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Con Gesù davanti all'Eucarestia

Ultimo Aggiornamento: 11/02/2011 12:31
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10/12/2008 09:12
 
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EUCARESTIA = MISTERO E FASCINO [SM=g1740753]


Il Mistero ha sempre un suo fascino, a cui non sempre si può resistere, neanche a proporselo…soprattutto quando si tratta di Dio! Scriveva S.Tommaso d’Aquino: "Non i sensi, non il tatto, ma la FEDE rivela la reale presenza del Cristo nell’Eucarestia".

Paolo VI ne fece una illuminante Enciclica, la "Mysterium Fidei" il 3 settembre del 1965, per riaffermare e rivendicare il pensiero della Chiesa circa questo Mistero e, prima ancora, del comando preciso del Cristo senza il quale la stessa Chiesa non avrebbe ragione di esistere e con essa ogni Mistero rivelato!

Diciamoci la verità: sull’Eucarestia, come su altri temi fondamentali del cristianesimo, dai più misteriosi ai più originali, si sono andate delineando delle posizioni che tentano di razionalizzare il Mistero, provocando una riduzione di linfa che è vitale per il cristianesimo!

Il Conc. Vat. II, in sostanza, non ha detto nulla di nuovo…in esso è stato più semplicemente ricordato: "…un fatto che avvenne duemila anni fa a Gerusalemme; la sera della vigilia della parasceve dei giudei, quando Gesù con gesti e parole (che ripetevano in parte la tradizionale celebrazione della Pasqua), rivelava la Sua intenzione di determinare una realtà nuova e definitiva.

Durante la cena con gli Apostoli, prese del pane, rese grazie, lo spezzò e nell’atto di darlo a loro disse:- Questo è il mio Corpo…FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME – Lo stesso accadde per il vino…"(Lc.22,17-20/Mt.26,17-29/Mc.14,12-25/Gv.13,21-30).

Nel Concilio il testo è riportato non come libero pensiero o interpretazione, ma viene letto quale è nel testo evangelico, a riconferma della Fede di tutta la Chiesa, fondata sulla Tradizione Apostolica, sulla conoscenza e sulla prassi delle prime comunità cristiane, confermando questa dottrina ininterrottamente trasmessa!

Siamo davanti al Mistero e non sarò certo io a tentare di spiegarlo razionalmente

, se lo facessi non solo non sarebbe possibile toccarne il fondo in modo razionale, ma andrei contro quel "suggerimento" del Cristo che ci chiede di avere FEDE! Siamo, perciò, davanti al Mistero: mistero pasquale reso presente in perpetuo nella Chiesa. Solo la Fede può accoglierlo e ammetterlo, perché essa da allo spirito umano un senso speciale, che fa percepire la Verità che si trova dietro "IL PARADOSSO" se non…l’assurdo; è l’eterno contrasto tra ciò che si vede e ciò che si crede! Per chi ha studiato la fisica, se pur in modo elementare, conosce il cosiddetto "paradosso meccanico"…che troviamo nell’esempio del cilindro che, posto su di un piano inclinato, invece di rotolare in basso come dovrebbe, risale per qualche tratto e poi si ferma! Un dato di fatto, questo, che sembra in opposizione (paradosso) rispetto alla legge di gravità…ecco, qualcosa di simile si ha nell’Eucarestia!

Nella Messa, prima e dopo la consacrazione, non si vede altro che semplice pane e vino, nulla è mutato nell’aspetto! Se si facesse un esame in laboratorio avremo come risposta nient’altro che pane e vino così come li conosciamo in natura. Le parole che il sacerdote pronuncia nella Consacrazione non alterano la composizione, ma compiono il Mistero per Fede! Il sacerdote, grazie al Sacramento dell’Ordine che lo eleva a tale dignità "per imposizione delle mani", attraverso le quali entra in azione lo Spirito Santo, non fa altro che obbedire ad un comando del Maestro: "Fate questo in memoria di Me"! Un sacerdote potrebbe anche dubitare, se pur in buona fede, della transustanziazione che avviene, egli sa anche di essere un uomo peccatore, tuttavia nulla cambierebbe nel Mistero poiché egli è solo il tramite di un Mistero che non gli appartiene; in quel momento sono quelle "parole" che operano il Mistero….semplicemente perché il Cristo ha detto di fare così! Un paradosso, dunque, un’assurdità perché è in netto contrasto con la razionalità umana eppure, il vero credente non esita ad oltrepassare questa soglia dell’umano pensiero, egli agisce mediante la FEDE! Il vero credente è colui che ha acquisto, così, un "senso" in più oltre quelli in medicina conosciuti. Un senso speciale che "si nutre" di quel Mistero e che dona al credente un certo istinto che lo aiuta ad orientarsi nelle cose di Dio, lo conduce, gli fa intuire e rilevare ciò che appartiene alla Fede; lo fa aderire a questa realtà non perché costretto da argomenti (come avviene per i demoni: Giac.2,19), ma per una certa connaturalezza con ciò che è Divino; è una percezione in più; è elevata dalla luce dello Spirito Santo dal quale deriva ogni conoscenza!

Quindi non temiamo di dire che la Fede è per l’uomo "non oscurantismo" dell’intelligenza, bensì una forma superiore di conoscenza poiché conduce alla visione delle "cose di Dio".

"Questo è il mio Copro dato per voi", le parole del Cristo si animano e vanno intese per come il Maestro le ha dette e cioè, che il pane diventa il Suo Corpo e che il vino diventa il Suo Sangue!

La salvezza che il Cristo compie attraverso la crocifissione non è figurata, non è semplice ricorrenza, non è solo un esempio, non è similitudine; essa è reale, che si ripete costantemente, inconfondibile in tutta la sua drammaticità che non è apparente, inconfutabile, così come reale è la salvezza che ci perviene attraverso l’Eucarestia, atto che precede il sacrificio della Croce: essa non è per similitudine, non è un esempio, non si da una volta o due all’anno, non è in senso figurato…bensì in termini che la rendono da quel momento REALE e che realmente "nutre il credente" che di essa si ciba con Fede! (Gv.6,30-71)

Questo brano del Vangelo è importante per comprendere i contorni del Mistero del "Pane disceso dal cielo". Quando alla fine della spiegazione i discepoli gli dicono che "il suo discorso è duro. Chi lo può ascoltare"…Gesù risponde: "Questo vi scandalizza?…Lo Spirito è quello che vivifica, la carne non giova a nulla. Le parole che vi ho detto sono spirito e vita"! Eppure, leggiamo nel testo, molti discepoli se ne andarono, Gesù amareggiato dice: "Volete forse andarvene anche voi ?", ma Simon Pietro, illuminato dallo Spirito dirà: "Signore, da chi andremo tu solo hai parole di vita eterna"…In tutto questo contesto che parla proprio dell’Eucarestia, il concetto che le parole pronunciate da Gesù acquistano vita per azione dello Spirito che vivifica, non è più una ragione di dubbio…a chi dubita Gesù risponde: "Volete andarvene anche voi ?". La carne non giova a nulla…. così come l’Eucarestia non è nulla se il sacerdote non pronuncia quelle parole, imponendo sopra le mani attraverso le quali lo Spirito Santo vivifica la Parola di Gesù! Questo non è un interpretare il Vangelo, bensì è l’ammettere che determinate azioni il Cristo non le ha suggerite, ma le ha ordinate di fare…

Un altro aspetto importante è questo: la Fede "ACCETTA" il Mistero, "NON LO CREA"! [SM=g1740752]


Il fedele sa che nell’Eucarestia, o cibo, o pane spirituale, c’è il Corpo di Cristo e sa che non può non esserci poiché, quelle parole pronunciate per un preciso comando Divino, sono dotate di una efficacia infinita e capaci di concretizzare ciò che esse esprimono e ciò che per l’uomo che non crede sono un assurdo! La Fede, quindi, elimina il dubbio, percepisce e riconosce l’autorità della Parola Rivelata attraverso la quale si esprime IN MODO INECQUIVOCABILE LA DIVINA ONNIPOTENZA DI DIO!

La Fede accetta…ma non è la Fede a compiere il Mistero, così come non è la fede di chi prega a compiere un miracolo! Gesù presente per la "consacrazione", perché Lui che è "VIA, VERITA’, VITA", ha pronunciato quelle parole, comandando ai suoi di farlo fino alla fine dei tempi! E’ la Sua Parola vivificata dallo Spirito Santo a rendere reale questo Mistero, e non la fede più o meno santa o assente o peccatrice del sacerdote! Del resto se crediamo che per comprendere le Sacre Scritture abbiamo bisogno dello Spirito Santo che ci aiuti a comprendere il Testi, perché dubitare che Lo Spirito di Verità vivifichi queste parole di Gesù…?

Un giorno S.Caterina da Siena, ammalata a Lucca chiese la Comunione, ebbene, appena si accorse che l’Ostia che il sacerdote stava dando non era consacrata: non solo non le rivolse alcuna adorazione, ma rimproverò duramente quel prete per l’atto d’idolatria al quale aveva esposto i fedeli, facendo loro passare qualcosa per divino che divino non era! Caterina da Siena aveva intuito grazie a quel "senso" in più di cui prima parlavamo, che Gesù non era presente…e come lei, tante sono le testimonianze inconfutabili, di santi e non che hanno ricevuto doni speciali a favore di una testimonianza di questo grande Mistero: conoscenza non per studio, ma per Fede!

Questo episodio desidera introdurre una riflessione sul "dopo" la consacrazione, poiché molti cristiani non credono al Suo perdurare dopo la Messa!

Tutto quanto testimoniato fino adesso, non smorza il concetto del "paradosso e dell’assurdo": l’Ostia consacrata una volta, resta tale fino al suo "consumo" cioè, fino a quando non compie ciò che deve compiere: nutrire l’anima!

Ecco il perché della "sua conservazione" nel "Tabernacolo"! Il "Deus absconditus", "il Dio nascosto", è presente in Cristo, nella sua umanità, proprio in quel Corpo che Gesù stesso definì come "Tempio": quando i giudei chiesero un segno della sua messianità e della sua missione divina, rispose: "distruggete questo Tempio (ovvio che parlava di se stesso), ed io lo ricostruirò in tre giorni"(Gv.2,19/Mt.26,62), pensiamoci bene, Gesù non dice "il Padre o lo Spirito Santo lo ricostruiranno", bensì predice l’azione che si compirà per suo stesso intervento!

Nell’A.T. vi era, fin dal principio, un’Arca, una specie di tenda che era il "luogo" degli incontri di Dio col suo popolo. Poi intorno all’Arca fu costruito un Tempio, centro della vita religiosa di Israele. Nel N.T. il Cristo si presenta come "Tempio nuovo", nel quale abita la Gloria di Dio, cioè, si rivela Dio come magistero, legge, amore, dono di salvezza e salvezza come dono (Is.7,14/Gv.1,14). Nel tempo della Chiesa, Gesù resta quel "Tempio visibile" che acquista valore per la presenza costante dell’Eucarestia che è la "nuova e definitiva Tenda" in cui abita Dio; in mezzo al nuovo Israele, cioè ai cristiani che sono il Popolo di Dio, nuovo Tempio, nuova casa di Dio, edificata sulla "pietra angolare" che è il Cristo e che mediante questa sua presenza, unifica, autoedifica e rende autentica la Chiesa = Cristo-Chiesa (cfr. 1Cor.3,9,16-17/2Cor.6,16/Ef.2,20-21/Mt.12/1Pt.2,5-ss.).

Ecco che, grazie all’Eucarestia, il "Dio con noi" presentatoci da Matteo, diventa una realtà viva, realtà collettiva, che si espande e che diventa linfa vitale dal "capo alle membra" in questo Corpo martoriato del Cristo e rappresentato nella Chiesa. Questo scandalizza? E perché mai! Non ha forse detto Gesù che sarebbe rimasto con noi tutti i giorni e fino alla fine dei tempi? Molti, però, confondono la presenza del Cristo con l’azione dello Spirito Santo….Gesù mandò il Consolatore NON PER ESSERE SOSTITUITO, bensì perché "potesse spiegare ogni cosa", per illuminare, fortificare i fedeli nella testimonianza, fortificarli nella fede, per confermare la santità della Chiesa con la Sua costante presenza! UN DIO NON SOSTITUISCE UN ALTRO DIO…perciò è sbagliato pensare che lo Spirito Santo, Terza Persona della Trinità, sostituisce il Cristo o ne prende le veci nella direzione della Chiesa.…Egli rende presente il Cristo perché "vivifica le sue parole" (se ricordate il brano di Gv. Cap. 6), santifica il pellegrinare della Chiesa retta da uomini peccatori, santifica e sancisce la Verità che prevale da un Concilio per ciò che riguarda le cose di Dio. Santifica la Chiesa riparando gli errori e il male la dove l’uomo la oscura, la imputridisce, la vuole annientare! Quindi Gesù non è stato sostituito, Egli è presente sempre, è il Capo indiscusso della Chiesa, è il "Dio con noi" che nell’Eucarestia attende i credenti che desiderano conoscerLo, amarLo, Egli è li, in attesa che l’anima si nutri di Lui! Tuttavia è anche ovvio che lo Spirito Santo agisce concorde al Padre e al Figlio, il Suo compito è quello SACRAMENTALE, cioè, di rendere sacro e divino tutto ciò che deriva da Dio. Sacramentale come quando scende nel grembo verginale di Maria, in essa compie una sosta, si ferma, trasformandola in un "Tempio" se pur provvisorio (per questo la Chiesa la venera come "Tempio dello Spirito Santo") dal quale assume forma umana Gesù Cristo, Figlio di Dio! Lo Spirito Santo è illuminante e sempre presente come quando, illuminando Elisabetta le fa dire a Maria: "Benedetta sei tu! A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me"? Lo Spirito fa riconoscere ad Elisabetta la reale presenza di Dio, prima ancora di vederlo nascere! Quei "nove mesi d’attesa" nel grembo di Maria, adibito a "Tempio" proprio dalla presenza e dall’azione congiunta dello Spirito Santo, sono soltanto un assaggio di quanto Dio volesse rimanere veramente con noi…fino alla fine dei tempi! In Maria, tempio umano, Egli cominciò la Sua avventura terrena, nel Cuore della Chiesa, in ogni Tabernacolo, Egli ci sostiene in questa avventura terrena….Quando ci comanda di "Amare il nostro Prossimo" lo dice anche in virtù di questa realtà: ogni fedele che si nutre di Cristo, porta in se il Cristo, e diventa Tempio di Dio….Sempre ad imitazione di Maria che per prima, dicendo "SI", si offrì quale tempio, ora il compito è di tutti, di tutto il Popolo di Dio che per fede crede, si nutre e porta con se il Cristo…Eliminare l’Eucarestia significherebbe togliere a Dio un Tempio in cui abitare, sostare ed operare….

Molti sostengono che pregare e studiare sui Testi Sacri sia sufficiente, non è così, la Parola di Dio si concretizza nel momento in cui essa prende vita (cioè vivifica per opera dello Spirito Santo), altrimenti rimane lettera morta, l’Eucarestia è il nutrimento, è quella linfa attraverso la quale la Parola prende vita: "Chi non mangia di questo Pane e non beve questo vino, non avrà la vita eterna"…E’ ovvio che questa severità non tocca quanti non sono venuti a conoscenza delle Sacre Scritture e del Cristo più precisamente, essa è monito soprattutto per i cristiani, per quanti in Cristo si riconoscono e si identificano dentro la Sua Chiesa! Nella nostra società civile si dice che "la Legge non ammette ignoranza" nel senso che si può essere condannati anche se il reo ignorava una data legge, il giudice ti dice che ti potevi informare….Grazie al cielo la Misericordia e la giustizia divina non hanno affatto riscontri umani, ciò non toglie che, come per la parabola dei talenti, nel Giudizio finale ci verrà chiesto cosa ne avremo fatto dei talenti, cioè dei doni, dei carismi che ci sono stati dati in virtù della Fede…

La Fede ha un ruolo decisivo nella vita cristiana, tanti sono gli esempi…Tommaso non crede, vuole vedere, toccare il Cristo risorto, ebbene Gesù lo accontenta, ma ciò che dice dopo è un richiamo a tutti i credenti, ognuno di noi ha un Tommaso dentro…che per troppa razionalità non vuole dare ragione a ciò che è al di la della Scrittura….eppure abbiamo visto come la Scrittura illumina e attesta chiaramente questa sconcertante realtà dell’Eucarestia…"Beati coloro che crederanno pur non avendo visto" e la Chiesa prende in parola il suo Maestro, il Suo Capo, per Fede dice a tutti i credenti che il Cristo è li, vivo e vero…al di la di ogni debolezza umana che è presente nel sacerdote, al di la di ogni peccato che l’uomo possa commettere….Non a caso S. Paolo ci suggerisce: "Un solo pane e un solo corpo siamo in molti, noi tutti che partecipiamo di un solo pane e di un solo calice" (1cor.10,16-ss.), per questo l’Eucarestia è COMUNIONE o SINASSI (dal termine greco), attraverso Essa noi comunichiamo con Cristo che, a sua volta, ci permette di comunicare vicendevolmente fra noi…l’Eucarestia non è altro che una realtà prefigurativa del vero godimento con Dio che si realizzerà nella Patria Celeste; per questo viene chiamato anche VIATICO, poiché in terra ci apre la via per giungere al cielo. Eucarestia, che deriva dal greco e che vuol dire "buona grazia", altro non è che la "grazia di Dio per la vita eterna" (Rom.6,23). Non a caso Essa è il Cuore pulsante della Chiesa, è il suo centro, il suo fulcro, il suo nutrimento, il suo tutto…"Formiamo un corpo unico perché partecipiamo tutti a quell’unico Pane" (1Cor.10,17).


Caterina (Per Grazia di Dio, Laica Domenicana) 18, novembre, 2001 "Vegliate e siate pronti", suggerisce il Vangelo di questa Domenica XXXIII del T.O. anno C.

Ringraziamenti:

A Gesù Eucarestia, che mi sazia nei momenti di sconforto, che mi illumina, che mi fa comprendere cosa significhi AMARE....

A Maria, Tempio dello Spirito Santo e Tempio di Dio, che per mano mi ha portato a comprendere questa Verità benchè figlia immeritevole di tanto dono...

Riferimenti tratti dal libro "Mistero Eucaristico", di Fr.Raimondo Spiazzi, O.P. al quale dedico, come umile grazie, questo piccolo lavoro...





[Modificato da Caterina63 02/12/2009 17:16]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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