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La Tradizione è contraria alla Bibbia?

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2009 22:47
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29/11/2009 22:45
 
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Da: Crociato2Inviato: 16/01/2004 9.36
Buon giorno a tutti.
E' una ricostruzione dei fatti molto ben fatta, grazie per questo lavoro.
A quanto è stato scritto volevo partire da un esempio di vita quotidiana.
Credo che anche gli Evangelici e i Protestanti in generale hanno con sè un bagaglio di tradizioni che custodiscono e conservano insegnando poi agli altri ciò che essi hanno appreso.
Un esempio deriva dalla tradizione che potremo chiamare di Lutero (o Calvino, o altri).
Gli Evangelici come i Protestanti non possono fare a meno di dover tramandare ai loro posteri i fatti avvenuti del cristianesimo come è l'esempio limpido del Credo Apostolico.
Questo Credo Apostolico non è scritto nella Bibbia, ma è stato formulato dalla Bibbia attraverso persone (Padri della Chiesa) che hanno fatto un riassunto della predicazione degli apostoli, ma che questo Credo avrebbe dovuto ripetersi è stato insegnato e comandato dalla Chiesa Cattolica e Gesù non ha mai detto di usarlo come simbolo della nostra fede.
Mentre sia noi, cattolici romani, sia la Chiesa Ortodossa, sia la maggior parte dei Protestanti e degli Evangelici che ne derivano, usano il Credo Apostolico quale simbolo della Fede tramandandolo di generazione in generazione.
Questo è un esempio concreto di che cosa significa Tradizione.
Ci sono altri esempi, ma credo che per ora basti per pensarci su.
Sia lodato Gesù Cristo, by Luca

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Consiglia Elimina    Messaggio 7 di 19 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 16/01/2004 11.06
...mi unisco volentieri a queste riflessioni....sempre ringraziando il meticoloso lavoro di Salvatore come un piccolo sorcetto da biblioteca......(grazie)
e ringrazio anche Luca alias crociato che se pur sporadicamente quando può...tra un impegno e l'altro ci arricchisce.....
Dunque se la Tradizione (qualsiasi, cioè nel termine puro della parola) dovesse condurci alla perdizione......allora lo siamo già....perchè tutta la storia dell'uomo è in sè un TRADIZIONE.....
-Usiamo il fuoco perchè i nostri antenati l'hanno scoperto...ed è una sorta tradizione l'uso che ne facciamo.....
-Scriviamo perchè qualcuno ha inventato l'alfabeto...meno di 30 lettere eppure TRADIZIONALMENTE mettendolo queste nei dovuti modi noi possiamo COMUNICARE......
-abitiamo nelle case perche' TRADIZIONALMENTE l'uomo l'ha trovato più comodo che abitare nelle caverne o sulle palafitte......
-ci vestiamo...perchè TRADIZIONALMENTE  andare in giro nudi ci farebbe vergognare come TRADIZIONALMENTE è riportato nella Genesi.....
Sempre TRADIZIONALMENTE....perchè gli evangelici usano portare i pantaloni e non magari le tuniche? Gesù NON portava i pantaloni, ma seguiva tradizionalmente il modo di vestirsi della sua epoca.......
A parte ovviamente la mia provocazione in questi esempi, essi però ci fanno comprendere il pericolo che esiste nel denigrare il senso poi della TRADIZIONE DELLA CHIESA.....se prima non comprendiamo o lo ignoriamo volutamente, che cosa vuol dire una TRADIZIONE....
Potremmo così citare I COMPLEANNI......è una tradizione quello di festeggiarli annualmente......e non credo che un evangelico si dimentichi il giorno in cui gli è morto un figlio o un genitore o un amico caro......
Da questo forum:
 TRADIZIONI  DI UOMINI .......al messaggio 36 del 2002 ne parlammo...e vorrei riproporvi una meditazione a questo proposito:
Credo che tutte le tradizioni, fintanto che mantengono la loro matrice antropologica, cioè di fattura umana, siano su quel tenue filo che separa il bene dal male. La Bibbia ne è piena...
Se guardiamo, però, al momento della Rivelazione, ci accorgiamo che Dio vuole dichiararsi per quello che è e per quello che intende fare dell'uomo uscito dalle Sue mani.
Vale a dire che, lentamente, Egli da un senso e un fondamento a gran parte delle tradizioni, ad usanze già inserite nel tessuto connettivo del popolo eletto.
Ad es., il sacrificio umano, forse la più barbara delle tradizioni cultuali, diffusa nel Canaan e nel vicino oriente, cessa di essere "tradizione negativa" nel momento che l'angelo ferma la mano di Abramo. E' come se Dio avesse voluto dire: "OK, fino adesso avete fatto così, è stato il vostro modo di rendere culto all'idea che avevate di dio. Ma io, Dio, vi dico che da adesso in poi, il sacrificio dovrà escludere la vittima umana...".
Infatti, anche il profetismo, ad un certo punto, supererà l'idea di sacrificio animale come alternativo e legittimo, per parlare di un culto "interiore", un sacrificio che riguarda la sfera più intima e per questo, più simile al Dio cui lo si offre.
Sarà Cristo a riprendere la tematica del sacrificio abramitico e a realizzare su quel modello, l'opera salvifica totale.
Questo, ovviamente, è solo un esempio per dire che le tradizioni, solamente umane, potrebbero portare allo sfascio totale, proprio perché sconnesse dal fine ultimo che le riveste di senso umano e divino insieme, di storia e di metastoria, di tempo e di eternità.
Se usassimo la teoria matematica degli insiemi, potremmo far congiungere l'insieme A (l'uomo e la storia) con l'insieme B (Dio e l'eternità).
Il loro punto di contatto, la dove si toccano, AB, è la relazione tra quello di cui siamo capaci come uomini con quello di cui potremmo essere capaci come creature "divinizzate" dallo Spirito.
Lo stesso vale per le tradizioni: se rimangono manufatti umani, sono poco più di una brocca o di un tavolo, per quanto belli e preziosi.
Ma se corrette dal piano che Dio ha sulla creazione, ecco che acquistano senso e valore perché comunicano una particella di verità quale anticipo di quella verità totale che la tradizione (quella buona) intende presentare e conservare, assumere e prefigurare.

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Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 19 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 16/01/2004 11.32
Mi correggo...dal messaggio precedente sempre dal collegamento che vi ho segnalato......il messaggio citato era il 22 e non il 36......
Dunque...sempre dal medesimo collegamento, vi farei riflettere su alcune risposte che Raptor diede a suo tempo al messaggio 32 (questa volta è giusto), rispondendo ad un evangelico:
Ti chiedo: sei sicuro di quello che scrivi? Vediamo un po':
   
è importante conoscere la Parola di Dio, e non c'è bisogno di essere grandi luminari per comprenderla.
La Bibbia dice una cosa diversa
2 Pt 3,16 In esse [parla delle lettere di Paolo]ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per la loro propria rovina.
Quindi è importante conoscere la Scrittura ma occorre saperla comprendere.Ma poichè io non posso sapere se faccio parte o no della categoria degli "ignoranti e degli instabili" ho bisogno di avere un'autorità che mi dica come leggerla. E' biblico questo? Sì, se leggiamo:
2 Pt 1,20 Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata interpretazione perchè non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.
L'ignoranza delle scritture è ignoranza stessa di Cristo.
Pienamente d'accordo
Tutti gli insegnamenti di Gesù sono contenuti nella Bibbia
Non è vero che tutti gli insegnamenti di Gesù sono contenuti nella Bibbia:
Gv 20, 30 Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli ma non sono stati scritti in questo libro.
Gv 21,25 Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
2Gv 1,12 Molte cose avrei da scrivervi ma non ho voluto farlo per mezzo di carta e inchiostro;
3 Gv 1,13 Molte cose avrei da scrivervi ma non voglio farlo con inchiostro e penna.
ecco alcuni esempi:
Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, avendo cura di mettere in pratica tutto quello che v'è scritto(Giosuè 1:8)
Qui non si dice affatto che tutto quello che bisogna sapere è contenuto nella Bibbia
Queste cose sono scritte, affinchè crediate che Gesù è il Cristo, il Figliol di Dio, e affinchè, credendo abbiate vita nel suo nome (Giovanni 20:31) 
Se leggi questo versetto attentamente vedrai che Giovanni sta solo dicendo il motivo per il quale ha scritto il suo Vangelo: convincere i lettori che Gesù è il Cristo. Solo questo. Se gli diamo il significato che gli vuoi dare tu, allora questo significherebbe escludere automaticamente gli altri tre Vangeli e renderebbe inutili le lettere scritte dagli apostoli ( e da Giovanni stesso). Si arriverebbe all'assurdità del passaggio dalla Sola Scriptura alla Sola Joannem!
Quando l'Apostolo Paolo Evangelizzò i Giudei di Berea, è detto che ricevetero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le scritture per vedere se le cose stavano così (Atti 17:11)
Ti rispondo adattando quanto ho già scritto in un altro forum nel quale trattavo  lo stesso argomento.
Per capire tutto il testo bisogna tornare indietro di qualche versetto e leggere cosa hanno fatto gli abitanti di Tessalonica. E allora ecco qui il versetto: “ Secondo il suo solito, Paolo si recò presso di loro [i tessalonicesi] e per tre sabati discusse con loro a partire dalle Scritture, mostrando e sostenendo che il Cristo doveva patire e risoreger da morte e che “quel Gesù che io vi annuncio, questo è il Cristo”.
 Ci sono due momenti fondamentali: il primo è l'elogio nei confronti degli abitanti di Berea ,definiti più "aperti"  dei tessalonicesi, il secondo è il comportamento che essi tenevano ( ogni giorno interrogavano le Scritture). Perchè i bereani sono elogiati? certamente non perchè interrogavano le Scritture, in quanto i tessalonicesi facevano la stessa cosa. Infatti nel versetto precedentemente citato dice: " Secondo il suo solito Paolo si recò presso di loro, e per tre sabati discusse con loro a partire dalle Scritture” In realtà i  tessalonicesi ascoltarono la predicazione di San Paolo, in quanto non lo rifiutarono nè dopo il primo nè dopo il secondo sabato, ma solo alla fine del terzo respinsero il suo insegnamento, dopo aver ascoltato e discusso, poichè, confrontando la Scrittura con ciò che San Paolo andava predicando, si convinsero che si sbagliava. Allora bisogna dedurre che i bereani sono stati definiti "aperti"proprio perché hanno accettato la predicazione orale di Paolo in aggiunta a quanto trovavano scritto in quello che per noi oggi è l'A.T.
Una possibile obiezione potrebbe che gli abitanti di Berea cercavano nelle Scritture la conferma a ciò che Paolo diceva, subordinando così il suo insegnamento orale a ciò che invece si trovava scritto nella
Bibbia. In realtà questa obiezione è priva di fondamento perchè, avendo i bereani solo l' A.T., confrontando gli insegnamenti di paolo con le Scritture avrebbero trovato molte contraddizioni: una ad
esempio, potrebbe essere "occhio per occhio, dente per dente" contro "Ama il tuo nemico" ; un’altra potrebbe essere la citazione da Dt 21,23, riportata anche in Gal 3,13, “maledetto colui che pende dal legno” riferito a Gesù.
In pratica i berani hanno accettato un insegnamento orale in aggiunta alla Scrittura.
Lo stesso Apostolo afferma che tutto quello che fu scritto per l'Addietro, Fu scritto per nostro ammaestramento (Romani 15:4)
Anche qui nulla che faccia pensare al fatto che tutto ciò che tutti gli insegnamenti di Gesù sono contenuti nella Bibbia
San Paolo ancora, mandando la sua lettera alla chiesa di Colosse, raccomanda a quei Cristiani di farla legere ad altre Chiese: Quando questa Epistola sarà stata letta fra voi, Fate che sia Letta anche nella Chiesa dei Laodicesi, e che anche Voi leggiate quella che vi sarà mandata da Lodicea" (colossesi 4:16). Egualmente, scrivendo ai Tessalonicesi: "Io vi scongiuro per il Signore a far si che questa epistola sia letta a tutti i fratelli" (1 Tessalonicesi 5:27)
Anche qui si può fare la stessa affermazione fatta in precedenza:non cè nulla che faccia pensare al fatto che ciò che gli insegnamenti di Gesù sono contenuti nella Bibbia. E' vero, invece che è giusto che la lettera di Paolo sia conosciuta da tutti, quindi anche da noi.
Sempre San Paolo, scrivendo al suo collaboratore Timoteo dice: Sin da fanciullo hai avuto conoscenza degli scritti sacri, i quali possono renderti savio a salute (II Timoteo 3:15)
Timoteo aveva avuto accesso ( sin da fanciullo, si legge) solo a qello che per noi è l'A.T. Ovviamente l' A.T. è fondamentale per la nostra conoscenza del progetto divino ma anche questo brano  non prova che la Bibbia contiene tutto ( sto diventando ripetitivo ma non è colpa mia). 
L'Apostolo Pietro aggiunge: "Abbiamo pure la Parola proftica, più ferma. Alla quale fate bene di prestare attenzione, come una lampada splendende in luogo oscuro (II Pietro 1:19)
Ti ho citato prima il versetto successivo che tu hai dimenticato di riportare. Qui, comunque la parola profetica non si riferisce solo a quella scritta ( altrimenti Pietro avrebbe detto "la Scrittura" come facevano tutti gli ebrei dell' epoca) ma alla parola che può essere sia scritta che verbale.
Finalmente l'Apocalisse dichiara: Beatao Chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e serbano le cose che sono scritte in essa"(Apocalisse 1:3)
Amen! ( Per non continuare ad essere ripetitivo...)
Poi se leggette Mateo Cap. 4 che parla della tentazione di Gesù nel deserto vedi che Gesù ha detto STA SCRITTO è il nemico l'ha lasciato.
E' vero, ma anche satana aveva usato i versetti della Scrittura per tentare Gesù.Questo ci dimostra che, al di là della parola scritta, è importante anche l' interpretazione che si dà di quella Parola. Gesù è colui che l'interpreta in modo perfetto ( egli E' la Parola) lo Spirito Santo è colui che ce la insegna ma è la Chiesa che ha il compito di insegnare ciò che lo Spirito Santo vuole dire.
Come vedete tutto è concentrato sull'insegnamento della Parola di Dio. Una dottrina solo se è contenuta nela Parola di Dio è vera, altrimenti è tradizione di uomini.
Anche questo non è vero. Abbiamo già detto che il canone biblico non è contenuto nella Bibbia eppure è vero.
Per quando riguarda che lo Spirito Santo avrebbe rivelato cose future, si riferisce che Gesù mandanto lo Spirito Santo agli Apostoli, li avrebbe rivelato ogni cosa e li avrebbe guidati a scrivere tutto il nuovo testamento.
Anche questo non è vero come dimostrano i versetti sopra citati. A questo aggiungo che alcune lettere di San Paolo sono andate perse. La letetra ai Laodicei, per esempio, oppure altre menzionate sempre da San Paolo in Cor 5,9. In realtà per i cattolici, il fatto che una parte della parola scritta di Dio sia andata persa non è un dramma perchè la Tradizione ( quella divina non quella umana, naturalmente) è conservata dal magistero della Chiesa.
Al contrario ci sono diverse migliaia di denominazioni protestanti (che affermano di credere solo nella Bibbia) e che in realtà hanno come unico punto di accordo un ingiustificato odio anti cattolico mentre differiscono fra di loro in molti punti dottrinali a volte molto gravi.
Lo Spirito Santo è quello che convince, che converte e che ci ricorda la Parola di Dio.
Anche qui non possiamo che dire AMEN! Aggiungendo una domanda: perchè accontentarsi solo della Parola scritta? Noi cattolici non crediamo al principio della Sola Scrittura ma quello del Solum Verbum Dei!
Sia lodato Gesù Cristo
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