È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

LETTURE PER L'ANIMA

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2015 21:12
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
15/07/2013 10:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

La Monaca custodita ed il Monastero riformato per mezzo del Salterio



Un Conte era ricco e circondato da molti figli; temendo molto di non dare tutti quanti a nozze convenienti alla sua origine, offrì in voto una certa figlia molto delicata nel corpo, molto bella nell’aspetto, piccola d’età, al Beato Benedetto, affidandola alle Monache dell’ordine del medesimo, proprio perchè con esse avrebbe compiuto la scorciatoia della vita. La Vergine fu vestita, e poi questa, come altre figlie di nobili, visse nei trastulli.
Questa Congregazione di Monache si curava poco o niente nel conservare la Regola, ma, come un gregge che va per una via sbagliata, precipitava nella fossa dei vizi. Il confessore di quel luogo così disse a questa predetta Vergine: C’è per te qualche esercizio, con il quale guardandoti dall’ozio, potrai servire con maggiore purezza a Dio e alla Beata Vergine? E quella a lui: Mi domandi, o Padre, una cosa sconosciuta, sono piccola, ed abituata ai trastulli; se c’è qualche lavoro da fare, io certamente non sono stata abituata.

E lei a lui : Non è di incomodo, né di grande sforzo, ma di gran piacere ed è un cumulo di virtù. A lui ella rispose: Cosa è, disse, ciò di cui parli tanto lodevolmente? Indicamelo, ti prego, o Padre, senza indugiare. E quello a lei: Il Salterio, disse, ha il nome di Maria, ed è formato da centocinquanta Salutazioni Angeliche, dopo le singole dieci Salutazioni, un’Orazione del Signore sempre aggiungendo: perché così ho udito dal Beato Domenico. Questo, figlia, senza dubbio è l’esercizio sul primato della lode per il quale già è stato tenuto un Sermone. Ma essa: Lo saprò con l’esperienza, disse, se è così, come suggerisci. Ma egli: Ascolta dunque il modo che ti rivelerò, secondo il quale tu ti devi esercitare in esso. Leggerai la prima cinquantina, ripetendo e meditando su qualche punto dell’Incarnazione di Cristo. Dirai la seconda, meditando qualche punto salutare della Passione di lui. Dirai la terza per i tuoi peccati, e con questa domandando le preghiere di intercessione dei Santi che sono per te speciali nella devozione, ed imitando gli esempi di costoro.

Colpita interiormente da questi avvertimenti molto salutari, ed ottemperando la fanciulla lo recitò con animo gioioso e con grande devozione. Ella, con tale occupazione, rimase immune dai molti mali, dei quali era angosciato invece il Monastero delle Monache: e non solo acquistò la sanità della mente, ma anche, straordinariamente, la bellezza del corpo. Poiché prima nel mondo sempre si ammalava, questa infermità era stata la causa più grande, per cui fu offerta dai genitori alla Ordine Religioso. I genitori dunque apprendendo della salute di lei e sapendo che era molto bella, tentarono di impedirne la Professione (ancora infatti non era professa) e volevano darle come sposo l’illustrissimo figlio del Re di Spagna; ma lei stessa, più temendo Dio, che i genitori, fece la professione a tempo debito. Divenuta così Professa (poiché ciascuna delle monache aveva il proprio amico ed amante, con i quali erano solite cantare in coro, bere e fare molte cose riprovevoli), molti Nobili, scelsero lei che sapevano nobile e bella per amica, e le mandarono lettere per stimolarla a siffatte cose.

Lei angustiata, buttò le lettere nella cloaca, ponendo soltanto il suo amore nel Dio suo Gesù e nella Madre gloriosa di lui. Tuttavia il nemico del genere umano, vedendo queste stesse cose e avendo invidia di lei, eccitò le altre Monache contro costei, perché lei non si comportava come le altre, e perciò le altre disdegnandola, la perseguitavano e la chiamavano ipocrita. Né per questo, desistette da ciò che aveva intrapreso, ma con maggiore devozione invocava la Vergine Maria, chiedendo, che la fortificasse nella pazienza. Talvolta mentre essa pregava così, la Vergine gloriosa sempre benedetta, portando una lettera, la posò davanti ad essa, e in questa così era scritto: Maria, la Madre di Dio, saluta Giovanna figlia di Dio. E inoltre tre avvertimenti erano contenuti in essa, che se essa avesse terminato con assiduità, sarebbe giunta di più alla perfezione. Il primo di essi consisteva nel fatto che doveva continuare il Salterio incominciato più devotamente. Il secondo, che allontanasse da sé per quanto poteva, i cattivi pensieri e l’ozio. Il terzo, che dipingesse in ogni posto della propria cella i buoni avvertimenti che allontanavano dal male e spingevano al bene. Come per esempio quelli sulla Passione di Cristo, sul Regno dei Cieli, sulla morte, sull’inferno e così su altre cose, secondo l’esigenza delle sue tentazioni. La ragione di esse era questa, perché spesso con la tentazione dimenticava di resistere alle tentazioni. Giovanna compì devotamente tutte queste cose.

Capitò poi, che un tale Santo Abate, a cagione della riforma, si dirigesse in quel Convento, ma venne malamente ingiuriato e malmenato dagli amanti, e dagli innamorati di esse, ed infine costretto ad andar via, non senza gran dolore. Poi, (non era passato molto tempo), ritornò al medesimo Convento, non a motivo della riforma; ma per visitarlo, com’è di norma. Ricevuto dunque cortesemente da esse, nella seconda ora della notte, osservando in visione, vide tuttavia sia cose molto piacevoli, sia cose orribili: infatti vide una cella, come avvolta dalla luce del sole, e dentro una Signora Regina bellissima accompagnata da Santi di entrambi i sessi i quali erano di ineffabile bellezza. Era presente, con essi anche una fanciulla che pregava. Stavano intorno a quella cella innumerevoli demoni sotto ogni forma orribile d’animali, che emettevano voci nelle proprie maniere; ma come se fossero stati scagliati dei giavellotti, da lì furono allontanate tutte le schiere dei demoni. E così allontanandosi si sparsero per le altre camere, dove entravano in queste sotto forma di rospo, alcuni sotto l’aspetto di un serpente, alcuni sotto figura di un drago, ponendo innanzi, e offrendo alle Monache essenze corporee ed immonde. E tutte quelle, accettarono come una bevanda dolcissima, quei mortali veleni. Ed attraverso le loro bocche sia attraverso le singole membra entravano anche altre cose.

Egli dunque vedendo tutto ciò, e considerando tale miseria quasi in tutte, gridando, e deplorando e non dormendo, divenne quasi esamine, per l’angustia ed il terrore, e così come un morto fu portato in una cella, dove rimase per qualche tempo, ma, per volere di Dio, poi si ristabilì. Egli dunque, volendo andar via chiamò Giovanna e domandò con cura che cosa avesse visto. Lei dunque non essendo capace di negare, diceva che quella Signora era stata la Vergine Maria, con i Santi, verso i quali aveva la devozione nel suo Salterio. Sentendo questa cosa l’uomo di Dio si rallegrò molto e la esortò alla perseveranza nel Salterio. E considerando la virtù del Salterio, si prefisse con santa avvedutezza di riformare il Convento. Infatti comprò per ciascuna un Patriloquio mirabile e prezioso, dandone uno ad ogni Monaca con il tal patto, che ogni giorno ognuna dicesse un Salterio, aggiungendo e promettendo, che, mai avrebbe voluto riformare il loro Convento con la violenza.

Una ad una accettarono con gioia, sia perché si allietavano della bellezza del Patriloquio, sia perché non volevano essere riformate.
Fatto straordinario! La virtù del Salterio di Maria riformò quelle, che la violenza e la potestà di quel devoto Padre non potevano emendare. Infatti passò quasi un anno, e così avevano stabilito da se stesse, di abbandonare ogni vanagloria e, scrivendo al predetto Abate, gli notificarono, che erano pronte ad obbedire, in ogni cosa alla sua volontà. Dunque, riformatesi, condussero in seguito una vita degna di lode assieme alla predetta Giovanna, perseverando nel Salterio della Vergine Maria, per mezzo del quale avevano meritato una così immensa grazia.


Tratto da: Beato Alano della Rupe, Il Salterio di Gesù e di Maria. Genesi, storia e rivelazioni del Santissimo Rosario, pp. 609-613.

[SM=g1740771]


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:34. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com