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Meditazioni quotidiane: Maggio - Giugno

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2014 18:15
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27/05/2014 17:44
 
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GIUGNO

 

  CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE

da recitarsi durante tutto il mese di Giugno.

 

Adorabile Salvatore, accettate tutto ciò ch'io farò d'or innanzi come altrettanti atti d'espiazione, di riparazione e di sacrifizio continuo al vostro Cuore, oltraggiato dall'ingratitudine dei peccatori! Io mi offro a Voi, o Cuore del mio Gesù, con l'intenzione che tutta la mia vita, tutti i miei patimenti, tutte le mie azioni, tutto l'esser mio siano impiegati ad amarvi, adorarvi, glorificarvi nel tempo e nell'eternità.

“Io, N. N., per esservi grato e per riparare alle mie infedeltà, vi dono il cuore, ed interamente mi consacro a Voi, amabile mio Gesù, e col vostro aiuto propongo di non più peccare”.

 

1° .-100 giorni d'indulgenza dicendo questa seconda preghiera tra virgolette avanti l'immagine del S. Cuore;

2°.- Ind. Plenaria una volta al mese, a chi la recita ogni giorno, dicendo un Pater, Ave e Gloria per il S. Padre e avendo fatto la Confessione e Comunione entro il mese.

 

Santo protettore.

S. Luigi Gonzaga, i Santi Pietro e Paolo.

 

  Dolce Cuor del mio Gesù, Fa che io t'ami sempre più.

 

Virtù da praticarsi.

Fervore in tutti gli esercizi di pietà

 

1° Giugno

DIVOZIONE AL SACRO CUORE DI GESÙ

 

1. Divozione cara a Gesù. Ogni atto di religione, ogni pia pratica, purché fatta bene, è gradita a Gesù; ma le divozioni introdotte e approvate dalla Chiesa per espresso comando di Gesù, portano con sé un'ulteriore prova che gli sono ancor più care. S. Margherita Maria Alacoque, nelle tre rivelazioni principali (1673, 1674, 1675) vide Gesù col Cuore tra mistiche fiamme, esprimerle la volontà che fosse istituita una apposita festa in onore del suo Sacro Cuore, per attrarre tutti ad amarlo. Rifletti seriamente: Gesù vuole che tu lo ami...

 

2. Divozione amabile. La divozione al Cuore di Gesù, è la divozione all'amore di Lui oltraggiato. Il Cuore di Gesù è il. centro della sua bontà, delle sue virtù, delle sue amabilità; è la fonte, di ogni grazia; è il libro di vita; è il rifugio del peccatore, la dimora prediletta del giusto; è il cuore che tanto ha amato gli uomini...', e noi gli negheremo un po' d'amore, un atto di contrizione?

 

3. Divozione utile a tutti. Gesù promette agli amanti del Divin Cuore, grazie temporali, cioè pace nella famiglia, benedizioni nelle imprese temporali', grazie spirituali, ossia tutti i tesori d'amore, di grazia, di misericordia, di santificazione, d\ salvezza. Io prometto, diceva Gesù, che verserò su di loro ogni grazia. Rimani forse indifferente a tante promesse? Esigono solo un po' d'amore... Consacriamo il mese al Divin Cuore, e promettiamo perseveranza.

 

PRATICA. — Ripetiamo durante il giorno : Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch'io t'ami sempre più.

 

2 Giugno

LE SPINE DEL CUORE DI GESÙ

 

1. Spine e non rose attorno al S. Cuore. Nel comparire alla Alacoque, Gesù mostrava attorno al suo Cuore una corona di acute spine. Che linguaggio eloquente! I Santi, gli Angeli, Maria, gli intrecciano in cielo ricche ghirlande d'affetto, di lodi, di atti d'amore; eppure, quasi ciò nulla fosse. Gesù ricorda le spine acute con cui lo pungono gli uomini, e forse anche tu... Debbono essere ben acute! E tu rimani indifferente?

 

2. Molteplicità delle spine. Noi ci lamentiamo che quaggiù non v'è rosa senza spine; mormoriamo perché, di quando in quando, un affanno, o un patimento, o una croce ci travagliano la vita. Ma siamo sinceri! I nostri peccati meriterebbero castighi ben maggiori; per di più, il nostro patire è sempre lieve, momentaneo e sempre proporzionato da Dio alla nostra

capacità; mentre Gesù pativa molto di più, ed anche adesso mostra il suo Cuore tutto circondato di spine. Chi potrebbe numerarle? Impara una volta a soffrire rassegnato!

 

3. Inviti di Gesù. È un mistero come Gesù, pur tra le glorie del cielo, sovranamente beato in Se stesso, amato da milioni d'anime pure e sante, ricerchi dagli uomini una consolazione alle sue afflizioni. Eppure, Egli, mediante S, Margherita Maria, invita e stimola tutti a alleviargli le spine, a riparare le offese fattegli dai peccatori, ad amarlo... E noi rimarremo freddi? Negheremo a Gesù una goccia di consolazione?

 

PRATICA. — Spesso nel giorno, presentiamo a Gesù una rosa, cioè un atto d'amor di Dio.

 

3 Giugno

PRIMA SPINA: I MALVAGI

 

1. Numero dei peccatori. Furono purtroppo molti i Giudei sulla piazza del pretorio a gridare il crucifige; ma, lungo i secoli, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, quanti tornano a crocifiggere Gesù col peccato! In questo stesso istante, quanti peccati si commettono! Idolatri, atei, increduli...; anche tra i Cattolici, quanti sono i peccatori! Forse, tra questi, tu pure conficchi

la tua spina ogni giorno... E non provi orrore a incrudelire contro Gesù, tanto amabile?

 

2. Sfrenatezza dei peccatori. La Maddalena peccò molto, ma infine andò a Gesù pentita e amante. Longino squarciò il seno a Gesù con la lancia, ma è opinione che, scendendo dalla montagna, si percotesse il petto per dolore. Invece ora, con quanta impudenza, dai giovani e dai vecchi, si pecca con le disonestà, con le bestemmie, coi più empi sacrilegi... Quanti vivono

tranquilli sull'orlo dell'Inferno, come se nulla fosse!... Altro che convertirsi! Che spina acuta pel Cuore di Gesù!

 

3. Come alleviare questa spina? Separiamoci dai traviati, fuggendo il peccato volontario, detestandolo con tutto il cuore, cacciandolo da noi se s'annida nell'anima, evitando quei pericoli per cui già siamo caduti. Compensiamo Gesù delle malvagità altrui, con preghiere di riparazione, con la santa Comunione, con le giaculatorie, con le visite eucaristiche divote. Che fai tu di tutto questo per consolare Gesù?

 

PRATICA. — Ad ogni bestemmia che senti, ad ogni peccato che vedi commettere ripeti: Dio sia benedetto! (50 g. o. v.).

 

4 Giugno

SECONDA SPINA: GL'INDIFFERENTI

 

1. Indifferenza dei cuori. È il vizio dei nostri tempi! Per l'indifferente nel credere, tutte le religioni sono buone; nulla importa esser Ebreo o Turco, Protestante o Cattolico! Che assurdo! Altri sono indifferenti nei costumi: un peccato di più o di meno, che importa? I peccati veniali sono inezie... Possibile che a Gesù importi così poco la violazione della Sua legge? Altri sono indifferenti alle pratiche di pietà, alla Chiesa, alla preghiera, all'amore di Dio. Ti trovi anche tu fra questi?

 

2. È una spina di nera ingratitudine al Cuor dì Gesù. Egli fondò col suo Sangue la Chiesa Cattolica dandocela come unica arca di salvezza... Che dolorosa spina veder gli uomini non curarsi di un dono tanto prezioso! Gesù disse che avrebbe chiesto conto anche di una sola parola oziosa; pianse sull'indifferenza di Giuda; fece dire, che un solo peccato basta per trasgredire tutta la legge; ci diede i più teneri attestati d'amore per riaverne amore... E dopo tutto ciò, vederci indifferenti... Che spina! L'ingratitudine opprime il cuore. Non essere ingrato con Gesù!

 

3. Consoliamo Gesù: 1° Scuotendo l'indifferenza altrui: chi può, s'industrii d'esercitare l'apostolato con i mezzi offerti dall'Azione Cattolica; chi non può, supplisca col buon esempio. Ma lo faccia subito, che il tempo passa. 2° Rimuovendo la nostra indifferenza, ravvivando la fede e frequentando i Sacramenti. 3° Con l'Apostolato della preghiera.

 

PRATICA. — Recita tre Pater e A ve al Cuore di Gesù.

 

5 Giugno

TERZA SPINA: I TIEPIDI

 

1. Dolore di Gesù per la tiepidezza. Davide, a nome di Dio, già scriveva che se un nemico lo avesse maledetto, l'avrebbe sopportato in pace; ma come una stilettata al cuore era per lui l'ingiuria dell'amico. Gesù disse a S. Margherita Maria Alacoque: “ Nell'ingratitudine comune, ciò che mi riesce ancor più penoso, è il ricevere disprezzi, freddezze, irriverenze da cuori a me consacrati ”. E chi mai non è tiepido? Non sono anni e anni che addolori Gesù con la tua negligenza, freddezza, noncuranza, tiepidezza?

 

2. Minacce di Gesù contro i tiepidi. Geremia pronunzia maledizioni sui negligenti (XLVIII, 10); Gesù pianse sopra Gerusalemme e ne profetò la rovina, perché disprezzò una sua visita. Gesù che accoglie le Maddalene e ogni specie di peccatori, Egli che cercava il ravvedimento dello stesso Giuda, fece dire che avrebbe rigettato da sé il tiepido... E noi non badiamo alla tiepidezza? E noi ci crediamo sicuri del Paradiso, solo perché non commettiamo peccati mortali?.,. Temi la maledizione dei negligenti!,..

 

3. Rimedi alla tiepidezza. Pensiamo seriamente alle cadute di Pietro e di cento altre colonne della Chiesa per una momentanea debolezza; la stessa causa può produrre gli stessi effetti! Esaminiamo il male che la tiepidezza già produsse in noi e quello che possiamo temere. Gesù a consolazione del suo Cuore afflitto, ci intima di svegliarci, di amarlo con tutto il cuore. Gli negherai tanto conforto? Sia oggi il principio d'una vita fervorosa.

 

PRATICA. — Lungo il giorno ripeti : Gesù mio, misericordia? (300 g. o. v.).

 

6 Giugno

QUARTA SPINA: ABUSO DEI SACRAMENTI

 

1. Il Sacro Cuore fonte dei Sacramenti. Dall'aperto costato di Gesù crocifisso sgorgava sangue e acqua, simbolo della Chiesa e dei Sacramenti che di là attingono la loro virtù (S. Agostino). Il Battesimo ci apre la porta alle benedizioni del Divin Cuore; la Cresima ci comunica una particella della divina fortezza; nella Eucaristia Gesù ci dona tutto il suo Cuore; con la Penitenza ci richiama a Sé come pecorelle sbandate; il Sacerdozio possiede le chiavi del Sacro Cuore; il Matrimonio comunica una scintilla di vero amore; con la Estrema Unzione Gesù c'invita alle delizie dell'unione col suo Cuore. Pensiamo a tanti preziosi misteri...

 

2. Abusi di tanti doni. In quale stima si tengono i Sacramenti? Come è apprezzata la grazia del santo Battesimo? Un vile rispetto umano non ci fa vergognare di essere soldati di Cristo? Come ci confessiamo? Perche così freddamente e così raramente ci comunichiamo? Gesù rimarrà impassibile a così molteplici disprezzi?... Non cerchiamo cosa fanno gli altri: rimediamo alle azioni nostre!

 

3. Frequenza della S. Comunione. Questa, che è consigliata da tutti i Santi e da Santa Madre Chiesa, che è sorgente d'innumerevoli beni, principio e incoraggiamento alla santità, dolce mezzo di stringerci al Cuore amabile e amante di Gesù, purché sia fatta con le dovute disposizioni, è pure un facile mezzo per consolare il Cuore Divino, amareggiato da tante spine.

Proponiamoci la frequenza della Comunione.

 

PRATICA. — Facciamo una Comunione, almeno spirituale, per consolare Gesù afflitto.

 

7 Giugno

QUINTA SPINA: ABUSO DEL SANGUE PREZIOSO

 

1. Effusioni del Divin Sangue. Non bastò al Cuore Divino spargere qualche goccia di sangue...; tutto lo versò per me, per te. Considera con fede le sette principali effusioni fatte nella Circoncisione, nel Getsemani, sotto i flagelli, nella coronazione di spine, lungo la via del Calvario, nella crocifissione e nel crudele colpo di lancia... Con quali patimenti ci mostrò il suo amore! Che poteva fare di più per noi? E tu che potresti far di meno per Lui? Prendi una seria decisione.

 

2. Lamenti del Cuore di Gesù. Esce dal Sacro Cuore una voce straziante; Qual risultato dal mio Sangue? Che potevo fare di più per ottenere riconoscenza? Sparsi il mio sangue per mondarvi dal primo peccato, e voi li moltiplicate senza misura; lo sparsi per liberarvi dall'Inferno, e voi percorrete le vie che vi menano; lo sparsi per averne amore, e trovo ghiaccio dappertutto... O Gesù, perdono!... Abusai finora di tanta vostra bontà...; ma non sarà più così per l'avvenire...

 

3. Divozione al Sangue prezioso. È il principio di nostra salvezza; per virtù di questo Sangue i peccati sono cancellati, e il Paradiso ci è aperto. La voce di questo Sangue, gradita al Padre, ottiene pietà, misericordia per noi. Le nostre virtù e meriti sono nulli, disgiunti dalla virtù di esso: è il sigillo di salvezza. Preghiamo Gesù a comunicarcene i meriti, i frutti, le benedizioni : Sanguis eius super nos...

 

PRATICA. — Recitiamo sette Gloria Patri in onore delle sette effusioni del Sangue prezioso.

 

8 Giugno

MODI DI ONORARE IL CUORE DI GESÙ

 

1. Imitazione. Il S. Cuore è la sorgente di tutte le virtù di Gesù. Studiamene l'umiltà, la dolcezza, la pazienza, la carità, la purezza. Qual differenza dal nostro cuore! Dinanzi a tale specchio, le nostre millantate virtù come divengono piccole e misere! Oh se tu proponessi ogni mattina di ricopiare Gesù! Se nell'impeto della passione, levassi uno sguardo a Gesù per imitarlo! Se nelle tentazioni, nelle difficoltà, ti animassi col dire: Tutto per voi, Cuore sacratissimo di Gesù (300 g. o. v.).

 

2. Riparazione. Amando Gesù, come non sentirne gli oltraggi? Come rimanere indifferenti alle afflizioni di quel Cuore adorabile! 1° Riparazione, fuggire il peccato; 2° fare atti di contrizione, d'amore, di lode a Gesù, quando si commettono peccati innanzi a noi. 3° divozione della festa del S. Cuore e del Primo Venerdì d'ogni mese; 4°  pregare e fare Comunioni per i peccatori. Che mezzi facili! Ed io li dimentico...

 

3. Amore. Il S. Cuore è la fornace dell'amore. Portò fuoco d'amore, e ricerca amore. Come abbiamo noi corrisposto? Almeno nell'avvenire proponiamo un amore di confidenza, sperando tutto da Lui; un amore tenero come al più caro tra Ì fratelli, al più amoroso dei padri; un amore universale, consacrandogli pensieri, affetti, cuore, vita, eternità. Come mi veggo ancora indietro nella scienza dell'Amore! Gesù mio, dammi Amore!

 

PRATICA. — Ripetiamo lungo il giorno; O Divin Cuore, mi consacro tutto a voi.

 

9 Giugno

GL'INTERESSI DEL DIVIN CUORE

 

1- Le fiamme del Divin Cuore, Nell'apparire a S. Margherita Maria Alacoque, il Cuor di Gesù posava come su un letto di fiamme, e una vampa di fuoco sgorgava dal suo centro. Anche a S. Filippo comparì un globo di fuoco a incendiargli il cuore; per S. Teresa fu una saetta di fuoco che la incendiò d'amore. Se avessimo anche noi una simile grazia! Ma questi Santi se la meritarono con una vita pura, mortificata e con ardenti preghiere...; ed io che faccio per averla?

 

2. Significato delle fiamme. Dagli effetti che produssero, è facile capire essere le fiamme del Divin Cuore simbolo e strumento d'amore. Ma il fuoco, il più attivo fra gli elementi, è pure simbolo dell'attività, dello zelo del Cuor di Dio, e degli interessi che lo animarono sulla terra e tuttora lo muovono regnando in Cielo. Gesù in tutta la vita, sebbene bambino o semplice artigiano, nel segreto del suo Cuore lavorò sempre col pacificare il Padre, col pregare per noi e col cercare la nostra salvezza. Esempio di zelo, e rimprovero alla nostra indolente freddezza.

 

3. Cooperazione ai divini interessi. Studiarne i fini sublimi del Cuor di Gesù per cooperare con Lui secondo le nostre forze. Con essi Egli ci insegna non già a cercare la terra, ma il Cielo; non già a procacciarci onori, gloria, vanità, ricchezze, cose tutte momentanee e passeggere, ma la cosa più necessaria, la gloria di Dio e il nostro bene eterno.

 

PRATICA. Recita tre Pater e Ave al Cuore di Gesù.

 

10 Giugno

PRIMO INTERESSE: LA GLORIA DI DIO

 

1. Aneliti del Cuor di Gesù. L'oggetto, il centro, degli aneliti sgorgati dal divino Cuore, furono sempre l'onore, la gloria, il trionfo del suo Padre celeste: Io non cerco la mia gloria, ma il gusto e il beneplacito di mio Padre (Joann. VIII): Io vivo per il mio Padre (ib. IV, 58); Padre, non come io voglio, ma come tu vuoi (Mc. XIV, 36); Padre, glorificami come io sempre Ti ho glorificato. Il sospiro di Gesù è sempre rivolto al Cielo, e il tuo a che cosa tende?

 

2. La gloria di Dio è sempre il primo desiderio di Gesù. Come Dio, non può avere nelle sue operazioni estrinseche altro fine se non la propria gloria (Is. XLVIII. v. 11), unico oggetto degno di Lui; in quanto uomo, Gesù riconoscendosi minore del Padre, non può non bramarne, non zelarne il trionfo; perciò nella preghiera domenicale disse: Così pregherete: O Padre, sia santificalo il Tuo nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà, ossia trionfi la Tua gloria. Cerca di penetrare il senso profondo: trionfi la volontà di Dio, non la tua...

 

3. Comando di Gesù a noi. L'angelico S. Tommaso scrive che Gesù impone a tutti il severo comandamento di far lutto a gloria di Dio, in quelle parole: Amerai il tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le tue forze. Non cercare nelle preghiere, nei digiuni, nella giustizia, di piacere agli uomini, diceva Gesù. Il cibo, la bevanda, tutto sia a gloria di Dio (I Cor. X). L'hai tu e la rinnovi sovente questa retta intenzione?

 

PRATICA. — Offri tutto a gloria di Dio.

11 Giugno (1)             

SECONDO INTERESSE: LA SALVEZZA NOSTRA

 

1. Palpiti del Cuor di Gesù. Posa, come il prediletto Giovanni, il tuo capo sul Cuore di Gesù; ascolta come martella forte... Venni perché tutti abbiano la vita. Morì per salvarci; tende ancora le braccia per richiamarci a salvezza...; quindi al veder un'anima che pecca, che rimane nella colpa con indifferenza, che si danna, che piomba nell'Inferno, come palpita quel Cuore! O Gesù, quanti palpiti, anche per me, figlio prodigo, ingrato!... Lo so, e mi correggo!

 

2. È grande desiderio di Gesù vederci santi. Un'anima dannata è un trionfo pel demonio e un dolore a. Gesù che tutto fece per salvarla; un'anima dannata, è un bestemmiatore di più contro Gesù per tutta l'eternità; la Chiesa, il Regno di Dio patiscono una diminuzione di un adoratore per ogni anima che si danna; a Gesù che tutti vuol salvi, come riuscirà triste una perdita così dolorosa! Eppure se vivi male, Egli ti condannerà...

 

3. È facile salvare anime. Quante anime hai tu salvato finora? Nessun dannato potrà forse gettarti in faccia qualche scandalo, principio della sua riprovazione? Per liberarti da un conto così terribile, concorri a salvare anime col buon esempio che per tanti Santi fu origine di conversione; con la preghiera che mai sale inesaudita a favore dei peccatori. Se salvi un'anima, hai salvata la tua— Animam salvasti, animam tuam praedestinasti.

 

PRATICA. — Recita qualche preghiera e fa qualche penitenza per far evitare, almeno oggi, un peccato mortale, in tutto il mondo,

 

(1)Novena della Consolata.

 

12 Giugno (1)

 

TERZO INTERESSE: IL TRIONFO DELLA CHIESA

 

1. La Chiesa è Sposa di Gesù. La Chiesa uscì dal Cuore di Gesù che l'adorno di ogni grazia celeste, e tanto l'abbellì che disse : Tutta sei bella e non c'è in te ruga né macchia (Cant. IV, 7). A lei donò la virtù del proprio Sangue, a lei consegnò il tesoro dei Suoi meriti, a lei le chiavi del Cielo; con lei promise di stare per tutti i secoli e di renderla invincibile, immortale, gloriosa, al pari di Luì. Qual grazia di predilezione essere figli di questa Chiesa! E tu vergognosamente ne

arrossisci?

 

2. Il trionfo della Chiesa è il trionfo di Gesù. Stabilitala universale perché abbracci ogni tempo, ogni luogo, ogni persona, le vittorie della Chiesa sono una gloria per Gesù, una dilatazione del Suo Regno, e perciò una vera consolazione per Lui. Ma il disprezzo per la Chiesa è pure disprezzo per Gesù: me spernit (Luc. X, 17); il disprezzo dunque dei Precetti della Chiesa, del Sommo Pontefice, dei sacerdoti, è un disprezzo fatto a Gesù stesso... Pensaci.

 

3. Sottomissione alla Chiesa. Ricordiamo il detto di san Cipriano : “ Non ha Gesù per padre chi non ha la Chiesa per madre ”. Noi, 1° amiamola, felici di vivere nel suo seno, rispettandone i ministri, le pratiche, i riti, difendendola secondo le nostre forze; 2° obbediamola, osservandone le leggi, le prescrizioni, le proibizioni. Ascolta Gesù chi obbedisce alla Chiesa.

 

PRATICA. — Recita cinque Pater al Cuor di Gesù per i nemici della Sua Chiesa.

 

(1) Novena di S. Luigi Gonzaga.

 

13 Giugno

 

QUARTO INTERESSE:

LE ANIME PURGANTI

 

1. Amore di Gesù per le anime purganti. Il Redentore che veste a festa il Paradiso per la conversione d'un solo peccatore, quanto più non ama i giusti, suoi servi fedeli e amici! Le anime purganti sono sante; tuttavia Gesù, per dovere di giustizia, deve punirle, allontanarle da sé; ma quanto costa ciò a quel cuore di padre! Come vorrebbe che tutti i cristiani placassero la sua giustizia!...

 

2. Quanto spera Gesù dalle anime purganti. Queste, dalle fiamme purificatrici amano bensì Gesù con l'amore della rassegnazione, e lo benedicono come Giobbe tra le ulceri; ma giunte al Cielo, mentre Gesù potrà consolarle perfettamente, esse lo risarciscono dei peccati, delle bestemmie altrui, lo amano invece di tanti freddi e ingrati. È per questo che Gesù le ha tanto a cuore e ne brama la liberazione. Non vorrai mandare almeno un'anima purgante a consolare Gesù?

 

3. Gesù desidera che liberiamo molte Anime. Come Saul condannò a morte il figlio Gionata, quantunque bramoso di salvarlo, così è Gesù con le anime purganti; Egli è riconoscente a chi gli toglie di mano i flagelli... Perché ci porse tanti mezzi facili per schiudere quel carcere? La preghiera, il S. Sacrificio, i Sacramenti, le mortificazioni, le Indulgenze, le opere buone... Non è forse perché liberiamo molte anime? E che facciamo noi per le anime purganti?

 

PRATICA. — Ascolta una Messa, o recita tre De profundis per l'anima più vicina ad entrare in Paradiso.

 

14 Giugno

 

QUINTO INTERESSE:

L'ONORE DI MARIA

 

1. La causa ili Maria è causa di Gesù. Come Gesù ebbe sempre cara la madre sua! Prima che comparisse, da quanti simboli, figure e speranze la fece profetizzare! Nella concezione di lei che sfoggio di potenza esercitò preservandola dal peccato originale! Lungo la vita di Gesù, che rispetto, qual obbedienza, che venerazione filiale per la Madre sua! Anche sulla croce, non la dimentica; anzi le porge in Giovanni un fido aiuto... Poteva Gesù far di più per Maria?

 

2. Gesù vuole l'onore di Maria. Appunto per questo Egli ispira tante pratiche di divozione per Maria. Egli benedice le imprese poste sotto il patrocinio di lei; Egli per le mani di Maria dispensa tante grazie, esaudisce tanti voti, compie tanti miracoli; La vuole glorificata in tutto il mondo, e castiga i profanatori di Lei. Maria è sempre la gemma più cara al Cuore di Gesù. Non sarà dunque anche la gemma più cara al tuo cuore, dopo di Lui?

 

3. Per amore di Gesù amiamo Maria. Gli interessi dei due Cuori Sacratissimi sono inseparabili: chi ama Gesù, ama Maria, e chi ama la Madre, come non tornerà caro al figlio di Lei? Promoviamo il culto di Maria con il parlar di Lei, con l'onorarla di visite nei suoi Santuari, con alcune pratiche quotidiane di amore per Lei, con la recita del Rosario, con giaculatorie,

con qualche astinenza, con il promuovere con la parola e con le opere, tutto ciò che La riguarda. Sei tu assiduo nell'amare così Maria?

 

PRATICA. — Fa una visita a Maria, e consacrati ai due Cuori di Gesù e di Maria-

 

15 Giugno (1)

 

SESTO INTERESSE:

L'AMORE A S. GIUSEPPE

 

1. La divozione ai tre Ss. Cuori. Vivendo quaggiù, questi tre Cuori palpitarono d'un medesimo amore; ebbero in comune gioia e dolore; furono i tre cuori più somiglianti per virtù, per santità, per spirito di sacrifizio. Come separarne la divozione? Gli ossequi fatti a Maria e a Giuseppe ritornano in onore di Gesù; e Gesù come non godrebbe della nostra devozione alla Madre Sua ed al suo Padre-custode? Invoca spesso con affetto i tre santi nomi di Gesù, Giuseppe e Maria.

 

2. Progressi del culto di S. Giuseppe. La fede c'insegna che nulla avviene quaggiù se non per volontà di Dio che tutto dispone in peso e misura; orbene, dopo la grande diffusione delle dolci divozioni ai due Cuori di Gesù e di Maria, se in questi ultimi tempi crescono rigogliosi anche il culto, l'amore, le pratiche di divozione a S. Giuseppe, non è perché Gesù lo desidera? In vita Gesù amò S. Giuseppe, ora lo glorifica. Ma tu onori e preghi S. Giuseppe secondo il desiderio di Gesù?

 

3. Veneriamo S. Giuseppe. Lo venerava Gesù, vivendo su questa terra, ubbidendogli sottomesso, onorandolo con devozione filiale; lo onora in Cielo secondandone i desideri, le preghiere. Scegliamolo anche noi per nostro Protettore; nei particolari bisogni affidiamoci atta sua bontà; supplichiamolo di addolcire le nostre agonie; sia per noi il Santo più caro, dopo Gesù e Maria.

 

PRATICA. — Recita sette Pater o almeno sette Gloria Patri ad onore delle allegrezze di S. Giuseppe.

 

(1)Novena di S. Giovanni Battista.







Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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