COMPRENDE LA VECCHIA E NUOVA ALLEANZA......
Cristo NON ti potrebbe INSEGNARE nulla senza il Vecchio Testamento.....e il Vecchio sarebbe inutile o comunque POVERO senza il NUOVO.....E' UNA FUSIONE ALFONSO IN UN SOLO CANONE...lo comprendi???
Paolo dice "GIUNTA LA PIENEZZA DEL TEMPO"....un tempo descritto nell'A.T. che NON è staccato dal Nuovo....
I termini Antico e Nuovo SONO TERMINI CONVENZIONALI, ma che non danno soddisfazione a cosa s'intenda per UN SOLO CANONE...UN UNICO CORPO....COME UNA SOLA E' LA CHIESA, COME UNO SOLO E' IL CRISTO, VERBO-PAROLA INCARNATA......UN SOLO CORPO DI SCRITTURE.....
 
Mi chiedi dove sono le accuse al messaggio 96?? Alfonso ma sei cieco? le hai riportate di nuovo tu stesso:
 
ho semplicemento fatto notare nel   Messaggio 96 che nei primi secoli imminenti padri della Chiesa hanno seguito la lista ebraica. Solo nel 1545-1563 al Concilio di Trento i deuterocanonici furono ritenuti ispirati dalla chiesa cattolica Romana. 
..........
.........ma ti rendi conto della MENZOGNA CHE SCRIVI??? Alfonso TI ABBIAMO DIMOSTRATO CHE I DEUTEROCANONICI ERANO GIA' IN USO FIN DAL PRIMO SECOLO CON LA LXX E TU MI DICI CHE SOLO NEL 1546...la Chiesa li ha ritenuti ispirati?? ma perchè devi mentire in questo modo?....credimi...sono io che rinuncio a dialogare con te...perchè è ovvio che IL TUO E' UN RIFIUTO......
Ti è stato dimostrato, se tu avessi letto che nel Concilio del 1400 di Firenze...con la Chiesa Ortodossa, nell'uso dei testi Sacri si USAVA L'ATTUALE CANONE........nel messaggio 104 ti è stato dimostrato l'uso dei testi in tempi antichi.......e tu ora dici che fino al 1546 la Chiesa NON riteneva ispirati i Deuterocanonici????
TI ABBIAMO RISPOSTO CON UN SITO PROTESTANTE....s.Agostino dice:
............  ; perché le chiese che li hanno sostenuti erano quelle che avevano mantenuto integra la tradizione apostolica".....e tu che fai??? lo ignori completamente.....
 
La Società Biblica di Ginevra ti dice che Jaminia TOLSE LA LXX PERCHE':
ERA USATA DALLA PRIMA CHIESA APOSTOLICA.....ma ti rendi conto che rigettandola stai affermando che la Chiesa della prima ora USO' I TESTI SBAGLIATI?..........e tu che fai??? lo ignori completamente....
 
il sito degli Avventisti....ti dice sul Canone che:
Gli Ebrei avevano infatti bisogno di chiarire ed affermare la reale natura del testo ebraico ritenuto giustamente fondamentale, oltre che per l'importanza che esso aveva per la propria esperienza religiosa e sociale, anche in relazione alla loro apologetica di fronte ai Cristiani che usavano prevalentemente la LXX.
 

Vetus latina, detta anche Itala, fu realizzata nella seconda metà del II sec. d.C. ma è solo una traduzione della LXX.

Vulgata. Resasi a poco a poco necessaria una revisione della Vetus sulla base della LXX, ne fu incaricato Girolamo. Tuttavia Girolamo, avendo intrapreso lo studio dell'ebraico in Palestina, ne fece, tra il 390 e il 405, praticamente una nuova traduzione dall'ebraico.

...........e tu che fai???? lo ignori completamente.....
 
e ti chiedevo:
 
La Chiesa Avventista conclude dicendo:
 
L'autorevolezza di uno scritto deriva anche dall'essere riconosciuto e accettato dagli uomini.
Ma se nelle Lettere del N.T. leggiamo che nessuna Scrittura è soggetta a privata interpretazione, quali sono questi uomini che devono dare questa autorevolezza? La Chiesa fondata sugli Apostoli o i Giudei che si separarono dalla Chiesa?
..........
e tu che fai?? lo ignori completamente.......
 
TU SEI DELUSO????????
 
no comment.......fraternamente comunque la pensi, Caterina
 
 
 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 130 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Cristiano Inviato: 24/02/2004 21.08
 Ma quale eresia di Marcione mi accusi? Dove ho detto che io rifiuto il Vecchio Testamento. Se queste non sono diffamazioni cosa sono?
Ma forse non è vero che dobbiamo seguire il nuovo patto? Ma non capisci che non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia e che Gesù venendo ha completato la legge e i profeti. Tutto il Vecchio Testamento conduce a Gesù Cristo, le profezie, il sacrificio, la redenzione, il riscatto. Secondo te bisogna seguire la legge del taglione Occhio per Occhio e dente per dente? Gesù ha portato a compimento la legge con MA IO VI DICO    Secondo te bisogna sacrificare le pecore, i buoi, i piccioni al Signore per il peccato? Ma non capisci che Gesù morendo per noi ha completato la legge e oggi l'unico sacrificio è quello di Gesù Cristo?
E potrei continuare ti seguito, ma credo che non ci arriverete mai.
Per quando riguarda la tua tesi sui deuterocanonici, chi mi garantisce che è valida la tua e non quella Evangelica?
Come mai poi dalla settanta sono stati tolti altri libri apocrifi? La settanta oltre a contenere i deutorecanonici conteneva anche altri libri apocrifi che sono stati tolti.
Allora perchè li avete tolti? 
Alfonso

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 131 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Raptor Inviato: 24/02/2004 21.47
Alfonso mi dice:
Dove ho scritto che io rifiuto il Vecchio testamento?
Ho semplicemento detto che siccome siamo nel nuovo testamento bisogna seguire il Nuovo Testamento, perchè Gesù ha completato la legge e i profeti
 
No, Alfonso. Tu non hai detto questo.Se tu non ti rendi neppure conto di quello che scrivi non puoi anche pretendere che gli altri ti chiedano scusa. La tua frase del post n. 116 è questa
 
 
perciò i Cristiani devono seguire il nuovo testamento e non il vecchio testamento
 
La tua frase è chiarissima: i Cristiani devono seguire il N.T. e NON il V.T.
Questo è quello che dice questa frase e questo era il tuo pensiero.
 
 
 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 132 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Cristiano Inviato: 24/02/2004 22.09
Cosa intendi tu per seguire il Nuovo testamento e non il Vecchio Testamento?
Leggi bene i messaggi ho spiegato chiaramente il mio pensiero.
Ho detto che la legge Mosaica era stata prevista per gli Ebrei e per il periodo di tempo da Mosè a Cristo. Ora che il Figlio di Dio è venuto , bisogna attenersi ai termini della nuova alleanza, vale a dire quella presentata dal Nuovo Testamento. Non è forse così?
Tu non ti rendi neppure conto delle diffamazioni che mi hai messo in bocca, mi hai accusato che io rifiuto gli scritti del Vecchio Testamento. Sto ancora aspettando dove l'ho scritto. Nel caso che non lo dimostri sei solo un diffamatore.
E poi mi accusi di eresia di marcione. Complimenti sai leggere perfino nei pensieri delle persone.
Eretico ripeto sei tu, perchè non capisci che Gesù ha completato la legge e i profeti e oggi quella che va messa in pratica è il Nuovo testamento.
Dio ha detto questo:
Ed una voce venne dalla nuvola, dicendo: Questo è il mio figliuolo, l'eletto mio; ascoltatelo.(Luca 9:35)
E ancora
Mosè, infatti, disse: Il Signore Iddio vi susciterà di fra i vostri fratelli un profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà.(Atti 3:22)
Alfonso

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 133 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 24/02/2004 22.53

Caro Cristiano,

Faccio riscontro al tuo post 112 in cui scrivevi:

Vorrei farvi notare che la Chiesa ai tempi di Girolmo non riteneva ispirati i deurocanonici.

Ecco dov'è scritto.

) Dal fatto che anche coloro i quali negano l'autorità dei deuterocanonici ne facciano uso, si può dedurre che essi siano stati inconsistenti e riconoscano in pratica ciò che negano in teoria. Contro ciò milita l'affermazione di Girolamo il quale nella sua lettera ai vescovi Cromazio ed Eliodoro così scrive:

" Noi abbiamo tre libri di Salomone: I Proverbi, l'Ecclesiaste (o Qoelet) e il Cantico dei Cantici. Di fatto il libro intitolato l'Ecclesiastico ( o Siracide) e l'altro che falsamente si chiama Sapienza di Salomone, sono nell'identica situazione del libro di Giuditta, di Tobia e dei Maccabei. La chiesa li legge in verità; ma non li riconosce tra gli scritti canonici; li legge per edificazione del popolo, ma non per provare o autorizzare alcun articolo di fede"

Anche nel Prologo galeato (protettivo) Girolamo scrive:

" Questo prologo, che è come il principio galeato (= uno scudo, una difesa) delle S. Scritture, può convenire a tutti i libri che abbiamo tradotto in latino, affinchè possiamo sapere che i libri che stanno al di fuori (della cit. precedentemente presentata), devono essere ritenuti apocrifi. Perciò la Sapienza che volgarmente si dice di Salomone, il libro di Gesù figlio di Sirac, Tobia e il Pastore non sono nel canone. Ho trovato in ebraico anche il primo libro dei Maccabei; il secondo invece è greco, come si può dedurre anche dallo stesso stile ".

Rispondo.

Girolamo, influenzato dai rabbini, suoi esosi maestri per la lingua ebraica , nel cosiddetto Prologo Goleata, premesso quasi corazza (donde il nome) al primo volume della sua traduzione dall'ebraico (Sam.-Reg.; ca. 390), dopo aver dato il canone ebraico, adoperò l’ espressione "ogni altro libro al di fuori di questi va annoverato fra gli apocrifi".

Successivamente però si mostrò più riservato; nelle sue opere si contano circa 200 citazioni tratte dai cosiddetti "deuterocanonici".

Quando afferma, ad es. (a. 395) che "il libro di Tobia, pur non essendo nel canone è adoperato da molti autori ecclesiastici" (PG 25, 1119); e finì talvolta con l'ammettere il loro carattere sacro: quando pone Giuditta con Rut ed Ester "donne di tanta gloria da dare il loro nome a libri sacri" (PG 22, 623); quando afferma (PG 29, 39) che al Concilio Niceno Iudt. fu adoperato come libro sacro ecc. L'opinione personale espressa nel Prologo Goleata si trova pertanto diverse volte contraddetta da lui stesso; ad essa infatti, eco della influenza rabbinica, si opponeva il senso cattolico della tradizione ecclesiastica, così vivo dappertutto nella grandiosa opera di Girolamo.

E la traduzione primitiva continua negli scritti di tutti gli altri Padri in Oriente e in Occidente. Basti ricordare s. Agostino, e con s. Agostino i tre concili africani, che formularono il canone consacrato dalla tradizione che, ben può dirsi, assorbì e sommerse i dubbi sorti nel IV sec. E subito si ritornò all'unanimità dei primi secoli.

Se qualcuno, al tempo del Concilio di Trento, riesumò i dubbi sui deuterocanonici, fu solo per influsso della grande autorità di s. Girolamo, cui esplicitamente, ma indebitamente, si riferiva.

Il fatto che tutti i deuterocanonici si trovavano nella versione dei "settanta" utilizzata dagli stessi apostoli, il fatto che nelle assemblee liturgiche si leggesse correntemente anche i brani tratti dai deuterocanonici, e che tali libri si trovassero in tutte le varie versioni della Vetus latina, anteriore alla versione della Vulgata di Girolamo, di cui egli stesso si servì, testimonia che la Chiesa non facesse una distinzione discriminante tra i vari libri.

Questi fatti costituirono poi criteri per affermare la canonicità degli scritti sacri secondo la Chiesa, che s.Girolamo ignorò preferendo le decisioni tardive degli ebrei. Mentre S.Agostino molto più opportunamente riporta questi criteri, nel libro 2 della "dottrina cristiana", e che rispondono anche alla tua domanda: come mai furono tolti dal canone gli apocrifi;

Ecco i criteri seguiti dalla Chiesa, come viene riportato da Agostino

8.12… Riguardo pertanto alle Scritture canoniche si comporterà così: quelle che sono accettate da tutte le Chiese cattoliche le preferirà a quelle che da alcune non sono accettate; in quelle che non sono accettate da tutte preferirà quelle che accettano le Chiese più numerose e autorevoli a quelle che accettano le Chiese di numero inferiore e di minore autorità. Se poi succedesse che alcune sono ritenute autentiche da più Chiese mentre altre da Chiese più autorevoli, sebbene questo caso non si possa risolvere con facilità, io riterrei che le si debba considerare tutte di pari autorità.

Canone biblico accettato da Agostino.

8. 13. Il canone completo delle Scritture, al quale diciamo di voler rivolgere la nostra considerazione, si compone dei seguenti libri: i cinque libri di Mosè, cioè Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, e poi il libro di Gesù figlio di Nave, un libro dei Giudici, un libretto chiamato di Rut, che peraltro sembra appartenere ai Libri dei Regni, come loro principio. Vengono poi i quattro Libri dei Regni e i due dei Paralipomeni, che non vengono dopo di essi ma sono a loro congiunti e procedono gli uni a fianco degli altri simultaneamente. Sono libri di storia, che contengono indicazioni temporali collegate fra loro e insieme la successione ordinata dei fatti. Ci sono poi narrazioni storiche poste, per così dire, in ordine differente, narrazioni che non rispettano né l'ordine storico né si collegano le une con le altre. Così è Giobbe, Tobia, Ester, Giuditta, e i due Libri dei Maccabei e di Esdra, i quali piuttosto sembrerebbero proseguire quella storia ordinata che si protraeva fino ai Libri dei Regni e dei Paralipomeni. Successivamente vengono i Profeti, tra i quali un libro di Davide, i Salmi, e tre di Salomone: i Proverbi, il Cantico dei Cantici e l'Ecclesiaste. Difatti gli altri due libri, intitolati l'uno la Sapienza e l'altro l'Ecclesiastico, per una certa somiglianza vengono detti di Salomone. È in effetti tradizione quanto mai costante che li abbia scritti Gesù figlio di Sirach 12; tuttavia, siccome sono stati accolti fra i Libri aventi autorità, li si deve annoverare al gruppo dei profetici. Restano i Libri di coloro che propriamente si chiamano Profeti: un libro per ciascuno di coloro che si chiamano i dodici Profeti, i quali, collegati fra loro (mai infatti hanno avuto esistenza separata), costituiscono un unico libro. I nomi di questi Profeti sono i seguenti: Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia. Poi ci sono i Profeti autori di libri più grandi: Isaia, Geremia, Daniele, Ezechiele. Con questi quarantaquattro libri si chiude l'autorità canonica del Vecchio Testamento 13. Compongono il Nuovo Testamento i quattro libri del Vangelo: secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni; le quattordici Lettere dell'apostolo Paolo: ai Romani, due ai Corinzi, una ai Galati, agli Efesini e ai Filippesi, due ai Tessalonicesi, una ai Colossesi, due a Timoteo, una a Tito, a Filemone, e agli Ebrei; due lettere di Pietro, tre di Giovanni, una di Giuda, una di Giacomo; e finalmente il libro degli Atti degli Apostoli e quello dell'Apocalisse di Giovanni.

Il problema si pose a causa della revisione effettuata dai farisei dell’anno 100, e quindi in una situazione ormai completamente "fuori gioco" per gli ebrei, ai quali era stata tolta la chiave della conoscenza e la vigna da lavorare era stata affidata ad altri.

Dare retta alle loro decisioni prese quando ormai le decisioni spettavano ai consessi apostolici ed episcopali, significa fare un grossolano errore, soprattutto se si tiene presente che i giudei del tempo di Gesù approvavano la versione dei settanta, che, lo ripetiamo, contenevano i deuterocanonici.

E quando Paolo dice: "tutta la Scrittura è ispirata e utile …. ", si riferisce appunto a quella versione dei settanta del Vecchio Testamento, compreso i deuterocanonici, anche se questi non vengono direttamente citati, così come daltra parte nel NT, non vengono citati altri libri canonici del VT.

Per quanto riguarda la discussione circa l'importanza del VT, la CHiesa ha sempre ritenuto parimenti ispirati sia i libri del VT che NT. Quest'ultimo ovviamente è il compimento del VT.

Però la tua espressione effettivamente suonava come una affermazione che negava l'importanza del VT, e quindi sembrava rimettere i discussione perfino il principio da te sempre ribadito della Sola Scittura.

Per questo ha suscitato anche in me un certo disappunto appena l'ho letta. Mi rendo conto comunque che forse lo hai detto ingenuamente senza valutarne attentamente la portata.

Con affetto


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Consiglia Elimina    Messaggio 134 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Cristiano Inviato: 24/02/2004 23.31

Caro Teofilo tu dici riguardo a Girolamo quanto segue:


Quando afferma, ad es. (a. 395) che "il libro di Tobia, pur non essendo nel canone è adoperato da molti autori ecclesiastici" (PG 25, 1119); e finì talvolta con l'ammettere il loro carattere sacro: quando pone Giuditta con Rut ed Ester "donne di tanta gloria da dare il loro nome a libri sacri" (PG 22, 623); quando afferma (PG 29, 39) che al Concilio Niceno Iudt. fu adoperato come libro sacro ecc. L'opinione personale espressa nel Prologo Goleata si trova pertanto diverse volte contraddetta da lui stesso; ad essa infatti, eco della influenza rabbinica, si opponeva il senso cattolico della tradizione ecclesiastica, così vivo dappertutto nella grandiosa opera di Girolamo.


Da quello che ho capito tu dici che Girolamo si è contraddetto, puoi per favore riportare i testi di quando asserisci?

Poi dici di Agostino riguardo al suo canone:

. 13. Il canone completo delle Scritture, al quale diciamo di voler rivolgere la nostra considerazione, si compone dei seguenti libri: i cinque libri di Mosè, cioè Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, e poi il libro di Gesù figlio di Nave, un libro dei Giudici, un libretto chiamato di Rut, che peraltro sembra appartenere ai Libri dei Regni, come loro principio. Vengono poi i quattro Libri dei Regni e i due dei Paralipomeni, che non vengono dopo di essi ma sono a loro congiunti e procedono gli uni a fianco degli altri simultaneamente. Sono libri di storia, che contengono indicazioni temporali collegate fra loro e insieme la successione ordinata dei fatti. Ci sono poi narrazioni storiche poste, per così dire, in ordine differente, narrazioni che non rispettano né l'ordine storico né si collegano le une con le altre. Così è Giobbe, Tobia, Ester, Giuditta, e i due Libri dei Maccabei e di Esdra, i quali piuttosto sembrerebbero proseguire quella storia ordinata che si protraeva fino ai Libri dei Regni e dei Paralipomeni. Successivamente vengono i Profeti, tra i quali un libro di Davide, i Salmi, e tre di Salomone: i Proverbi, il Cantico dei Cantici e l'Ecclesiaste. Difatti gli altri due libri, intitolati l'uno la Sapienza e l'altro l'Ecclesiastico, per una certa somiglianza vengono detti di Salomone. È in effetti tradizione quanto mai costante che li abbia scritti Gesù figlio di Sirach 12; tuttavia, siccome sono stati accolti fra i Libri aventi autorità, li si deve annoverare al gruppo dei profetici. Restano i Libri di coloro che propriamente si chiamano Profeti: un libro per ciascuno di coloro che si chiamano i dodici Profeti, i quali, collegati fra loro (mai infatti hanno avuto esistenza separata), costituiscono un unico libro. I nomi di questi Profeti sono i seguenti: Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia. Poi ci sono i Profeti autori di libri più grandi: Isaia, Geremia, Daniele, Ezechiele. Con questi quarantaquattro libri si chiude l'autorità canonica del Vecchio Testamento 13. Compongono il Nuovo Testamento i quattro libri del Vangelo: secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni; le quattordici Lettere dell'apostolo Paolo: ai Romani, due ai Corinzi, una ai Galati, agli Efesini e ai Filippesi, due ai Tessalonicesi, una ai Colossesi, due a Timoteo, una a Tito, a Filemone, e agli Ebrei; due lettere di Pietro, tre di Giovanni, una di Giuda, una di Giacomo; e finalmente il libro degli Atti degli Apostoli e quello dell'Apocalisse di Giovanni.


Ecco ho sottilineato che il Canone di Agostino non è esattamente quello che ha la Chiesa Cattolica Romana, in quando questi libri da me sottilineati non sono nel canone cattolico.

Alora chi aveva ragione Girolamo o Agostino?

Alfonso

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