| | | OFFLINE | Post: 39.989 | Sesso: Femminile | |
|
05/10/2013 11:01 | |
Beatificazione di Rolando Rivi, seminarista ucciso a 14 anni dai partigiani comunisti nel 1945 Santa Messa con rito di Beatificazione, oggi 5 ottobre 2013 a Modena, di Rolando Rivi, seminarista e martire nel 1945, ucciso a soli 14 anni dai partigiani comunisti. A presiedere la celebrazione, come rappresentante del Santo Padre, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Il servizio di Giada Aquilino:
Una intensa testimonianza di amore a Gesù, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando si era diffuso un clima di ostilità contro i sacerdoti. È l’esperienza di vita cristiana di Rolando Rivi, nato nel 1931 in provincia di Reggio Emilia. Da subito è “assorto nella preghiera”, come recita la biografia ufficiale, matura presto un’autentica vocazione al sacerdozio. A soli 11 anni entra in seminario e veste per la prima volta l’abito talare che non lascerà più sino al martirio. Quando il seminario viene occupato dai soldati tedeschi, torna a casa a San Valentino di Castellarano e continua gli studi da seminarista sotto la guida del parroco, portando in paese un’ardente testimonianza di fede e carità. Proprio per questo suo percorso, così toccante da attirare gli altri ragazzi verso l’esperienza cristiana, Rolando, a 14 anni, finisce nel mirino di un gruppo di partigiani comunisti. Viene sequestrato, picchiato e torturato, poi spogliato a forza della veste talare e ucciso a colpi di pistola. Prima di morire, chiede di poter pregare per i suoi genitori e così, nella preghiera, Rolando riafferma la sua appartenenza a Gesù, al suo insegnamento ad amare i nemici. Ascoltiamo il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi:
“Ecco cosa aveva Rolando nel suo cuore di bambino, un amore per tutti: amare non solo i genitori e i fratelli, ma anche i nemici, fare del bene a chi lo odiava e benedire chi lo malediceva. Era questa - e lo è ancora - una dottrina rivoluzionaria, certo, ma nel senso buono, perché porta ad atteggiamenti di fraternità, di tolleranza e di rispetto della libertà altrui, senza soprusi, senza imposizioni forzate e senza spargimento di sangue”.
Da questa immagine di bambino strappato con violenza alla vita e all'amore il cristiano, aggiunge il cardinale Amato, non trae sentimenti di rancore, né di rivincita:
“Vogliamo ricordare e celebrare la vicenda martiriale del piccolo Rolando Rivi con un atteggiamento di perdono, di riconciliazione, di fraternità umana. Vogliamo gridare forte: mai più odio fratricida, perché il vero cristiano non odia nessuno, non combatte nessuno, non fa male a nessuno. L'unica legge del cristiano è l'amore di Dio e l'amore del prossimo. Le ideologie umane crollano, ma il Vangelo dell'amore non tramonta mai perché è una buona notizia, che porta pace e bene a tutti”.
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/10/05/beatificazione_di_rolando_rivi,_seminarista_ucciso_a_14_anni_dai/it1-734182 del sito Radio Vaticana Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine) |