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I Pontefici e il loro Magistero SUL ROSARIO

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2016 13:02
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06/11/2012 14:24
 
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«L’IMMACOLATA CI LIBERI DAL MALE
CHE CI INTOSSICA OGNI GIORNO»


Ricordiamo le forti parole del Papa sull’inquinamento morale causato dai mass media. Davanti all’Immacolata di Piazza di Spagna (in foto) Benedetto XVI ha rilevato che «...nel cuore delle città cristiane Maria costituisce una presenza dolce e rassicurante. Con il suo stile discreto dona a tutti pace e speranza nei momenti lieti e tristi dell’esistenza. Nelle chiese, nelle cappelle, sulle pareti dei palazzi: un dipinto, un mosaico, una statua ricordano la presenza della Madre che veglia costantemente sui suoi figli...

Cosa ricorda a tutti noi con la sua presenza? Ricorda che "dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia" (Rm 5,20) – come scrive l’apostolo Paolo. Ella è la Madre immacolata che ripete anche agli uomini del nostro tempo: non abbiate paura, Gesù ha vinto il male; l’ha vinto alla radice, liberandoci dal suo dominio.

Quanto abbiamo bisogno di questa bella notizia! Ogni giorno, infatti, attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono. Per questo la città ha bisogno di Maria, che con la sua presenza ci parla di Dio, ci ricorda la vittoria della grazia sul peccato e ci induce a sperare anche nelle situazioni umanamente più difficili...

Nel cuore di ognuno di noi passa il confine tra il bene e il male e nessuno di noi deve sentirsi in diritto di giudicare gli altri, ma piuttosto ciascuno deve sentire il dovere di migliorare se stesso! I mass media tendono a farci sentire sempre "spettatori", come se il male riguardasse solamente gli altri e certe cose a noi non potessero mai accadere. Invece siamo tutti "attori" e, nel male come nel bene, il nostro comportamento ha un influsso sugli altri...

Maria immacolata ci aiuti a riscoprire e difendere la profondità delle persone, perché in lei vi è perfetta trasparenza dell’anima nel corpo. È la purezza in persona, nel senso che spirito, anima e corpo sono in lei pienamente coerenti tra di loro e con la volontà di Dio. La Madonna ci insegna ad aprirci all’azione di Dio, per guardare gli altri come li guarda lui: a partire dal cuore. E a guardarli con misericordia, con amore, con tenerezza infinita, specialmente quelli più soli, disprezzati, sfruttati. "Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia..."».

(L’Osservatore Romano, 9.10.2009)
  


   

«...ESORTIAMO AL PIO ESERCIZIO DEL ROSARIO
NELLE CASE, NELLE FAMIGLIE»

  
Il pellegrinaggio di Benedetto XVI a Carpineto Romano (5 settembre) nel ricordo della nascita di Leone XIII (18102010) – a cui è legata la prima grande enciclica sociale Rerum novarum – ci ripropone la figura del Pontefice che in epoca moderna maggiormente inculcò la devozione al rosario. Papa Gioacchino Pecci (foto) infatti scrisse undici encicliche su Maria e il rosario. Tanto che «per Papa Leone la Madonna è stata Mater rerum novarum, ovvero generatrice di una nuova ottica cristiana» (Avvenire, 28.7.2010). Citiamo dalla prima di esse, dalla Supremi apostolatus.

«...Voi vedete le incessanti e gravi lotte che travagliano la Chiesa. Voi vedete che la pietà cristiana, la pubblica moralità, e la stessa fede, il più grande dei beni e fondamento di tutte le altre virtù, sono esposte a pericoli sempre più gravi... La necessità del divino aiuto non è certamente minore oggi di quella che era sentita quando il grande san Domenico, a guarire le ferite della società, introdusse la pratica del rosario mariano. Egli, illuminato dall’alto, vide chiaramente che ai mali del suo tempo non vi era rimedio più efficace che ricondurre gli uomini a Cristo, che è "via, verità e vita", mediante la frequente meditazione della redenzione da lui operata; e interporre presso Dio l’intercessione di quella Vergine, a cui fu concesso di "annientare tutte le eresie".

Per questo motivo egli dispose la pratica del rosario in modo che fossero successivamente ricordati i misteri della nostra salvezza, e a questo dovere della meditazione s’intrecciasse come un mistico serto di salutazioni angeliche, intercalate dalla preghiera a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.

Noi dunque, che andiamo ricercando un uguale rimedio a non diversi mali, non dubitiamo che la stessa preghiera, introdotta dal santo Patriarca con così notevole vantaggio per il mondo cattolico, tornerà efficacissima nell’alleviare anche le calamità dei nostri tempi.

In considerazione pertanto di queste ragioni esortiamo caldamente tutti i cristiani a compiere, senza stancarsi, il pio esercizio del rosario, o pubblicamente o in privato, nelle loro case e famiglie...».
   


   

«LA SICILIA È COSTELLATA
DI SANTUARI MARIANI»

  
Nella sua storica visita a Palermo il 3 ottobre Benedetto XVI ha ricordato l’amore dei siciliani verso Maria immacolata.

«...In questo momento di profonda comunione con Cristo, presente e vivo in mezzo a noi e in noi, è bello, come famiglia ecclesiale, rivolgerci in preghiera alla sua e nostra madre, Maria santissima immacolata.

La Sicilia è costellata di santuari mariani, e da questo luogo mi sento spiritualmente al centro di questa "rete" di devozione, che congiunge tutte le città e tutti i paesi dell’isola.

Alla Vergine Maria desidero affidare tutto il popolo di Dio che vive in questa amata terra.

Sostenga le famiglie nell’amore e nell’impegno educativo; renda fecondi i germi di vocazione che Dio semina largamente tra i giovani; infonda coraggio nelle prove, speranza nelle difficoltà, rinnovato slancio nel compiere il bene. La Madonna conforti i malati e tutti i sofferenti, e aiuti le comunità cristiane affinché nessuno in esse sia emarginato o bisognoso, ma ciascuno, specialmente i più piccoli e deboli, si senta accolto e valorizzato.

Maria è il modello della vita cristiana. A lei chiedo soprattutto di farvi camminare spediti e gioiosi sulla via della santità, sulle orme di tanti luminosi testimoni di Cristo, figli della terra siciliana.

In questo contesto desidero ricordare che oggi, a Parma, è proclamata beata Anna Maria Adorni, che nel secolo XIX fu sposa e madre esemplare e poi, rimasta vedova, si dedicò alla carità verso le donne carcerate e in difficoltà, per il cui servizio fondò due istituti religiosi.

Madre Adorni, a motivo della sua costante preghiera, veniva chiamata "Rosario vivente". Mi piace rilevarlo all’inizio del mese dedicato al santo rosario. La quotidiana meditazione dei misteri di Cristo in unione con Maria, Vergine orante, ci fortifichi tutti nella fede, nella speranza e nella carità».

(L’Osservatore Romano, 45.10.2010)
   


   

Brevi
   

«La devota tradizione del "volo" della casa di Maria dalla Terra Santa sino a Loreto ci invita a meditare sul "volo" in senso spirituale, sul rapporto tra terra e cielo...». Così il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone (in foto sotto di Catholic Press), ricordava il 25 marzo – festa dell’Annunciazione – a Loreto i 90 anni della proclamazione da parte di Benedetto XV (era il 24 marzo 1920) della Beata Vergine lauretana quale patrona dell’aeronautica e di tutti i viaggiatori in aereo (L’Osservatore Romano, 26.3.2010). Grandi manifestazioni e momenti di preghiera si sono succeduti con il pellegrinaggio della statua della Beata Vergine in tutti gli aeroporti italiani, che si concluderà il 10 dicembre, festa principale del Santuario di Loreto.

Il giorno prima di entrare in conclave il card. Karol Wojtyla si recò solo soletto a pregare al Santuario della Mentorella, una cinquantina di km da Roma. Nel ritorno rimase appiedato per un guasto alla macchina e fu riportato a Roma da un passante. Il giorno dopo quello sconosciuto Cardinale polacco divenne Giovanni Paolo II. Era il 16 ottobre 1978. Sembra che Wojtyla sia andato a pregare in quel Santuario – uno dei più antichi d’Europa – altre 30 volte. Questi e altri ricordi di papi e di santi sono stati commemorati con uno specialissimo annullo postale vaticano, raffigurante la Vergine con la scritta: Die emissionis. 1500° Anniversario della fondazione del santuario Madre delle Grazie della Mentorella.

«Lei si chiama Anastasio del Santo Rosario. Ma lo dice il rosario?», chiede Giovanni XXIII al carmelitano Anastasio Ballestrero (foto sotto). «Certo che lo dico». «Quante poste dice?», insiste il Papa. «Tutte e quindici». Ma «Tutti i giorni?». «Sì!», risponde il carmelitano. E papa Giovanni: «Bravo! Anch’io faccio lo stesso. Anche adesso che sono papa. E quando mi dicono come trovo il tempo: basta volere!, rispondo, e il tempo c’è sempre» (Maria Ausiliatrice, sett.­ott. 2010). Ballestrero (1913­1998) diventerà arcivescovo di Torino e sarà creato cardinale nel 1979 da Giovanni Paolo II.

Con i 213 cannoni vinti ai russi davanti a Sebastopoli nella guerra di Crimea (1853­1856) veniva innalzata 150 anni fa la statua di Notre-Dame de France sulla collina a ridosso dell’antico Santuario di Notre-Dame de Puy (centro-sud della Francia). «Non la guerra, ma la pace ci invita a servire la Vergine Maria». Così il vescovo Henri Brincard ricorda quell’evento del 1860, che coinvolse la nazione intera e Napoleone III. La statua bronzea della Vergine è di 22 metri con il piedistallo. Il piede che schiaccia il serpente è di un metro e novanta, mentre il serpente che lo insidia e gira sulla sfera su cui poggia la Vergine è lungo 17 metri (cf Stella Maris, n. 470/19).

«Perché non ricordiamo che Gesù, Maria e Giuseppe erano una famiglia migrante?». Da questa provocazione del diacono cattolico Ferdinando Ruiz si è tenuta in Arizona, al confine col Messico, una catena di solidarietà orante – la recita continua del rosario nelle famiglie e comunità parrocchiali per 40 giorni – in risposta alla campagna xenofoba anti immigrazione promossa da quello Stato degli Usa. Perché 40 giorni? Perché richiama i «40 years in the desert», dove sono peregrinati gli ebrei verso la Terra Promessa. Al Santuario di Guadalupe (foto sotto), nel confinante Messico, i vescovi hanno ricordato questa situazione di attrito con gli Stati Uniti, nel 200° anniversario dell’indipendenza del Messico (1810-2010). Il 12 dicembre ricorre la festa della Vergine di Guadalupe.

Oltre alle bestemmie di un presidente del Consiglio, dobbiamo registrare l’insulto (mariano) ai credenti di un presunto esperto d’arte. Il noto Vittorio Sgarbi nel Comune dove è sindaco (Salemi nel trapanese) ha fatto esporre una pittura di un certo Giuseppe Veneziano con una Madonna raffaellesca portante in braccio un piccolo Hitler: "La Madonna del Terzo Reich". «Personalmente non sono turbato né preoccupato dai pugni allo stomaco di presunti artisti – ha detto mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazzara del Vallo – al di là delle implicanze blasfemiche credo si faccia torto alle vittime del nazismo ». Avvenire ha consigliato di mettere per Natale Veneziano e Sgarbi al posto dell’asino e del bue nel presepe. «Sarebbe una salutare riflessione sulla crisi dell’arte» (30.9.2010).

«O Vergine santissima, Madre del Signore... fo voto a voi di rimanere vergine...». Tutti abbiamo letto a scuola come Lucia nei Promessi Sposi (cap. XXI) recitando il rosario fece voto di castità alla Madonna mentre era prigioniera dell’Innominato. Prendendo lo spunto da questo celebre "voto", nella casa stessa di Alessandro Manzoni (foto sotto) a Milano si è tenuta un’esposizione di ex voto che copre oltre mezzo millennio, dal ’400 al dopo guerra, 1945. Scampati pericoli di ogni genere, richieste di grazie, illustrati in 100 "ex voto", frutto di amore e fede incrollabili, come lo era stato il "voto" di Lucia, che ha ispirato la mostra.

«Oggi, 15 agosto 1781, sappiano tutti coloro nelle mani dei quali capiterà questa mia scrittura, che io sottoscritto Bruno mi vendo per schiavo perpetuo della Beata Vergine Maria con donazione pura, libera, perfetta, della mia persona...». È la consacrazione a Maria del venerabile Pio Bruno Lanteri. Tra il 20092010 si sono celebrati i 250 anni della nascita, che avvenne a Cuneo nel 1759. La fondazione della Congregazione degli Oblati di Maria Vergine gli fu ispirata da sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787) e dal grande devoto di Maria san Luigi di Montfort (1637-1716). Riteneva la Madonna «vera fondatrice della Congregazione ». Morì nel 1890. Lanteri è un po’ il padre dei clochard, si direbbe oggi, ispiratore delle iniziative sociali della Torino dell’epoca.

La Regina d’Europa – questo è il suo titolo – dal Santuario di Monte Lussari (Tarvisio, nella foto sopra) estende il suo abbraccio verso Austria e Slovenia. Qui a 1789 metri un pastore trovò una statua della Vergine in un cespuglio. La consegnò in paese al parroco, ma nottetempo l’immagine tornò sul monte e... qui si videro le pecore del pascolo inginocchiate davanti alla statua. La prima cappella è del 1360. Per i 650 anni è stato proclamato un giubileo. Poco oltre il confine, in Austria, presso il Santuario di Maria Wörth, quasi in gemellaggio spirituale si è tenuto nell’estate il "Pellegrinaggio dei tre popoli", guidato dai Vescovi di Lubiana, Udine, Klagenfurt.



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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