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Chi sono "io"? Sai accettarti per ciò che sei?

Ultimo Aggiornamento: 16/01/2009 15:57
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Sesso: Femminile
16/01/2009 09:00
 
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Tante volte sono andato a confessare le mie colpe al mio padre spirituale e mi sono sentito rispondere "Ti devi accettare". E non capivo il motivo. Oggi dopo tanti anni diciamo che mi sono accettato ma non del tutto, molte volte ricado in un peccato a causa di una non accettazione di me stesso e ciò mi fa ricordare sempre le parole di Dio "Accettati, io ti ho creato così perchè sei UNICO". Ho trocato una riflessione di un sacerdote sull'accettazione di noi stessi e ve la propongo. Meditiamola assieme ^__^
QUANDO FINALMENTE TI ACCETTERAI?

Molti uomini sono paralizzati, interiormente immobilizzati, e trascinano una vita meschina e priva di efficacia perchè non si sono mai  accettati, coi loro limiti e le loro qualità. 
Una schietta lucidità, un leale atto di offerta nella Fede, li libererà i dai loro complessi e permetterà loro d'essere se stessi. Solo a questa condizione la loro sarà una vita riuscita e potranno metterla a servizio degli altri.

Tu non hai nè salute nè istruzione, sei afflitto da un'infermità, sei brutto, hai un grave difetto di carattere... Anche nel tuo ambiente familiare non sei sostenuto e aiutato, i tuoi non ti comprendono, tu vegeti nel tuo lavoro mentre potresti fare assai meglio... In  breve, tu sei limitato in te, intorno a te e ne sei umiliato. Sii leale: tu non hai mai accettato veramente questi limiti.

La prova?

Tu pensi spesso: se fossi in buona salute farei... se avessi avuto un padre che mi  comprendesse... se... e trascini in te una rassegnazione non sincera, che, a volte, ti fa cadere nell'invidia, o nella disperazione. Spesso dici: evidentemente, Tizio fa questo, ma io... se avessi la sua intelligenza, la sua istruzione, la sua facoltà di adattamento... se... e nella tua voce c'è del dispetto e un po' di rancore contro te stesso, contro gli altri, contro la vita.
Fino a quando non avrai veramente accettato i tuoi limiti, non potrai costruire nulla di solido perchè sciupi il tuo tempo a desiderare gli strumenti che sono nelle mani degli altri e non ti accorgi di possederne anche tu, differenti, è vero, ma altrettanto utili. Non guardare più quelli degli altri, guarda i tuoi, prendili e mettiti al lavoro.
Non negare i tuoi limiti perchè sarebbe disastroso. Negandoli non li sopprimi. Se essi esistono, ignorarli sarebbe dar loro una forza misteriosa di distruzione e di scardinamento nella tua vita. Al contrario, guardali bene in faccia, senza esagerarli ma anche senza minimizzarli. Se puoi cambiarvi qualche cosa, che attendi per adoperarti con calma e perseveranza? Se non puoi nulla, accettali tal quali. Non si tratta di « rassegnarti » chinando il capo, ma di dire SI, alzandolo. Non si tratta di lasciarsi schiacciare ma di portare e di offrire.
Rassicurati, Dio ti guarda, ed ai Suoi occhi non sei nè meno grande nè meno amato di qualsiasi altro uomo che tu fai oggetto della tua invidia. Dà a Lui il tuo cruccio, la tua pena e il tuo rammarico… e credi più nella Sua potenza che nella tua efficacia.
Nella misura in cui tu conoscerai, accetterai e offrirai i tuoi limiti a Dio, scoprirai che la tua povertà si trasforma in una immensa ricchezza.
I tuoi limiti non sono unicamente delle barriere, sono anche suggerimenti di Dio, per indicarti con tali pietre miliari il cammino che devi percorrere. Non sei un buon parlatore? Non potrebbe essere segno che devi soprattutto ascoltare? Sei timido? Non è forse perchè devi accettare piuttosto che importi e trascinare? Non possiedi doti intellettuali? Non saresti forse designato per l'azione concreta? ...ecc.
Riconosci, accetta e offri i tuoi limiti, ma anche le tue qualità. Tu ne possiedi. Non è un atto di umiltà il credersi umanamente il più sprovvisto di tutti, è piuttosto falsità o stoltezza (a meno che non si tratti di una malattia psicologica).
Riconoscere i doni che il Signore ci ha elargiti non è un difetto. L'orgoglio è nel credere che li abbiamo meritati o ottenuti con i nostri propri mezzi.
Il vero umile non teme nulla, nè se stesso - le sue qualità, i suoi limiti - nè gli altri, nè le cose. Teme Dio solo.
Quando ricevi un regalo da un amico, apri il pacchetto, guardi, ammiri e ringrazi. Il Padre del Cielo ti ha colmato di bellissimi doni. Ma troppo spesso tu non osi guardarli e rallegrartene. Ti atteggi a virtuoso e non sei neppure ben educato.
I doni del Padre non ti sono dati per tuo uso personale. Sono per gli altri e per Lui. Più tu hai ricevuto in essere e avere, maggiore è la tua responsabilità. Così, se di qualcosa puoi aver timore, non è di riconoscere le tue qualità ma di non sapertene servire.
Accetta te stesso, ma accettati anche di fronte agli altri. Per quale ragione hai paura del tuo padrone, del tuo operaio, di chi è più intelligente di te, di colui che parla meglio di te, che « conosce meglio la questione »? Perchè costui ti impressiona? Perchè sei timido, paralizzato da un « complesso d'inferiorità »? Unicamente perchè tu non hai accettato di essere te stesso agli occhi di un altro uomo e temi il suo giudizio.

Se hai paura di un altro, pensa che egli può sentirsi intimidito di fronte a te, se accetti di essere te stesso, poichè ogni uomo è limitato di fronte ad un altro, in quanto egli è se stesso, soltanto se stesso, e non può essere l'altro.
Non desiderare di vivere la vita di un altro, essa non è adatta a te. Il Padre ha preparato per ciascuno di noi una vita su misura; indossare quella degli altri sarebbe un errore, come se tu volessi indossare la giacca del tuo amico perchè vedi che su di lui sta perfettamente.

Non temere il giudizio dell'altro. Egli accetterà i tuoi limiti se tu, per primo, saprai ammetterli. Non perdonerà invece se qualcuno, per vergogna o paura, cerca di ingannarlo volendo apparirgli ciò che non è. Di pure: non so. Non ne ho la forza. Non comprendo... E ti renderai utile all'altro poichè gli uomini hanno bisogno di interlocutori che riconoscano i loro limiti, per poter riconoscere i propri.
Sii te stesso. Gli altri hanno bisogno di te, tale quale il Signore ti ha voluto. Non hai il diritto di mascherarti, nè di fingere, altrimenti defraudi il tuo prossimo. Di a te stesso: io gli posso dare qualche Cosa perchè egli non ha mai incontrato nessuno identico a me, nè mai lo incontrerà, perchè io sono un esemplare unico uscito dalle mani di Dio.

Noi siamo incompleti: ma tutti gli uomini riuniti formano l'umanità e, nel Cristo, il Corpo mistico. I tuoi stessi limiti sono un invito all'unione con tutti gli altri, nell'amore.
Abbi un solo desiderio: essere completamente, senza incertezze, colui che Dio desidera che tu sia... e sarai perfetto.

Da “RIUSCIRE” di padre Michel Quoist  edito da SEI REPRINT

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Chi sono?......beh..da ragazzina mio padre mi chiamava "signorina forse"..per la mia perenne indecisione , riuscivo ad essere indecisa su tutto!!....adesso va molto meglio..ma forse perchè ho finalmente imparato a conoscermi e a scegliere cosa realmente voglio....

Per il resto credo di essere una persona come tante altre, con le sue cicatrici dell'anima e i suoi dolori da portare dentro, beh forse una cosa l'ho imparata ..grazie alla fede ho imparato a vivere il dolore e non a subirlo. Considero la fede una parte inscindibile della mia vita...e la cosa che più mi rallegra e che la fede non è un punto di arrivo ..ma un cammino fatto sempre di nuove prove e nuovi arricchimenti.....non è stato sempre così...un tempo mi consideravo già arrivata perchè salvata..ma questo aspetto voi lo conoscete già. Amo i bambini ..e ...se il Signore vorrà spero ancora di poter avere la gioia di un figlio!!....una bimba c'è l'ho già, la mia piccola Maria, solo che è volata in cielo troppo presto e non ho potuto neanche abbracciarla, ma è sempre con me nel mio cuore!

Non saprei davvero  dire altro.....sono conscia dei miei difetti e cerco ogni giorno di presentarli a Dio chiedendo di aiutarmi a  migliorare, non sopporto la mancanza di rispetto e la falsità, la cattiveria e i soprusi nei confronti dei più deboli, ..ho spesso la brutta sensazione di non fare nulla per il mio prossimo...e come se dovessi ancora trovare la strada giusta per sentirmi davvero utile, perchè trovo che sia molto triste vivere solo per se stessi ,davvero un grande spreco d'amore !!
Mi  piace chiudere con questa frase tratta dal messaggio precedente di Gino, perchè mi ha molto colpito e fatto riflettere.....

Sii te stesso. Gli altri hanno bisogno di te, tale quale il Signore ti ha voluto. 
    
Noi siamo incompleti: ma tutti gli uomini riuniti formano l'umanità e, nel Cristo, il Corpo mistico. I tuoi stessi limiti sono un invito all'unione con tutti gli altri, nell'amore.
Abbi un solo desiderio: essere completamente, senza incertezze, colui che Dio desidera che tu sia... e sarai perfetto.

Ecco forse sta qui il segreto dell'amore di Dio.....nell'accettarci come Egli ci ha fatto, perchè facciamo tutti parte del suo progetto....trovo sia meraviglioso sapere che Dio vuole da me solo che io sia me stesso....anche se non è poi così semplice resistere ai condizionamenti che la vita ti impone....ma la strada Egli ce la indica con chiarezza ..poi sta a noi decidere!! 
lisa

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Eccomi chi sono io.......
Io ho bisogno di VOI....degli altri per inventarmi...da sola non sono capace di fare nulla.......
Per esempio questi vostri interventi mi hanno dato lo stimolo a parlarvi di me...perchè fino adesso non ho trovato un appiglio da cui cominciare......

NON SONO IMMUNE DA CONDIZIONAMENTI, ma da alcuni anni ho capito da chi farmi condizionare: obbedienza a Dio...umiltà...carità......persone che la Provvidenza pone sul mio cammino dando a loro, da parte mia, la fiducia.....
Sono condizionata anche dal fatto che sono dei pesci...... e allora spesso la mia fantasia VOLA......i desideri si moltiplicano....e quando mi lasciano con l'amaro in cuore perchè comprendo l'illusione....volto pagina...e ricomincio di nuovo......
Amo la vita in sè......eppure non vedo l'ora che la mia finisca..attenzione mi raccomando non sono votata al suicidio.........è che avverto in me queste catene della carne....e non potendo eliminarle, allora le tengo e le faccio tintinnare spesso per ricordarmi di ricercare le cose di "lassù".....

Da alcuni anni ringrazio Dio di avermi reso palese il peccato che alberga in me...i difetti che ho.....e che continuamente porto sull'altare durante l'Eucarestia.....non tanto perchè finiscano (essi compongono il mio essere persona, sono parte di me), quanto si PLACHINO e mi sia concessa la forza ogni giorno di SUPERARE QUESTI OSTACOLI......

Dalle catechesi di questo pontefice ho capito ilvalore DELL'UOMO E DELLA SUA DIGNITA' in quanto persona....da allora amo l'uomo(donna) cercando sempre di farmi condizionare da quell'amore che Cristo ebbe nei nostri confronti.....
Sono una persona OTTIMISTA per natura...... non credo all'Apocalisse come una catastrofe, bensì come IL TRIONFO DEL CRISTO e dunque il trionfo della fede......
Ho solo il terrore di morire sotto un terremoto......

Sono molto realista......se non riesci a farti capire, allora ama solamente, e il resto mettilo alla Provvidenza......
Credo nella Preghiera non solo come litanie e formule,ma alla preghiera che s'innalza da un cuore affranto che Dio non disprezza mai.......
Credo nella comunione dei santi vivi e di quanti ci hanno preceduti,perchè non siamo soli...e l'ho sperimentato sulla mia pelle.......

Sono convinta che la Carità del Vangelo abbia più valore della Fede che possiamo avere in Cristo,non perchè l'abbia scritto Paolo, ma perchè io sono stata oggetto, trattata, con carità vera ed autentica nel momento del bisogno.....
Allo stato attuale posso dire con serenità che non ho mai dovuto etichettare qualcuno come "nemico"..non ho nemici.....

Gelosia ed invidia, devo riconoscere....non hanno mai fatto presa nel mio animo.....ma questo non è merito mio..... sono sicura che le preghiere di molti...hanno fatto in modo che il Signore mi tenesse lontana da questi eccessi perchè forse sa benissimo che non saprei porre rimedio,cioè io credo che il Signore da ad ognuno di noi IL GIUSTO PESO DELLA CROCE da portare......perciò mi tengo la mia senza provare invidia o gelosia delle altrui vite.....
Non so cosa possa avermi trasmesso il mio DNA dal momento che non ho mai conosciuto mio padre...mia madre non è una tutta casa e chiesa, tuttavia vive di spiritualità continua.....è semplice nella fede quotidiana e credo mi abbia trasmesso questo ardore verso la PROVVIDENZA.....verità alla quale si aggrappava mia nonna.....

Odio una cosa......LA FALSITA' e l'inganno...per ottenere qualcosa.....
Amo gli animali,ma non li metto al posto dell'uomo.....
Mi piace contemplare l'alba......
Mi colpisce soffermarmi a contemplare mucchi di ceri che la gente accende nelle chiese.....mi vengono in mente così le persone, i loro desideri accesi in quelle piccole fiammelle......

Così come mi viene una fitta alc uore quando nelle manifestazioni leggo slogan contro la vita......soffro nel percepire L'INCOMPRENSIONE CHE VIVONO le persone che si battono per delle illusioni....qui spesso mi "arrabbio con Dio" (cosa che faccio spesso davanti all'Eucarestia) perchè ha donato a me una fede salda....mentre altri non vedono e che di certo sarebbero e sono migliori di me......
Non comprendo perchè a me ha dato......io non ritengo alcun merito in me per aver accolto.....ma siccome finisco per incasinare il mio piccolo cervello...allora CEDO.....ringrazio e prego affinchè anche a loro sia concesso di comprendere.....


Amo dialogare moltissimo con i figli fino a rischiare la nausea.......di solito attaccano loro....li ascolto.....poi termino.....ieri si parlava del perchè dobbiamo fare la volontà di Dio e se questo non fosse CASTRANTE...ho risposto: " fino a prova contraria...noi siamo STATI CREATI DA DIO....E NON SIAMO NOI AD AVER CREATO DIO".........è LUI che ha un progetto PER NOI e NON noi ad avere un progetto per Lui.......E' Lui che ci è PADRE come ci ha insegnato Gesù......
Amo i giovani perchè mi rivedo spesso come loro...a caccia di risposte,di emozioni, di sensazioni.....mi vedo spesso nelle loro cadute...e se il Signore ha saputo sollevare me dal fango...a maggior ragione in qualche modo aiuterà questi giovani.......

Forse è proprio per questo che sono cristiana......è la SPERANZA che vivo a darmi la certezza più forte che il Cristo con tutto ciò che comporta NON è illusione, ma UNA SFIDA......prendere o lasciare.....e dice la preghiera del mattino: "ti ringrazio di avermi fatta cristiana...." e a questa festa che arriva solo dopo aver....COMBATTUTO LA BUONA BATTAGLIA....non voglio altro che si uniscano cori di persone.....e questo sarà possibile e molto dipenderà nellamisura in cui....SAPREMO TESTIMONIARE L'AMORE CRISTIANO.....
Grazie a voi,amici......
Con affetto fraterno, Caterina[SM=g1740717]

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La Pace del Ristorto su tutti noi.
Chi sono io?

Una persona che ha scoperto dopo tanti travagli, di essere amato da Dio. Credevo fossero solo le donne a partorire, ma forse ho capito quando Dio dice "maschio e femmina li creò" forse nascondendo un pò di quella femminilità nell'uomo che è utile nel concepire un parto,in questo caso, della fede.
Nessuna esegesi, solo un mio personale pensiero.

Sono nato in una famiglia di evangelici pentecostali provenienti dal cattolicesimo, perciò la mia educazione prettamente evangelica ha avuto sempre la tendenza di porre ostacoli alla comprensione della CCR.
Come accade spesso, se un qualche spiraglio è rimasto,lo devo a mia madre che man mano che crescevo avvisavo in lei una forma di nostalgia per quanto aveva lasciato, e questa nostalgia mai imposta, ma profondamente sofferta per la pace della famiglia, ha fatto presa solo in me dei tre fratelli che siamo. Se le vie del Signore sono infinite, verso la nostra famiglia, ha donato una autostrada fatta per me di donne. Si! Di donne!  Devo il mio rientro nella CCR alle monache di clausura carmelitane.

Da qui ho cominciato a chiedermi "Chi sono io?"
Pieno di difetti, mi sono scoperto anche fifone quando ho cominciato a subire dalla comunità evangelica a causa delle mie scomode domande.

Da fifone divenni aggressivo, forse per autodifesa, forse per ripicca, non so bene.
Mi sono scoperto però di essere anche desideroso di comprendere la forza di quei cattolici che in ogni epoca hanno innaffiato l'evangelizzazione con il proprio sangue.
Ho scoperto che vivevo con un pò di santa invidia,volevo essere come loro, ma poi compresi che il Signore mi chiedeva altro.

Ho scoperto che vivevo la mia fede per costrizione, per paura dell'inferno se non accettavo Gesù, allora mi ribellai e divenni un gigolò. Per un anno ne ho fatte di tutti i colori, era la mia sfida lanciata contro questo gesù che mi poneva dei ricatti. Ma naturalmente crollai scoprendo avanti a me una CCR ricca di amore,di carità e di perdono, di inviti e non di prevaricazione, di consigli e non di obblighi.

Crollai quando il sacerdote con il quale mi confidavo continuava a ripetere alle mie assillanti domande: < non lo so! Non ho la risposta!> quella sincerità che mi piace aver trovato anche qui fra i gestori che non mi sbattono continue frasi bibliche obbligandomi a delle risposte che solo possono essere trovate scavando nel cuore.

Scoprii che ciò che ero, era una sorta di caricatura di una comunità alla quale ancora sono legato nella preghiera non provando alcun rancore, ma che tuttavia mi impediva di essere me stesso,anche peccando, anche sbagliando, scoprii che era la mia umanità che veniva cancellata pian piano e legata ad una sorta di perfezione tutta apparente, fatta di castrazioni e di obblighi non morali, ma biblici.

Ora ho capito chi sono:

sono un somaro, ma un somaro libero di parlare, libero di peccare, libero di capire dove sta l'errore, libero di chiedere perdono al Padre.
Un somaro, ma libero di credere anche nell'Eucarestia, di provare a sentire le lacrime scendere sul viso quando resto impalato senza parole davanti al mistero dei misteri.
Libero di credere che Maria, Madre di questo Verbo d'amore, è li, viva e non morta come se la morte fosse la fine di tutto, viva a sostenermi in questa libertà che ha in rispetto lamia dignità di persona umana, fallibile, fragile,ma sempre sostenuto dall'amore di Cristo.
Libero di prendermi le mie responsabilità di padre avendo fatto prima i rapporti sessuali, prima del matrimonio.
Libero di amare un evangelico, libero di amare un musulmano,libero di amre un cattolico che venera una immagine.

Il grande patrimonio cristiano cattolico è tutto qui ed applicato alla lettera: ama il prossimo tuo come te stesso!
In nessun altra Chiesa ho veduto applicato in vaste proporzioni questo comandamento.
Chi sono io ora lo so!
Sono un mulo, o asino,dite voi. per la mia fragilità, ma sul cui dorso Gesù entrò trionfante in Gerusalemme.
Sia lodato Gesù Cristo, e vorrei ringrazirvi per le belle cose che avete comunicato anche a me.

Grazie di cuore, Francesco.

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Chi sono.....[SM=g7831]
A volte non riesco a darmi una risposta sensata. Per anni ho tentato di vivere senza farmi notare dagli altri, perchè solo un famiglia mi sentivo libera, ben accettata e semplicemente me stessa. Non ho mai seguito la "folla"...nel senso che mi sono mai vestita in un certo modo perchè fa moda, non mi è mai importato di andare in locali come pub o discoteche dove si diventa matti tra fumo e musica assordante, non mi è mai piaciuto truccarmi...e quando lo faccio è sempre discreto e poco visibile.

In pratica questo mio modo di vivere mi ha sempre creato delle difficoltà ad inserirmi nella società d'oggi. Per anni quando uscivo con le amiche mi capitava di sentire commenti non piacevoli sulla mia presona, perchè agli occhi di molti ragazzi risultavo sciatta...non di tendenza...e visto che il Signore non mi ha donato una bellezza mozzafiato...ero il bersaglio preferito dei maschietti della mia scuola.
Così sono cresciuta sola...isolata...con pochi amici...e piano piano questa solitudine è diventata il mio stile di vita al punto che tutt'oggi non sto bene in mezzo alla gente, e quando devo andare all'università col treno, riesco a girare tutto i vagoni alla ricerca di un posto senza "scocciatori".

Da quasi due anni Dio mi ha fatto conoscere una persona stupenda, un ragazzo sardo della quale mi sono innamorata...e anche se siamo lontani e ci vediamo poco, so che lui c'e', so che a lui vado bene come sono e che mi ama nel vero senso della parola, anche se lui non crede in nessuna religione (e sinceramente non conosce questa mia riconversione alla religione Cattolica).
Per cui posso dire che adesso sono felice, se prima chiedevo conferme al mondo esterno per essere accettata, oggi non lo desidero, non mi cambierei per nulla al mondo, perchè è vero...io sono come Dio mi ha fatta...e anche se non sono come mi vorrebbe la società d'oggi, ho trovato la felicità lo stesso.
Moira

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Ne approfitto per descrivermi brevemente.
Quando ero giovanissimo ero spensierato e mi divertivo serenamente con i compagni. Ma qualcosa mi attirava a leggere la Scrittura e ne cominciai la lettura sistematica a 14 anni. Penso che quella lettura abbia segnato molto la mia vita. Cercai qualche gruppo di cui far parte e provai a frequentare i pentecostali  che mi sembravano essere uniti nella fede.
Ben presto però mi accorsi che vi erano alcune domande che non trovavano risposte e con alcuni giovani di una parrocchia vicina formammo un gruppo cattolico, che per impostazione era vicina a quella del RnS.

Cominciammo così a intrattenere una corrispondenza con la nascente comunità "Maria " di Roma del RnS.

Quando si sono impiantati altri gruppi di RnS anche nella nostra zona, insieme a qualcun altro, abbiamo dato vita ad un gruppo nel mio paese, che tutt'ora, a distanza di 22 anni presegue il suo corso, grazie a Dio, che non ci ha fatto mai mancare il suo sostegno anche in alcuni momenti difficoltosi.

 
Man mano che si è sviluppato il contatto con la Scrittura, e la conoscenza della  ampiezza e profondità con cui la Chiesa ci insegna a meditarla, mi sono sempre più reso conto della sproporzione tra come sono e come dovrei essere. Ogni giorno il Signore fa scoprire quanto sia grande il suo dono ma anche la sua richiesta di amore. Mi rendo conto sempre di più di quanto poco abbia camminato nel percorso cristiano e quanto mi resta da camminare.

Perciò preghiamo insieme il Signore che completi Lui quello che ha iniziato, in me e in tutti.
Con affetto, Teofilo

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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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