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11 OTTOBRE: SOLENNE MESSA PONTIFICALE AL TRONO CELEBRATA DAL CARD. Hoyos

Ultimo Aggiornamento: 21/11/2009 16:31
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30/09/2009 12:08
 
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MESSA PONTIFICALE AL TRONO (link)


BATTIPAGLIA (Salerno)

CHIESA "SANTA MARIA DELLA SPERANZA"

DOMENICA 11 OTTOBRE ore 16,00

Solenne Messa Pontificale al Trono

celebrata da S.E.R. il Cardinale Dario Castrillòn Hoyos

 
Domenica 11 Ottobre 2009, alle ore 16.00, presso la Chiesa ‘Santa Maria della Speranza’ di Battipaglia (Salerno), l’ celebrerà una Eminentissimo Signor Cardinale Dario Castrillòn Hoyos Solenne Messa Pontificale al Trono nella Forma Straordinaria.

On Sunday, October 11th 2009, at 16.00, at St. Mary of Hope Church in Battipaglia (Salerno), His Eminence Cardinal Dario Castrillòn Hoyos will celebrate a Solemn Pontifical Mass to the throne, in the Extraordinary Form.









Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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12/10/2009 17:32
 
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IMMAGINI DEL PONTIFICALE DEL CARDINAL CASTRILLON

E' stata celebrata ieri a Battipaglia, presso la chiesa di Santa Maria della Speranza, la Messa Pontificale al Trono in forma straordinaria officiata da S.E. il Cardinal Castrillon Hoyos. Folla numerosissima! Quasi duemila fedeli hanno gremito la grande chiesa fra stupore e commozione. Ben ripagati dunque i grandi sforzi organizzativi di Gianluca Barile, direttore di Petrus; superbo l'ausilio dei Francescani dell'Immacolata che hanno diretto la "trasformazione" della chiesa postconciliare in una chiesa "di sempre"! Per non parlare della schola cantorum, delle splendide esecuzioni organistiche e dell'impeccabile servizio della Messa sempre a cura degli instancabili Francescani dell'Immacolata. Ecco alcune immagini in anteprima:


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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13/10/2009 14:12
 
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NUOVE IMMAGINI DEL PONTIFICALE DEL CARDINAL CASTRILLON
CLICCARE SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE.....

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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21/11/2009 16:31
 
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Sorriso pubblicata integralmente da Gianluca Barile di Petrus   organizzatore  della Messa



Nulla Veritas sine Traditione

Pubblichiamo di seguito il testo dell’omelia pronunciata dall’Eminentissimo Signor Cardinale Dario Castrillòn Hoyos durante la Messa Pontificale al Trono celebrata in rito antico, Domenica 11 Ottobre 2009, presso la Chiesa ‘Santa Maria della Speranza’ di Battipaglia (Salerno), in occasione del conferimento del Premio ‘Nulla Veritas sine Traditione’ da parte della nostra Associazione Cattolica Internazionale ‘Tu es Petrus’.

Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente i Padri e i Frati Francescani dell’Immacolata per l’esemplare e divino servizio liturgico offerto e gli oltre 2.500 fedeli accorsi a partecipare a questa splendida cerimonia.


Omelia del Cardinale Dario Castrillòn Hoyos

Cari fratelli e sorelle!

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Cattolica Internazionale ‘Tu es Petrus’ ha voluto che nell’occasione del conferimento del Premio ‘Nulla Veritas sine Traditione’ alla mia persona, fosse celebrata questa solenne Eucaristia nel Rito Gregoriano, forma straordinaria del Rito latino. Così ho l’immensa gioia e il grato onore di presiedere questa Santa Messa. Il compito dell’Associazione ‘Tu es Petrus’ è in piena armonia con l’impegno evangelizzatore della Chiesa, che ha il mandato di manifestare a tutti gli uomini l’essere, il pensiero e la parola di Dio, che Lui stesso ha voluto rivelare.

Ma dove possiamo trovare, noi, dove trova la Chiesa questa verità rivelata da Dio? Papa Giovanni Paolo II ci insegna che c’è ‘un Sacro deposito’ dal quale la Chiesa prende, ci comunica e ci consegna i contenuti. La Sacra Tradizione e la Sacra Scrittura di tutti e due i Testamenti, leggiamo nella ‘Dei Verbum’ del Concilio Vaticano II, rappresentano lo specchio in cui la Chiesa pellegrina contempla Dio fino al giorno in cui arrivi a guardarlo ‘faccia a faccia’ come Lui è. Dio ha voluto e disposto che quanto Egli aveva rivelato al popolo d’Israele e a noi, il nuovo popolo di Dio, per la salvezza di tutti i popoli, rimanesse sempre integro e venisse trasmesso a tutte le generazioni. Perciò Nostro Signore Gesù Cristo, nel quale, come scrive San Paolo ai Corinzi, trova pieno compimento tutta la Rivelazione del Dio altissimo, diede incarico agli Apostoli che il Vangelo fosse predicato a tutti, come sorgente di tutta la Verità che salva e di ogni regola morale, comunicando loro i doni divini. Ciò venne fedelmente eseguito dagli Apostoli, che con la predicazione orale, con l’esempio della loro vita e con le istituzioni, trasmisero ciò che avevano ricevuto per la bocca del Cristo, dal vivere insieme con Lui e dalle Sue opere. Affinché, poi, il Vangelo si conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, gli Apostoli lasciarono come successori i Vescovi, ‘affidando loro il proprio compito di Magistero’.

La predicazione degli Apostoli venne conservata nei libri ispirati e doveva mantenersi con una successione continua, sino alla fine dei tempi. Ecco perché gli Apostoli ammoniscono i fedeli a mantenere le tradizioni che avevano appreso sia a voce sia per lettera. A questa schiera si unisce con fervore l’Associazione ‘Tu es Petrus’ che, nell’entusiasta difesa della Tradizione, protegge la Verità. Ciò che fu trasmesso dagli Apostoli, comprende tutto quanto contribuisce alla condotta santa e all’incremento della Fede del popolo di Dio.

Così la Chiesa, nella sua Dottrina, nella sua vita e nel suo culto, conserva ininterrottamente e trasmette a tutte le generazioni ciò che essa è e tutto ciò che essa crede. Il Santo Padre Benedetto XVI ci ha ammonito ad evitare l’ermeneutica della rottura per mantenere l’ermeneutica della continuità percettiva, perché la Tradizione che trae origine dagli Apostoli, progredisce nella Chiesa sotto l’assistenza dello Spirito Santo. Con la contemplazione e lo studio dei credenti, cresce la comprensione delle cose e delle parole trasmesse. Le asserzioni dei Santi Padri, primi grandi scrittori della Chiesa dopo gli Apostoli, attestano la vivificante presenza di questa Tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella prassi e nella vita della Chiesa che crede e che prega. Non dobbiamo però dimenticare che la funzione d’interpretare autenticamente la Parola di Dio, scritta o trasmessa, è stata affidata al solo Magistero vivo della Chiesa, la cui Autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo.

La Sacra liturgia di quest’oggi, nella Festa di San Gaspare Bretoni, Confessore, ci permette di vivere esistenzialmente questa Fede della Chiesa e ci unisce alla moltitudine innumerevole di fedeli, laici, religiosi e chirici, che nel passato, nell’arco di più di una decina di secoli, hanno adorato e glorificato il Signore con la Sacra commovente bellezza di questi riti tradizionali che il Santo Padre Benedetto XVI ha offerto generosamente alla Chiesa, su ispirazione dello Spirito Santo, con il Motu Proprio ‘Summorum Pontificum’.

La Parola di Dio, ci esorta a portare in mano le lampade accese e ad essere pronti con la cintura ai fianchi nell’attesa del Signore, e ci proclama beati se ci troviamo pronti a riceverlo, anche all’improvviso, nel mezzo della notte o prima dell’alba. San Massimo vede le lampade accese ‘per la preghiera, la contemplazione e l’affetto spirituale’. Si potrebbe dire che la prima luce riguarda la vita interiore, universo splendido che ogni uomo può arricchire lasciando operare in sé la forza dello Spirito Santo. Ma la vita interiore viene progettata nel mondo esteriore a servizio dei fratelli.

San Gregorio insegna che abbiamo le lucerne accese nelle nostre mani quando, con le buone opere, diamo al prossimo esempi brillanti. E’ un’impresa importante e affascinante da fare nel cammino della liturgia, dove possiamo offrire al Padre l’omaggio dell’adorazione e della gratitudine nel Sacrificio Eucaristico che ripete in forma incruenta l’Olocausto del Golgota. San Gregorio avverte che se tutto questo lo facciamo così, manca ancora che mettiamo tutta la nostra speranza nella venuta del Nostro Redentore; perciò aggiunge: ‘Siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze’. Per essere preparati all’incontro col Signore, il Vangelo ci invita alla conversione in qualsiasi tappa della nostra vita. San Gregorio ritiene che la prima vigilia è il primo tempo della nostra vita, cioè l’infanzia; la seconda, l’adolescenza o la gioventù; la terza, la vecchiaia. Pertanto, chi non è stato vigilante nella prima vigilia, lo faccia nella seconda, e chi non ha voluto vigilare nella seconda, non perda tempo e lo faccia nella terza, in modo tale che coloro che non si sono convertiti nell’infanzia, si convertano almeno nella gioventù e nell’anzianità.

Cari fratelli e sorelle,
apriamo i nostri cuori e la nostra mente a questo appello che ci rivolge il Signore della Misericordia dalla bella Chiesa di ‘Santa Maria della Speranza’ in Battipaglia. Prendiamo l’impegno di approfondire la conoscenza della Tradizione apostolica e di partecipare con amore ai riti tradizionali che per volontà del Vicario di Cristo vengono celebrati nella Chiesa, e tutto sia a gloria, lode e onore dell’augusta Trinità e del Nostro Signore e Redentore Gesù Cristo.
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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