È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Meditazioni dal mese di maggio 2016 (2)

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2016 15:37
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
18/07/2016 11:24
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

<header class="entry-header">

Vescovo rivela “la preghiera del Rosario ci libererà dal demone del terrorismo”



</header>

CORONA-DEL-ROSARIOUn articolo del Cna (Catholic News Agency) scritto da Alan Holdren.


Il contenuto è per certi aspetti sorprendente: parla di un Vescovo nigeriano, Mons. Dashe, e di una straordinaria esperienza da lui vissuta. Lasciamo la parola alla narrazione dei fatti:


Un vescovo nigeriano afferma di aver visto Cristo in una visione e di sapere ora che il rosario è la chiave per liberare il Paese dall’organizzazione terroristica islamista Boko Haram.


MONS DASHE


Il vescovo Oliver Dashe Doeme afferma di aver ricevuto un mandato divino per guidare altri nella recita del rosario fino alla scomparsa del gruppo. “Verso la fine dello scorso anno, mi trovavo nella mia cappella davanti al Santissimo Sacramento. Stavo recitando il rosario, e all’improvviso è apparso il Signore”, ha riferito il presule alla CNA il 18 aprile. Nella visione, ha affermato, Gesù all’inizio non ha detto nulla, ma ha teso una spada verso di lui, che l’ha afferrata.


“Non appena ho preso la spada, si è trasformata in un rosario”, ha confessato il vescovo, aggiungendo che Gesù gli ha detto tre volte: “Boko Haram è scomparso”.


“Non avevo bisogno di alcun profeta che mi spiegasse quel fatto”, ha detto. “Era chiaro che con il rosario saremmo stati capaci di espellere Boko Haram”. Il vescovo ha detto che non voleva riferire a nessuno l’accaduto, ma ha sentito che lo Spirito Santo lo “stava spingendo a farlo”. Ha iniziato con i sacerdoti della sua diocesi, e poi lo ha detto ai partecipanti al congresso #WeAreN2015, svoltosi dal 17 al 19 aprile a Madrid(Spagna). L’evento era promosso dai gruppi cattolici spagnoli hazteoir.org e CitizenGo per raccogliere idee su come preservare la presenza cristiana in Nazioni in cui i cristiani vengono perseguitati.


Il vescovo Dashe guida la diocesi di Maiduguri, nello Stato nigeriano nordorientale di Borno. Nel 2009 guidava circa 125.000 cattolici. Dopo un’ondata di violenza da parte del gruppo islamista chiamato Boko Haram, oggi “ne restano solo 50.000-60.000”, ha confessato.


Monsignor Oliver Dashe Doeme

Monsignor Oliver Dashe Doeme



La maggior parte di coloro che se ne sono andati ha cercato rifugio in zone più sicure della Nigeria. Alcuni stanno tornando a casa man mano che le forze armate di Nigeria, Ciad e Camerun liberano le loro case. Nel 2014 il gruppo Boko Haram è diventato famoso in tutto il mondo per aver rapito quasi 300 ragazze di una scuola nello Stato di Borno. Il 7 marzo scorso, cinque attentatori suicidi hanno ucciso 54 persone e ne hanno ferite quasi il triplo nella capitale dello Stato, Maidaguri, dove il vescovo vive e lavora.


Nei primi tre mesi di quest’anno, il gruppo ha ucciso mille persone in tutta la Nigeria, secondo lo Human Rights Watch, che riferisce che le violenze perpetrate da Boko Haram dal 2009 sono costate la vita a oltre 6.000 persone.


Un mese fa, il gruppo ha giurato fedeltà all’ISIS, noto anche come Stato Islamico, che l’estate scorsa ha lanciato una campagna sanguinosa in Iraq e Siria.


Il vescovo Dashe ha appena completato un “tour di consolazione” alle comunità della sua diocesi, promuovendo il perdono e la perseveranza nella fede. Il presule crede che Gesù gli abbia chiesto di diffondere la devozione al rosario per aiutare a raggiungere questi obiettivi.


“Forse è per questo che lo ha fatto”, ha detto riferendosi a Gesù nella sua visione. Il presule ha affermato di essere profondamente devoto alla Madre di Cristo. “Non scherzo mai con ‘Mamma Maria’. So che è qui con noi”.


Non è l’unico vescovo nigeriano a mettere il futuro del suo Paese nelle mani di Maria. La Conferenza Episcopale della Nigeria ha infatti consacrato il Paese alla Madonna due volte negli ultimi anni.


 REGINA


Il vescovo Dashe crede che un giorno la sua diocesi si riprenderà del tutto e crescerà grazie alla sua intercessione.“Questi terroristi pensano che bruciando le nostre chiese e dando alle fiamme le nostre strutture distruggeranno il cristianesimo. Non succederà mai”, ha detto a varie centinaia di persone nel congresso #WeAreN2015.


“Potrà volerci qualche mese o qualche anno, ma alla fine diremo ‘Boko Haram è scomparso’”. Il presule ha poi detto alla CNA che “la preghiera, e soprattutto la recita del rosario, è ciò che ci libererà dalle grinfie di questo demone, il demone del terrorismo”.


Santa Maria della Neve, un miracolo durante la crisi ariana

Basilica di Santa Maria Maggiore

(di Cristina Siccardi) Nel IV secolo, quando la Chiesa era imbevuta di eresia ariana, la Madonna fece sentire la sua presenza a Roma. Il Vicario di Cristo era in quel tempo Liberio, il Papa che cedette agli errori di Ario, come la maggioranza dei vescovi di allora. Non si trattò di semplice debolezza, ma di vero e proprio assenso all’errore. Il beato cardinal John Henry Newman afferma che «la caduta di Liberio è un fatto storico» (Arians of the Fourth Century, Londra 1876, p. 464).

Soltanto alcuni vescovi, puniti con scomuniche ed esili, resistettero: sant’Atanasio, sant’Eusebio di Vercelli, san Lucifero di Cagliari, san Dionigi di Milano, sant’Ilario di Poitiers. Nella V Appendice del suo Ariani del IV secolo, così scrive Newman, riprendendo ciò che registrò san Gregorio Nazianzeno in riferimento all’A.D. 360: «I pastori hanno certamente fatto cose folli; poiché, a parte pochi, i quali o per la loro insignificanza furono ignorati, o per la loro virtù resistettero e furono lasciati come un seme e una radice per la rifioritura e rinascita di Israele sotto l’influenza dello Spirito Santo, tutti cedettero al compromesso, con la sola differenza che alcuni cedettero subito e altri dopo; alcuni furono campioni e guide nell’empietà e altri si aggregarono a battaglia già iniziata, succubi della paura, dell’interesse, delle lusinghe o – ciò che è più scusabile – dell’ignoranza» (Orat. XXI.24).

Ebbene, la Madonna, Madre della Chiesa, vigilava allora, come vigila oggi sui Pastori. La Tradizione racconta che a quel tempo, quando a Roma non esistevano ancora chiese o basiliche sontuose, Maria Santissima si presentò in sogno ad un patrizio romano di nome Giovanni: era la notte del 4 agosto 352. La Vergine gli chiese di costruire una grande chiesa nel luogo dove la mattina seguente avrebbe nevicato. L’indomani il patrizio si recò da Liberio per narrargli il sogno, il Pontefice, a sua volta, rivelò di aver avuto la stessa visione.

Il prodigio nel frattempo si era avverato sul Colle Esquilino e per ordine di Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa Basilica esattamente dove cadde la neve e l’edificio sacro venne finanziato dal patrizio Giovanni e dalla consorte, prendendo il nome di Basilica Liberiana dal nome del Papa e detta popolarmente ad Nives, ma anche Basilica di Santa Maria della Neve e, in seguito, Basilica di Santa Maria Maggiore per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese romane dedicate alla Madonna.

Benché gli studiosi modernisti abbiano fatto di tutto per smontare la tradizione dei sogni e del miracolo, il culto è rimasto radicato in tutta Italia: una miriade di celebrazioni locali che a tutt’oggi coinvolgono paesi e interi quartieri di città. Si contano 152 chiese, santuari, basiliche minori con il titolo di Madonna della Neve, ogni regione ne possiede, fra quelle dove ne abbondano di più: Piemonte (31), Lombardia (19), Campania (17). Ella è Patrona di 64 comuni italiani e di 58 frazioni. Nella Basilica di Santa Maria Maggiore il 5 agosto il miracolo viene rievocato con una pioggia di petali di rose bianche, cadenti dall’interno della cupola durante la celebrazione liturgica.

La Madonna ad Nives è particolarmente onorata ad Altavilla Silentina (Salerno): la statua viene portata in processione dalla località Carillia fino al capoluogo, percorrendo una tratto di 6 km a piedi. A Bacugno (Rieti) avviene l’atto rituale della “genuflessione del toro”, che esprime la gratitudine dei paesani verso la figura della Madonna per l’abbondanza dei frutti della terra. A Cancelli, frazione di Cosio di Arroscia (Imperia), il Santuario della Madonna della Neve è posto a 1550 m s.l.m.: qui il 5 agosto accorrono i fedeli provenienti dalla provincia di Imperia e dalla vicina provincia di Cuneo.

La gente di Civitella Licinio (Benevento) è molto legata alla sua chiesetta Madonna della Neve, recentemente restaurata. La festa assume particolare solennità ogni sette anni e l’anno 2016 vi rientra. Le donne del XV secolo, a Gallipoli (Lecce), si recavano nella cripta dell’antica chiesa della Madonna ad Nives seu de Cassopo per venerare l’icona della Madonna della neve ed ottenere dei “responsi” sul ritorno dalla navigazione dei loro congiunti; nella cripta accanto all’icona vi era una finestrella che dava direttamente sul mare, da come esso si increspava, a seguito della loro invocazione, conoscevano la sorte di chi si trovava sulle imbarcazioni. A Monte San Giacomo (Salerno) da secoli, invece, nella notte fra il 4 e il 5 agosto si percorre un sentiero che conduce alla chiesa sulla cima del Monte Cervati (1899 m s.l.m.).

Una lunga e amabile Storia soprannaturale che intreccia le attenzioni e le cure di Maria Santissima alle terre cattoliche: Ella fa guardia e scudo non solo ai fedeli (siano essi buoni o meno), ma anche ai pastori (siano essi buoni o meno). Le sue belle chiese, come tutte quelle architettonicamente e artisticamente preconciliari, rammentano l’indispensabilità non soltanto, però, della devozione, ma anche della sana dottrina, quella che i nostri bambini imparavano proprio nelle dimore di Dio.

Una maestra della provincia di Cuneo ha raccontato a Camillo Langone che molti alunni di origine marocchina il sabato e la domenica vanno a scuola di arabo e di Corano: «sono bambini che spesso ricevono sussidi pubblici, sono bambini che sempre hanno nomi arabi e anche per questo nonostante siano nati in Italia si sentiranno arabi fino ai novant’anni, ammesso che non muoiano giovani facendosi saltare in aria in mezzo a coloro che pagando le tasse li hanno fatti studiare e spesso mangiare. Se un decimo di loro crederà alla sura della Conversione nel tempo in cui una bottiglia di Barolo raggiunge l’invecchiamento ottimale la provincia di Cuneo diventerà esplosiva come una banlieue parigina (…) Catechismo o morte» (http://www.ilfoglio.it/preghiera/2016/07/22/catechismo-o-morte___1-vr-144707-rubriche_c176.htm ).

Santa Maria Maggiore è lì, con la sua maestosità, non soltanto per ricordare il drammatico periodo della Chiesa del IV secolo, ma anche per rassicurare i fedeli in Cristo, indicando a loro la via della Salvezza, che passa attraverso la conoscenza (la dottrina), i Sacramenti (la Grazia di Dio nel mondo), la preghiera (compreso il Santo Rosario), la Croce (la sofferenza), l’abbandono filiale a Colei che è trionfatrice su ogni genere di eresia. (Cristina Siccardi)


   


[Modificato da Caterina63 06/08/2016 10:18]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:12. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com