Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Violenza ai minori, aborto: la lezione dal caso mons. Fisichella

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2011 16:02
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
24/03/2009 00:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

ATTENZIONE:

P.S.
SENZA NULLA TOGLIERE AI SENTIMENTI SOPRA ESPOSTI NELLA MIA RIFLESSIONE, ESSENDO GIUNTE DELLE SMENTITE SU ALCUNE PROCEDURE DA PARTE DELLA DIOCESI BRASILIANA, MI SONO SENTITA IN DOVERE DI ESPRIMERE APERTAMENTE UN RIMPROVERO FILIALE A MONS. FISICHELLA CHE STIMO MOLTO.......[SM=g1740730] 






 Imbarazzato io ho aperto il thread confidando nella serietà di mons. Fisichella la cui stima non viene meno, ma altrettanto io mi sento in dovere di muovere una critica al mio amato mons. Fisichella per il suo articolo che a quanto pare sembra proprio non aver tenuto conto di un confronto diretto con l'arcivescovo da lui chiamato in causa.... Imbarazzato e questo modo di agire non è bello!

Eccellenza amatissima, Dio solo sa quanto io la stimi, ma sono davvero addolorata che in tempi come questi nei quali i Media ci sguazzano a trovare ogni cavillo possibile per accusare la Chiesa di ogni misfatto, Lei, prima di scrivere quell'articolo (stupendo in sè) non abbia pensato di consultare il Vescovo la cui immagine in questo modo è stata danneggiata dalle sue parole...
Non si fa così! Non si agisce così!

Chi la conosce e la stima, ha pensato senza ombra di dubbio che Lei avesse consultato i diretti interessati, ma la risposta dello stesso arcivescovo e i fatti scaturiti dimostrano che Lei ha agito non con autorevolezza, ma per sentimentalismo...
Non è questo ciò che intendeva sant'Agostino..."ama e fa ciò che vuoi" e nel nostro caso "di quello che vuoi, ciò che senti"....
E' vero, resta fondamentale il fatto che ogni Vescovo deve fare attenzione a ciò che diranno i giornali, ma qui Lei è andato oltre....
Lei ha "accusato" il vescovo in sostanza di non aver prestato attenzione e affettuosità alla bambina gravemente coinvolta...l'arcivescovo risponde che questo non è vero....è evidente allora che Lei non ha ascoltato il suo confratello... Occhi al cielo


Ecco qui di seguito, integrale, il documento dell'arcidiocesi brasiliana:


Chiarificazioni dell'arcidiocesi di Olinda e Recife



Riguardo all'articolo "Dalla parte della bambina brasiliana", pubblicato su "L'Osservatore Romano" il giorno 15 marzo, noi sottoscritti dichiariamo:

1. Il fatto dello stupro non è avvenuto a Recife, come dice l'articolo, ma nella città di Alagoinha, diocesi di Pesqueira. Mentre l'aborto è stato praticato a Recife.

2. Tutti noi – a cominciare dal parroco di Alagoinha, che è tra i firmatari – siamo stati vicini alla fanciulla incinta e alla sua famiglia con grande carità e affetto. Il parroco, mettendo in opera la sua sollecitudine pastorale, raggiunto dalla notizia quand'era a casa, si recò immediatamente a casa della famiglia, dove incontrò la fanciulla per darle sostegno e accompagnamento, posta la grave e difficile situazione nella quale la fanciulla si era trovata. Questa attitudine è stata mantenuta in tutti i giorni successivi, ad Alagoinha come a Recife, dove si è avuto il triste finale dell'aborto di due innocenti. Pertanto, fu evidente e inequivocabile che nessuno pensò in primo luogo alla "scomunica". Abbiamo fatto ricorso a tutti i mezzi a nostra disposizione per evitare l'aborto e salvare le tre vite. Il parroco affiancò di persona il Consiglio tutelare della città in tutte le iniziative finalizzate al bene della fanciulla e dei suoi figli. Sia nell'ospedale che nelle visite quotidiane diede prova di un affetto e di un'attenzione che fecero capire, tanto alla fanciulla come a sua madre, che entrambe non erano sole, ma che la Chiesa, lì rappresentata dal parroco del luogo, assicurava loro l'assistenza necessaria e la certezza che tutto si sarebbe fatto per il bene della fanciulla e per salvare i suoi due figli.

3. Dopo che la fanciulla fu trasferita in un ospedale della città di Recife, abbiamo fatto ricorso a tutti i mezzi legali per evitare l'aborto. In nessun momento la Chiesa fu assente dall'ospedale. Il parroco della fanciulla si recava in ospedale ogni giorno, partendo dalla sua città che dista 230 chilometri da Recife, senza risparmiare alcuno sforzo, affinché tanto la fanciulla come sua madre sentissero la presenza di Gesù, il Buon Pastore che va incontro alle pecorelle che hanno più bisogno del suo aiuto. In questo modo la vicenda fu trattata con tutta l'attenzione dovuta da parte della Chiesa e non "sbrigativamente" come dice l'articolo.

4. Non siamo d'accordo con l'affermazione che "la decisione è ardua... per la stessa legge morale". La nostra santa Chiesa non cessa di proclamare che la legge morale è chiarissima: mai è lecito sopprimere la vita di un innocente per salvare un'altra vita. I fatti oggettivi sono questi: vi sono medici che dichiarano esplicitamente di aver praticato e voler continuare a praticare aborti, mentre ve ne sono altri che dichiarano con altrettanta fermezza che un aborto non lo praticheranno mai. Questa è la dichiarazione scritta e firmata di un medico cattolico brasiliano: "Come medico ostetrico da 50 anni, formato alla facoltà nazionale di medicina  della Università del Brasile, e come ex primario della clinica ostetrica dell'ospedale di Andarai, nel quale ho operato per 35 anni fino al mio pensionamento, per dedicarmi al diaconato, e avendo praticato 4524 parti, molti in età minorile, mai ho avuto la necessità di ricorrere all'aborto per 'salvare vite', al pari di tutti i miei colleghi retti ed onesti nella loro professione, fedeli al giuramento di Ippocrate".

5. È falsa l'affermazione che il fatto fu divulgato nei giornali solo perché l'arcivescovo di Olinda e Recife si affrettò a dichiarare la scomunica. Basta osservare che il caso divenne di dominio pubblico ad Alagoinha mercoledì 25 febbraio, l'arcivescovo fece le sue dichiarazioni alla stampa il 3 marzo e l'aborto fu effettuato il 4 marzo. Era impensabile che la stampa brasiliana, di fronte a un fatto di tale gravità, lo tenesse sotto silenzio per sei giorni. La realtà dei fatti è che la notizia della fanciulla – "Carmen" – incinta fu divulgata nei giorni precedenti l'attuazione dell'aborto. Solo allora, martedì 3 marzo, interrogato dai giornalisti, l'arcivescovo menzionò il canone 1398 [del codice di diritto canonico]. Siamo convinti che la divulgazione di questa pena medicinale, la scomunica, faccia bene a molti cattolici, per indurli ad evitare questo peccato gravissimo. Il silenzio della Chiesa sarebbe molto equivocato, soprattutto di fronte alla constatazione che nel mondo si compiono cinquanta milioni di aborti ogni anno e solo nel Brasile si sopprimono un milione di vite innocenti. Il silenzio può essere interpretato come connivenza o complicità. Se qualche medico avesse una "coscienza dubbiosa" prima di praticare un aborto (cosa che ci sembra estremamente improbabile), egli, se cattolico e tenuto ad osservare la legge di Dio, dovrebbe consultare un direttore spirituale.

6. In altre parole, l'articolo è un affronto diretto alla difesa della vita delle tre creature, fatta col massimo della forza dall'arcivescovo José Cardoso Sobrinho, e mostra che l'autore non possiede le basi e le informazioni necessarie per parlare della vicenda, a motivo della sua totale ignoranza dei particolari del fatto. L'ospedale che ha effettuato l'aborto sulla fanciulla è uno di quelli che compiono sistematicamente questa pratica nel nostro Stato, sotto il manto della "legalità". I medici che hanno praticato l'aborto dei due gemelli hanno dichiarato e continuano a dichiarare sui media nazionali d'aver compiuto un atto che sono soliti compiere "con molto orgoglio". Uno di essi ha aggiunto: "Già sono stato in passato scomunicato più volte".

7. L'autore si è arrogato il diritto di parlare di ciò che non conosceva, senza fare lo sforzo di conversare previamente in modo fraterno ed evangelico con l'arcivescovo, e per questo atto imprudente sta causando una grande confusione tra i fedeli cattolici del Brasile. Invece di consultare il suo fratello nell'episcopato, ha preferito dar credito alla nostra stampa molto spesso anticlericale.

Recife, 16 marzo 2009

Edvaldo Bezerra da Silva
Vicario generale dell'arcidiocesi di Olinda e Recife

Cicero Ferreira de Paula
Cancelliere dell'arcidiocesi di Olinda e Recife

Moisés Ferreira de Lima
Rettore del seminario arcidiocesano

Márcio Miranda
Avvocato dell'arcidiocesi di Olinda e Recife

Edson Rodrigues
Parroco di Alagoinha, diocesi di Pesqueira

__________


Mi spiace mons. Fisichella....lo stesso Signore Gesù ci rammenta che se un fratello sbaglia, deve essere prima di tutto ascoltato IN PRIVATO, ci insegna a chiarirci in privato...Lei dimostra di aver saltato questo passo, passando direttamente ad una denuncia pubblica mettendo un suo confratello in cattiva luce con tutti gli altri che ivi operavano per il bene della bambina e dei due nascituri per altro abortiti AL QUARTO MESE....mese in cui era proprio la mamma che rischiava di morire per un aborto così avanzato....

Solidarietà piena all'Arcivescovo del Brasile e a tutti gli operatori che l'hanno sostenuto...
ed è veramente grave che l'Osservatore Romano NON abbia ancora pubblicato la smentita e la spiegazione fornita dalla Diocesi in questione....poi ci lamentiamo della disinformazione? Occhi al cielo

Non ci lamentiamo poi se in Italia e altrove ci sono ancora sacerdoti e laici che NON sanno che l'aborto è un gravissimo delitto!



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:21. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com