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Novembre: Festa liturgica di Tutti i Santi e dei Nostri cari Defunti

Ultimo Aggiornamento: 23/10/2011 16:10
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03/11/2010 08:46
 
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Messaggio per le esequie delle vittime: Benedetto XVI condanna il gravissimo attentato nella cattedrale siro-cattolica di Baghdad

Una feroce violenza contro persone inermi


I cristiani sono oggetto di efferati attacchi che vogliono minare la fiducia e la convivenza civile

Da anni in Iraq i cristiani "sono divenuti oggetto di efferati attacchi" che "vogliono minare la fiducia e la civile convivenza". Lo scrive Benedetto XVI nel messaggio inviato a monsignor Athanase Matti Shaba Matoka, arcivescovo di Baghdad dei Siro-Cattolici, in occasione delle esequie - celebrate oggi, martedì 2 novembre - delle vittime del gravissimo attacco terroristico sferrato domenica scorsa contro la cattedrale siro-cattolica della capitale irachena. Secondo le ultime notizie, la battaglia, durata tre ore, tra i miliziani del gruppo Stato islamico in Iraq, considerato espressione dell'organizzazione terroristica internazionale Al Qaeda, e le forze di pronto intervento irachene, ha provocato 58 morti, tra i quali donne e bambini, oltre a due giovani sacerdoti. Ottanta sarebbero i feriti.
 
Di seguito il testo del messaggio.


Profondamente commosso per la violenta morte di tanti fedeli e dei Rev.di Sacerdoti Tha'ir Saad e Boutros Wasim, desidero, in occasione del Sacro Rito delle esequie, farmi spiritualmente partecipe, mentre prego che questi fratelli e sorelle siano accolti dalla misericordia di Cristo nella Casa del Padre.
Da anni questo amato Paese soffre indicibili pene e anche i cristiani sono divenuti oggetto di efferati attacchi che, in totale disprezzo della vita, inviolabile dono di Dio, vogliono minare la fiducia e la civile convivenza.
Rinnovo il mio appello affinché il sacrificio di questi nostri fratelli e sorelle possa essere seme di pace e di vera rinascita e perché quanti hanno a cuore la riconciliazione, la fraterna e solidale convivenza, trovino motivo e forza per operare il bene.
A tutti voi, cari fratelli e figli, giunga la mia confortatrice Benedizione Apostolica, che volentieri estendo ai feriti e alle vostre famiglie così duramente provate
.
 

BENEDICTUS PP. XVI


Già lunedì scorso, sopra riportato, durante l'Angelus nella solennità di Tutti i Santi, il Papa aveva condannato "la feroce violenza contro persone inermi" a Baghdad. 


(©L'Osservatore Romano - 2-3 novembre 2010)




Indulgenze Per l'ottava dei defunti



La Chiesa ci propone per suffragare le anime del Purgatorio anche la pratica delle "indulgenze". Queste ottengono la remissione della pena temporale dovuta per i peccati. Ogni colpa, anche dopo il perdono, lascia come un debito da riparare per il male commesso. La Chiesa traendo dal suo tesoro "spirituale", costituito dalle preghiere dei Santi e dalle opere buone compiute da tutti i fedeli, quanto è da offrire a Dio perché Egli "condoni" alle anime dei defunti quella pena che altrimenti essi dovrebbero trascorrere nel Purgatorio.


L’indulgenza più nota è legata alla commemorazione di tutti i defunti, il 2 novembre, mediante: visite alle tombe, celebrazione Eucaristica al cimitero, visita a una Chiesa.

Si può lucrare l’indulgenza plenaria a partire dal mezzogiorno del 1° novembre a tutto il 2 novembre.

Si può lucrare una sola volta ed è applicabile solo ai defunti. Visitando una Chiesa, (si reciti almeno un Padre nostro e il Credo).

A questa si aggiungono le tre solite condizioni Confessione, Comunione, preghiera secondo le intenzioni del Papa (Pater, ave, gloria).

Queste tre condizioni possono essere adempiute anche nei giorni precedenti o seguenti il 2 novembre. Nei giorni dall’1 all’8 novembre chi visita il cimitero e prega per i defunti può lucrare una volta al giorno l’indulgenza plenaria, applicabile ai defunti, alle condizioni di cui sopra.


                          Pope Benedict XVI prays in front of late Pope John Paul II's tomb in the Vatican Grotto at the Vatican November 2, 2010.

La preghiera di Benedetto XVI nelle Grotte Vaticane sulle tombe dei Papi

La preghiera in privato in suffragio dei Pontefici che lo hanno preceduto e di tutti i fedeli defunti. Come da tradizione, Benedetto XVI ha trascorso così parte del pomeriggio di ieri, 2 novembre, sostando in raccoglimento nelle Grotte della Basilica Vaticana. Il servizio di Alessandro De Carolis:


In ginocchio davanti alle tombe che custodiscono l’ultimo riposo di chi lo ha preceduto alla guida della Chiesa universale, ma con il cuore aperto sul popolo di Dio sparso nel mondo, dal bambino neobattezzato a chi è giunto al termine della sua esistenza. Dalla filigrana del breve rito presieduto nelle Grotte Vaticane, traspaiono i sentimenti di Benedetto XVI legati alla Commemorazione dei defunti:

“In queste Grotte Vaticane affidiamo alla misericordia del Padre coloro che hanno il loro sepolcro e attendono la risurrezione della carne. In particolare Papa Giovanni Paolo II e gli altri sommi pontefici che hanno svolto il servizio di pastori della Chiesa universale, perché siano partecipi dell’eterna liturgia del cielo”.

La preghiera dei fedeli che segue la lettura del Salmo abbraccia tutte le intenzioni che abitano il cuore del Papa: la protezione di Dio della Chiesa, il ridestarsi del “desiderio di santità” nei credenti, la conversione del cuore per chi è lontano da Dio, l’educazione dei giovani “al dono gioioso di sé”, una nuova forza alla speranza di chi è povero o soffre, fino all’ultima richiesta: perché il pensiero della Risurrezione di Cristo accompagni “l’ultimo respiro dei moribondi” e la misericordia divina arrivi a tutti i defunti. Una preghiera completa, quasi un “Urbi et orbi” nascosto, levato non lontano dalla tomba di Pietro e suggellato da un’invocazione che esprime l’essenza della fiducia cristiana:

“…Ascolta la preghiera che rivolgiamo a Te per tutti coloro che hanno lasciato questo mondo. Apri le braccia della tua misericordia e ricevili nell’assemblea gloriosa della santa Gerusalemme”.

 Radio Vaticana


*********


Pope Benedict XVI prays on the tomb of St. Peter in St.Peter's Basilica at the Vatican on November 2, 2010 for All Souls Day.


Pope Benedict XVI prays in front of late Pope John Paul II's tomb in the Vatican Grotto at the Vatican November 2, 2010.




[Modificato da Caterina63 03/11/2010 15:59]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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