Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Chi sono "io"? Sai accettarti per ciò che sei?

Ultimo Aggiornamento: 16/01/2009 15:57
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15/01/2009 21:52
 
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Amici.....ACCOGLIAMO QUESTA PROVOCAZIONE?? [SM=g1740727]
Forza...proviamo a vedere che cosa esce fuori...quanto siamo coraggiosi nel descriverci......quanto siamo disposti a CAMBIARE (attenzione non parlo di compremessi tendentia giustificare qualche forma di deviazione della natura o altro che conduca al peccato[SM=g7574] )  vediamo quanto ci...conosciamo.....e quanto siamo disposti a seguire Cristo nella condizione in cui ci ha messo[SM=g7831]
Fraternamente Caterina
14 Ottobre 2004 
CHI SONO IO?

www.avvenire.it


da il mattutino di G.Ravasi

Affamato di colori, di voci di uccelli, assetato di parole buone, di compagnia…, stanco e vuoto nel pregare, nel pensare, nel creare. Chi sono io? Oggi sono uno, domani un altro.
Sono tutt’e due insieme?
Il primo servizio che si deve offrire al prossimo è quello di ascoltarlo.
Ecco due considerazioni complementari di Dietrich Bonhoeffer (1906-1945), teologo ucciso dai nazisti ed espressione di un’intensa spiritualità e testimonianza cristiana. La prima nasce da un’esperienza che, prima o poi, tutti attraversiamo. Siamo ansiosi di vita, di luce, di amore; eppure ci sentiamo vuoti e stanchi. Si spegne ogni fremito, si perde il sapore dei gesti che compiamo, si affloscia il desiderio di pregare, pensare e creare. Ci si sente come divisi tra uno stato di attesa e una sconsolata rassegnazione. Il giorno prima ci si illudeva e ci si sentiva mossi dallo Spirito, il giorno successivo si è delusi e senza carica interiore.

Ebbene, quando si è in simili situazioni e, più in generale, quando si è nel tempo della prova, il dono più prezioso che si riceve è quello di avere qualcuno che ci ascolti, come indica Bonhoeffer nella seconda frase. Essere capaci di stare in ascolto dell’altro, sentendo la sua confessione o la sua confidenza, è una realtà che spesso non si sa offrire agli altri, presi come siamo dalla fretta o dai nostri problemi. Ci sono genitori che non sanno più fermarsi coi loro figli, preti che hanno troppi impegni per ascoltare le persone sole e in travaglio intimo, coppie che non dialogano più tra loro. Eppure sapersi veramente ascoltati (e non solo "sentiti") è una fonte importante di sostegno e coraggio.


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....ho letto questa storia che mi ha commossa molto...è la storia di tre cani...poi due, fratello e sorella......
Pensavo alle parole di Gesù: guardate i passeri in cielo, chi li nutre? chi ha cura di loro? E allora cosa non farà il Padre che è nei cieli per noi?[SM=g7831]
Spesso si hanno degli eccessi con la cura di un animale...ma difficilmente apprendiamo (si perchè no...APPRENDERE) da loro il senso di FEDELTA'...e di affetto......
Forse un cane non sarà in grado di chiedersi: "chi sono io"?, ma sicuramente nel suo STATO, nel suo ruolo......sa qual'è il posto che gli compete.....e spesso sa come comportarsi....leggiamo questa storia...

La storia del cane che non ci vede e della sorella che lo guida

Due splendidi esemplari di Chow Chow vanno a spasso sempre in coppia e vivono in simbiosi: se lei si allontana, lui rifiuta il cibo

Segrate (MI): Lui è cieco. Lei vede anche per lui.
Lui si muove lentamente sbatte contro il muro di cinta e subito si ferma impaurito.
Lei corre e gioca in giardino ma poi torna da lui.
Lei lo guida, con infinita pazienza  e lui la segue, con assoluta fiducia.
E’ la storia triste di due Chow Chow abbandonati, che non possono vivere l’uno lontano dall’altra.
Una storia che inizia otto anni fa, quando un’anziana signora decide di acquistare tre cuccioli, fratelli di razza, Cina, Ciao e Ciccio.
Ma poi l’età comincia a farsi sentire e lei non riesce più a seguirli.
Da lì al canile il passo è breve.
Duro lasciare una casa calda e confortevole.
Ciao per di più ha un glaucoma ad entrambi gli occhi ed è completamente cieco.
Trascorrono qualche mese al canile municipale di Milano ma nessuno li vuole adottare.
Per Ciccio lo schock da abbandono è troppo forte e si lascia morire. Restano un maschio e una femmina.
Nella difficoltà imparano a farsi forza a vicenda.
Poco più di un anno fa i Chow Chow vengono trasferiti al rifugio Luz di Segrate, alle porte di Milano. –
Le difficoltà hanno rinsaldato un legame speciale.- racconta edgar mayer, responsabile dell’associazione Gaia – che li ha aiutati a sopravvivere al dolore dell’abbandono.
Ora la coppia è inseparabile – quando abbiamo portato Cina all’ospedale per la sterilizzazione, - spiega Nadia, una delle responsabili del rifugio, - Ciao si è messo in un angolo e non ha più voluto mangiare.-
Il cane ha rifiutato di vivere, finchè non gli hanno riportato la sorella. – Abbiamo dovuto  rimettere Cina nel box quando ancora non aveva finito la convalescenza.- racconta Nadia, - per paura che Ciao si lasciasse morire.-
Altre volte i volontari, hanno tentato di separare i due, per prepararli ad ogni evenienza.
Ma non c’è stato nulla da fare: o insieme o niente.
Anche per le poche ore della tolettatura i cani vengono colti da una vera e propria depressione, che finisce in un attimo, appena si rivedono. – spiega Mayer.
Camminano insieme, come se gli occhi di lei servissero da guida anche per lui. –
Sembrano legati da un filo invisibile – spiega Mayer.
Chiedersi razionalmente come sia possibile è tempo perso. – Non saprei dare una spiegazione scientifica- conferma Mayer, - posso solo immaginare che la dipendenza fisica ne abbia cementata una più forte e più profonda.-
Ora i due Chow chow cercano casa, ovviamente insieme. – Cerchiamo un padrone con molta pazienza, che sappia accudire due cani, di cui uno cieco.- spiega Mayer.
Un impegno, senz’altro, ma anche una soddisfazione.
Cina e Ciao aspettano che la loro storia, rara quanto tenera, abbia un lieto fine.
Intanto lei veglia su di lui giorno e notte.
Favole che capitano.[SM=g7831]
(Fonte: Gruppo Bairo)



Ciao  a tutti ...eccomi...esco allo scoperto!
argh! hehehe
Questa e' la mia storia :


Quando ero giovane non credevo in Dio.

non ho mai avuto un'educazione ne' cristiana , ne' cattolica ne'....religiosa..

ahhh per carita' sono stata battezzata , comunicata e cresimata ....per tradizione!!!!

Mi sono sposata ed ero molto felice, ma mi mancava un figlio. Ho cominciato a pregare in casa senza mai andare in chiesa.

Ho pregato per circa cinque anni senza alcun risultato, sinchè un giorno dissi "Bene, non vuoi darmi un figlio, fai quello che credi di me e sia fatta la Tua volontà!"

Finalmente avevo imparato a pregare.

Dio mi fece allora un gran regalo:

MIO FIGLIO!!

Ma continuavo a non andare in chiesa finchè un giorno accompagnai mio figlio in parrocchia per iscriverlo  a catechismo.

Sulle scale della chiesa, ho sentito chiaramente nel mio cuore queste parole:"Vieni ad insegnare catechismo ai miei piccoli bambini, vieni."

Da quel momento ho cominciato davvero a credere in Dio, ed ora insegno catechismo ai miei 23 piccoli e meravigliosi bimbi!

Questa è la mia piccola storia.

E......come sono ora dopo 10 anni di catechesi ?

quando mi sono trovata di fronte alla Parola di Dio , beh urka ...sono andata davvero in crisi!

Sto lavorando tanto per capire , per accogliere Dio tutti i giorni nel mio cuore , ogni tanto Lo perdo di vista ...ma mi accorgo di non averLo seguito e ...mi metto a correre come una disperata per riacchiapparLo, ogni tanto ci riesco , ma credo di avere ancora taaaaaanta strada da percorrere per imparare ad amare gli altri come Lui ci ha insegnato...

Ogni tanto sono come Pietro o come Tommaso ... o come il fariseo che prega ...

ma ce provo ragazzi , ce provo ...!!!!

sono una mamma , una moglie e una figlia ...un'amica ..che commette errori ogni giorno , che cerca di rimediare agli errori ...

Il mio grande punto do forza?????????????

La Felicita' !Yes!

Da quando ho incontrato Dio...( beh e' Lui che mi ha cercato ...e mi rendo conto che mi cercata perche' ne avevo proprio bisogno...e' venuto per guarire i malati.......! ) sono davvero felice , ogni giorno  e lo ringrazio sempre!!!!

E questa sono io....

Baci a tutti

Lucia



[SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717]

da una risposta del 2004


Ringrazio Lucia per la sua testimonianza.....a breve contribuirò con la mia...intanto inserisco l'incontro del Papa con gli Scout......mi piace identificare in questo forum...quell'entusiasmo che richiama,comunque sia ad una RESPONSABILITA' DI QUESTO "CHI SONO IO ?"[SM=g7831]
L'ENTUSIASMANTE ESORTAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II AGLI SCOUT ITALIANI

Rendete possibile l'impossibile!


(la fede che smuove le montagne...se soltanto ci credessimo!)


Giovanni Paolo II ha accolto a braccia aperte, nella mattina di sabato 23 ottobre, in Piazza San Pietro, oltre 35.000 scout italiani che hanno dato vita ad un entusiasmante incontro di festa e di testimonianza. Ricordando le parole di Lord Baden-Powell, il Papa ha chiesto agli scout di "rendere possibile l'impossibile" vivendo la loro triplice "Promessa" di essere fedeli a Dio, fedeli a se stessi e fedeli al prossimo. Con questa gioiosa udienza l'Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) e il Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) hanno celebrato rispettivamente il 30° e il 50° anniversario di fondazione.

Ecco i punti nodali del discorso del Santo Padre: 

"Il Papa (dunque LA CHIESA) guarda a voi con fiducia e con speranza, e vi accompagna nella grande avventura della vita con la sua preghiera e la sua simpatia";

"A voi, coccinelle e lupetti, chiedo di fare ogni giorno "del vostro meglio" per crescere gioiosamente nel Cerchio e nel Branco, scoprendo le meraviglie del creato"; (PAOLO CI RICORDA CHE SIAMO MEMBRA DEL CORPO)

"Esorto voi, guide ed esploratori, ad "essere sempre pronti" per il bene, mentre fate con il Reparto l'esperienza della responsabilità ed imparate ad essere membri attivi della comunità ecclesiale e di quella civile a cui appartenete"; (I PRIMI CRISTIANI, appunto, SI RICONOSCEVANO DAI PAGANI PER IL LORO STATO DI VITA CONFORME AL VANGELO)

"Chiedo a voi, scolte e rovers, di impegnarvi a fare del verbo "servire" il motto della vostra vita, nella convinzione che il dono di voi stessi è il segreto che può rendere bella e feconda l'esistenza"; (CHI MIA AMA E VUOLE,PRENDA OGNI GIORNO LA SUA CROCE E MI SEGUA:  con affetto Gesù!)

"Penso a voi che ricoprite nell'Associazione il ruolo difficile ed esaltante di Capi. A voi è affidata la responsabilità di accompagnare nel cammino della vita tanti fanciulli, ragazzi e giovani, che attendono da voi di essere aiutati a crescere armoniosamente, per contribuire all'edificazione di un mondo d'amicizia e di solidarietà"; (L'ESSERE CAPI....E' UN SERVIZIO E NON PREDOMINAZIONE..autorevolezzà non autoritarismo...OCCORRE PRIMA TESTIMONIARE L'IDEALE DI VITA CRISTIANO PER POI POTERLO INSEGNARE NON CON I LIBRI, MA CON LA VITA.....)

"Siate uomini e donne che, facendo riferimento al Vangelo di Gesù, sanno educare altri a vivere nella libertà e nella responsabilità, a "nuotare contro corrente" per vincere la tentazione dell'individualismo, della pigrizia e del disimpegno"; (IL VALORE CRISTIANO NON SI ADAGIA ALLE MODE DEL TEMPO, MA PROROMPE NEL PROPRIO TEMPO RICORDANDO CHE CRISTO è SEMPRE VIA, VERITA' E VITA...E CHE EGLI E' IERI, OGGI E SEMPRE.....)

"Tutta la Chiesa è entrata da qualche giorno nell'Anno dell'Eucaristia. Vi invito a fare del mistero del "Corpo donato" e del "Sangue versato" un punto costante di riferimento nelle vostre scelte quotidiane"; (OCCORRE NUTRIRE L'ANIMA, AVERE CURA DELL'ANIMA, COME ABBIAMO CURA DEL CORPO ESTERIORE, ANZI, ANCORA DI PIU' DOBBIAMO NUTRIRE L'ANIMA...L'EUCARESTIA E' UN SEGNO ED UNA REALTA' CHE UNISCE LO SPIRITO E LA CARNE NEL MODO PIU' PERFETTO CHE L'UOMO POSSA FARE....DA QUI, SI PARTE PER PORTARE CRISTO AL MONDO COME MARIA QUANDO RECO' LA NOTIZIA ALLA CUGINA ELISABETTA.....)

"La celebrazione domenicale dell'Eucaristia nelle vostre parrocchie e nelle uscite di Unità vi veda attenti e partecipi nell'ascolto e nell'animazione, e sia sorgente ed alimento costante del vostro impegno";

"Duc in altum, Agesci! Duc in altum, Masci! Non abbiate paura di avanzare con fantasia, sapienza e coraggio sulle strade dell'educazione delle giovani generazioni. Il futuro del mondo e della Chiesa dipende anche dalla vostra passione educativa";

"Affido tutti voi, le vostre Unità e le vostre famiglie all'intercessione della Madonna della Strada e di San Giorgio, vostro Patrono".

(©L'Osservatore Romano - 24 Ottobre 2004)


Alla luce di questi messaggi......CHI SONO IO ?

quale meta desidero raggiungere?[SM=g1740717]





Chi sono io?
Bella domanda.
Vediamo un po'.
Una risposta generica potrebbe essere: io sono un agglomerato di cellule pensanti, più precisamente sono il prodotto di un'evoluzione e di un insegnamento coercitivo.
Sì, proprio coercitivo, perchè nessuno di noi è immune dal condizionamento che ha formato,  nel corso delle diverse esperienze umane, quella che è la nostra attuale personalità e che è trasmessa generazionalmente attraverso dei messaggi insiti nel nostro DNA.

E questa coercizione continua attraverso l'insegnamento a cui siamo sottoposti dal momento stesso della nascita.
Il prodotto finale costituisce quindi il nostro essere.
Certamente esiste un libero arbitrio, ma questo è pur sempre imbrigliato dai numerosi condizionamenti determinati dalle esperienze a cui siamo stati sottoposti.
Noi ci muoviamo liberamente, ma solo nella sfera che è stata costruita intorno a noi e che inibisce qualsiasi passo verso l'esterno, a meno che non ci sforziamo di sfondarla.
Finchè continueremo ad identificarci solo in questa sfera, la nostra coscienza difficilmente potrà realmente espandersi.

Finchè rimarremo legati a certi archetipi rallenteremo la nostra evoluzione, che può trovare la sua espansione solo nella piena libertà del nostro pensiero sfrondato dai tanti condizionamenti e dalle immagini che ci siamo costruiti.
Potremo dire veramente "io sono" quando la nostra risposta riuscirà ad essere consapevolmente: "Io sono lo spirito. Tutto il resto in cui mi identifico è frutto di una visione illusoria determinata dalla densità creata dalla mia energia vibrazionale, è questa mia visione a creare l'aspetto del mio stesso universo.

Solo la purezza del cuore può elevare sempre più queste vibrazioni e portarci a trascendere ogni illusione. E' questa purezza che può portare al "corpo glorificato", vale a dire ad un livello di consapevolezza dove di noi rimarrà la vera essenza, quella che ci pone a immagine e somiglianza di Dio.
E' questa consapevolezza che ci permetterà di sconfiggere la morte.
Non è facile raggiungere questo grado di purezza di cuore, dato che nessuno può essere ciò che non è e quindi spesso non siamo in grado di riconoscerla.
Occorre fare un passo alla volta: comprendere e trasformare i nostri difetti in pregi.

Dovremmo iniziare con questo, finchè questo nuovo modo di essere diventi connaturato in noi e acquisire quella purezza di cuore dove la domanda "Chi sono?" non avrà più neppure bisogno di esistere in quanto saremo pura consapevolezza.
Prendiamo esempio da Gesù.
Non fate troppo caso a queste mie disquisizioni ... ogni tanto discuto e spazio con me stesso dimenticando che sto parlando con altri.
Pace
i***

                   
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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