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20/05/2015 10:37 | |
In questo momento, a quest'ora. Ogni minuto. Tutti i giorni. Che ci faccia più o meno orrore, in questo istante nel mondo ci sono 38 milioni di persone – quasi l'intera popolazione della Spagna – che stanno fuggendo.38 milioni di persone perseguitate in tutto il mondo, e l'escalation mette i brividi perché ogni anno sono di più. Solo in Iraq e solo l'anno scorso, più di 2,2 milioni di persone si sono visti costretti ad abbandonare le proprie case.Ci sono persone, però, che diffondono speranza con il loro esempio. Persone che non fuggono, che restano per alleviare le pene, la fatica, la paura e la mancanza di speranza di quanti devono fuggire. Gente ammirevole.Una di queste persone è padre Douglas Bazi, parroco della chiesa di Sant'Elia ad Erbil, nel Kurdistan iracheno.A padre Douglas hanno lanciato cinque colpi di mortaio mentre celebrava la Messa. In seguito hanno bombardato la sua chiesa. Un'altra volta gli hanno sparato due volte alla gamba. Hanno cercato di ucciderlo due volte con le bombe, e alla fine l'hanno sequestrato. È stato 9 lunghi giorni senza cibo né acqua. Gli hanno rotto varie costole, e anche il naso. Gli hanno messo un martello in bocca.Durante il giorno i suoi sequestratori gli chiedevano pareri sui loro problemi personali, e faceva loro anche da consigliere spirituale; la notte lo torturavano. “È arrivato un momento in cui ho pensato: a pensarci bene, morire per Cristo non è un brutto modo per morire”.“I rosari più belli della mia vita sono stati quelli che ho recitato con le catene che mi avevano messo i miei sequestratori”, ha confessato.Oggi padre Douglas è parroco della parrocchia di Sant'Elia ad Erbil, e in quella località del Kurdistan accoglie varie famiglie irachene rifugiate fuggite dai terroristi dell'ISIS.Il sacerdote, grazie a istituzioni come Aiuto alla Chiesa che Soffre, dà loro alloggio, cibo, acqua...Aiuta gli adulti a cercare un lavoro, e ha anche organizzato un'aula di formazione, un'altra di musica e una biblioteca perché i più piccoli dimentichino gli orrori vissuti e ripongano fiducia in un futuro di speranza.Offre a tutti consolazione, la stessa che ha trovato in Cristo e che gli dà la forza per non andarsene.Di recente, padre Douglas è stato in Spagna per partecipare alla V Giornata della Libertà Religiosa: “Un Medio Oriente senza cristiani?”A suo avviso, i cristiani vengono attaccati perché sono l'ultimo gruppo colto ed educato che resta in Iraq.“Ci vogliono distruggere”, ha ricordato. “Stiamo vivendo un Venerdì Santo costante”. Come si può arrivare alla Domenica di Resurrezione?Sabato scorso padre Douglas ha ricevuto il Premio per la Difesa della Libertà Religiosa 2015.[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]
sources: CADENA COPE
La preghiera è del Papa Pio XII per la « Chiesa del silenzio ». Ma possiamo estenderla ai nostri Fratelli del Medio Oriente e di ogni parte del mondo, compreso il nostro Occidente non più cristiano, in cui anche noi sembriamo votati a divenire « Chiesa del silenzio ».
Papa Pio XII - Preghiera per i cristiani perseguitati O Signore Gesù, Re dei martiri,conforto degli afflitti, appoggio e sostegnodi quanti soffrono per amor tuoe per la loro fedeltà alla tua Sposa,la Santa Madre Chiesa,ascolta benigno le nostre fervide preghiereper i nostri fratelli della « Chiesa del silenzio », affinché non solo non vengano mai meno nella lotta,né vacillino nella fede,ma valgano anzi a sperimentare la dolcezza delleconsolazioni da Te riservate alle anime, che Ti degni chiamaread essere tue compagne nell’alto della croce.Per coloro che debbono sopportaretormenti e violenze, fame e fatiche,sii Tu fortezza incrollabile,che li avvalori nei cimentie infonda loro la certezza dei premi promessi a chi persevererà sino alla fine.Per coloro che sono sottoposti a costrizioni morali,molte volte tanto più pericolose quanto più subdole,sii Tu luce che ne illumini le intelligenze,affinché vedano chiaramenteil retto cammino della verità,e forza che sorregga le loro volontà,superando ogni crisi,ogni tentennamento e stanchezza.Per coloro che sono nella impossibilitàdi professare apertamente la loro fede,di praticare regolarmente la vita cristiana,di ricevere frequentemente i Santi Sacramenti,d’intrattenersi filialmente con le loro guide spirituali,sii Tu stesso ara occulta, tempio invisibile,grazia sovrabbondante e voce paterna,che li aiuti, li animi, sani gli spiriti dolentie doni loro gaudio e pace.Possa la nostra fervorosa orazioneessere loro di soccorso;faccia la nostra fraterna solidarietàsentir loro che non sono soli;sia il loro esempio di edificazione per tutta la Chiesa,e specialmente per noiche con tanto affetto li ricordiamo.Concedi, o Signore,che siano abbreviati i giorni della provae che ben presto tutti- insieme coi loro oppressori convertiti -possano liberamente servire e adorare Te,che col Padre e con lo Spirito Santo,vivi e regni per tutti i secoli dei secoli.Amen.
[Modificato da Caterina63 21/05/2015 11:13] Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine) |