A Mosca, in una Cappella della Cattedrale Cattolica è stato consacrato un altare per la celebrazione tradizionale della S. Messa.
Il rito di consacrazione, officiato da S.E.R.ma Mons. Paolo Pezzi, Arcivescovo di Mosca (e la S. Messa cantata successiva, a cui l'Ordinario ha assistito), è stato celebrato, ovviamente, secondo il rito tridentino, accompagnato dall' "internazionale" canto gregoriano (eseguto da un gruppo di giovani!).
Una volta, ai tempi di don Camillo, dalla Russia, pardon, dalla "scomunicata" Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, non sarebbe potuto venire altro che danno, sciagura e pestilenza.
I tempi cambiano: che anche questa piccola goccia tradizionale aiuti a cavare la pietra dell'ostinata e ottusa resistenza episcopale nel Vecchio Continente?
Riportiamo il comunicato di un fedele inglese, Sergei (che ora vive a Mosca) che ha trasmesso la notizia al suo parroco inglese (Fr. Ray Blake della chiesa di S. Maria Maddalena Upper North Street in Brighton), che l'ha riportata sul proprio blog, corredato da bel video
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."Domenica 20 giugno, l'Arcivescovo Paul Pezzi, Ordinario dell'Arcidiocesi della Madre di Dio in Mosca, Russia, ha consacrato un altare di legno, completamente restaurato, per la forma straordinaria del Rito Romano.
Questo altare è situato in una Cappella della Cattedrale dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria di Mosca.
La cerimonia della consacrazione si è svolta secondo l' usus antiquor.
Dopo la consacrazione dell'altare, Fr. Augustine Dzenzel ha celebrato la S. Messa cantata nella forma straordinarlia.
Quella è stata la prima volta, dal 1936, che l'Ordinario in carica di quell'Arcidiocesi partecipava alla liturgia tradizionale latina."
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Ci rallegriamo per i fedeli cattolici moscoviti, e ci complimentiamo con la Associazione Una Voce Russia che molto fa per aiutare e organizzare i nostri confratelli in terra slava, in ordine alla celebrazione dei riti cattolici secondo la forma straordinaria.
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newliturgicalmovement La Messa tridentina, dicono spesso i detrattori, è un pallino da ricchi, da esteti perdigiorno. Bene: capitano allora a fagiolo queste immagini di cresime tradizionali amministrate a Libreville (Gabon) dall'Arcivescovo di quella diocesi mons. Basile Mvé Engone, all'inizio di questo mese, a 21 giovani e adulti della parrocchia N.S. di Lourdes affidata all'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote.
L'Arcivescovo si è anche fermato per i vespri e la benedizione eucaristica
La chiesa è ancora in costruzione e tutto potrà dirsi tranne che sia bella. Ma come osserva Mosebach, è il rito che vi si compie che dà anima ad un edificio di culto e, con la Messa di sempre, perfino spoglie pareti in cemento armato rendono lode a Dio. Così come, per contro, i più bei gioielli architettonici nostrani, i più preziosi scrigni di opere d'arte, si desacralizzano e assumono l'aspetto sepolcrale di un museo (e questo, è ancora il migliore dei casi) quando subiscono gli interventi 'pastorali' del novusordista di turno.