Dio è la CAUSA PRIMA DI TUTTE LE COSE ed in questo senso noi possiamo attribuire a Lui tutto ciò che esiste, tanto all'inizio che a tutt'oggi: Egli perciò è effettivamente il Creatore nel senso vero del termine. Ma, secondo il mio modo di intendere e che sottoporrò a verifica, Egli associa le sue creature nel diventare artefici anch'esse della creazione: in tal senso le creature diventano le cause seconde dell'attuale "creato".
Dovremmo perciò distinguere nella creazione, la causa prima, che è sempre e solo Dio, e le cause secondarie che possiamo essere anche noi.
Infatti Dio dà alle creature l'ordine e la facoltà di crescere e moltiplicarsi secondo un disegno originario che Egli ha progettato. Non ritengo che Dio intervenga DIRETTAMENTE ogni volta per creare i corpi o le piante che vengono generate dal seme, sia umano, sia animale, sia vegetale. All'inizio Dio creò DIRETTAMENTE OGNI COSA DAL NULLA donando a ciascun essere la possibilità di "riprodurre" sul piano fisico una discendenza di esseri simili. Questi ultimi però non vengono prodotti dal nulla ma utilizzando materiali preesistenti e appartenenti ai generanti.
Ritengo che Dio interviene invece direttamente solo nel creare le anime umane.
E' chiaro comunque che, essendo Dio il Padrone delle leggi della natura che Egli ha creato, è libero di intervenire quando vuole per modificarle.
L'incarnazione del Verbo ad esempio, non segue le normali leggi della natura.
Ma vi possono essere anche altri casi in cui Dio, pur servendosi della natura, interviene in modo miracoloso:
è il caso ad esempio della nascita di Isacco da genitori centenari.
:::::::::::::::::::::::
Sono sempre pronto a rivedere questa mia concezione nel caso vi siano elementi dottrinali della Chiesa che dicano diversamente. Non ho nessun problema in merito. Mi preme solo capire come stiano effettivamente le cose al riguardo e che finora avevo dato per scontato.
Intanto allego qualche spunto del CCC, che non esplicita direttamente la questione ma che potrà servire per un eventuale chiarimento o approfondimento:
La Provvidenza e le cause seconde
306 Dio è il Padrone sovrano del suo disegno. Però, per realizzarlo, si serve anche della cooperazione delle creature. Questo non è un segno di debolezza, bensì della grandezza e della bontà di Dio onnipotente. Infatti Dio alle sue creature non dona soltanto l'esistenza, ma anche la dignità di agire esse stesse, di essere causa e principio le une delle altre, e di collaborare in tal modo al compimento del suo disegno.
....
308 Dio agisce in tutto l'agire delle sue creature: è una verità inseparabile dalla fede in Dio Creatore. Egli è la causa prima che opera nelle e per mezzo delle cause seconde: "E' Dio infatti che suscita" in noi "il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni" ( Fil 2,13 ) [Cf 1Cor 12,6 ]. Lungi dallo sminuire la dignità della creatura, questa verità la accresce. Infatti la creatura, tratta dal nulla dalla potenza, dalla sapienza e dalla bontà di Dio, niente può se è separata dalla propria origine, perché "la creatura senza il Creatore svanisce"; [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 36] ancor meno può raggiungere il suo fine ultimo senza l'aiuto della grazia [Cf Mt 19,26; Gv 15,5; Fil 4,13 ].
372 L'uomo e la donna sono fatti "l'uno per l'altro": non già che Dio li abbia creati "a metà" ed "incompleti"; li ha creati per una comunione di persone, nella quale ognuno può essere "aiuto" per l'altro, perché sono ad un tempo uguali in quanto persone (osso dalle mie ossa. . . ") e complementari in quanto maschio e femmina. Nel matrimonio, Dio li unisce in modo che, formando "una sola carne" ( Gen 2,24 ), possano trasmettere la vita umana: "Siate fecondi e moltiplicatevi,riempite la terra"( Gen 1,28 ) Trasmettendo ai loro figli la vita umana, l'uomo e la donna, come sposi e genitori, cooperano in un modo unico all'opera del Creatore [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 50].
366 La Chiesa insegna che ogni anima spirituale è creata direttamente da Dio [Cf Pio XII, Lett. enc. Humani generis: Denz. -Schönm., 3896; Paolo VI, Credo del popolo di Dio, 8] - non è "prodotta" dai genitori - ed è immortale: [Cf Concilio Lateranense V (1513): Denz. -Schönm., 1440] essa non perisce al momento della sua separazione dal corpo nella morte, e di nuovo si unirà al corpo al momento della risurrezione finale.
In particolare quest'ultimo articolo, dicendo che l'anima non è "prodotta" dai genitori - ed è immortale, si
sottintende, secondo me, che la parte corporea è "prodotta" dai genitori.
Si noti il termine "prodotta" e non il termine "creata" che solitamente viene riservato a Dio che è la causa prima di ogni essere e al Quale compete propriamente il titolo di Creatore.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Tuttavia SEMBRA CHE....
Le espressioni bibliche che seguono attribuiscono a Dio la creazione anche dei corpi.
Giob 10,8 Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi?Giob 10,9 Ricordati che come argilla mi hai plasmato e in polvere mi farai tornare.
Sal 138, 13 Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. 14 Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. ...
Ritengo che questi versetti si riferiscono a Dio come causa prima analogamente ad altri passi della Scrittura in cui a Dio viene attribuito direttamente tutto quello che succede sotto il sole anche se Dio non è il diretto responsabile di quel che accade ma lo permette solamente.
Possiamo procedere con l'approfondimento alla luce dei testi citati o di eventuali altri testi. Il confronto fraterno e sincero stimola la ricerca e sarebbe bello sentire in merito anche altri.