A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Il Concilio di Trento e i protestanti

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2009 11:40
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10/11/2009 11:40
 
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Da: Crociato2Inviato: 17/03/2004 9.32
Buona giornata al Gruppo.
mi riporti per favore TUTTI GLI ATTI DEL CONCILIO DI JAMINIA E I VESCOVI CHE PARTECIPARONO E I PROTESTANTI EVANGELICI PRESENTI NELL'ANNO 100.....VORREI LEGGERE TUTTI GLI ATTI PER SAPERE CHE COSA SI DISSERO ALL'EPOCA....CE LI HAI TU??
Ovviamente vorrei avere gli Atti ANCHE DEI PROTESTANTI UGONOTTI CHE DECRETARONO PER IL CANONE EBRAICO......I NOMI DEI VESCOVI CHE DECISERO, LE FIRME APPORTATE.....
CE LI HAI???
Caterì, ovvio che non li ha!! Ma che domande fai pure tu?
Nell'altro Forum Alfonso ha detto chiaramente di non sapere, ha detto che andandosene dalla Chiesa non sapeva che cosa era accduto nella Chiesa, ha detto che aveva iniziato fra gli evangelici a conoscere le cose della Chiesa, ti pare che insegnino i Documenti ufficiali della Chiesa?
Io credo che Alfonso ci sia rimasto male che abbia scoperto qui che tutti i Concilii e gli Atti sono liberamente accessibili, dopo aver accusato nuovamente la Chiesa di tenere chissà quali segreti!!
Alfonso, vuoi un suggerimento?
Diffida delle imitazioni, ma soprattutto usa la tua testa e non t'aspettare da noi il Love Bombing, cioè il Bombardamento d'amore perchè vedi, l'Amore autentico costa sangue e fatica, costa enormi sacrifici e rinuncie come quelle che contesti al Celibato.
Rifletti su questi testi e non vergognarti di accettare la verità anche se questa dovesse costarti quelle sicurezze e quelle certezze che fino ad oggi credevi di avere.
Non ti sto dicendo di diventare cattolico, ma puoi rimanere evangelico senza accusare la Chiesa perchè così ti era stato insegnato.
< Chi non è contro di noi è con noi! > la pluralità l'ha invetata Cristo Gesù e voi la volete eliminare.
Buona giornata, by Luca

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 20/03/2004 16.43
.....si chiedono i Documenti e prove...e sempre nel nostro limite le portiamo.........ma NON si portano PROVE, quando deliberatamente si fanno accuse....e certi gestori tacciono......
è il caso del nostro amico Serafino......che poichè in CE ha ricopiato le espressioni di un iscritto qui, commentandole....poi in un altro forum ha scritto quanto segue:

Amico: ti vedo un ragazzo, o forse lo fai; non ti ricordi che la Chiesa cattolica, tolse la Bibbia dalle mani del popolo già da secoli? E imprigionava coloro che si univano in case private per parlare delle cose di Dio? Ti ricordi che il Vaticano fece l’accordo con l’ateo Mussolini, per sottoporre quei pochi che si radunavano nel nome del Signore? Io nel cattolicesimo, non avevo mai sentito parlare di Bibbia fino all’età grande e non conoscevo nessuno che avesse una Bibbia, o parte di essa, neanche da militare dove ne conoscevo di ogni ceto, e da tutte le parti d’Italia..

............
Con tutti questi DIVIETI  mi chiedo come hanno fatto a fiorire tanti SANTI e tanti martiri.....???.....e soprattutto santi legati alla Chiesa.....veramente è un mistero...mistero dello Spirito.....e di una "chiesa INVISIBILE" che attendeva forse un Serafino per rivelarsi e rendersi visibile (??)......
E veniamo ad una risposta:
La Chiesa Cattolica ha sempre incoraggiato le anime pie e devote alla lettura e alla meditazione del Vangelo e della Bibbia ma ha sempre pensato che la lettura delle Sacre Scritture fosse poco utile per gli spiriti increduli, infedeli, superstiziosi, diffamatori, diabolici, impuri, malvagi, settari, eretici, ignoranti ed instabili (Matteo 7,6 ; Tito 3,10-11; 2 Pietro 3,16).

   Nessuna madre amorevole vieterebbe un cibo salutare ai propri figli, a meno che i figli non ne abusassero e ne facessero scempio. È pertanto comprensibile come in tempi di ignoranza, di eresie e di scismi la Chiesa possa aver limitato, controllato e vietato la lettura di bibbie sospette, senza note, senza approvazione ufficiale, edite da stamperie anonime, in lingua volgare o in dialetto. In tempi di grave apostasia può essere stato anche salutare ridurre al minimo la lettura delle Sacre Scritture, visto l'uso perverso che ne veniva fatto dagli eretici e dai nemici della Chiesa.

   Nel Medioevo più volte la Chiesa operò controlli sulla lettura delle Bibbie in lingua volgare (spesso poco affidabili perché tradotte da persone prive di una adeguata preparazione), sulla indiscriminata diffusione delle versioni dialettali e sull'utilizzo delle Sacre Scritture da parte degli eretici. In realtà, fino al 1500, per circa 15 secoli, i cristiani hanno sempre e comunque avuto modo di leggere la Bibbia, gli scritti dei Padri, quelli dei religiosi, quelli dei laici, dei profani, dei cristiani, dei non cristiani, dei classici greci e latini e dei pensatori arabi ed ebrei. Fu soprattutto grazie alla lungimiranza ed alla cultura della Chiesa che, nel Medioevo, gli amanuensi  ed i monaci ricopiarono e salvarono da distruzione un immenso patrimonio di libri classici, religiosi, filosofici, scientifici spesso ereditati dalla cultura pagana, giudaica ed islamica. Vietati furono solo quei libri contrari alla fede ed alla salute spirituale e materiale dei fedeli. 

   Anche la condanna al rogo di William Tyndale (1494-1536), autore di una autorevole traduzione inglese del Nuovo Testamento, viene di solito falsamente attribuita alla Chiesa Cattolica, nemica dei lumi e del libero pensiero. Tyndale fu però fatto imprigionare ad Anversa da Enrico VIII nel 1534, quando il re di Inghilterra aveva già apostatato dal cattolicesimo: il suo successivo assassinio (venne bruciato al rogo già morto) ricade pertanto tra i crimini più orrendi del sovrano inglese (nel 1531 Enrico VIII si fece riconoscere capo supremo della Chiesa di Inghilterra, nel 1533 divorziò da Caterina d'Aragona e sposò Anna Bolena, nel 1534 venne confermato dal Parlamento inglese come capo assoluto della chiesa anglicana, nel 1535 fece uccidere Tommaso Moro che rifiutava di rinnegare la fede cattolica e nel 1536 si occupò personalmente dell'eliminazione fisica di William Tyndale e di Anna Bolena).

    Anche un famoso documento, da secoli citato contro la chiesa dai liberi pensatori, dagli acattolici e da alcune frange del protestantesimo più duro e reazionario, è sicuramente apocrifo. Si tratta del cosiddetto  "Consilium quorundam episcoporum Bononiae congregatorum quod de ratione stabilendae Romane ecclesiae", meglio noto come "Avvisi sopra i mezzi più opportuni a sostenere la Chiesa romana", pubblicato nel 1553 e tuttora conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi. Secondo la moderna critica storica e testuale (e secondo la stessa Biblioteca Nazionale), il testo sarebbe un falso storico inventato, prodotto e spacciato da Paolo Pietro Vergario (1498-1565), vescovo di Mondrusch e di Capodistria, apostata dalla fede cattolica nel 1549 per adesione alla riforma protestante. Il documento, con toni volgari e tracotanti, mette in scena tre incogniti cardinali cattolici che, nel 1550, avrebbero consigliato Papa Giulio III di vietare quasi totalmente la Bibbia al popolo, al fine di sbarrare il passo al libero esame delle scritture, di tenere i fedeli nell'ignoranza e di ristabilire l'autorità della chiesa.

   Dopo il Concilio di Trento[1] (1545-63) maggiori controlli vennero sicuramente introdotti, nei paesi cattolici,  sulle Sacre Scritture, sulle versioni in lingua volgare e sulla diffusione di Bibbie tradotte da ignoti o stampate da anonimi editori[2].  Il Textus Receptus, cui facevano costante riferimento le bibbie protestanti, risultava poi meno sicuro della Vulgata[3] in quanto ricostruito da Erasmo da Rotterdam utilizzando alcuni manoscritti poco affidabili [4]. Tutte le versioni nelle lingue nazionali furono tratte dalla Vulgata (considerata, a quei tempi, la versione più attendibile), inclusero i libri deuterocanonici (definitivamente accettati come ispirati dopo il Concilio di Trento) e vennero liberamente lette dal popolo cristiano. Le autorità ecclesiastiche proibirono, invece, la lettura delle versioni protestanti in quanto spesso ricavate da manoscritti scarsamente attendibili[5], talora segnate da stili polemici ed anticattolici e sempre prive di note esplicative (indubbiamente utili in presenza di bassissimi livelli di cultura). I timori legati alla diffusione della Bibbia in volgare si fondavano anche sul grave precedente di Lutero che, traducendo, facendo stampare e diffondendo la Bibbia in tedesco, aveva utilizzato la Bibbia come strumento per portare a termine il distacco della Germania dalla comunione con la Chiesa Cattolica.    

   In Inghilterra, il re protestante Giacomo I diffuse, nel 1611, la famosa Authorized Version (meglio nota come King James Bible), facendo ampio ricorso alla Bibbia cattolica di Douay-Rheims, iniziata nel 1568 ed ultimata nel 1610, ed al Nuovo Testamento tradotto da William Tyndale nel 1534. Anche qui, nonostante il gran parlare di riforma, di libero esame e di libero accesso ai testi originali, tutte le bibbie diverse dalla King James divennero "versioni non autorizzate" e la persecuzione infuriò contro i cattolici ed i puritani.

    La Riforma protestante rigettò senza esitazione e con fragili motivazioni l’autorevole Vulgata Clementina, adottando per almeno tre secoli nelle cosiddette traduzioni dai testi originali il discutibile e lacunoso Textus Receptus. I libri deuterocanonici furono gradualmente sradicati dalle Sacre Scritture perché conservati solo nella Versione greca dei Settanta, perché non accettati dagli ebrei e perché favorevoli ad alcuni insegnamenti cattolici (opere buone, elemosine, digiuno, preghiera per i defunti, …), non compatibili con i  dogmi protestanti della “predestinazione” della "salvezza per sola fede". La Bibbia tedesca di Lutero (1522), pur riconoscendone l’utilità ed il carattere edificante, li pose in appendice. Anche la prima versione della Bibbia di Re Giacomo (1611) inserì i libri deuterocanonici in appendice, salvo poi stralciarli definitivamente dopo la confessione di fede di Westminster (1647). Nella dichiarazione di fede della Rochelle (1559) gli ugonotti francesi dichiararono che tali libri "benché utili, non possono essere usati per fondare alcun articolo di fede", incoraggiando così la progressiva espulsione dei libri deuterocanonici dalle bibbie protestanti francesi.  Nel 1826, su pressione dei presbiteriani e dei calvinisti, anche la Società Biblica Britannica e Forestiera cessò di stampare bibbie contenenti i libri deuterocanonici, favorendo inevitabili critiche, sospetti, rifiuti e condanne da parte della chiesa cattolica.

    Fu Papa Clemente XI, nell'enciclica Unigenitus del 1713, che per primo considerò sospette di eresia alcune categoriche affermazioni dei giansenisti (movimento cattolico fortemente affascinato dalla speculazione filosofica, dalle versioni protestanti della bibbia, dalla teoria del libero esame e dalle dottrine calviniste sulla predestinazione) riguardanti l'indiscriminata libertà di lettura e di interpretazione delle Sacre Scritture. Nell'enciclica Inter praecipuas del 1844, il Papa Gregorio XVI mise poi in guardia vescovi e fedeli dalle Società Bibliche protestanti, dall'attendibilità delle molteplici versioni in lingua volgare e dagli effetti della propaganda biblica anticattolica sugli infedeli, sugli ignoranti e sulle anime instabili. Permise invece la lettura della Bibbia in lingua volgare a tutte le persone in grado di trarre benefici in termini di "aumento della fede e della pietà", purché si trattasse di "traduzioni approvate dall'autorità ecclesiastica e corredate da note esplicative di Padri della Chiesa o di altri dotti e cattolici studiosi".

   Di fatto, dopo il Concilio di Trento, la Chiesa non ha mai né proibito, né ostacolato la lettura della Bibbia, purché ciò non fosse contrario alla fede ed alla salute spirituale dei propri fedeli.  Alcune misure preventive, adottate in passato dalla Chiesa Cattolica (per limitare la penetrazione delle filosofie atee, agnostiche, libertine o protestanti), oggi possono sembrare eccessive, severe e fanatiche (non mancarono infatti sacerdoti e laici che assunsero talora atteggiamenti bigotti ed oscurantisti, destinando al rogo non solo gli eretici ma anche le Bibbie cattoliche ristampate senza note).  Prima di condannare senza appello, occorre però considerare che anche la scarsa disponibilità di informazioni rendeva giustamente circospette le autorità religiose. Oggi sappiamo che alcune Bibbie evangeliche come la Riveduta del Luzzi, la Nuova Riveduta, la Revised Standard Version, la New Revised Standard Version e la New American Standard Bible sono fortemente affidabili, risultano frutto di un profondo lavoro di studio e di revisione sui testi originali e vengono stampate da autorevoli case editrici (come l’American Bible Society, la Società Biblica Britannica e Forestiera, la Società Biblica di Ginevra e la Nelson Publishers). In passato però, in assenza di informazioni e di controlli, qualsiasi tipografo o libero pensatore avrebbe potuto manomettere le scritture e spacciare bibbie contraffatte, diffondendo tra il popolo (cattolico ed evangelico) errori, dubbi ed eresie. La Chiesa Cattolica, pur con ragionevole prudenza e controlli sulle versioni in lingua volgare, continuò a favorire e ad incoraggiare la lettura e lo studio della bibbia sia ad alto livello sia a livello popolare. Prova ne è il fatto che, dopo il Concilio di Trento, gli studi biblici e teologici rifiorirono e papa Leone XIII, con decreto del 13/12/1898, offrì ai cattolici devoti ben 300 giorni d'indulgenza per 15 minuti giornalieri di lettura del Vangelo e l'indulgenza plenaria per una lettura regolare delle Sacre Scritture.

   Occorre poi onestamente riconoscere che molti evangelici sostenevano e sovvenzionavano le Società Bibliche con il nobile intento di diffondere la conoscenza della Parola di Dio tra il popolo inglese e nelle colonie britanniche. È questo il caso, ad esempio, di Granville-Sharp (primo presidente della British and Foreign Bible Society), ricordato per i profondi studi biblici e linguistici, per lo zelo missionario in Gran Bretagna, in Nord America, in Africa ed in Asia, per il fervore nella diffusione della Bibbia, per la lotta alla schiavitù in Inghilterra e per l'impegno a favore dell'indipendenza religiosa e politica degli Stati Uniti. Come nel Medioevo, però, molti spiriti settari e libertini si servivano delle traduzioni delle Sacre Scritture in lingua volgare (o dialettale) per contendere con credenti spesso analfabeti, per confondere gli ignoranti, per seminare il dubbio tra le anime semplici, per diffondere perniciose eresie, per spingere all'apostasia larghe masse di persone, per disprezzare l'autorità e la tradizione cattolica, per diffondere critiche velenose, idee agnostiche e scetticismo religioso, per deridere dogmi, devozioni e consuetudini, per far trionfare l'ateismo ed il libero pensiero, per sostenere società massoniche e per appoggiare movimenti rivoluzionari.  Anche il confronto con i missionari protestanti era poi difficile da sostenere, soprattutto dal popolo italiano, spesso analfabeta e quasi sempre privo di cultura religiosa: la chiesa cattolica sapeva che molte anime semplici non avrebbero saputo rispondere alle domande di persone culturalmente molto preparate, che molti deboli sarebbero stati turbati e scossi nella fede e che non pochi instabili avrebbero potuto cadere nell'apostasia. In attesa di un innalzamento del livello culturale della popolazione (compito delle autorità civili e non solo dei poveri parroci di campagna), la soluzione più semplice era pertanto controllare le versioni bibliche in circolazione (possedere una bibbia protestante voleva dire aver già avuto contatti e rapporti con gli acattolici) e permettere la lettura delle Scritture solo a coloro che avessero un minimo di cultura (cioè non fossero analfabeti), che fossero disposti a ricevere un minimo di istruzione (lettura di note storiche, culturali e religiose a piè di pagina) e che fossero mossi da un minimo di devozione (cioè non leggessero le Scritture per  torcerle e calpestarle)[6].

    qui il resto del testo:

http://digilander.libero.it/domingo7/GLI%20ELOHIM%20DEL%20VECCHIO%20TESTAMENTO.htm


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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 20/03/2004 17.28
Il Signor Cacciaballe scrive:
non ti ricordi che la Chiesa cattolica, tolse la Bibbia dalle mani del popolo già da secoli?
Al Signor Cacciaballe ricordiamo:
Prima dell' invenzione della stampa a caratteri mobili le Bibbie ci sono pervenute grazie al lavoro dei monaci amanuensi.
Le prime Bibbie stampate sono del 1455 da Gutemberg e allora ne furono stampate solo 120/170 copie. Erano volumi di oltre 1200 pagine e furiono impreziosite con iniziali miniate e decorazioni varie eseguite a mano. Si trattava della Vulgata, vale a dire della Bibbia cattolica. Erano comunque costosissime e introvabili.
Quindi la Chiesa Cattolica non tolse nessuna Bibbia dalle mani dei cattolici semplicemente perchè non avevano la possibilità di avere fra le mani una Bibbia.
Nel 1471 a Venezia si stampa la prima Bibbia in lingua italiana ad opera del camaldolese Nicolao Malermi, monaco cattolico.
La prima Bibbia poliglotta ( ebraico,aramaico, latino, greco) fu stampata nel 1517.
Nel 1781 il Cardinale di Firenze martini fa stampare un'altra Bibbia in lingua italiana.
Altre Bibbie cattoliche sonoquella del P. Marco Sales (Torino, 1911-1912), del Castoldi (Firenze, 1929), del Tintori (Alba, 1931), dell’Abate Ricciotti (Salani, 1940), del Padre A. Vaccari (Istituto Biblico, 1943 SS.), di Mons. S. Garofalo (Marietti, 1947-1960), di B. Mariani (Garzanti, 1964), coadiuvati da collaboratori specializzati.
Nel 1958 è stata messa in vendita la prima Bibbia a 1000 lire in seguito alle sollecitazioni in questo da Papa Giovanni XXIII
Inoltre la Bibbia è sempre stata letta nelle funzioni liturgiche.
La Chiesa cattolica ha invece proibito la lettura di Bibbie tradotte senza controllo o le Bibbie dei protestanti che, coem è ampiamnete stato dimostrato in altri forum, erano incomplete e quindi non erano le vere Bibbie. 

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Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 8 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 21/03/2004 16.36
bè....a quanto pare l'unica risposta....se tale la si vuol prendere è la riapertura di un forum su che cosa?? ma l'Inquisizione ovviamente......
E' come una sorta di ritornello, come il ripetersi di vecchie nienie.....dove a memoria  E PER TRADIZIONE la parola Inquisizione equivale ad una condanna a morte della Chiesa, come se le porte degli inferi avessero prevalso annullando la promessa del Cristo......
Strano però....si continua a pescare in dizionari e articoli giornalistici, ma NON SI ATTINGE alla documentazione seria......questo modo di procedere fa molto meditare...comunque per gli Evangelici (ma anche cattolici) che volessero saperne di più, per favore, abbiate L'ONESTA' mentale e del cuore...di approfondire le ricerche e di non accontentarvi dei testi NON ATTENDIBILI.....
o comunque PRIVI di una parte della storia, quella che normalmente viene NASCOSTA.....
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