Ventiduesimo classificato
Roberto Turati
Un cambiamento inaspettato
Tot: 37/50
Impaginazione: 1/1
Impaginazione molto asettica, ma funzionale. Il font risulta essere molto chiaro e la grandezza è adeguata. I paragrafi sono chiari e ben distinti tra di loro, direi che tutto torna.
Grammatica e stile: 8.5/15 (divisi in 6/10 e 2.5/5)
Ho trovato la grammatica un po’ traballante, anche se il prologo è parecchio lungo: in primo luogo, lo dico una volta sola prima di lasciarti all’elenco di tutte le volte in cui è presente questo errore, dopo i puntini di sospensione è necessario mettere uno spazio. Questa mancanza è ripetuta in tutto il testo, insieme a un doppio spazio che aggiungo all’elenco, ed è davvero fastidiosa allo sguardo. Ecco i casi in cui ho riscontrato questo errore:
depressa…Di → spazio mancante. – 0.10 pt
pensa…Magari → spazio mancante. – 0.10 pt
incontrare chef → doppio spazio. – 0.10 pt
volta…Ancora → spazio mancante. – 0.10 pt
sibilo…Strisciò → spazio mancante. – 0.10 pt
passata…E → spazio mancante. – 0.10 pt
pancia…All’improvviso → spazio mancante. – 0.10 pt
insieme…Ed → spazio mancante – 0.10 pt
…E ora sei…E → doppio spazio mancante. – 0.10x2
aggredita…Non → spazio mancante. – 0.10 pt
...Rob → spazio mancante. – 0.10 pt
che…Ehm…C’è → doppio spazio mancante. – 0.10 pt x2
…MI → spazio mancante. – 0.10 pt
friggere…Avevo fame…Io… → triplo spazio mancante. – 0.10x3 pt
Cosa…Perché?... → doppio spazio mancante. – 0.10x2 pt
sguardo…Quella → spazio mancante. – 0.10 pt
e…Vide → spazio mancante. – 0.10 pt
Per quanto riguarda gli errori di battitura, ne ho riscontrato uno soltanto, che è questo qui:
ventitre → errore di battitura: ventitré – 0.10 pt
Per quanto riguarda la punteggiatura, i problemi sono decisamente più contenuti. Ti elenco i due errori che ho riscontrato, con relative spiegazioni:
tutti!... → non si mettono due segni d’interpunzione di seguito, i puntini di sospensione sono superflui. – 0.15 pt
Lui indietreggiò, sconvolto: → qui ci voleva il punto fermo e non i due punti. – 0.15 pt
Infine, ti segnalo anche due errori relativi al senso delle frasi, che reputo essere quelli più “gravi” di tutta la scaletta.
quest’argomento → Qui c’è un errore nel senso della frase: stai narrando in terza persona, quindi non stai parlando di un “questo” vicino al narratore, ma a un “quello”. – 0.75 pt
Rob guardò le ore → le ore non si guardano, al massimo ha guardato un orologio, o ha guardato “che ore fossero”. – 0.75 pt
Come potrai notare tu stesso ci sono dei problemi e sono anche abbastanza ripetuti tra di loro, ma niente che una revisione attenta del testo non possa sistemare. Ho qualche remora in più, invece, sullo stile.
Qui ho un discorso generale da fare, che per comodità dividerò in due punti:
- Ho notato che molto spesso utilizzi delle ripetizioni non volute, anche nel momento in cui sarebbe semplice trovare un sinonimo. Ciò produce un effetto che sonoramente è molto sgradevole, perché produce una specie di cantilena. Ti riporto gli esempi che ho trovato:
salutò.
«Ciao» salutò lei → ripetizione superflua. – 0.25 pt
loro padre era partito, era come se loro → ripetizione superflua. – 0.25 pt
fame, perché esso stesso era affamato. Alla fine, il polpo finì e la fame fu soddisfatta → ripeti per tre volte in breve tempo una parola che è riferita alla fame/essere affamati, l’effetto è sonoramente sgradevole: una ripetizione che, francamente, sarebbe stato meglio evitare. – 0.25 pt
- Usi un linguaggio, nei dialoghi, che punta sulla resa “grafica” delle sensazioni e non sul mostrarle a parole. Ti faccio alcuni esempi: le parole scritte in caps lock al posto di un semplice “gridò/urlò”, ma anche gli “hehehe”, tipici del linguaggio sms (e che personalmente odio, ma ciò ti garantisco ha influito zero in questo parametro). Essi puntano a far capire al lettore una data situazione, senza mostrarla, che secondo me è un deficit molto grave in questo tipo di scrittura.
E questo è tutto: mi scuso se ti sembro eccessivamente puntigliosa, ma faccio del mio meglio per dare a ogni partecipante più elementi di riflessione possibili.
Titolo: 4/4
Il titolo fa il proprio onestissimo lavoro. Non è uno dei titoli più originali che ho letto, ma trovo che anticipi molto bene il contenuto che rappresenta, quindi non posso fare altro che complimentarmi con te per l’ottima scelta e darti il punteggio massimo.
Trama: 5/5
La trama funziona molto bene. È lineare con diversi colpi di scena, coinvolge immediatamente il lettore e lo tiene con il fiato sospeso fino alla fine della lettura: insomma, ho trovato la trama di questa storia interessante e devo dire che nel complesso mi ha sicuramente lasciato un’impressione, nel bene e nel male, è sicuramente una trama che lascia il segno.
Originalità: 5/5
Ho trovato la storia moderatamente originale – anche perché di storie e film con il topos letterario dell’essere che entra dentro le proprie vittime ne abbiamo visti tanti – e, in alcuni punti, sinceramente sorprendente. L’elemento che mi è piaciuto più di tutti è la descrizione dell’essere e di come esso agisca, che mi è suonata come una novità assoluta, e per questo principalmente ho deciso di premiarti con un punteggio alto, perché sono rimasta davvero sorpresa. Complimenti!
Caratterizzazione dei personaggi: 6/10
La caratterizzazione non è male anche se, in certi punti, l’ho trovata un po’ incerta: trovo che la storia sia tanto descrittiva, ma molto poco introspettiva, e che per questo i personaggi risultino in un certo senso solamente descritti e mai indagati a fondo. Se ci penso, di Lucy e Rob si sa molto poco, come persone: ne descrivi le abitudini, l’apparenza fisica, ma mai ti soffermi su cosa provano. È tutto un sottofondo relegato nell’intuibile, ma che non si concretizza mai nel “aaaah, quindi il personaggio ha paura per questo motivo x e sta provando y perché pensa z”. Spero di essermi spiegata bene, ma ovviamente sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Non penso ci sia spazio per fare un’analisi definita dei due personaggi perché, sorvolando sulle loro occupazioni e il loro aspetto fisico, semplicemente non saprei cosa dire. È una storia che si legge per la trama e non per i personaggi, che sono quasi scivolati sullo sfondo, sono attori di un dramma non caratterizzato.
Mi dispiace dirtelo, ma da questo punto di vista mi hai convinta molto poco.
Gradimento personale: 7.5/10
La storia mi è piaciuta e, se mi giuri che inizierai a mettere gli spazi dopo i puntini di sospensione, probabilmente continuerò a leggerla. La trama è la parte vincente di questa originale, perché è davvero molto interessante e coinvolgente.
Purtroppo, però, non riesco a sorvolare totalmente su quelle che sono le grandi pecche di una storia, tutto sommato, bella: parlo, ovviamente, della grammatica e dello stile, nonché della caratterizzazione dei personaggi. Per farla breve, questa è per me una storia un po’ ingenua, nel senso che manca di esperienza: magari mi sbaglio e non ho capito niente – cosa molto probabile – ma mi sembra che ti manchi l’esperienza dello show don’t tell, che sicuramente verrà con il tempo. Nel complesso la trovo comunque un prodotto buono e ben fruibile, sicuramente una lettura piacevole che mi piacerebbe proseguire.