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Tempo della Quaresima 2014 e Messaggio del Santo Padre ed altre meditazioni

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2014 15:01
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05/03/2014 12:44
 
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  Mercoledì delle Ceneri. Dal Messaggio del Beato Giovanni Paolo II per la Quaresima 2002 

Ci accingiamo a ripercorrere il cammino quaresimale, che ci condurrà alle solenni celebrazioni del mistero centrale della fede, il mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo. […] La Quaresima… costituisce un ritorno alle radici della fede, perché, meditando sul dono di grazia incommensurabile che è la Redenzione, non possiamo non renderci conto che tutto ci è stato dato per amorevole iniziativa divina. […]

« Che cosa mai possiedi — ammonisce san Paolo — che tu non abbia ricevuto? » (1 Cor 4, 7). Amare i fratelli, dedicarsi a loro è un'esigenza che scaturisce da questa consapevolezza. Più essi hanno bisogno, più urgente diventa per il credente il compito di servirli. […] Chiaro è il comando di Gesù: « Se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? » (Mt 5, 46). Il mondo valuta i rapporti con gli altri sulla base dell'interesse e del proprio tornaconto, alimentando una visione egocentrica dell'esistenza, nella quale troppo spesso non c'è posto per i poveri e i deboli. Ogni persona, anche la meno dotata, va invece accolta e amata per se stessa, al di là dei suoi pregi e difetti. Anzi, più è in difficoltà, più deve essere oggetto del nostro amore concreto. È quest'amore che la Chiesa, attraverso innumerevoli istituzioni, testimonia facendosi carico di ammalati, emarginati, poveri e sfruttati. I cristiani, in tal modo, diventano apostoli di speranza e costruttori della civiltà dell'amore. […]

Quale periodo più opportuno del periodo della Quaresima per rendere questa testimonianza di gratuità di cui il mondo ha tanto bisogno? Nell'amore stesso che Dio ha per noi c'è la chiamata a donarci, a nostra volta, agli altri gratuitamente… Sia così per ogni cristiano, nelle diverse situazioni in cui egli si trova.



Dal «Commento al Libro di Giobbe» di san Gregorio Magno, papa

Paolo, osservando in se stesso le ricchezze della sapienza interiore e vedendo che all'esterno egli era corpo corruttibile, disse: «Abbiamo questo tesoro in vasi di creta» (2 Cor 4, 7). Ecco che nel beato Giobbe il vaso di creta sentì all'esterno i colpi e le rotture, ma questo tesoro internamente rimase intatto. Al di fuori si screpolò a causa delle ferite, ma il tesoro della sapienza all'interno rinasceva inesauribilmente, tanto da manifestarsi all'esterno in queste sante espressioni: «Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?» (Gb 2, 10). […]

E' certamente un grande conforto nelle tribolazioni richiamare alla memoria i benefici del nostro Creatore, mentre si sopportano le avversità. Né ciò che viene dal dolore ci può scoraggiare, se subito richiamano alla mente il conforto che i doni ci recano. Per questo è stato scritto: Nel tempo della prosperità non dimenticare la sventura e nel tempo della sventura non dimenticare il benessere (cfr. Sir 11, 25).

Chiunque gode prosperità, ma nel tempo di essa non ha timore anche dei flagelli, a causa del benessere cade nell'arroganza. Chi invece, oppresso da flagelli, non cerca al tempo stesso di consolarsi con la memoria dei doni ricevuti, è annientato dai sentimenti di sconforto o anche di disperazione. Bisogna dunque unire assieme le due cose, in modo che l'una sia sempre sostenuta dall'altra.



Dalla «Spiegazione dell'Ecclesiaste» di san Gregorio di Agrigento, vescovo
"L'anima mia esulti nel Signore"

«Va', mangia con gioia il tuo pane, bevi con cuore lieto il tuo vino perché Dio ha già gradito le opere tue» (Qo 9, 7). Potremmo prendere queste parole come una sicura e sana norma di saggezza umana per la vita di tutti i giorni. Tuttavia la spiegazione anagogica ci porta ad una considerazione più alta, e ci insegna a considerare il pane celeste e mistico che è disceso dal cielo e ha portato la vita nel mondo. Così pure bere il vino spirituale con cuore sereno significa dissetarsi di quel vino che uscì dal costato della vera vite, al momento della sua passione salvifica. […]

«Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato» (Pro 9, 5). Coloro ai quali viene rivolto questo invito, devono compiere opere di luce, in modo da avere le loro anime splendenti non meno della luce stessa, come dice il Signore nel vangelo: «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli» (Mt 5, 16). Anzi in tal caso vedranno scendere sul loro capo anche l'olio, cioè lo Spirito di verità, che li proteggerà e li preserverà da ogni maleficio di peccato.



Dal «Commento all'Ecclesiaste» di san Girolamo, sacerdote
"Cercate le cose di lassù"

«Ogni uomo, a cui Dio concede ricchezze e beni, ha anche facoltà di goderli e prendersene la sua parte, e di godere delle sue fatiche: anche questo è dono di Dio. Egli non penserà infatti molto ai giorni della sua vita, poiché Dio lo tiene occupato con la gioia del suo cuore» (Qo 5, 18-19). […Per] colui che si nutre delle sue sostanze nel turbinio delle sue preoccupazioni e dei suoi affanni e, con grave peso e tedio della vita, accumula cose destinate poi a perire… c'è solo un cumulo di fastidi. […]

Ma è meglio, secondo l'Apostolo, scorgere il bene da godere non tanto nel cibo e nella bevanda materiale, ma nel nutrimento dello spirito concesso da Dio. […] Deve ritenersi veramente saggio colui che, istruito nelle divine Scritture, ha tutta la sua fatica sulle sue labbra e la sua brama non è mai sazia (cfr. Qo 6, 7), dal momento che sempre desidera di imparare. In questo il savio si trova in condizione migliore dello stolto (cfr. Qo 6, 8), perché, sentendosi povero (quel povero che è proclamato beato dal vangelo), si affretta ad abbracciare ciò che riguarda la vera vita… ed è povero di opere malvage, e sa dove risiede Cristo, che è la vita.






PAPA FRANCESCO

UDIENZA GENERALE

Piazza San Pietro
Mercoledì delle Ceneri, 5 marzo 2014

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Cari fratelli e sorelle, buongiorno

inizia oggi, Mercoledì delle Ceneri, l’itinerario quaresimale di quaranta giorni che ci condurrà al Triduo pasquale, memoria della passione, morte e risurrezione del Signore, cuore del mistero della nostra salvezza.
La Quaresima ci prepara a questo momento tanto importante, per questo è un tempo “forte”, un punto di svolta che può favorire in ciascuno di noi il cambiamento, la conversione. Tutti noi abbiamo bisogno di migliorare, di cambiare in meglio. La Quaresima ci aiuta e così usciamo dalle abitudini stanche e dalla pigra assuefazione al male che ci insidia. Nel tempo quaresimale la Chiesa ci rivolge due importanti inviti: prendere più viva consapevolezza dell’opera redentrice di Cristo; vivere con più impegno il proprio Battesimo.

La consapevolezza delle meraviglie che il Signore ha operato per la nostra salvezza dispone la nostra mente e il nostro cuore ad un atteggiamento di gratitudine verso Dio, per quanto Egli ci ha donato, per tutto ciò che compie in favore del suo Popolo e dell’intera umanità. Da qui parte la nostra conversione: essa è la risposta riconoscente al mistero stupendo dell’amore di Dio. Quando noi vediamo questo amore che Dio ha per noi, sentiamo la voglia di avvicinarci a Lui: questa è la conversione.

Vivere fino in fondo il Battesimo – ecco il secondo invito – significa anche non abituarci alle situazioni di degrado e di miseria che incontriamo camminando per le strade delle nostre città e dei nostri paesi. C’è il rischio di accettare passivamente certi comportamenti e di non stupirci di fronte alle tristi realtà che ci circondano. Ci abituiamo alla violenza, come se fosse una notizia quotidiana scontata; ci abituiamo a fratelli e sorelle che dormono per strada, che non hanno un tetto per ripararsi. Ci abituiamo ai profughi in cerca di libertà e dignità, che non vengono accolti come si dovrebbe. Ci abituiamo a vivere in una società che pretende di fare a meno di Dio, nella quale i genitori non insegnano più ai figli a pregare né a farsi il segno della croce.

Io vi domando: i vostri figli, i vostri bambini sanno farsi il segno della croce? Pensate. I vostri nipoti sanno farsi il segno della croce? Glielo avete insegnato? Pensate e rispondete nel vostro cuore. Sanno pregare il Padre Nostro? Sanno pregare la Madonna con l'Ave Maria? Pensate e rispondetevi. Questa assuefazione a comportamenti non cristiani e di comodo ci narcotizza il cuore!

La Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta, per recuperare la capacità di reagire di fronte alla realtà del male che sempre ci sfida. La Quaresima va vissuta come tempo di conversione, di rinnovamento personale e comunitario mediante l’avvicinamento a Dio e l’adesione fiduciosa al Vangelo. In questo modo ci permette anche di guardare con occhi nuovi ai fratelli e alle loro necessità. Per questo la Quaresima è un momento favorevole per convertirsi all’amore verso Dio e verso il prossimo; un amore che sappia fare proprio l’atteggiamento di gratuità e di misericordia del Signore, il quale «si è fatto povero per arricchirci della sua povertà» (cfr 2 Cor 8,9).

Meditando i misteri centrali della fede, la passione, la croce e la risurrezione di Cristo, ci renderemo conto che il dono senza misura della Redenzione ci è stato dato per iniziativa gratuita di Dio.

Rendimento di grazie a Dio per il mistero del suo amore crocifisso; fede autentica, conversione e apertura del cuore ai fratelli: questi sono elementi essenziali per vivere il tempo della Quaresima. In questo cammino, vogliamo invocare con particolare fiducia la protezione e l’aiuto della Vergine Maria: sia Lei, la prima credente in Cristo, ad accompagnarci nei giorni di preghiera intensa e di penitenza, per arrivare a celebrare, purificati e rinnovati nello spirito, il grande mistero della Pasqua del suo Figlio.


Saluti:

Chers amis de langue française, je suis heureux de vous accueillir ce matin. Je salue particulièrement les membres de la faculté de théologie d’Angers, les paroisses et les nombreux groupes de jeunes venus de France et de Suisse. Que la Vierge Marie vous accompagne en ces jours de prière intense et de pénitence qui nous préparent à célébrer le grand mystère de la Pâque de son Fils ! Bon carême à tous!

[Cari amici di lingua francese, sono felice di accogliervi quest’oggi. Saluto in particolare i membri della Facoltà di Teologia di Angers, i gruppi parrocchiali e i numerosi giovani venuti dalla Francia e dalla Svizzera. Che la Vergine Maria vi accompagni in questi giorni di intensa preghiera e di penitenza che ci preparano a celebrare il grande mistero della Pasqua del suo Figlio! Buona Quaresima a tutti!]

I greet all the English-speaking pilgrims present at today’s Audience, including those from Malta, Denmark, Sweden, Indonesia, Canada and the United States. May the Lenten journey we begin today bring us to Easter with hearts purified and renewed by the grace of the Holy Spirit. Upon you and your families I invoke joy and peace in Christ our Redeemer!

[Saluto tutti i pellegrini di lingua inglese presenti a questa Udienza, specialmente quelli provenienti da Malta, Danimarca, Svezia, Indonesia, Canada e Stati Uniti. A tutti auguro che il cammino quaresimale che oggi iniziamo ci porti alla gioia della Pasqua con cuori purificati e rinnovati dalla grazia dello Spirito Santo. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace in Cristo nostro Redentore!]

Ein herzliches Willkommen an alle Gäste aus Deutschland, Österreich, aus der Schweiz und aus Südtirol! Besonders begrüße ich die jungen Menschen, die Schülergruppen und die Studierenden, die heute unter uns sind. Euch allen wünsche ich eine erfüllte und gnadenreiche Fastenzeit und einen schönen Aufenthalt hier in Rom. Gott segne euch!

[Un vivo benvenuto ai pellegrini venuti dalla Germania, dall’Austria, dalla Svizzera e dall’Alto Adige. In particolare, saluto i giovani, i gruppi di alunni e gli studenti, che sono oggi tra noi. Vi auguro un tempo quaresimale ricco di grazia e un bel soggiorno qui a Roma. Dio vi benedica!]

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, México, Argentina y otros países latinoamericanos. En este tiempo de Cuaresma, invito a todos a invocar con confianza la ayuda de la Virgen María, para que nos acompañe en estos días de oración y de penitencia, para llegar a celebrar, renovados en el espíritu, el gran misterio de la Pascua de su Hijo. Muchas gracias.

Com ânimo feliz e agradecido, saúdo o grupo vindo de Riberão e Guimarães e também os professores e os alunos das comunidades escolares de Lourinhã e Viana do Castelo. Sobre vós e demais peregrinos de língua portuguesa, invoco a protecção daVirgem Maria. Que Ela vos tome pela mão durante os próximos quarenta dias, ajudando-vos a ficar mais parecidos com Jesus ressuscitado.Desejo-vos uma santa e frutuosa Quaresma!

[Con animo gioioso e riconoscente, saluto il gruppo venuto da Ribeirão e Guimarães ed anche i professori e gli alunni delle comunità scolastiche di Lourinhã e Viana do Castelo. Su di voi e su tutti gli altri pellegrini di lingua portoghese, invoco la protezione della Vergine Maria: Ella vi prenda per mano lungo i prossimi quaranta giorni, aiutandovi a diventare più simili a Gesù risorto. Vi auguro una Quaresima santa e ricca di frutti.]

أتوجه بتحية حارة إلى الأخوات والإخوة الناطقين باللغة العربية، وخاصة القادمين من جمهورية مصر العربية ومن الشرق الأوسط: إن زمن الصوم الأربعيني هو فرصة تأتينا من العناية الإلهية حتى ندرك توبة القلب، وكي نطهر أنفسنا من خطيئة اللامبالاة أمام آلام ومعاناة الآخرين. ليرشدكم الرب، بشفاعة العذراء مريم، إلى عيش زمن صوم مثمر!

[Rivolgo un caro saluto ai fratelli e alle sorelle di lingua araba, specialmente quelli provenienti dall’Egitto e dal Medio Oriente: il tempo della Quaresima è un’opportunità offerta dalla Provvidenza per raggiungere la conversione del cuore, e per purificarci dal peccato dell’indifferenza di fronte al dolore e alla sofferenza degli altri. Il Signore vi guidi, con l’intercessione della Vergine Maria, a vivere una Quaresima fruttuosa!]

Drodzy polscy pielgrzymi. Wielki Post jest czasem dziękczynienia za zbawczą miłość Chrystusa, czasem nawrócenia i otwarcia serca na miłość braci. Zawierzamy tę drogę Najświętszej Maryi, która jako pierwsza wierząca w Chrystusa towarzyszy nam w dniach modlitwy i pokuty, abyśmy oczyszczeni i odnowieni w duchu mogli celebrować wielką tajemnicę Paschy Jej Syna. Z serca wam błogosławię.

[Cari pellegrini polacchi, la Quaresima è un tempo di ringraziamento per l’amore salvifico di Cristo, della conversione e dell’apertura del cuore all’amore dei fratelli. Affidiamo questo cammino a Maria Santissima, che, prima tra i credenti in Cristo, ci accompagna in questi giorni di preghiera e di penitenza, affinché, purificati e rinnovati nello spirito, possiamo celebrare il grande mistero della Pasqua del suo Figlio. Vi benedico di cuore!]

* * *

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana. .....Tutti esorto a vivere con gioia la fede, testimoniando l’amore del Signore per ogni persona.

Un pensiero speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi, Mercoledì delle Ceneri, inizia l’itinerario quaresimale. Cari giovani, vi auguro di vivere questo tempo di grazia con un autentico spirito penitenziale, come un ritorno al Padre, che tutti attende a braccia aperte. Cari malati, vi incoraggio ad offrire le vostre sofferenze per la conversione di quanti vivono lontani da Dio; ed auguro a voi, cari sposi novelli, di costruire con coraggio e generosità la vostra famiglia sulla salda roccia dell'amore divino.




 





[Modificato da Caterina63 05/03/2014 15:39]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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