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A.D. 313 - 2013 1.700 anni dall'Editto di Costantino, chiariamo la questione

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2017 21:12
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18/02/2009 11:17
 
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Ulteriore approfondimento tratto da una discussione sul nostro forum nel 2003...


Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre,
non la tua conversion, ma quella dote
che da te prese il primo ricco patre

(Dante Alighieri - Inferno, Canto XIX)

Per comprendere i fatti occorre avere un quadro generale della situazione nell'arco, almeno di 500 anni dall'inizio dell'avventura Cristiana...

Per quanto possiamo leggere in giro.... la cosa tanto fatidica successa nel 300 d.C. è la donazione di Costantino. Da allora la Chiesa avrebbe pensato più ai beni terreni, ai lussi e alle conquiste territoriali piuttosto che a tramandare la fede. Così dicono i Protestanti e i Pentecostali.....Da qui datano la nascita della Chiesa di Roma....., del papato.

Poi ci sono quelli che sostengono che la donazione di Costantino è un falso, e, quindi, che la Chiesa ha basato tutta la sua ricchezza e il suo potere temporale su una menzogna....
Insomma come la giri giri...proviamo a chiarire questo periodo storico....[SM=g1740733]

Anche se è risaputo che la Donazione Costantiniana, con la quale Costantino avrebbe affidato la sovranità sull'Occidente al papa di Roma, è un falso del IX secolo, resta indubbio che con Costantino e con l'Editto di tolleranza di Milano del 313 si apre un nuovo periodo per la Chiesa, ricco di conseguenze, indubbiamente, non tutte positive.....

Cessano per esempio e finalmente le persecuzioni durate ben tre secoli a periodi alterni con la consueta confisca di piccoli beni che la Chiesa riceveva per il suo servizio...... in quanto al Cristianesimo viene riconosciuta, dal punto di vista formale, pari azione dignità rispetto alle altre religioni; ma nella sostanza l'Editto è qualcosa di molto di più....

Non ci dimentichiamo che la Roma dei Cesari aveva lasciato alla Chiesa una situazione DRAMMATICA: non esisteva più la giustizia, la magistratura era corrotta fino all'osso.....non vi si trovava a chi affidare le questioni burocratiche di ogni bega civica o politica che fosse, il brigantaggio dilagava.....era la gente stessa che ricorreva al suo vescovo per ottenere giustizia per qualche torto subito, a Roma non vi era altra autorità che quella della Chiesa,  che donava alla gente ancora un briciolo di credibilità nella giustizia... questo era lo scenario![SM=g1740733]

Due esempi chiarissimi:

PERSECUZIONI E CATACOMBE
I primi cristiani dovettero subire le persecuzioni degli imperatori romani che si rifiutavano di adorare come fossero divinità. Le persecuzioni più sanguinose furono dieci a partire da quella di Nerone (64 d.C.) per arrivare a Diocleziano (303 d.C.).
Non potendo riunirsi liberamente, i cristiani decisero di tenere le loro adunanze religiose nelle catacombe. Erano grotte sotterranee nelle quali i cristiani seppellivano i loro morti. Talvolta venivano scavati in profondità anche due o tre piani di gallerie: le più profonde arrivavano fino a 20 metri sotto terra.

IN HOC SIGNO VINCES
"Con questo segno vincerai". Secondo la leggenda, alla vigilia della battaglia di Ponte Milvio, a Costantino sarebbe apparsa in sogno una croce su cui erano incise le parole In hoc signo vinces. In seguito a ciò, l'imperatore ordinò ai suoi soldati di imprimere sugli scudi una X e una P incrociate, che erano le prime due lettere del nome di Cristo in greco. Costantino ottenne la vittoria e l'attribuì all'intervento del Dio dei cristiani. Secondo la leggenda questo episodio lo convinse a promulgare il celebre editto.

 


Costantino, resosi conto della forza non solo morale o ideologica del Cristianesimo ma soprattutto economica ed organizzativa, attraverso il suo potere unitario, «monarchico-gerarchico» e centralizzato...capace di SOPRAVVIVERE IN TEMPI DI PERSECUZIONI E MISERIA...... trova del tutto naturale rivolgere ad Essa il suo sguardo come MODELLO DA SOTTOSCRIVERE..... Ciò spiega la sua scelta e quella dei suoi successori - fatta eccezione dell'effimera esperienza di segno opposto dell'imperatore Giuliano, destinata a fallire miseramente nell'illusione di poter ridar vita ad un paganesimo culturalmente ormai spento..... Una scelta, quella di Costantino e dell'Impero, volta a favorire l'unità dei cristiani anche attraverso la lotta contro gli eretici, i dissidenti, gli scismatici, coloro cioè che potevano in qualche modo creare difficoltà a tale intento....

Ma per capire bene la storia dei secoli successivi, legata a molti errori...fino a raggiungere quell'apice di CORRUZIONE ALL'INTERNO DELLA CHIESA STESSA....... è necessario tener presente che sia in Costantino sia nei suoi successori l'elemento religioso è continuamente subordinato e funzionale all'ideologia di un Impero unitario e centralizzato e non viceversa. Non a caso tra le disposizioni del Concilio di Arles del 314 è prevista la condanna di quei cristiani che abbandonano l'esercito..... La Chiesa ci metterà non poco tempo per capire la TRAPPOLA discutendone al Conclio Lateranense con il quale inizia a prendere le distanze da una oppressione continua del controllo del potere politico su ogni sua azione.......[SM=g1740733]

Infatti il potere politico si sentì spesso legittimato ad intervenire ogni qualvolta un'eresia rischiasse di compromettere l'unità... e questo non significa necessariamente che a muovere l’imperatore fosse una disinteressata difesa dell'ortodossia.....al contrario..... alle cessate persecuzioni farà seguito una pesante se non addirittura indebita intromissione del potere civile nelle questioni religiose e queste a loro volta serviranno spesso a mascherare dissidi col potere centrale di natura politico-economica......

Rileggendo appunto con serenità queste pagine di storia ci accorgeremo che la stessa Chiesa fu una vittima di un cambiamento culturale e politico contro il quale, per quel periodo, NON AVEVA NESSUN MEZZO PER OPPORSI......E AVEVA BISOGNO DI TEMPO PER CAPIRE COME USCIRNE FUORI...non dimentichiamo infatti che qui maturerà l'eresia ARIANA CHE DEVASTERA' LA CHIESA ROMPENDOLA NELLA SUA UNITA'......

L’Editto di Milano
A proposito dell’Editto di Milano del 313 (dal De mortibus persecutorum di Lattanzio):

“...Quando noi, Costantino Augusto e Licinio Augusto, felicemente ci incontrammo nei pressi di Milano e discutemmo di tutto ciò che attiene al bene pubblico e alla pubblica sicurezza, questo era quello che ci sembrava di maggior giovamento alla popolazione, soprattutto che si dovessero regolare le cose concernenti il culto della divinità, e di concedere anche ai cristiani, come a tutti, la libertà di seguire la religione preferita, affinché qualsivoglia sia la divinità celeste possa esser benevola e propizia nei nostri confronti e in quelli di tutti i nostri sudditi.

Ritenemmo pertanto con questa salutare decisione e corretto giudizio, che non si debba vietare a chicchessia la libera facoltà di aderire, vuoi alla fede dei cristiani, vuoi a quella religione che ciascheduno reputi la più adatta a se stesso. Così che la somma divinità, il cui culto osserviamo in piena libertà, possa darci completamente il suo favore e la sua benevolenza.

Perciò è opportuno che si sappia, Costantino, che io, Licinio, sono d’accordo col tuo editto, cosicché, abolite del tutto le precedenti disposizioni imperiali concernenti i cristiani, ora, invece, in assoluta tranquillità, tutti coloro che vogliano osservare la religione cristiana possano farlo senza alcun timore o pericolo di molestie...”.


L’Editto di Teodosio del 380

“Graziano, Valentiniano e Teodosio, Imperatori Augusti. Editto per il popolo di Costantinopoli. Vogliamo che tutte le genti sottoposte alla clemenza del nostro governo aderiscano a quella religione che il santo Pietro Apostolo, come tutt’ora afferma questa stessa religione da lui introdotta, avrebbe rivelato ai romani; quella religione che, come è evidente, è praticata dal vescovo Damaso e dal vescovo di Alessandria Pietro, uomo di apostolica santità.

Perché, in conformità all’insegnamento degli apostoli e alla dottrina dei Vangeli, si creda che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un solo Dio, di pari potenza e che costituiscono la Trinità divina. Ordiniamo che solo coloro che osservano questa legge siano chiamati cristiani cattolici; gli altri saranno invece considerati dementi, folli e colpiti dall’infami di un credo ereticale e le loro adunanze non avranno diritto al titolo di chiese; ed essi saranno colpiti dapprima dalla vendetta divina e poi anche dalla nostra ira che discende dalla volontà celeste.

Dato in Tessalonica, il 3 delle calende di marzo, da Graziano e Teodosio.”


Nel IV secolo un prete alessandrino di nome Ario
....... predica che, essendo il Figlio generato dal Padre e quindi non a lui coeterno, essi fossero simili per divina natura, ma non esattamente uguali, relegando quindi il Figlio ad un ruolo subordinato ed infrangendo così il dogma trinitario. Ario andò a colpire e a minare la base stessa dell'unità di tutti i Cristiani da Oriente ad Occidente che avevano invece ben impresso nel cuore la Verità Trinitaria.......

Infatti con la concezione ariana di Dio emerso dalla solitudine con la creazione, del Verbo all'origine delle cose create e del Figlio generato nel tempo....... la Chiesa, in quanto voluta da Cristo, veniva a perdere uno dei suoi maggiori punti di forza carismatica.

La fortuna di Ario suggerisce invece agli storici di oggi...quale progetto di divisione contro l'unità della Chiesa, vi fosse nel movimento ariano.... È indubbio che esso, attaccando il trinitarismo, tendesse ad indebolire il primato già in parte riconosciuto della Chiesa di Roma e nello stesso tempo si allineasse a quell'esasperato teologizzare che contraddistingueva la pars orientale dell'Impero.

Inutilmente un Tertulliano aveva gettato, nei suoi scritti, le più salde basi per la formulazione del dogma trinitario, quasi preveggente difesa contro il successivo pericolo ariano tanto da coniarne il termine: Trinità fin dal primo secolo......e inutilmente un Ilario di Poitiers leverà la sua voce in difesa dell'ortodossia, sopportando sconfitte ed esili ad opera dell'imperatore Costanzo il quale.....morto Costantino....diventa il «nuovo nemico di Cristo»

Così come inutilmente, nel 325, nel concilio convocato a Nicea, il vescovo Atanasio difenderà l' ortodossia contro le tesi ariane portando una commovente fede all'azione dello Spirito Santo quale Terza Persona della Trinità.......ed anche se formalmente condannato, l' Arianesimo continuerà ad esistere, spesso tutelato dallo stesso potere civile in opposizione alla Chiesa di Roma.

Il fatto che Costantino, dunque..... il promulgatore dell'Editto di Milano, il mitizzato protettore della Chiesa, abbia, solo in punto di morte, ricevuto il battesimo da un vescovo ariano, è sufficientemente significativo dal momento che se tale Battesimo è dato con la stessa formula indetta dalla Chiesa resta un Battesimo valido....... Non solo, ma mentre dopo la morte di Costantino i suoi successori nella parte occidentale si manterranno sostanzialmente fedeli al credo niceno, in Oriente la simpatia Continuerà a giocare indubbiamente a favore degli Ariani e ariano, significativamente, sarà Ulfila, l’apostolo dei Goti..........

ergo....non temiamo assolutamente....MAI.......di rivedere la nostra storia e di accorgerci invece quanto potente sia stata ed è la Mano del Signore verso la Chiesa Cattolica Romana che la guida e la Protegge mantenendo la sua promessa di FEDELTA': e le porte degli inferi non prevarranno.......[SM=g1740733]

[SM=g1740721]

[Modificato da Caterina63 06/06/2011 10:34]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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