Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Maria nella vita e nella missione del sacerdote

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2011 21:53
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
08/01/2011 21:40
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Maria e i sacerdoti
   

Essere preti col cuore di Cristo e della Vergine di Nazaret in un tempo, il nostro, difficile e contraddittorio.
 

Il carattere difficile e complesso, ma soprattutto precario, flessibile o liquido del contesto socio-culturale ed educazionale del nostro tempo detto post-moderno, dal punto di vista squisitamente religioso, viene sempre più assimilato a un sistema politeistico. Per alcuni, infatti, l’immagine del Pantheon, in quanto spazio popolato da entità potenzialmente infinite quanto al loro numero, ricopre molte delle dinamiche proprie di questo complesso e troppo spesso contraddittorio tipo di società. Per altri, invece, l’immagine che meglio rappresenta alcune caratteristiche dell’attuale società è quella del Far West. Se il Pantheon, per la sua forma circolare e per l’equidistanza di tutti gli altari dal centro, è metafora del "politeismo etico" e dell’assenza di punti di riferimento assoluti per l’uomo/donna dei nostri giorni, il Far West evoca il fatto che, sempre più spesso, nella nostra società, tutto è lasciato all’opinione del singolo o di gruppi di pressione e niente è più del tutto certo.

I contraccolpi che tutto questo provoca a livello individuale stanno sotto gli occhi di tutti; tra di essi, registriamo una crescente adesione a valori diversi secondo la diversità delle situazioni vitali; la molteplicità o assenza di appartenenze personali alle istituzioni o alle organizzazioni del sociale; il muoversi variegato tra le pieghe dell’esistente senza sentirsi necessariamente e definitivamente legati a nessuno; la difficoltà di dare continuità e futuro a progetti e decisioni prese.

IV   Convegno ecclesiale nazionale (Verona, 16-20.10.2006), Messa di apertura   presieduta dall'allora vescovo della città mons. Flavio Roberto   Carraro, ofm cap.
IV Convegno ecclesiale nazionale (Verona, 16-20.10.2006), Messa di apertura
presieduta dall’allora vescovo della città mons. Flavio Roberto Carraro, ofm cap (foto A. Giuliani).

In tale contesto si ha una concezione del mondo diversa dal passato, passando dal mondo inteso come "il creato" al mondo ritenuto come "natura", e in tale processo di "secolarizzazione del mondo" si concretizza la riduzione del mondo stesso a "deposito di cose"; scellerata opzione, che ha come risultante antropologica e cosmica un "mondo senza futuro" e un mondo come "patria spaesata". La nostra esistenza, infatti, che non ha più il futuro come prospettiva, sembra appiattita al livello del momento vissuto. Forse anche per questo oggi pare smarrito quell’ottimismo che aveva caratterizzato la modernità, o anche quella fiducia nel progresso civile e morale che aveva segnato, ad esempio, l’età illuministica.

Dinanzi a tale sfascio culturale e prassico, che arreca danni alla stessa condizione esistenziale, l’uomo e la donna dei nostri giorni corrono il rischio di divenire dei dislocati o dei decentrati. Situazione confusa, precaria e flessibile che porta conseguenzialmente anche ad elaborare proposte teologiche in cui la Rivelazione cristiana perde il suo carattere di verità e di universalità salvifica, o almeno si getta su di essa un’ombra di dubbio e di incertezza.

In tale situazione non pochi cristiani rimangono confusi e smarriti; altri, invece, vivono e/o sopravvivono con una fede infarcita di un penoso analfabetismo religioso, che sovente sfocia in pratiche superstiziose; altri, invece, sperimentano una vera e propria eclissi del senso religioso ed etico, attestandosi su posizioni lontane dal Vangelo e dalla Tradizione vivente ed attuale della Chiesa.

Questo stato di cose gradualmente ha portato al preoccupante fenomeno denominato desertificazione nella fede e nella ecclesialità della fede. Eppure, da sempre, la stragrande maggioranza degli uomini conosce la parola Dio, e si pone, in un modo o in un altro, la questione su di lui, anche se su tale interrogativo da sempre ci si dà risposte diverse. L’evoluzione del mondo, scriveva il martire evangelico tedesco Dietrich Bonhoeffer (+1945), è «pervenuta ai nostri giorni a un tale livello che l’uomo ha appreso a trovare una soluzione a tutti i problemi che lo interessano senza ricorrere alla "ipotesi Dio"».


Per cogliere il passato prossimo e remoto di questa «apostasia silenziosa di molti cristiani», nonché le sue caratteristiche e i suoi contenuti culturali, psicologico-sociali, comportamentali e religiosi, come anche del sempre più vasto fenomeno di disinteresse o di denigrazione del fatto religioso e di un parallelo e contraddittorio ritorno dell’Invisibile, dobbiamo tenere presente che essi costituiscono il frutto non tanto del recupero delle antiche radici della nostra civiltà, quanto della delusione nei confronti della modernità, dell’epoca cioè in cui ci si attendeva dalla ragione la soluzione di tutti i problemi.

Ma questa nostra epoca non ha affatto superato né rinnegato il soggettivismo moderno e l’esigenza di fondare le certezze sull’esperienza diretta. In sostanza la post-modernità offre ad angeli e demoni un habitat daccapo favorevole, ma non privo di insidie e di ambiguità. Viviamo infatti in un tempo assetato di Invisibile, ma propenso a mescolare nel suo calderone religione e magia, miracolo e superstizione, soprannaturale e occultismo, angeli e Ufo, diavoli e dischi volanti...

In tale difficile e contraddittorio contesto culturale, religioso e pratico, il filosofo Massimo Borghesi nel suo volume su Secolarizzazione e Nichilismo rileva come il «cristianesimo torna ad essere un’ipotesi per il presente. Si tratta però di un’"ipotesi", e non dell’unica. La gioventù odierna dimostra, nei confronti della dimensione religiosa, più di un’analogia con quella descritta da Walter Benjamin in un saggio del 1914 […]. Una gioventù che si muove tra scetticismo, nostalgia di ideali, religiosità informe. Posizione complessa, a tratti contraddittoria, che non può essere spiegata con l’uso consueto della categoria secolarizzazione». Una gioventù, osservava lo psicologo Umberto Galimberti nel 2008, sovente affascinata, ma anche delusa dal pervasivo ospite inquietante, che è il nichilismo dei nostri giorni.

Far tornare con limpidità, consapevolezza e forza testimoniale il Dio di Gesù e il suo Vangelo nella coscienza talvolta intorpidita di molti è una grossa sfida per la ragione ed il motivo predominante della fede e della stessa Chiesa; una sfida che chiama in prima linea i sacerdoti, ministri di Dio e del Vangelo di speranza del suo Figlio.

Salvatore M. Perrella

Invito all’approfondimento: C. Perrot-F. Serafini, Ministri di Dio, custodi del popolo. Le "radici" bibliche del sacerdozio, San Paolo 2009, pp. 128, € 9,00.
  

Il sussidio

IL VANGELO DEL CURATO D ’ARS
(C.Travaglino [a cura di ], San Paolo 2009, pp.192, € 12,00).


 

La   prima di copertina del volume edito dalla San Paolo nel novembre   scorso.Del Curato d’Ars (JeanMarie Vianney,1786-1859) si conoscono poche cose e, spesso, superficialmente: il fatto che stava in confessionale fino a 16 ore al giorno; il fatto che combatteva con un diavolo da lui stesso soprannominato Grappino; il fatto che fosse ignorante e che, per questo, non lo volessero far prete…

Ma, come spesso accade, dietro l’intonaco sta il muro che regge una vita e un senso: il Curato d’Ars, patrono dei parroci, era soprattutto un prete e un uomo di fede.

In questo libro il lettore, pur ritrovando qualche passaggio della storia e della leggenda dell’uomo Vianney, sarà condotto soprattutto a conoscere il cuore di un prete che «parlò di Dio con tutta la sua vita»,attraverso stralci delle sue omelie abbinati ai brani del Vangelo che commentava.

G.   Tiepolo (1696-1770), Il trionfo della Fortezza e della Speranza,   collezione Contini-Bonacossi, Firenze.
G. Tiepolo (1696-1770), Il trionfo della Fortezza e della Speranza, collezione Contini-Bonacossi, Firenze.

«E confidiamo nella nostra madre, Maria. Vi ho detto che dobbiamo avere una confidenza cieca in Gesù Cristo, perché siamo sicuri che non mancherà mai di venirci in aiuto in ogni nostra pena, purché andiamo da lui come figli dal padre. Vi dico anche che dobbiamo avere una grande fiducia verso la sua santa Madre, che è così buona, che desidera tanto aiutarci in ogni nostra necessità terrena, ma specialmente quando vogliamo ritornare al buon Dio. Se abbiamo qualche peccato che ci vergogniamo di confessare, gettiamoci ai suoi piedi: siamo sicuri che lei ci otterrà la grazia di confessarci bene e, nello stesso tempo, non mancherà di domandare il perdono per noi (…).

Diciamo pure che la virtù della speranza ci fa compiere tutte le nostre azioni con l’unico scopo di piacere a Dio, e non al mondo. Dobbiamo cominciare a praticare questa bella virtù quando ci svegliamo, offrendo il nostro cuore a Dio con amore, pensando quanto sarà grande la ricompensa della nostra giornata se tutto quello che facciamo lo faremo bene, col solo obiettivo di piacere al buon Dio »(pag.103).

c.t.


http://www.stpauls.it/madre/1002md/1002md06.htm
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:57. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com