Molti dei fratelli non cattolici sostengono che per salvarsi basta la sola fede, facendo riferimento ad alcuni versetti biblici, presi singolarmente e senza il confronto, la precisazione e il completamento che si trova in altri versetti.
Per non lasciare dubbi che la "sola fede" è solo la condizione preliminare e indispensabile ma non la condizione unica per potersi salvare, ho messo in evidenza qui di seguito alcuni dei tanti testi esistenti nella S.Scrittura per comprendere la posizione trasmessa correttamente dalla Chiesa Cattolica sulla salvezza.
Si noti quante altre condizioni ci devono essere, oltre quella necessaria della FEDE, senza del quale ovviamente è impossibile piacere a Dio e quindi salvarsi:
1Timoteo 2,15 Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.
Gal. 5,6 Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità.
Marco 8,35 = Luca 9,24 = Luca 17,33
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.
Giacomo 1,21 Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime.
Matteo 19,17 ...... Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti».
Matteo 10,22 e 24,13 ... ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.
Giovanni 8,51 In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte».
1Timoteo 4,16 Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo salverai te stesso e coloro che ti ascoltano.
Matteo 18,3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
1Corinzi 3,15 ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco
Giacomo 1,23 Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio:
Lu 19,22 Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:...
1Giovanni 2,5 ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui.
1Giovanni 3,24 Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Giov 6,53 Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
Giov 3,5 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
Mat 7,21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Lu 9,23 Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
Lu 13,24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.
2Co 5,2 Perciò sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste:3 a condizione però di esser trovati già vestiti, non nudi.
Eb 3,14 Siamo diventati infatti partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuta da principio.
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Non credo che i testi addotti abbiano bisogno di molti commenti. Mi limito ad osservare che la strada, non è poi così larga e semplice da percorrere. E la salvezza non è scontata per chi si limita a credere senza trafficare i talenti che ha ricevuto, a mettere in pratica la Parola, ad essere fedele e perseverante fino al termine della vita.
Per questo occorre unire al sacrificio di Cristo per ciascuno di noi, senza del quale le porte del regno sarebbero rimaste chiuse e quindi inaccessibili nonostante tutti i nostri sforzi, anche la nostra compartecipazione lungo tutto il commino della nostra vita, dando a Lui tutta la nostra FIDucia nel Suo aiuto e nella Sua infinita Misericordia e la nostra FEDEltà, che sono i polloni naturali della stessa radice: la FEDE.
Come si concilia allora il concetto che la salvezza è unicamente data per grazia, con questo invito costante ad ottemperare a tante condizioni mettendo in OPERA i nostri sforzi personali?
Si concilia sapendo che anche i nostri sforzi, l'adempimento dei comandamenti e di ogni altra condizione espressa nella Scrittura non sono altro che aiuti della stessa Grazia divina. Quindi tutto è Grazia, anche i nostri meriti.