È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

La VISITA AD LIMINA APOSTOLORUM E I DISCORSI DEL PONTEFICE AI VESCOVI

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2013 13:10
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
14/02/2012 14:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Papa teologo e giurisperito. Perché anche Obama intenda

Postato in General il 23 gennaio, 2012

rota

Benedetto XVI legislatore“. È il titolo insolito di un libro edito da Cantagalli che raccoglie gli atti di un convegno tenuto lo scorso 21 maggio all’Università di Pavia da illustri studiosi del diritto, tra i quali l’arcivescovo e neocardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del pontificio consiglio per i testi legislativi.

Definire papa Joseph Ratzinger “legislatore” sembra azzardato. Ma a sostegno di questa tesi ci sono gli argomenti riassunti in un servizio di www.chiesa dello scorso 1 luglio:

> Sei anni sulla cattedra di Pietro. Un’interpretazione

Nei giorni scorsi due importanti discorsi di Benedetto XVI sono arrivati a confermare la fondatezza di questa interpretazione.

Sabato 21 gennaio, nell’inaugurare il nuovo anno giudiziario del tribunale della Rota Romana, il papa ha sostenuto il nesso intrinseco tra gli aspetti giuridici della Chiesa e la dottrina della fede. Tra la “lex agendi” e la “lex credendi” che la prima ha il dovere di rispecchiare.

Citando il suo discorso nel Reichstag di Berlino, Benedetto XVI ha ribadito che “il vero diritto è inseparabile dalla giustizia”, cioè da “quel nucleo di diritto naturale e divino positivo, con il quale deve essere in armonia ogni norma per essere razionale e veramente giuridica”.

“Ne segue – ha proseguito – che l’interpretazione della legge canonica deve avvenire nella Chiesa”. E quindi “va applicata anche alla legge canonica quell’ermeneutica del rinnovamento nella continuità di cui ho parlato in riferimento al Concilio Vaticano II”.

Con ciò, papa Ratzinger ha criticato le correnti di pensiero che, accusando la Chiesa di “legalismo”, praticano una “creatività giuridica” che si risolve in una “arbitrarietà” di sentenze anche opposte alla lettera delle norme canoniche, in nome di una “misericordia”, di una “equità”, di una “oikonomia così cara alla tradizione orientale”, che in realtà svuotano il diritto oggettivo subordinandolo alla volatilità della “singola situazione”.

Il testo integrale del discorso del papa alla Rota Romana:

> “Cari componenti del tribunale…”

L’altro importante discorso è quello che Benedetto XVI ha rivolto il 19 gennaio a un gruppo di vescovi degli Stati Uniti in visita “ad limina apostolorum”.

Il papa ha così esordito:

“Al centro di ogni cultura, percepito o no, vi è un consenso riguardo alla natura della realtà e del bene morale, e quindi sulle condizioni per la prosperità umana. In America tale consenso, così come racchiuso nei documenti fondanti della nazione, si basava su una visione del mondo modellata non soltanto dalla fede, ma anche dall’impegno verso determinati principi etici derivanti dalla natura e dal Dio della natura. Oggi tale consenso si è ridotto in modo significativo dinanzi a nuove e potenti correnti culturali, che non solo sono direttamente opposte a vari insegnamenti morali centrali della tradizione giudaico-cristiana, ma anche sempre più ostili al cristianesimo in quanto tale”.

E più avanti ha richiamato così il dovere della Chiesa di contrastare queste correnti culturali:

“La nostra tradizione non parla a partire da una fede cieca, bensì dalla [...] certezza fondamentale che l’universo possiede una logica interna accessibile alla ragione umana. La difesa della Chiesa di un ragionamento morale basato sulla legge naturale si fonda sulla sua convinzione che questa legge non è una minaccia alla nostra libertà, bensì una ‘lingua’ che ci permette di comprendere noi stessi e la verità del nostro essere, e di modellare in tal modo un mondo più giusto e più umano. [...] La testimonianza della Chiesa, dunque, è per sua natura pubblica: essa cerca di convincere proponendo argomenti razionali nella pubblica piazza. [...] Particolarmente preoccupanti sono certi tentativi fatti per limitare la libertà più apprezzata in America, la libertà di religione. Molti di voi hanno sottolineato che sono stati compiuti sforzi concertati per negare il diritto di obiezione di coscienza degli individui e delle istituzioni cattolici per quanto riguarda la cooperazione a pratiche intrinsecamente cattive”.

Il testo integrale del discorso:

> “Cari fratelli vescovi…”

È interessante notare che Benedetto XVI ha deciso di rivolgere questo discorso a un gruppo scelto di vescovi degli Stati Uniti, tra i quali l’arcivescovo di Washington, il cardinale Donald W. Wuerl.

È come se il papa, parlando ai vescovi di Washington D.C., abbia voluto parlare anche all’amministrazione americana.

Il suo cenno all’impedimento dell’obiezione di coscienza “per quanto riguarda la cooperazione a pratiche intrinsecamente cattive” allude a una decisione dell’amministrazione Obama che fa obbligo a qualsiasi organizzazione, anche cattolica, di pagare per i propri dipendenti un’assicurazione sanitaria comprensiva di contraccezione e aborto: decisione criticata dalla conferenza episcopale degli Stati Uniti come una gravissima “offesa alla libertà religiosa” e contestata duramente anche da una rivista progressista e “obamiana” come il “National Catholic Reporter“.


[SM=g1740722] 

 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:33. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com