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La psicologia degli adolescenti spiegata alle mamme e ai papà - educazione cristiana

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2013 11:03
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01/07/2013 10:13
 
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PARTE SECONDA

L'ADOLESCENZA E LE SUE EVOLUZIONI

CAPITOLO I

LE TRASFORMAZIONI FISICHE DELL'ADOLESCENZA


Riteniamo superfluo descrivere minutamente le manifestazioni fisiche della pubertà. Sono ben note alle nostre lettrici. Ci limitiamo a sottolineare alcuni fattori ignorati da molti. Il mese femminile non è affatto caratterizzato da un periodo di riposo cui succederebbe una brusca attività: è esattamente il contrario. Durante tutto il mese ovaie e utero sono in attività. Inizialmente l'ovaio secerne con intensità un ormone, la follicolina, che immette abbondantemente nel sangue, mentre l'utero moltiplica le cellule della sua superficie interna e i suoi vasi sanguigni, base della futura funzione materna.

Verso la metà del mese, un ovolo è giunto a maturazione nell'ovaio, si stacca, cade nell'addome ed è raccolto dal padiglione di una delle trombe. L'ovaio secerne allora un secondo ormone, il progesterone; contemporaneamente l'utero, grazie ai caratteri della mucosa uterina in fase secretiva, ha acquisito la succulenza necessaria ad un eventuale annidamento dell'ovolo; questo avviene mentre l'ovolo procede lentamente attraverso le trombe. Se l'ovolo, poco dopo la sua uscita dall'ovaio non incontra uno spermatozoo nella tromba, si riassorbe lentamente. Tutta l'impalcatura costruita dall'utero è allora eliminata in qualche giorno con l'emorragia mensile.

Durante tutto il periodo della vita in cui una donna può concepire, ovaie e utero sono dunque in attività costante. Solo la gravidanza modificherà questo ritmo; l'ovaio secerne allora, con una doppia intensità, il secondo ormone, il progesterone, che ha il compito di portare a buon termine la gravidanza stessa. Non solo l'ovaio e l'utero sono in attività: lo sono pure il sistema glandolare e i due sistemi nervosi antagonisti, il simpatico ed il vagotonico (Per ricordare più facilmente il significato di questi termini, leghiamo al sistema simpatico l'idea di un influsso che ci rende le cose e gli uomini simpatici, al vagotonico quella di un'impressione vaga, di malinconia); predomina ora l'uno ora l'altro: il loro influsso alternato e parzialmente opposto influisce sulla psiche.

Nessuna meraviglia quindi che contemporaneamente a questi " incidenti " fisiologici si abbiano variazioni dell'umore femminile. Abbiamo visto nel primo capitolo l'influsso del fisico sul carattere. Il periodo antecedente le mestruazioni e il periodo stesso delle mestruazioni sono spesso caratterizzati da una grande emotività, una maggiore suscettibilità, nervosismo, tendenza al pessimismo e allo scoraggiamento. Da buona educatrice, la mamma non trascurerà di avvertire la adolescente di queste reazioni psicologiche: le insegnerà a giudicare le proprie impressioni, esaminandone la causa, e a non lasciarsi commuovere eccessivamente. E soprattutto la mamma cercherà di ottenere che la figliola cerchi di non sopprimere gli sbalzi di umore e le tendenze al nervosismo o alla vivacità, cosa impossibile, ma di dominarle pacificamente: questo le sarà molto utile per una buona impostazione della vita matrimoniale e del suo futuro ruolo di educatrice.

In questo periodo dell'adolescenza, in cui l'organismo deve provvedere all'esercizio di queste nuove funzioni e ai bisogni della crescita, non deve meravigliare il fatto che la ragazza accusi malesseri vari: il mal di testa non è raro, così pure i disturbi di cuore e di ventre. Spesso l'adolescente si sente stanca: logica conseguenza del suo comportamento irragionevole! Quando si sente in piena forma, infatti, si da volentieri ad attività fisiche, a giuochi violenti e non si concede poi un riposo adeguato.

Inoltre i programmi scolastici non tengono conto delle condizioni fisiche dell'adolescenza. La maggior parte delle scuole assegnano agli studenti compiti a casa che li obbligano spesso a veglie prolungate. E poiché di solito le femmine sono più ambiziose e più desiderose di primeggiare e le insegnanti più esigenti dei loro colleghi uomini, la ragazza prende le cose più sul serio del ragazzo, pur avendo una resistenza fisica inferiore. Molti ragazzi, soprattutto quelli che abbiamo definito, di tipo virile, resistono vittoriosamente alle minacce di esaurimento scolastico trascurando i compiti, studiando poco le lezioni, non preoccupandosi di ottenere brillanti risultati. Se si tiene presente inoltre che gli insegnanti seguono meno alla lettera le circolari ministeriali, che la formazione fisica del ragazzo segue un ritmo meno rude di quello della ragazza, risulta chiaro che questa sia più incline alla stanchezza. Bisognerebbe che i programmi femminili tenessero conto di certe verità fisiologiche e che le mamme ottenessero dalle loro figliole di condurre una vita più equilibrata e di concedere al loro fisico il riposo sufficiente.

In un libro sulla adolescente, è impossibile non chiedere alle mamme di avvertire a tempo le loro bambine delle prime mestruazioni. Questo incidente, anche quando è atteso, ma soprattutto quando sopraggiunge all'improvviso, ha una notevole influenza sulla psiche della fanciulla.

Molte donne mature, alle quali a suo tempo fu reso il cattivo servizio di non avvertirle in anticipo, non si ricordano più lo choc emotivo che fu loro causato dagli incidenti della pubertà. Il nostro cuore è così fatto che col tempo ci adattiamo a poco a poco ai nostri guai e dimentichiamo l'intensità delle nostre prime emozioni. Cosi succede generalmente degli affetti distrutti o dei dolori provati. Ma questo adattamento, che in fondo è un bene, non deve far dimenticare alle mamme il loro dovere di evitare il più possibile alle figlie scosse emotive violente.

Tutta la psicologia moderna, nei suoi recenti progressi, ha messo vivacemente in luce l'influenza considerevole che possono esercitare sulla psicologia e l'equilibrio mentale, e affettivo dell'adulto, fatti che lo colpiscono violentemente durante l'infanzia o l'adolescenza. Di questo vi sono testimonianze numerose e incontrovertibili: spesso è ad incidenti occorsi durante i primi anni di vita che bisogna collegare l'insorgere di numerose psicosi, nevrosi, nevrastenie e psicastenie, ossessioni e idee fisse.

Il sopraggiungere delle mestruazioni ha una importanza notevole nella formazione della psicologia femminile. Innegabilmente il loro primo verificarsi costituisce un fatto notevole nella vita della giovinetta. Si può dire che determina in modo decisivo e progressivo il suo modo di prendere coscienza del suo destino di donna. Una mamma non deve mancare di avvertire la figlia di quello che sta per accaderle. Non quando il fatto è già avvenuto, ma in anticipo, deve darle le necessarie spiegazioni in proposito. Certe volte tuttavia questo dovere elementare viene trascurato dalle madri di famiglia, e non senza gravi danni per l'avvenire delle figlie.

Un ultimo consiglio. Quando verso i sedici anni una giovanetta non si fosse ancora sviluppata, è opportuno farla visitare dal medico. Potrebbe avvenire che appunto una mancanza di sviluppo progressivo mantenesse gli organi genitali ad uno stato inadeguato all'età, con la conseguenza di compromettere la fecondità della donna.

L'età dell'adolescenza della quale parliamo in quest'opera, è l'età prossima alla pubertà. Essa precede quest'ultima di uno o due anni, mentre si va preparando fisicamente. L'adolescente continua poi per un periodo di uno o due anni dopo la pubertà. Gli aspetti del carattere che andiamo tratteggiando si rileveranno dunque, in modo particolare fra i dodici e i quindici anni, oppure tra i gli undici e i sedici. Dopo questo periodo costateremo che la figliola ha lasciato l'adolescenza ed è entrata nella giovinezza.

Si nota che la pubertà è raggiunta sensibilmente più presto dalle ragazze che dai ragazzi; agli inizi dei dodici o tredici anni dalle prime, ai quattordici o quindici dai secondi. Questa precocità è visibile non soltanto dal punto di vista fisico, ma anche da quello psichico; la ragazza si desta alla vita affettiva, sentimentale e sociale più presto del ragazzo. Questo era già rilevabile, nella prima età, per la vita intellettuale: la comparsa del linguaggio, la ricchezza del vocabolario, la capacità di espressione e di comprensione sono conquiste più precoci nelle bambine.

La pubertà è quella che segna la differenziazione profonda tra la psicologia dei due sessi. Fino a questa età esisteva, ma poco accentuata. Le bambine giocano alla bambola e mostrano delle tendenze spiccatamente femminili in specie se hanno altre bambine per amiche. Qualora invece si abbia mescolanza di sesso, quando l'ambiente familiare sia composto di maschi e femmine, si vedono spesso le bambine partecipare con la medesima vivacità ai giochi violenti dei fratelli. Senza dubbio la bambina si rende conto che è femmina, ma è nella pubertà soprattutto che essa si avvia a prendere coscienza di ciò che costituisce nella vita la diversa funzione dell'uomo e della donna.

(Con questo non pensiamo affatto di negare certe affermazioni della psicanalisi la quale pretende che già nella prima età la bambina inconsciamente si senta sminuita per il fatto di non essere maschio. Gli psicanalisti basandosi su casi patologici che hanno in cura, volentieri esagerano l'importanza di queste impressioni di inferiorità. Si deve evitare di prendere alla lettera l'affermazione che queste impressioni si estendano a tutto il sesso femminile; non si può tuttavia negare la loro esistenza e rifiutarsi di vedere il loro influsso nella formazione della psicologia dell'adulto).

Ma ormai abbiamo parlato abbastanza delle trasformazioni fisiche della pubertà femminile. È tempo di occuparci del tema centrale della nostra opera, che verte sull'evoluzione psicologica dell'adolescenza.



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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