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Il calvario di Benedetto XVI fino ad affamare la Chiesa

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2016 19:59
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12/06/2010 09:18
 
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LA PROCLAMAZIONE MANCATA: RICOSTRUZIONE DI UN SABOTAGGIO

di Francesco Colafemmina

Oggi il Santo Padre non ha potuto proclamare il Santo Curato d'Ars "protettore di tutti i sacerdoti del mondo". La delusione è notevole e ci induce a pregare molto perché finalmente finiscano questi veri e propri sabotaggi ai danni dell'azione del Santo Padre.

Prendiamo atto della situazione e comunque San Giovanni Maria Vianney resta nei nostri cuori un protettore di tutto il clero mondiale. Tuttavia, sotto un profilo strettamente tecnico è interessante comprendere cosa sia accaduto in questi ultimi giorni.

Partiamo da quanto annunciato dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche di Sua Santità ieri, 10 giugno: "Un grande arazzo con l’immagine del Santo Curato d’Ars sarà collocato alla loggia centrale della Basilica. San Giovanni Maria Vianney è stato al centro dell’Anno sacerdotale e in questa occasione sarà proclamato dal Santo Padre patrono di tutti i sacerdoti."

L'arazzo c'era ieri sera e c'era stamane. Ma il Curato d'Ars non è stato proclamato "patrono di tutti i sacerdoti". Quindi che senso aveva esporre l'arazzo di un Santo che è patrono solo dei parroci, nel giorno in cui si conclude l'anno sacerdotale?

Evidentemente era funzionale alla proclamazione. Ed evidentemente l'Ufficio delle Celebrazioni liturgiche lo sapeva e lo sapeva anche il Santo Padre. Anche in una nota pubblicata sull'Osservatore Romano del 9 giugno, riprendendo una dichiarazione di Mons. Marini, si annunciava che l'11 giugno: "un grande arazzo con l'immagine del santo curato d'Ars sarà collocato alla loggia centrale della Basilica. San Giovanni Maria Vianney è stato al centro dell'Anno sacerdotale e in questa occasione sarà proclamato da Benedetto XVI patrono di tutti i presbiteri."

Cosa si fa per proclamare un Santo "patrono di tutti i sacerdoti"? Normalmente si redige un Motu Proprio o una Lettera Apostolica. Come, ad esempio, quando Paolo VI proclamò San Benedetto patrono d'Europa. Chi avrebbe dovuto redigere il Motu Proprio per proclamare San Giovanni Maria Vianney patrono di tutti i sacerdoti? E chi avrebbe dovuto far pervenire al Santo Padre questo Motu Proprio? Sicuramente la Congregazione del Clero. Ma chi fa da filtro fra la Congregazione del Clero e il Santo Padre?

Prima di rispondervi vorrei precisare che il Santo Padre non poteva non essere informato della cosa, non poteva non averla approvata. Infatti già il 16 Marzo 2009, quando si tenne la plenaria della Congregazione del Clero la Sala Stampa rilasciava un comunicato nel quale c'era scritto quanto segue: "Durante questo Anno giubilare Benedetto XVI proclamerà San Giovanni M. Vianney "Patrono di tutti i sacerdoti del mondo". Sarà inoltre pubblicato il "Direttorio per i Confessori e Direttori Spirituali" insieme ad una raccolta di testi del Sommo Pontefice sui temi essenziali della vita e della missione sacerdotale nell’epoca attuale."

Guardate anche questo video di Radio Vaticana del 16 Marzo 2009: nel sottotitolo c'è scritto a chiare lettere che il Papa proclamerà il Santo Curato d'Ars patrono dei Sacerdoti.

E che dire di tutte le comunicazioni inviate qua e là per il mondo con l'annuncio di questa splendida notizia?

E ancora che dire dell'intervista al Cardinal Hummes del 17 Giugno 2009, pubblicata su Avvenire, dove il Cardinale con una strana prudenza spiega che l'Anno Sacerdotale è stato indetto in occasione del "150° anniversario della morte di san Giovanni Maria Vianney, figura esemplare di sacerdote, che da molto tempo è patrono dei parroci e che probabilmente il Papa proclamerà patrono di tutti i sacerdoti." Probabilmente...

Ancora l'8 giugno Radio Vaticana parla di un incontro con i sacerdoti del Rinnovamento dello Spirito, guidato da Mons. Piacenza in San Giovanni in Laterano e annuncia: "Giovedì sera, i sacerdoti saranno in Piazza San Pietro con Benedetto XVI per una Veglia, mentre il giorno dopo il Papa celebrerà una Messa solenne nella quale proclamerà il Curato d’Ars patrono dei sacerdoti".

Quindi cosa è accaduto fra l'8 e il 10 giugno? Dov'è il corto circuito che ha condotto alla mancata proclamazione?

Vogliamo fugare ogni dubbio su una possibile volontà del Santo Padre? Ebbene basta confrontare le giustificazioni assurde di padre Lombardi rilasciate ieri sera all'ASCA con le parole del Santo Padre nell'omelia odierna:

Padre Lombardi: "In realtà, il Santo Padre - pur avendo indetto l'anno sacerdotale proprio nel 150esimo della morte di San Giovanni Maria Vianney - ha preferito conservare al Santo Curato d'Ars il titolo specifico di patrono dei parroci, dato che questo è stato il suo ministero proprio, mentre vi sono molte altre figure di sacerdoti che possono essere di ispirazione e modello per coloro che svolgono numerose altre forme di ministero sacerdotale."

Papa Benedetto XVI: "l’Anno Sacerdotale che abbiamo celebrato, 150 anni dopo la morte del santo Curato d’Ars, modello del ministero sacerdotale nel nostro mondo, volge al termine".

Dunque per Lombardi è uno fra i tanti "modelli" possibili. Per il Papa è "il modello del ministero sacerdotale nel nostro mondo".

Alla luce di questa evidenza domandiamoci: chi ha sabotato questa proclamazione e per quale ragione?

Abbiamo una risposta? Domandatevi chi è il superiore di Padre Lombardi. Domandatevi chi fa da filtro fra il Clero e il Santo Padre. Ecco, avete già rintracciato i responsabili.

Ricapitoliamo dunque: tutto è pronto in Piazza San Pietro. Viene esposto l'arazzo del Santo Curato d'Ars, il Santo Padre utilizza durante la cerimonia il calice usato dal Santo, ieri un sacerdote ignaro afferma che il "Papa ci offrirà il Santo Curato d'Ars come nostro patrono", il Papa prepara un'omelia ad hoc per la celebrazione liturgica... ma il Motu Proprio non c'è! Si è perso da qualche parte... o forse qualcuno ha preferito bloccarlo, ponendo così tutti dinanzi al fatto compiuto a pochi giorni dall'evento?

Santo Curato d'Ars proteggi il Santo Padre e tutti i bravi sacerdoti di questo mondo!

[Modificato da Caterina63 14/06/2010 19:41]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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