Francesco, 29/04/2024 14:18:
Buongiorno,
studio filosofia e sto cercando risposte religiose agli interrogativi che mi pongo. Vorrei conoscere anche la vostra, se fosse possibile.
Storicamente si è cercato di dimostrare l'esistenza di Dio basandosi su diverse prove, fra cui:
1) quella causale, ovvero se tutto ha una causa (o origine), anche il nostro universo ne deve avere una e sarebbe Dio;
2) quella del disegno intelligente, ovvero tutto sembrerebbe avere una specifica finalità spiegabile da un progettista che per il nostro universo sarebbe Dio.
Ora mi chiedo: in base alle suddette due prove, quale sarebbe la causa o origine e la finalità (di un progettista intelligente) del dubbio o capacità di dubitare?
Se il dubbio, inteso come capacità o abilità di dubitare, esiste, esso (come ogni altra cosa esistente) dovrebbe avere una causa od origine ed una finalità: quali sarebbero?
Poi, mi interrogo sulla questione morale del dubbio: dubitare è bene o male?
Perché se fosse un bene, con valenza positiva, dovrei dubitare di tutto e non credere a nulla.
Ma se fosse un male, con valenza negativa, non dovrei dubitare di niente e credere a tutto.
Grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi!
Il dubbio è un bene, dubitare non significa diffidare ma ti porta a ricercare, solo chi dubita fa ricerche, per svariati motivi. Vuoi che in sé non crede ci sia del vero, quindi cerca una verità, vuoi una persona o un conoscente non lo si conosce bene e dubiti del suo modo di essere, chiedi a chi lo conosce meglio.
In oltre le varie ricerche, fonti che ci si vada ad attingere ti aprono la mente.
Quindi per me il dubbio è un bene.