Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

"restart" ripartire dal Concilio.....

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2011 23:51
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
10/11/2010 12:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

[SM=g1740733] .... stamani il blog Messainlatino ha pubblicato una interessante iniziativa di Radio Vaticana....


"Il Concilio bussola del terzo millennio..."

Per la Radio Vaticana, il concilio Vaticano II è la "bussola del terzo millennio". Solo che, nel frattempo, dev'essersi verificata un'inversione della polarità terrestre... Fuor di facezia, è sconcertante trovare archeo-conciliaristi ancora fermi a idolatrare quell'episodio della vita della Chiesa, che sarebbe invece urgente rinchiudere tra solide parentesi. Quel famigerato concilio, il "superdogma" come lo definì ironicamente il card. Ratzinger, ha avuto quasi mezzo secolo per far le sue prove. Le ha fallite, invariabilmente, tutte. Il terzo millennio non ha dunque bisogno di un piffero di Hamelin.
Radio Vaticana peraltro non manca di prestare omaggio alla nozione di ermeneutica della continuità, propugnata da Benedetto XVI per combattere le storture postconciliari. Ma l'impressione è che alla Radio non si andrà molto oltre un'adesione soltanto labiale a quel concetto; per il resto, "c'è da applicare il concilio": l'incessante cantiere dal progetto indefinito è sempre aperto.
Del concilio Vaticano II si è parlato e si continua a parlare troppo. Non sarebbe meglio, senza encomio né oltraggio, lasciarlo agli anni Sessanta cui interamente appartiene?

Enrico


Sono trascorsi quasi cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II, da quella memorabile sessione inaugurale presieduta da Giovanni XXIII nella Basilica di San Pietro l’11 ottobre 1962. Quanto profondamente abbiano modificato la vita della Chiesa nel mondo le decisioni assunte dai Padri conciliari è un’evidenza concreta e, insieme, un continuo oggetto di riflessione. Ma cosa è e dove risiede lo spirito del Concilio? E com’è possibile vivere oggi la continuità e la discontinuità della tradizione alla luce del Concilio? A queste domande, la Radio Vaticana vuole offrire un suo contributo inaugurando da oggi una rubrica intitolata “Il Concilio Vaticano II, bussola del terzo millennio”, secondo una definizione di Benedetto XVI. Si tratta di un ciclo di 25 brevi riflessioni settimanali, in programma ogni martedì, curate dal gesuita padre Dariusz Kowalczyk – docente di Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana – e incentrate sui documenti fondamentali del Vaticano II. In questa prima puntata, l’autore si sofferma su una delle domande oggi ricorrenti quando di parla del Concilio:

Abbiamo bisogno di un Concilio Vaticano Terzo? Chi può saperlo? Quando Angelo Roncalli fu eletto Successore di Pio XII, molti osservatori ritenevano che quel Pontificato sarebbe stato un Pontificato “di transizione”. Roncalli allora aveva 76 anni. Pochi mesi dopo Giovanni XXIII prese delle iniziative per convocare il Concilio che ha cambiato la Chiesa. Molti fra i curiali ritenevano che l’idea di un nuovo Concilio fosse ben spropositata. Nella Chiesa era diffusa l’opinione che in quanto il Vaticano I, nel 1870, aveva sancito l’infallibilità papale, il Pontefice da solo avrebbe potuto affrontare ogni questione. Giovanni XXIII, che pensava esattamente l’opposto, superò le obbiezioni. Ma da dove gli venne la ferma convinzione di lanciarsi in un’impresa così grande come un Concilio ecumenico? Egli stesso disse: “Su quanto tocca la mia umile persona non amo richiamarmi a particolari ispirazioni. Mi accontento della retta dottrina la quale insegna che tutto viene da Dio. In tal modo ho considerato come ispirazione anche quest’idea del Concilio”. (Si!) E’ proprio Colui che guida la sua Chiesa “alla verità tutta intera”, cioè lo Spirito Santo, che ispirò Papa Roncalli a convocare il Concilio che sarebbe diventato “una pietra miliare nella storia bimillenaria della Chiesa” come ha detto Giovanni Paolo II. Col passare del tempo, i documenti conciliari non hanno perso la loro attualità. Anzi, sono sempre da attuare. Ma soprattutto rimane da riscoprire lo Spirito che ha ispirato e guidato il Concilio. Joseph Ratzinger notò che al Concilio vero “già durante le sedute, e poi, via via sempre di più nel periodo successivo, si contrappose un sedicente «spirito di Concilio» che in realtà ne è un vero «anti-spirito». Uno dei dogmi di quell’“anti-spirito” sarebbe la tesi che tutto ciò che è nuovo (o presunto tale) è sempre migliore di ciò che è stato o che c’è. Durante le nostre riflessioni cercheremo di distinguere nel presente lo spirito vero del Concilio da quell’anti-spirito che si era palesato già allora e anche oggi persiste.

Fonte: Radio Vaticana



***************************************************

alcune mie riflessioni a seguito del dibattito che potrete seguire cliccando sul titolo dell'argomento:

Alexander Von Trotta
Si evoca il Vaticano III e poi si dice che il II è ancora da attuare? Mah...

*****


LDCaterina63
Concordo e aggiungo la segnalazione del libro di  Padre Cavalcoli  sugli errori di Karl Rahner "Il Concilio tradito"...  
  padre Cavalcoli è realista e a pag. 19-20 sottolinea:  
 
"Certamente tali inconvenienti non dipendono solo da Rahner e dalla sua scuola, ma anche da molti altri personaggi di minor calibro. Sembrerebbe allora imporsi sempre più la necessità, non sappiamo a quale scadenza, di un nuovo Concilio, nel caso non si riesca a rimediare a quegli inconvenienti in altro modo.  
Questo, come ho detto, è normale nella storia della Chiesa.  
La speranza per adesso, è quella di una correzione o almeno di una attenuazione del movimento modernistico. Ma se ciò non avvenisse, non vedrei altra soluzione che la convocazione di un nuovo Concilio che facesse virare la navicella della Chiesa nuovamente verso quei valori tradizionali che la scomposta euforia postconciliare - da addebitarsi non al Concilio, ma ai modernisti - ha provocato nella Chiesa.  
Comunque il compito per l'oggi sembra essere quello di una chiarificazione definitiva degli errori di Rahner, senza per questo misconoscere i suoi meriti. Le conquiste vanno conservate, ma accorre anche recuperare i valori dimenticati..."  
 
Wink



Purtroppo questo è il tempo degli SLOGAN attraverso i quali si sta facendo la storia, non dimentichiamo che il tutto ha avuto L'APICE E NON L'INIZIO con l'emancipazione FEMMINILE  e più che femminile con il FEMMINISMO.... i veri sostenitori di un Concilio di ROTTURA sono femminsti.... Wink  l'esempio lampante di chi rigettò veramente un Concilio lo abbiamo, sono i Vetero Cattolici che rinnegarono il Vaticano Primo e abbiamo visto come si sono ridotti: si all'aborto, si al divorzio, in Italia abbiamo la prima donna prete... eppure il cardinale di Milano brinda con lei facendosi fotografare, il cardinale di Milano 30 anni fa ha concesso in prestito una parrocchia cattolica.... a Milano, per la Festa di Pentecoste e per il Corpus Domini, i Vetero sono INVITATI e partecipano insieme....(da quest'anno per la verità no, con la donna prete i rapporti si sono complicati )....  
altri esempi li abbiamo dai tanti filmati postati dalla Redazione con tante altre notizie, CHI SFRUTTA IL CONCILIO per avanzare pretese ideologiche, VIVE UNA CHIESA FEMMINISTA... IMPONE UNA CHIESA FEMMINISTA...  
 
Che il Concilio possa essere una BUSSOLA non mi turba affatto se tale Concilio però viene vissuto con lo stesso autentico SPIRITO DEL CONCILIO DI TRENTO, DI EFESO, DI COSTANTINOPOLI, LATERANENSE, ecc.... Wink  
 
Paolo VI, infatti, nell’Udienza Generale del 12 gennaio 1966, ricordava che «bisogna fare attenzione: gli insegnamenti del Concilio non costituiscono un sistema organico e completo della dottrina cattolica; questa è assai più ampia, come tutti sanno, e non è messa in dubbio dal Concilio o sostanzialmente modificata; ché anzi il Concilio la conferma, la illustra, la difende e la sviluppa…».  
 
Se dunque questa iniziativa terrà conto di denunciare chi mise in dubbio e chi modificò LA DOTTRINA CATTOLICA e chi oggi ancora sostiene questa apostasia, ben venga....diversamente sarà l'ennesimo autogol!



***********************************************


Antonello
il grido di Alaki che non ne può più di sentire la parola "concilio" è sintomatica: in questi ultimi 50 anni il concilio lo si tira in ballo per ogni cosa. Diciamo che ci han fatto fare una lunga serie di indigestioni di "concilio". E alla fine, come dopo ogni indigestione ripetuta in contnuazione si arriva solo ad un punto: il rigetto.  
Più o meno accadrà pure col Vaticano II. Alaki è solo una rondine, che non fa primavera, ma la annuncia vicina. E da un capo all'altro dell'orbe non si sentirà altro che questo grido: basta col concilio, non ne possiamo più.  
 
E si ritornerà ad avere come bussola Cristo, come dice Mic,  e solo lui, non un raduno di vescovi che rinunciarono volutamente all'assistenza dello Spirito Santo perchè volevan dire cose nuove che l'assistenza dello Spirito Santo non avrebbe fatto dir loro; perchè gli uomini, anche se vescovi, possono contraddirsi, Dio no





*************************************


LDCaterina63
Smile  è vero!  
tuttavia facciamo attenzione a non cadere nell'errore dei Protestanti con I TRE "sola": il SOLA SCRIPTURA, SOLA GRATIA, SOLO CHRISTO.....non a caso le nostre comunità parrocchiali e diocesani hanno sviluppato ed alimentato all'interno un atteggiamento PROTESTANTE idolatrando IMMAGINI DI CRISTO ED INTERPRETAZIONI DELLA SCRITTURA a seconda delle proprie visioni di Chiesa ed opinioni CARISMATICHE.... Wink  
 
Anch'io personalmente non ne posso più di sentir mettere avanti sempre il CONCILIO per ricordarmi che sono stata battezzata e che ho una missione da compiere all'interno dello stato e situazione in cui Dio mi ha messo, ma senza dubbio se il Concilio viene usato per alimentare una vita COMUNITARIA parrocchiale diversa da quella ecclesiale ed ecclesialmente autentica nella Dottrina BIMILLENARIA della Chiesa, bè.... ben venga il parlare del Concilio per far comprendere GLI ERRORI....  
diversamente, ripeto, sarà l'ennesimo autogol



Faccio osservare che il primo sacerdote che in rete pubblicò un'ampia documentazione denunciando il falso "spirito" del Concilio definendolo ANTI-CONCILIO fu il bravo Don Guglielmo Fichera il quale, non a caso.... appena ricevuto il Summorum Pontificum e prodigandosi per la sua applicazione, è stato magistralmente trasferito dal suo vescovo.....  
 
Scrive Don Fichera:  
 
Bisognerà allora distinguere bene, sempre, tra Concilio autentico e anti-Concilio, tra la sua realizzazione autentica e la sua contraffazione dovuta a letture ideologiche, ad applicazioni settarie, a manomissioni faziose. La caratteristica di fondo dell’anti-Concilio è stata quella di compromettere la fede con le ideologie e gli idoli di moda.  
Della stessa opinione è mons. Gherardini nel suo stupendo libro recente "Concilio Ecumenico Vaticano II - Un discorso da fare -" presentato anche dalla Redazione nella lista a fianco.....  
scrive mons. Gherardini a pag. 33:  
" Sotto molteplici aspetti - lo riconosco io pure, con fermezza e convinzione - il Vaticano II fu davvero un grande Concilio. Non si è lontani dalla realtà se si riconosca in esso il segno, eloquente e paradossale, dello Spirito Creatore che passa, irrorandoli, lungo i solchi della storia e della Chiesa. Non si finalizzò alla condanna di qualche vecchia o nuova eresia, ma si pose dinanzi alla realtà oggettiva della cultura corrente per individuare il punto d'aggancio.... con il messaggio cristiano e con quel patrimonio filosofico-teologico che lungo i secoli ne è scaturito..."  
 
da questa premessa è interessante il passo successivo ben articolato ed argomentato da mons. Gherardini e da dove cominciano i veri errori: il concetto di AGGIORNAMENTO..... Wink




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:30. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com