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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Giovanni 1,1-14

Ultimo Aggiornamento: 19/08/2009 15:41
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19/08/2009 15:40
 
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Va precisato anzitutto questo: quando Giovanni presenta il “Verbo”, la Parola, non intende la Parola detta a proposito di Gesù, ma Gesù stesso; Parola di Dio trasmessa poi dalla parola degli apostoli. Gesù è il Verbo di Dio, l’espressione di Dio, il linguaggio di Dio; è il Dio manifestato, comunicato. Le parole che Dio aveva detto fino ad allora, per mezzo dei profeti, erano parole parziali, frammentarie. Gesù è la Parola ultima definitiva; La comunicazione completa che Dio fa all’uomo, al sua dichiarazione totale.

Allora se cercassimo ulteriormente di riassumere questi otto momenti; cioè se cerchiamo di dire in sintesi cosa dicono questi otto punti, possiamo dire così:

“La PAROLA che era in principio, vita e luce non accolta (testimoniata da Giovanni) si fece carne tangibile e vedemmo la sua Gloria”. Non c’è tutto quanto, ma è abbastanza esauriente.

Ora se andassimo alla ricerca di una unificazione a questo brano, cioè: se cercassimo di trovare che cosa lega, mette insieme tutte le affermazioni, diciamo un motivo ispiratore, cioè, che cosa emotivamente da un ritmo a tutto il brano, credo che possiamo trovarlo nell’ultimo versetto, quando si dice: “Abitò in mezzo a noi”. (Qui è la prima volta che viene fuori il noi, se notiamo). Cioè: Tutto quello che è stato affermato mi riguarda. Noi siamo parte di tutto ciò. Noi vedemmo la sua Gloria (si dice). E questa è l’affermazione conclusiva del Vangelo. Noi abbiamo visto la Gloria di Dio. Lui era la Parola di Dio in mezzo a noi. Questo è il punto di arrivo; è così che inizia anche la prima lettera di Giovanni: “Ciò che era al principio noi l’abbiamo toccato. Lo abbiamo contemplato, abbiamo visto la sua Gloria”.

Allora la parola-chiave è “abbiamo visto la sua Gloria”. Era lui colui che dal principio era Dio, che abbiamo visto. E la sua vita e luce si è mostrata a noi in tutti questi eventi che abbiamo visto. Qui è Giovanni che parla. Com’è che Giovanni arriva a fare questa affermazione’

Il punto di arrivo culminante del suo vangelo, del suo raccontare noi sappiamo è il momento della CROCE. Tutto conduce lì. L’evangelista contempla Gesù sulla croce. Contempla questa morte per amore, il dono totale. E da qui ritorna indietro. Ritorna agli eventi che fanno luce su ciò che è Gesù. Ritorna alle cose dette da Gesù, ai suoi segni, ai suoi atteggiamenti, alle sue parole. E lì, di fronte alla croce, dove Gesù dice: “Tutto è compiuto”, Giovanni capisce, gli si aprono gli occhi e dice: “Ma questo è Dio che si rivela. Lui Gesù, che muore così per me, era presso il Padre, tutto è stato fatto per mezzo di lui, e tuttavia non è stato accolto, ma è vita per quanti lo accolgono; è luce per quelli che si aprono a lui. E questa VITA e LUCE è espressa al massimo quando Gesù è sulla croce.

Questa è davvero l’icona riassuntiva. Allora per capire, per penetrare tutte le affermazioni che abbiamo sentito, in profondità, occorre mettersi in contemplazione anche noi della croce; per esclamare:

- Ma costui era presso Dio

- Ma costui è vita.

E’ a tutto questo che potremmo ridurre emotivamente tutto il testo.

Giungiamo ora a qualche spunto per la MEDITATIO.

Qual è il messaggio allora di questo testo dal punto di vista di questa rilettura semplice. Qual è il messaggio in sé e qual è il messaggio per me?

1- Ci è stato detto che la vita sta all’origine di tutto, precede la creazione stessa. Quindi questa parola VITA, significa il vivere divino. E’ questa la chiave di tutto: il “vivere divino”.

2- Questa vita si è comunicata agli uomini come LUCE. Cioè, qualcosa che fa chiarezza, qualcosa che si diffonde; la luce dà l’orientamento, dà proporzione alle cose; è qualcosa che genera stupore, gioia, consapevolezza... Quindi qualcosa che mette ordine, chiarezza, luce in me.

3- Poi, questa vita donata all’uomo è GRAZIA. Completamente gratuita.

4- E questa rivelazione avviene nella “persona di Gesù Cristo, nella sua carne”. Nel suo farsi uomo. In questo senso il Vangelo di Giovanni ci svelerà la vita dell’uomo.

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