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Meditazioni quotidiane: Luglio Agosto e Settembre

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2014 10:26
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29/07/2014 08:31
 
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  AGOSTO


 
RICORDIAMO CHE ANCHE SE E' ESTATE - a parte il tempo - IL SIGNORE GESU' NON VA IN VACANZA.... è sempre nel Tabernacolo che ci attende.....



PREGHIERA

da recitarsi durante tutto il mese di Agosto. 

 

ATTO DI AFFIDAMENTO E FIDUCIA

 

Anima mia, pazienza anche oggi, domani sarà ciò che Dio vorrà: intanto facciamo ora la volontà del Signore. Ieri è passato, e di ciò che ho sofferto ieri non mi resta che il ricordo; mi resterebbe il merito se il mio patire l'avessi offerto a Dio. Oggi voglio patire con merito; in fin dei conti oggi è un solo giorno; oggi è poca cosa. Mio Dio, che posso fare di meno che offrirvi le pene, i travagli, le fatiche di un giorno solo? Quelle d'oggi, mio Dio, le soffrirò per Vostro amore. — Consolatrix afflictorum, ora pro nobis. — Angelo mio Custode, S. Giuseppe, santi e sante tutte di Dio, intercedete per me.

 

Santi protettori.

Santo Curato d'Ars, San Domenico, San Pio X, San Gaetano, Sant'Agostino, Santa Rosa da Lima, Maria Assunta in Cielo e Regina degli Angeli e dei Santi.

 

Vergine Maria, Madre di Dio, fateci santi.

 

Virtù da praticarsi.

Carità con il prossimo, specialmente nel parlare.

 

1° Agosto                

 

IL MONDO È SCALA A DIO

 

1. Il firmamento parla di Dio. Contempla la volta stellata del cielo, conta lo sterminato numero di stelle, mirane la bellezza, lo scintillio, la luce diversa; considera la regolarità della luna nelle sue fasi; osserva la maestà del sole... In cielo tutto cammina né, dopo tanti secoli, il sole si scostò d'un solo millimetro dal tracciato segnategli. Tale spettacolo non ti solleva la mente a Dio? Non leggi nel ciclo l'onnipotenza di Dio?

 

2. La terra dice la bontà di Dio. Volgi lo sguardo ovunque, mira il più semplice fiorellino com'è mirabile nel suo complesso! Osserva come ogni stagione, ogni paese, ogni clima mostra le sue frutta, varie tutte nel gusto, nella soavità, nelle virtù. Mira il regno degli ammali nelle tante specie: uno ti ricrea, l'altro ti ciba, l'altro ti serve docilmente. Non vedi su tutte le cose della terra l'orma di Dio, buono, provvidente, amante? Perché non ci pensi?

 

3. L'uomo annunzio la potenza di Dio. L'uomo fu detto un piccolo mondo, assommando in sé le migliori bellezze sparse nella natura. Il solo occhio umano rapisce il naturalista che ne considera la struttura; che dire di tutto il meccanismo, così preciso, così elastico, così rispondente a ogni bisogno del corpo umano? Che dire poi dell'anima che gli da la forma, che lo nobilita? Chi riflette, in ogni cosa legge, vede, ama Dio. E tu, dal mondo, sai sollevarti a Dio?

 

PRATICA. — Impara oggi da ogni cosa a sollevarti a Dio. Ripeti con S. Teresa: Per me tante cose; ed io non l'amo!

 

2 Agosto

MARIA REGINA DEGLI ANGELI

 

1. A qual prezzo ebbe tale titolo. Contempla Maria sublime sul suo trono in Cielo. A miriadi gli Angeli le fan corona, pronti ai suoi cenni, rapiti in estasi d'amore per le meraviglie che Dio depose nel suo cuore. Che bella gloria, che nobile premio! Però la Vergine non divenne Regina degli Angeli, senza prima divenire regina dei Dolori. Quale lezione per noi, che vorremmo il Paradiso senza che ci costasse fatica alcuna!

 

2. Imita la purezza angelica di Maria. Che gioia se fossi già in Cielo per unirti agli ossequi degli Angeli nell'onorare Maria! Offrile almeno i loro affetti, i loro ossequi, i loro voti. Gesù nel Vangelo dice che in Cielo saremo tutti simili agli Angeli, attorno al trono di Dio e di Maria. Che gaudio in quel giorno! Fin d'ora, ricopia da Maria la purità nei pensieri, negli sguardi, nelle parole, per riuscire angelo nei costumi.

 

3. Il perdono dì Assisi. È l'Indulgenza Plenaria concessa a S. Francesco nella Chiesetta della Porziuncola, e poi estesa a tutte le Chiese dei Francescani, ed ora ad ogni Chiesa od Oratorio designato dai Vescovi, anzi alle cappelle di Comunità ove conservasi il SS. Sacramento, dal mezzogiorno di ieri alla mezzanotte di oggi. Acquista tale tesoro con l'accostarti ai Sacramenti, visitare la chiesa, e pregare secondo l'intenzione del Papa. Al pensiero di tanti peccati commessi e di tante pene da scontare nel Purgatorio, come non essere premuroso di acquistare indulgenze? Non perdere oggi una occasione così facile di liberare le Anime Purganti.

 

PRATICA. — Recita nove “ Angele Dei ” ai nove Cori degli Angeli, perché onorino per te Maria.

 

237

LE PRIME ORE DELLA GIORNATA

 

1. Dare il cuore a Dio. Medita la bontà di Dio che ti volle trarre dal nulla, al solo fine che tu lo amassi, lo servissi e lo godessi poi in Ciclo. Ogni mattina nello svegliarti, nell'aprire gli occhi alla luce del sole, è come una nuova creazione; Iddio ti ripete: Alzati, vivi, amami. L'anima coscienziosa non deve accettare con riconoscenza la vita? Sapendo che Iddio la creò per lei, non deve dire subito : Signore, vi dono il mio cuore? — Conservi tu questa bella pratica?

 

2. Offrire la giornata a Dio. Un servo per opera di chi vive? Un figlio a chi deve piacere? Tu sei servo di Dio; Egli ti mantiene con i frutti della terra, ti dona il mondo per abitazione, ti promette per mercede il possesso del Paradiso, purché tu lo serva con fedeltà e faccia ogni cosa per lui. Di' dunque: Tutto per Te, o mio Dio. Tu, figlio di Dio, non devi cercare di piacere a lui, tuo Padre? Sappi dire: Signore, Ti offro la mia giornata, passi tutta per Te!

 

3. Le preghiere del mattino. Tutta la natura loda Dio, al mattino, nel suo linguaggio : gli uccelli, i fiori, la soave brezza che spira: è l'inno universale di lode, di ringraziamento al Creatore! Solo tu sei freddo, con tanti obblighi di gratitudine, con tanti pericoli che ti circondano, con tanti bisogni del corpo e dell'anima, a cui Dio solo può provvedere. Se tu non preghi. Dio t'abbandona, e allora, che sarà di te?

 

PRATICA. — Prendi l'abitudine al mattino di dare il cuore a Dio; nel giorno, ripeti: Tutto per Te, mio Dio

 

4 Agosto

UNA NORMA DI VITA

 

1. Necessità d'una norma di vita. La norma è l'ordine; e quanto più le cose sono ordinate, tanto più sono perfette, dice S. Agostino. Se guardi il ciclo, tutto è ordine costante, e il sole non si scostò mai dal suo percorso. Che regolarità, perfetta nel succedersi delle stagioni! Tutta la natura obbedisce a una regola che Dio impresse nell'universo. Per noi, avere una regola nella giornata, è vivere con ordine, con la gioia in cuore; è vivere non a caso, ma bene. Se tu tenessi questa massima! Invece, che disordine in te!

 

2. Norma per le cose spirituali. Che vale, nella preghiera, nelle mortificazioni, nel combattere le passioni, fare troppo un giorno, e il giorno dopo più nulla? Creati una norma adatta, dice il Sales, dopo avere consultato il tuo direttore spirituale, e seguila; così, come i religiosi, sarai sicuro di fare la volontà di Dio, eviterai la confusione, la noia cagionata dall'incertezza nell'operare. Ogni sera, di quanti meriti sarai sicuro! Ma costa poi tanto avere una tal regola? Perché non te la stabilisci?

 

3. Costanza nel seguire la norma. Quando non puoi osservarla, non preoccupartene, dice il Sales, ma riprendi ad osservarla il giorno dopo, e seguila con perseveranza; il frutto lo troverai alla fine della vita. Non tralasciarla per infedeltà. Iddio è costante con le; non per leggerezza, che si tratta dell'anima tua; non per il disgusto di fare sempre lo stesso; solo chi persevererà, sarà salvo. Qual è la tua regola? come la segui?

 

PRATICA. — Fissati una norma di vita, almeno per le pratiche di pietà e per le azioni più importanti del tuo stato.

 

5 Agosto

I DOVERI DELLO STATO

 

1. Ogni stato ha i suoi doveri. Tutti lo sanno e lo dicono, ma come vi si attende? È facile la critica sugli altri, sul figlio disobbediente, sulla donna oziosa, sul domestico inoperoso, su chi non fa quanto deve; ma tu pensa a te stesso: lo fai tu il tuo dovere? Nello stato che ti diede la Provvidenza, di figlio, di donna, di allieva, di madre, di superiore, di operaio, di impiegato, da mattina a sera compi ogni tuo obbligo? Puoi dire un Sì francamente? Vi attendi con costanza?

 

2. Regole per attendervi bene. Sarebbe disordine fare il dovere per capriccio, per vanagloria, macchinalmente. Perciò: 1° disimpegniamo il nostro dovere volentieri; 2° preferiamo ciò che è di obbligo a quello che è libero, benché più perfetto; 3° non intraprendiamo affari incompatibili con l'eterna salute, o di troppo impedimento; 4° non trasgrediamo nessun dovere, sebbene sembri piccola cosa. Le usi tu queste norme?

 

3. Santificazione del proprio dovere. Altro è operare bene umanamente, altro è operare santamente. Anche un Turco; un Ebreo, un Cinese può compiere bene il proprio dovere, ma che giova per l'anima sua? Ogni minima cosa vale per la santità, per l'eternità, se: 1° è fatta in grazia di Dio; 2° se è fatta per la gloria di Dio. Adoperando questi due mezzi quanto è facile divenire santi, senza una vita straordinaria! Pensaci...

 

PRATICA. — Vinci ogni pigrizia nel tuo dovere. Nelle difficoltà di': Sia per amor di Dio.

 

6 Agosto (1)

L'OZIO

 

1. Le noie dell'ozio. Ogni vizio è castigo a se stesso; l'orgoglioso si dispera per le sue umiliazioni, l'invidioso intristisce per rabbia, il disonesto intisichisce per la sua passione, l'ozioso muore di noia! Quanto è lieta la vita di chi lavora, quantunque viva in povertà! Sul volto dell'ozioso, sebbene guazzi nell'oro, vedi lo sbadiglio, la noia e la malinconia : castighi dell'ozio. Perché trovi lungo il tempo? Non è forse perché sei ozioso?

 

2. La malizia dell'ozio. Lo Spirito Santo dice che l'ozio è il padre dei vizi; sono sufficienti a provarlo Davide e Salomone, Nelle ore d'ozio, quante cattive idee ci vennero in mente! Quanti peccati abbiamo commessi! Medita sopra te stesso: nei momenti d'ozio, di giorno, di. notte, solo o in compagnia, hai nulla da rimproverarti? Lo stare in ozio non è sprecare un tempo prezioso di cui dovremo rendere stretto conto al Signore?

 

3. L'ozio, condannato da Dio. La legge del lavoro fu scritta da Dio nel terzo comandamento. Lavorerai sei giorni, nel settimo ti riposerai. Legge universale, divina, che abbraccia tutti gli stati e tutte le condizioni; chi la infrange, senza giusto motivo, ne renderà conto a Dio. Mangerai il pane bagnato col sudore della fronte, diceva Iddio ad Adamo; chi non lavora, non mangi, diceva san Paolo. Pensaci tu che passi tante ore in ozio...

 

PRATICA. — Oggi non perdere tempo; lavora in modo da raccogliere per l'Eternità molti meriti.

 

(1) Novena dell'Assunzione di M. V.

 

7 Agosto      

LA PROVVIDENZA

 

1. La Provvidenza c'è. Non v'è effetto senza causa. Nel mondo vedi una legge costante che regola ogni cosa: l'albero ripete ogni anno il suo frutto; l'uccelletto ritrova sempre il suo granellino; gli organi e gli apparati del corpo umano rispondono perfettamente alla funzione a cui sono destinati: Chi ha fissato le leggi che regolano il movimento del sole e di tutti gli astri? Chi manda dal cielo le piogge e le rugiade fecondatrici? La tua Provvidenza, o Padre, governa ogni cosa (Sap., XIV). Tu lo credi, e poi non speri? Anzi

ti lamenti di Dio?

 

2. I disordini e le ingiustizie. Le opere di Dio sono misteri profondi per la nostra mente limitata; non si capisce sempre perché talvolta l'empio trionfi e il giusto abbia la peggio! Questo è permesso da Dio per provare i buoni e raddoppiare i loro meriti; per rispettare la libertà dell'uomo, che solo così può guadagnarsi il premio o la pena eterna. Non scoraggiarti dunque, se vedi tante ingiustizie nel mondo.

 

3. Affidiamoci " tanta Provvidenza. Non hai in mano cento prove della sua bontà? Non ti scampò da mille pericoli? Non lamentarti di Dio se non sempre seconda i tuoi disegni: non è Dio, sei tu che t'inganni. Fidati della Provvidenza per ogni tuo bisogno, per il corpo, per l'anima, per la vita spirituale, per l'eternità. Nessuno sperò in Lui, e restò ingannato (Eccli. II, 11). S. Gaetano ti ottenga la sua fiducia nella Provvidenza.

 

PRATICA. — Fa un atto di sottomissione e di confidenza in Dio; recita cinque Pater a S. Gaetano da Tiene, di cui oggi celebriamo la festa.

 

8 Agosto

IL SACRIFICIO DELLA MESSA

 

1. Valore della santa Messa. Essendo essa la mistica rinnovazione del Sacrifizio di Gesù sulla Croce, ove Egli s'immola e offre nuovamente il prezioso suo Sangue all'Eterno Padre per i nostri peccati, ne segue che la santa Messa è un bene d'un valore infinito, immenso. Tutte le virtù, i meriti, i martirii, gli ossequi d'un milione di mondi, non racchiudono in sé lode, onore e piacere a Dio, come una sola Messa, celebrata da un sacerdote. Ci pensi tu, che vi assisti così male?

 

2. Stima dei Santi per la santa Messa. S. Tommaso d'Aquino godeva nel sentirla e ancor più nel servirla. Ascoltare la Messa era la delizia di S. Luigi Gonzaga, di S. Stanislao Kostka, di Giovanni Berchmans, del B. Valfrè, del Liguori, che erano avidi di udirne più che potevano. Il Crisostomo ammirava gli Angeli attorno all'Altare; alla santa Messa, dicono i Santi Padri, i cieli s'aprono, gli Angeli stupiscono, l'inferno geme, il Purgatorio s'apre, sulla Chiesa cade una rugiada di grazie. E per te forse la Messa è una noia...

 

3. Perché non si assiste alla santa Messa? È la preghiera più bella, più efficace; con essa si conquista il Cuore del Padre, e si fa nostra la sua misericordia, dice il Sales. L'anima, nel giorno in cui ascolta la santa Messa, non può perdersi, dicono gli autori. Chi non vi assiste quando può, dice il Bona, è ingrato a Dio, dimentico della salute eterna e languido nella pietà. Esamina se è per noncuranza o per tiepidezza che non intervieni a Messa; e rimediaci.

 

PRATICA. Ascolta, se puoi, ogni giorno e bene, la S. Messa.

 

9 Agosto

FINI DELLA SANTA MESSA

 

1. Da lode a Dio: fine latreutico. Ogni spirito loda il Signore. Ciclo e terra, giorno e notte, folgori e tempeste, tutto benedice il suo Creatore. L'anima dell'uomo, pregando, si congiunge alla natura e adora Dio; ma le adorazioni delle creature sono tutte limitate. Solo nella Messa la SS. Trinità è onorata quanto merita, da Gesù, da Dio stesso, in qualità di Vittima; con la S. Messa, noi diamo a Dio un onore infinito. Nell'udire la Messa, pensi tu che questa è la prima delle preghiere?

 

2. Soddisfa alla giustizia di Dio: fine propiziatorio. Coi peccati l'uomo può commettere un'ingiuria infinita, perché fa oltraggio alla Maestà infinita di Dio; ma come compensarlo se ogni bene che può offrirgli, è finito? Supplisce Gesù con il suo Sangue Prezioso, e, nella Messa, offrendolo al Padre, scioglie il nostro debito, ci ottiene il perdono della colpa e della pena dovuta al peccato; e nel Purgatorio paga per le anime e le libera dalle fiamme. Rifletti a tanta bontà di Dio.

 

3. Ringrazia Dio, e impetra nuove grazie: fine eucaristico e impetratorio. Come potremo ringraziare Dio per tutti i doni che ci elargisce? Con la santa Messa; con essa offriamo a Dio un dono degno di Lui, il suo Figlio stesso in ringraziamento. Inoltre ad ottenere nuove grazie, che può negarci il Padre, se le chiediamo per i meriti di Gesù che ci sono applicati dalla S. Messa? Nell'udire la Messa offriamola anche noi per questi quattro fini. E tu forse nemmeno sai perché ascolti la Messa.

 

PRATICA. — Offri a Dio tutte le Messe che si celebrano.

 

10 Agosto

MODO DI ASCOLTARE LA SANTA MESSA

 

1. Vari metodi. Lo Spirito spira dove vuole, dice Gesù, e non c'è un metodo migliore dell'altro; ognuno segua l'impulso di Dio. Ottimo metodo è, durante la Messa, la meditazione della Passione di Gesù, rappresentata nel S. Sacrifizio. E’ pure santa cosa accompagnare gli atti del sacerdote con preghiere adatte a penetrarci della santità del Sacrifizio, per esempio con l'uso del Messalino. Ma ogni altra preghiera o meditazione è pure cosa buona, congiungendoci con il celebrante. Adotta il metodo a cui ti senti più portato.

 

2. Ascoltarla con divozione. La fede ci dipinge l'Altare come se fosse il Calvario: il Sangue di Gesù si offre al Padre per amor nostro : tanti frutti possiamo sperare dalla S. Messa: gli Angeli vi assistono tremanti, e noi oseremo assistervi senz'anima, senz'amore? Il Cielo esulta, il Purgatorio aspetta il frutto della Messa, i peccatori impetrano grazia di conversione, i giusti di santificazione e noi vi assistiamo freddi!

 

3. Assistervi con attenzione. Nel tempo della Messa, dobbiamo a Dio i! corpo in atteggiamento umile e composto, lo spirito penetrato degli alti misteri e in fervorosa preghiera, il cuore caldo di riconoscenza e d'amore. Ma quanti vi assistono come i giudei sul Calvario, praetereuntes, con indifferenza, come ad un'azione qualunque: illudentes, quasi per giuoco d'abitudine, ridendo ; blasphemantes, peccando per vanità, per immodestia, per secondi fini! Non essere tu pure uno di questi.

 

PRATICA. — Ascolta la S. Messa con ogni attenzione; offrila in suffragio delle Anime Purganti.

 

11 Agosto               

LE CONTRARIETÀ D'OGNI GIORNO

 

1. È necessario starvi preparato. La vita umana quaggiù non è riposo, ma battaglia continua, militia. Come per il fiore del campo che sboccia sull'aurora, ma non sa cosa l'attende nella giornata, così è per noi. Quanti imprevisti c'incolgono ora per ora, quanti disinganni, quante spine, quanti urti, quante afflizioni e mortificazioni! L'anima prudente si prepara al mattino, si pone nelle mani di Dio e lo prega che l'aiuti. Fallo anche tu mentre preghi, e pregherai più di cuore.

 

2. Ci vuole coraggio nel sopportare. Il cuore sensibile sente vivamente la contrarietà, ed è cosa naturale; anche Gesù nel vedersi innanzi il calice amaro patì dolore d'agonia, e pregò il Padre a risparmiarglielo se fosse possibile; ma lasciarsi avvilire, affannarsi, mormorare contro Dio e gli uomini che ci contraddicono, è perfettamente inutile, anzi nocivo. È stoltezza secondo la ragione, ma di più è diffidenza secondo la Fede! Coraggio e preghiera.

 

3. Intrecciamo con esse una corona. Le contrarietà sono uno stimolo continuo alla pratica della pazienza. In esse abbiamo un mezzo continuo per vincere l'amor proprio e il nostro gusto; nella loro molteplicità abbiamo mille occasioni di attestare la nostra fedeltà a Dio; sopportandole tutte per amore suo, divengono tante rose per il cielo. Non ti sgomenti la difficoltà, la grazia è con tè per aiutarti. Pensaci seriamente...

 

PRATICA. — Oggi sopporta tutto con calma per amore di Dio; tre Salve Regina a Maria.

 

12 Agosto

LE CADUTE

 

1. Ogni giorno nuovi peccati. Chi afferma d'essere senza peccati, mente, dice l'Apostolo; lo stesso giusto cade sette volte. Puoi gloriarti di passare un sol giorno senza il rimprovero della coscienza? Nei pensieri, nelle parole, nelle opere, nelle intenzioni, nella pazienza, nel fervore, quante cose viziose e imperfette devi constatare! E quante colpe disprezzi, come inezie! O Dio mio, quanti peccati!

 

2. Donde vengono tante cadute. Alcune sono di sorpresa: ma non potremmo essere anche più attenti su queste? Altre sono di leggerezza: ma Gesù ha detto: vigilate; il Regno di Dio patisce violenza. Altre sono di debolezza; ma se hanno potuto sostenersi a divenire forti molte anime sante, perché non lo possiamo noi? Altre sono di malizia tutta volontaria, e queste sono le più colpevoli; perché commesse contro un Dio così buono e tremendo!... E noi le replichiamo con tanta facilità!

 

3. Come evitare le cadute. I peccati quotidiani debbono portarci all'umiliazione, al pentimento: mai alla disperazione! Questa non giova all'emendazione, anzi allontana da Dio confidando nel quale le Maddalene, le adultere, i buoni ladroni trovarono salvezza. La preghiera, i proponimenti forti, la vigilanza continua, la frequenza ai Sacramenti, le assidue meditazioni ben fatte, sono mezzi atti a diminuire e ad impedire le cadute. Come adoperi questi mezzi?

 

PRATICA. — Cerca di far passare la giornata senza peccato; recita nove Ave Maria alla Vergine.

 

13 Agosto               

LA PENITENZA DEI PECCATI

 

1. Quale penitenza facciamo. I peccati sono continui in noi, si moltiplicano senza misura. Dalla prima infanzia all'età presente, invano cercheremmo di enumerarli; come un fardello enorme, schiacciano le nostre spalle! La fede ci dice che d'ogni peccato Iddio pretende una conveniente soddisfazione, minaccia tremendi castighi nel Purgatorio per i minimi peccati veniali; ed io che penitenza faccio? Perché la fuggo tanto?

 

2. Non ritardare la penitenza. Tu aspetti a far penitenza quando siano sbolliti i furori giovanili, diminuiti i capricci;... ma se ti mancherà il tempo, ti procuri l'Inferno o secoli di Purgatorio. Tu aspetti la vecchiaia, ma in così poco tempo, come pagare per tanti anni? Tu aspetti la stagione delle malinconie, delle infermità; allora ti adatterai per forza... Ma di che valore sarà una penitenza forzata, tra impazienze, lamenti e nuovi peccati? Chi ha tempo, non aspetti tempo. Fida sull'incerto, chi fida sul futuro.

 

3. Non fidarti per la penitenza fatta. Per un solo pensiero di superbia, Iddio condannò gli Angeli alle fiamme eterne; Adamo per nove secoli fece penitenza d'una sola disobbedienza; una sola colpa grave viene punita con l'Inferno, luogo d'indicibili tormenti; e tu per una lieve penitenza dopo la Confessione, o per alcune piccolissime mortificazioni fatte, credi aver pagato tutto? I Santi temevano sempre su questo punto, e tu non temi? Avrai forse a piangerne un giorno...

 

PRATICA. — Fa qualche penitenza per i tuoi peccati; recita le sette allegrezze della Madonna.

 

14 Agosto

MEZZI FACILI DI PENITENZA

 

1. La mortificazione. Questa virtù così facile e cara ai Santi, che non perdevano alcuna occasione di esercitarla, virtù tanto difficile ai mondani, dimenticata da essi, perché opposta alla volontà di godere, ci offre un facile mezzo di penitenza quotidiana pei peccati d'ogni giorno. Dovresti ogni dì fare almeno tante mortificazioni quanti sono i peccati che commetti. Ma non basta, avvezziamoci ad esse, e pratichiamole per far penitenza dei nostri peccati. Esamina e numera quelle che fai.

 

2. Le Indulgenze. I meriti di Gesù, della Vergine, dei Santi, formano un tesoro spirituale che Iddio e la Chiesa applicano alle anime nostre, per arricchire la nostra povertà e soddisfare ai nostri debiti. Mediante le Indulgenze, Gesù paga per noi; e, con la penitenza e con i dolori da Lui sofferti, compensa la pena che dobbiamo scontare. Eppure, con tanta facilità di guadagnare Indulgenze plenarie e parziali, come me ne curo?

 

3. Le opere buone. Ogni azione virtuosa, richiedendo una qualche fatica o violenza alla corrotta natura, è una specie di penitenza e ha una virtù espiatoria; anzi, ogni opera santa, incontrando il gusto di Dio, è un compenso per i disgusti e per le offese, a Luì fatte con i peccati. I Santi non dicevano mai basta nel bene; e a te pare già di aver fatto troppo... Preghiere, elemosine, opere di carità, non risparmiare nulla a compenso dei debiti con Dio; ricordati; un giorno sarai ripagato con gioie ineffabili.

 

PRATICA. — Passa una giornata di mortificazione; recita le Litanie della Madonna.

 

15 Agosto                 

L'ASSUNZIONE DI MARIA VERGINE

 

1. Morte di Maria. Immagina di trovarti accanto al letto di Maria insieme con gli Apostoli; contempla le dolci, modeste, tranquille sembianze di Maria che agonizza. Ascolta i sospiri di Lei di poter giungere in seno al suo Dio, i desideri di riabbracciare il suo Gesù. Non è il dolore che l'uccide, bensì l'Amore che la consuma. I giusti morirono nell'amore, i martiri per amore, Maria muore d'amor di Dio. Ed io come morirò?

 

2. Gloria di Maria. Contempla Maria tra le braccia degli Angeli levarsi al Cielo; le vengono incontro i Santi e la salutano Santissima, gli Angeli la proclamano loro Regina, Gesù la benedice Madre sua, la SS. Trinità la incorona Regina del Cielo e dell'universo. Se sono ineffabili la gloria ed i godimenti dei Santi, che sarà di Maria? Se la dignità di Madre di Dio rasenta l'infinito, il premio deve essere corrispondente. Com'è grande Maria in Cielo! Non ci apre il cuore a confidare in Lei?

 

3. Virtù di Maria. Medita qual confidenza devi mettere in Maria, sapendola tanto vicina a Dio e così disposta ad adoperare a tuo vantaggio i tesori del Cuor di Dio di cui può disporre. Ancor più: medita che anche per Maria la via al trionfo ed alla gloria fu quella dell'umiliazione, dei patimenti e della virtù perseverante. Prega Maria, confida in Lei, ma dì più imitala nell'umiltà che è il fondamento della esaltazione in ciclo. Pregala oggi ad ottenerli il Paradiso.

 

PRATICA. — Vivi nell'amore di Dio, per morire nell'amore di Dio, come Maria SS.

 

16 Agosto

IL VALORE DI UN'ORA

 

1. Quante ore si perdono. Le ventiquattro ore della giornata e le quasi nove mila ore d'ogni anno, sono tutte bene impiegate da tè? Sono ore perdute quelle che non si spendono in vista e in guadagno d'una felice Eternità. Quante ne perdi in un sonno troppo prolungato! Quante in passatempi smoderati! Quante in cicalecci inutili! Quante in un brutto e vizioso far nulla! Quante in peccati! Quante in scherzi e inezie!... Ma non pensi che è tempo perduto di cui renderai conto?

 

2. In un'ora puoi dannarti. Sono tanti quelli che camminarono santamente lunghi anni; bastò un'ora di tentazione, e ne andarono perduti! In una sola ora si gioca non un regno, ma un'eternità. Basta un istante di consenso, e tutta la virtù, i meriti, le penitenze di lunghi anni sono perduti! Paolo tremava per timore di divenire un dì un reprobo. E tu, presuntuoso, non te ne curi, sfidi i pericoli e sprechi le ore quasi fossero un nulla!

 

3. Il bene di un'ora. La salvezza del mondo fu compiuta da Gesù in un'ora, l'ultima di sua vita. Nell'estrema ora di vita, si salvò il buon Ladrone: in un'ora si compirono le conversioni della Maddalena, di S. Ignazio, da un'ora dipese la santificazione di Saverio, di S. Teresa. In un'ora quanto bene, quante virtù, quante indulgenze, quanti gradi di gloria si possono guadagnare! Se avessi più fede, saresti avaro delle tue ore, e solo prodigo per il Cielo. Siilo almeno nell'avvenire...

 

PRATICA. — Non perdere tempo: offri ogni ora alla santissima Trinità.

 

17 Agosto

VISITA AL SS. SACRAMENTO

 

1. Gesù prigioniero d'amore. Picchia alla porta del Tabernacolo con viva fede, porgi attento l'orecchio: chi sta là dentro? Sono io, risponde Gesù, tuo amico, tuo Padre, tuo Dio : sono qui per te. Quantunque beato in Cielo, mi nascondo sotto i veli eucaristici, entro in questo carcere, mi riduco qui prigioniero d'amore. Ma, dietro la porticina, aspetto, guardo... Perché tu non vieni a me?

 

2. Desiderii di Gesù in sacramento. Un sospiro manda Gesù dalla prigione: Silfo. Ho sete di adorazioni, d'amore, di cuori; ehi mi disseta? Sono ridotto come il passero solitario: che deserto attorno a me! Sono io il fonte di vita : venite a me quanti lavorate e siete stanchi, io vi ristorerò. Venite e provate se è dolce e soave il vostro Signore... Chi ascolta queste voci? Si corre ai piaceri, ai divertimenti! Quanti vengono a Gesù? Anche tu vai dietro al mondo, e dimentichi Gesù!...

 

3. Visite quotidiane. Com'è bella, santa, profittevole l'abitudine di visitare, ogni sera, il Sacramento! Dopo le distrazioni, i travagli della giornata, quanto deve essere caro a Gesù e dolce per noi pigliare qualche istante di riposo in seno a Gesù! Il Saverio, l'Alacoque, S. Filippo vi pernottavano. Alcuni Santi, dalle loro case almeno, si volgevano verso la chiesa, e da lungi adoravano il SS. Sacramento. S. Stanislao Kostka, nel parure di chiesa pregava l'Angelo Custode ad adorare Gesù per lui. Tu non hai tempo... O piuttosto ti manca la volontà!...

 

PRATICA. — Visita il SS. Sacramento; recita il Pange lingua o almeno il Tantum ergo.



     



[Modificato da Caterina63 29/07/2014 08:35]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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