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Meditazioni quotidiane: Maggio - Giugno

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2014 18:15
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12/05/2014 23:31
 
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 il detto: Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce....
è davvero calzante per questa notizia


Cina: la comunità cattolica vive intensamente il mese mariano



Pellegrinaggi, rosari, ore di adorazione, processioni e celebrazioni eucaristiche solenni, opere caritative, tenendo sempre aperta la porta della chiesa per i fedeli e per quanti desiderano entrarvi, sono alcune iniziative che contraddistinguono il mese di maggio che la comunità cattolica sta vivendo intensamente, radicato nella profonda devozione mariana dei cinesi.

Secondo le informazioni raccolte dall’agenzia Fides, il 9 maggio, giorno del 90.mo anniversario dell’apparizione della Madonna di Lang Shan (uno dei 12 santuari mariani della Cina con il titolo di pontificio) nella diocesi di Hai Men (Nan Tong), della provincia cinese di Jiang Su, è stata celebrata la solenne benedizione del nuovo reliquiario collocato nella cattedrale, contenente le reliquie di Santa Teresa di Lisieux, patrona delle Missioni, che è l’unico dell’Estremo Oriente.

Secondo il vescovo di Hai Men, mons. Shen Bin, ogni anno, il 9 maggio, il santuario accoglie “migliaia di fedeli che pregano per l’evangelizzazione del mondo e della Cina”. La diocesi ha voluto quindi che il Santuario mariano ed il reliquiario di Santa Teresina diventassero, nel mese di maggio, i punti di riferimento della devozione mariana e di un nuovo slancio dell’evangelizzazione.

Tra le altre iniziative, all’inizio del mese di maggio i seminaristi, le religiose e i fedeli laici che studiano nel Seminario della diocesi di Pechino hanno compiuto un pellegrinaggio mariano nelle parrocchie del distretto di Tong Zhou, a Pechino. (R.P.)




Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2014/05/11/cina:_la_comunit%C3%A0_cattolica_vive_intensamente_il_mese_mariano/it1-798112 
del sito Radio Vaticana 






Anniversario di Fatima. I Papi e il mondo "consegnato" a Maria



La Chiesa celebra oggi, 13 maggio,  il 97.mo anniversario della prima apparizione della Vergine a Fatima. Nel corso dei decenni, con il crescere della devozione mariana legata a questo evento, i Pontefici hanno spesse volte affidato l’umanità alla protezione della Madonna apparsa ai tre pastorelli, in particolare Giovanni Paolo II, la cui vicenda si lega in modo unico a quel lontano 13 maggio 1917.

“Ave Maria, Santa Maria”. “Ave Maria, Santa Maria”. E via saltellando e divertendosi, con un occhio al gregge portato al pascolo. Il simpatico Rosario “abbreviato” recitato da Lucia, Francesco e Giacinta, i pastorelli di Fatima, è una pagina di storia e racconta di tre cuori limpidi nei quali quella Mamma invocata tra un gioco e l’altro, con la spensierata semplicità dei ragazzini, decide di andare ad abitare. Tre cuori come tre case, non sporcate dal mondo, da dove intervenire per scuotere le coscienze del mondo, che invece da un paio d’anni ha dato il via alla più grande carneficina della storia e che non prega la Madre del cielo ma piuttosto strappa milioni di figli alle mamme della terra per gettarli fra le trincee e in pasto ai cannoni.

Il potere del Rosario per convertire i cuori di chi dispone degli esseri umani per i propri giochi di potere. Le apparizioni di Fatima, le rivelazioni, nascono in quella contingenza ma attraversano col loro messaggio universale la storia del Novecento: da quel 13 maggio 1917, sono un raggio di forza e di tenerezza mariana che getta luce sempre un metro oltre l’orizzonte umano. La recente Canonizzazione di Giovanni Paolo II ha rievocato il suo strettissimo legame con la Vergine di Fatima. E proprio il Papa che varca con la Chiesa la soglia della speranza del Duemila, in quel crogiolo di attese che si coagula attorno al nuovo millennio “consegna” il futuro del nuovo secolo alla Madre con parole indimenticabili. Vengono pronunciate l’8 ottobre 2000, giorno del Giubileo dei vescovi:

“Vogliamo oggi affidarti il futuro che ci attende,chiedendoti d’accompagnarci nel nostro cammino.
Siamo uomini e donne di un'epoca straordinaria,
tanto esaltante quanto ricca di contraddizioni.
L'umanità possiede oggi strumenti d’inaudita potenza:
può fare di questo mondo un giardino,
o ridurlo a un ammasso di macerie (...)
Oggi come mai nel passato,
l'umanità è a un bivio.
E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo,
o Vergine Santa, nel tuo figlio Gesù”.

Da allora, il futuro ha scritto 14 anni di storia e di macerie ancora si contano ammassi fumanti in troppe parti del mondo. Ma, un’ottava sotto il fragore delle moderne esplosioni kamikaze, delle autobombe, degli ordigni sganciati con sofisticata violenza dai droni, resiste il mormorio sottile dei milioni di “Ave Maria, Santa Maria” che alla Madonna di Fatima ogni giorno vengono levati perché il mondo continui a nutrire la speranza e così a conservare un futuro.

da non dimenticare la visita apostolica di Benedetto XVI a Fatima

VIAGGIO APOSTOLICO IN PORTOGALLO 
NEL 10° ANNIVERSARIO DELLA BEATIFICAZIONE 
DI GIACINTA E FRANCESCO, PASTORELLI DI FÁTIMA
(11-14 MAGGIO 2010)

VISITA ALLA CAPPELLINA DELLE APPARIZIONI

PREGHIERA ALLA MADONNA

Cappellina delle Apparizioni - Fátima
Mercoledì, 12 maggio 2010

 

 

Santo Padre Benedetto XVI:

Signora Nostra 
e Madre di tutti gli uomini e le donne,
eccomi come un figlio
che viene a visitare sua Madre
e lo fa in compagnia 
di una moltitudine di fratelli e sorelle.
Come successore di Pietro,
a cui fu affidata la missione
di presiedere al servizio
della carità nella Chiesa di Cristo
e di confermare tutti nella fede
e nella speranza,
voglio presentare al tuo
Cuore Immacolato
le gioie e le speranze
nonché i problemi e le sofferenze
di ognuno di questi tuoi figli e figlie
che si trovano nella Cova di Iria
oppure ci accompagnano da lontano.

Madre amabilissima,
tu conosci ciascuno per il suo nome,
con il suo volto e la sua storia,
e a tutti vuoi bene
con la benevolenza materna
che sgorga dal cuore stesso di Dio Amore.
Tutti affido e consacro a te,
Maria Santissima,
Madre di Dio e nostra Madre.

Cantori e assemblea:

Noi ti cantiamo e acclamiamo, Maria (v.1)

Santo Padre:

Il Venerabile Papa Giovanni Paolo II,
che ti ha visitato per tre volte, qui a Fatima,
e ha ringraziato quella «mano invisibile»
che lo ha liberato dalla morte
nell’attentato del tredici maggio,
in Piazza San Pietro, quasi trenta anni fa,
ha voluto offrire al Santuario di Fatima
un proiettile che lo ha ferito gravemente
e fu posto nella tua corona di Regina della Pace.

È di profonda consolazione 
sapere che tu sei coronata 
non soltanto con l’argento
e l’oro delle nostre gioie e speranze,
ma anche con il «proiettile»
delle nostre preoccupazioni e sofferenze.

Ringrazio, Madre diletta,
le preghiere e i sacrifici
che i Pastorelli
di Fatima facevano per il Papa,
condotti dai sentimenti
che tu hai ispirato loro nelle apparizioni.

Ringrazio anche tutti coloro che,
ogni giorno,
pregano per il Successore di Pietro
e per le sue intenzioni
affinché il Papa sia forte nella fede,
audace nella speranza e zelante nell’amore.

Cantori e assemblea:

Noi ti cantiamo e acclamiamo, Maria (v.2)

Santo Padre:

Madre diletta di tutti noi,
consegno qui nel tuo Santuario di Fatima,
la Rosa d’Oro
che ho portato da Roma,
come omaggio di gratitudine del Papa
per le meraviglie che l’Onnipotente
ha compiuto per mezzo di te
nei cuori di tanti che vengono pellegrini
a questa tua casa materna.

Sono sicuro che i Pastorelli di Fatima
i Beati Francesco e Giacinta 
e la Serva di Dio Lucia di Gesù
ci accompagnano in quest’ora di supplica e di giubilo.

 

ATTO DI AFFIDAMENTO E CONSACRAZIONE
DEI SACERDOTI AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

PREGHIERA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

Chiesa SS.ma Trinità - Fátima
Mercoledì, 12 maggio 2010


  

 

Madre Immacolata,
in questo luogo di grazia,
convocati dall'amore del Figlio tuo Gesù,
Sommo ed Eterno Sacerdote, noi,
figli nel Figlio e suoi sacerdoti,
ci consacriamo al tuo Cuore materno,
per compiere con fedeltà la Volontà del Padre.

Siamo consapevoli che, senza Gesù,
non possiamo fare nulla di buono (cfr Gv 15,5)
e che, solo per Lui, con Lui ed in Lui,
saremo per il mondo
strumenti di salvezza.

Sposa dello Spirito Santo,
ottienici l'inestimabile dono
della trasformazione in Cristo.
Per la stessa potenza dello Spirito che,
estendendo su di Te la sua ombra,
ti rese Madre del Salvatore,
aiutaci affinché Cristo, tuo Figlio,
nasca anche in noi.
Possa così la Chiesa
essere rinnovata da santi sacerdoti,
trasfigurati dalla grazia di Colui
che fa nuove tutte le cose.

Madre di Misericordia,
è stato il tuo Figlio Gesù che ci ha chiamati
a diventare come Lui:
luce del mondo e sale della terra
(cfr Mt 5, 13-14).

Aiutaci,
con la tua potente intercessione,
a non venir mai meno a questa sublime vocazione,
a non cedere ai nostri egoismi,
alle lusinghe del mondo
ed alle suggestioni del Maligno.

Preservaci con la tua purezza,
custodiscici con la tua umiltà
e avvolgici col tuo amore materno,
che si riflette in tante anime
a te consacrate
diventate per noi
autentiche madri spirituali.

Madre della Chiesa,
noi, sacerdoti,
vogliamo essere pastori
che non pascolano se stessi,
ma si donano a Dio per i fratelli,
trovando in questo la loro felicità.
Non solo a parole, ma con la vita,
vogliamo ripetere umilmente,
giorno per giorno,
il nostro "eccomi".

Guidati da te,
vogliamo essere Apostoli
della Divina Misericordia,
lieti di celebrare ogni giorno
il Santo Sacrificio dell'Altare
e di offrire a quanti ce lo chiedono
il sacramento della Riconciliazione.

Avvocata e Mediatrice della grazia,
tu che sei tutta immersa
nell'unica mediazione universale di Cristo,
invoca da Dio, per noi,
un cuore completamente rinnovato,
che ami Dio con tutte le proprie forze
e serva l'umanità come hai fatto tu.

Ripeti al Signore
l'efficace tua parola:
"non hanno più vino" (Gv 2,3),
affinché il Padre e il Figlio riversino su di noi,
come in una nuova effusione,
lo Spirito Santo.

Pieno di stupore e di gratitudine
per la tua continua presenza in mezzo a noi,
a nome di tutti i sacerdoti,
anch'io voglio esclamare:
"a che cosa devo che la Madre del mio Signore
venga a me?" (Lc 1,43)

Madre nostra da sempre,
non ti stancare di "visitarci",
di consolarci, di sostenerci.
Vieni in nostro soccorso
e liberaci da ogni pericolo
che incombe su di noi.
Con questo atto di affidamento e di consacrazione,
vogliamo accoglierti in modo
più profondo e radicale,
per sempre e totalmente,
nella nostra esistenza umana e sacerdotale.

La tua presenza faccia rifiorire il deserto
delle nostre solitudini e brillare il sole
sulle nostre oscurità,
faccia tornare la calma dopo la tempesta,
affinché ogni uomo veda la salvezza
del Signore,
che ha il nome e il volto di Gesù,
riflesso nei nostri cuori,
per sempre uniti al tuo!

Così sia!

 



Una fede che Papa Francesco, il 13 ottobre scorso, ha espresso per tutti nella Giornata mariana nell’Anno della Fede:

“Siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi
e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri cuori.
Ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo
e riceviamo la consolante carezza del tuo sorriso.
Custodisci la nostra vita fra le tue braccia:
benedici e rafforza ogni desiderio di bene;
ravviva e alimenta la fede;
sostieni e illumina la speranza;
suscita e anima la carità;
guida tutti noi nel cammino della santità”.



  ricordiamo anche questo post:  2017 festeggeremo Lutero o le Apparizioni della Vergine Santa a Fatima?



[Modificato da Caterina63 17/05/2014 10:16]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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