Lettera aperta del Patriarca Daniel sull'insegnamento nella scuola secondaria L'ora di religione in Romania
Bucarest, 24. La religione deve diventare una materia obbligatoria nelle scuole secondarie in Romania: questa la richiesta avanzata dal Patriarca ortodosso Daniel in una lettera aperta indirizzata, nei giorni scorsi, al Capo dello Stato Traian Basescu.
Nel messaggio del Patriarca, capo della Chiesa ortodossa di Romania, si sottolinea che "nel progetto per introdurre l'ora di religione nell'insegnamento delle scuole secondarie, proposto dalla commissione presidenziale per l'analisi e l'elaborazione della politica educativa, viene affermato che la religione non è una materia obbligatoria e non ha uno statuto ufficiale". Il Patriarca sottolinea, invece, che il libero accesso all'educazione religiosa è previsto in modo esplicito dalla Costituzione romena.
Secondo esperti di tematiche costituzionali, l'insegnamento della religione nelle scuole secondarie non può divenire obbligatorio nel quadro legislativo attuale e l'ora di religione potrà essere introdotta solo in modo facoltativo. Questo significa - si sottolinea- che il ministero dell'istruzione in Romania può introdurre nei programmi scolastici delle scuole secondarie una materia per l'insegnamento della religione ma essa non può essere resa obbligatoria. Sarà decisione dei genitori di ciascun allievo consentire, oppure no, che il loro figlio studi anche questa materia.
L'insegnamento dell'ora di religione nelle scuole primarie in Romania è assicurato dalla legge numero 272 del 2004. Questa normativa è in accordo con quanto viene affermato nella Costituzione che prevede il diritto all'educazione religiosa.
L'insegnamento della religione nelle scuole primarie è organizzato su base confessionale. Gli insegnanti di religione sono in gran parte sacerdoti ortodossi subordinati alle direttive del Ministero dell'educazione e della ricerca e a quello per i culti religiosi.
Secondo le valutazioni di alcuni osservatori internazionali, non sempre l'insegnamento della religione nelle scuole primarie in Romania è rispettoso degli alunni le cui famiglie professano credi diversi. Spesso questi alunni vengono obbligati a partecipare a cerimonie e preghiere comuni proprie della liturgia ortodossa. Alcuni testi scolastici contengono frasi che potrebbero risultare offensive per i credenti di fedi diverse.
Ovviamente, il grado di tolleranza verso gli alunni che professano fedi diverse varia da istituto a istituto. A volte la stampa romena ha riportato episodi d'intolleranza nelle provincie dove è più radicata la tradizione ortodossa. Nelle grandi città, al contrario, in diversi istituti scolastici vi sono state iniziative didattiche per illustrare agli alunni i contenuti di fedi diverse e offrire loro una educazione basata sul rispetto delle fedi diverse.
(©L'Osservatore Romano - 24-25 agosto 2009) Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)