«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori». (Mc 2,17)
Nel nostro freddo cuore
possa nascere il Signore,
per portarvi il calore
del suo infinito Amore.
Buon Natale
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
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"Che cosa ha spinto Maria, giovane ragazza, ad affrontare quel viaggio? Che cosa, soprattutto, l'ha spinta a dimenticare se stessa, per spendere i primi tre mesi della sua gravidanza al servizio della cugina bisognosa di assistenza? La risposta sta scritta in un Salmo: "Corro per la via dei tuoi comandamenti, [Signore,] / perché hai dilatato il mio cuore" (Sal 118,32). Lo Spirito Santo, che rese presente il Figlio di Dio nella carne di Maria, dilatò il suo cuore alle dimensioni di quello di Dio e la spinse sulla via della carità.
Meditando questo mistero, noi vediamo bene che cosa significhi che la carità cristiana è una virtù "teologale"."
(Benedetto XVI 31.5.2007)
"Le parole di Elisabetta accendono nel suo spirito un cantico di lode, che è un’autentica e profonda lettura "teologica" della storia: una lettura che noi dobbiamo continuamente imparare da Colei la cui fede è senza ombre e senza incrinature. "L’anima mia magnifica il Signore".
Andando oltre la superficie, Maria "vede" con gli occhi della fede l’opera di Dio nella storia. Per questo è beata, perché ha creduto: per la fede, infatti, ha accolto la Parola del Signore e ha concepito il Verbo incarnato. La sua fede Le ha fatto vedere che i troni dei potenti di questo mondo sono tutti provvisori, mentre il trono di Dio è l’unica roccia che non muta e non cade. E il suo Magnificat, a distanza di secoli e millenni, resta la più vera e profonda interpretazione della storia, mentre le letture fatte da tanti sapienti di questo mondo sono state smentite dai fatti nel corso dei secoli.
Cari fratelli e sorelle! Torniamo a casa con il Magnificat nel cuore."
(Benedetto XVI 31.5.2008)
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In queste domeniche di Avvento, Gesù ci ha invitato a purificare i nostri cuori per procedere nel cammino di fede e poter realizzare il ruolo previsto per noi dal Disegno di Dio.
E noi, abbiamo purificato i nostri cuori? Abbiamo creduto? Con quale spirito abbiamo allestito il Presepio? Ora possiamo davvero dire: Buon Natale a tutti!
[Modificato da Caterina63 19/12/2012 20:03]
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)