È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Apparizioni della Madonna a Fatima

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2009 17:47
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 4.551
Sesso: Maschile
08/12/2009 17:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 6 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 12/05/2004 9.01
Amici....domani 13....ricordiamo le prime apparizioni di Fatima.....al di là di chi voglia credere o meno, proviamo a meditarne gli aspetti fondamentali dei messaggi scaturiti......
Una cosa in comune fra Lourdes, Fatima e mettiamoci anche Medjugrje....è la RICHIESTA DI PREGHIERE E DIGIUNI E SACRIFICI IN FAVORE DELLE CONVERSIONI......
Approfondiamo in poche righe il senso del digiuno poichè sappiamo anche che gli Evangelici condividono questa pratica......
Perchè le Scritture e dalle stesse apparizioni citate ci viene richiesto di dihiunare?
Fraternamente Caterina
Il digiuno cristiano

" Nella Sacra Scrittura il digiuno è il completo orientarsi a Dio e al prossimo ( cf. Is 58,3ss.; Zc 7,8 ss.; Sir 34,30 ss.).
 Con esso l'uomo riconosce Dio più stimabile di sé e delle cose materiali. (...)
Il vero motivo e valore del digiuno sta nel suo servizio alla Fede.
E' semplicemente un mezzo col quale l'uomo verifica e conferma e assicura la
propria padronanza su di sé
. (....)
Nessuno può darsi a un altro, se prima non si possiede. Chiunque è schiavo non si appartiene. E un uomo non è solo schiavo del peccato, ma anche di molte passioni, che facilmente approfittano delle necessità dell'uomo e
catturano l'uomo.(...)
Il digiuno aiuta l'uomo a darsi liberamente a Dio e al prossimo nella Fede e nell'amore. (...)
Il digiuno aiuta la corporeità dell'uomo nella complessità dell'atto di Fede. Questo è il vero senso del digiuno, che il messaggio della Signora a Medjugorje valorizza sotto tutti gli aspetti.""

( Ljudevit Rupcic, Apparizioni della Madonna a Medjugorje, ed. Ancora, Milano 1984, trad. italiana )
Nei Vangeli leggiamo di Battista che digiuna.....e di Gesù che digiuna....ma Gesù ci avverte pure di NON FARCI VEDERE...cioè, di non sbandierare agli altri il nostro digiuno sia esso corporale o sia che sia l'applichiamo a qualche RINUNCIA e si..il digiuno è soprattutto RINUNCIA a qualcosa.....ecco perchè diventa anche personale oltre che "comunitario"....
Anche i Musulmani digiunano e si astengono fin anche dai rapporti coniugali......una volta anche san Paolo lo suggeriva ai coniugi cristiani...... 1Cor.7.4-7.......
Oggi vediamo che i nostri giovani a 16 anni sono già stufi della vita....perchè POSIEDONO TUTTO....e molti hanno anche fatto esperienze sessuali.....quando si ha tutto senza capirne il valore mediante una astinenza...si arriva alla noia, si è insoddisfatti....il digiuno equilibrato e CERCATO E VISSUTO, ci aiuta a comprendere il valore DELL'ASSENZA.....non si cerca ciò che si ha portata di mano, ma si cerca ciò che "manca"....
Digiuno allora diventa TUTTO: dal mangiare, al bere, al fumare, al silenzio, ad una chiacchiera fuori luogo, ad un pettegolezzo, ad un gesto cattivo o di vendetta, digiuno da un desiderio disordinato.....dallo spendere per castigare la vanità.....digiunare, cioè FARE A MENO DI QUALCOSA PER OFFRIRE QUESTO GESTO AL SIGNORE.....offrire per le vocazioni, offrire per le conversioni, offrire per migliorarci......
Tutto moderatamente, anche NASCOSTAMENTE.....
Pensate amici...TUTTE LE RELIGIONI DEL MONDO conoscono la pratica del digiuno....Maria dunque, sia a Fatima che altrove....non ha raccomandato nulla di nuovo, ma è venuta per ricordarcelo e per SOSTENERCI...."Coraggio -sembra dirci- come ero ai piedi della Croce di Gesù, così sono presente ai piedi della tua croce, delle tue rinuncie, delle tue offerte per sostenerle, perchè mai una Madre abbandona il proprio Figlio...."
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 7 di 77 nella discussione 
Da: LuceInviato: 12/05/2004 21.28
Sia lodato Gesù Cristo
Ho letto che se ne sta parlando, sia del demonio come tentatore e tentazioni e sia sui fatti del giorno, i quali ci vedono moralmente coinvolti come cristiani anche inoperosi.
Domani come è stato ricordato è la festa della Vergine di Fatima.

Ave Maria, gratia plena, dominus tecum!

1. Le apparizioni

a. Il ciclo angelico

Nel 1916, in Portogallo, nella frazione di Fatima, comune di Vila Nova de Ourém, oggi diocesi di Leiria-Fátima vivono tre bambini: si chiamano Lúcia de Jesus, di dieci anni, e i suoi cugini, Francisco Marto e Jacinta de Jesus Marto, rispettivamente di nove e di sette anni.

Fra l’aprile e l’ottobre del 1916, ai tre appare per tre volte un Angelo: due volte alla "Loca do Cabeço" e una volta al pozzo nell’orto della casa paterna. In queste apparizioni l’Angelo li invita alla preghiera e alla penitenza.


b. Il ciclo mariano

Il 13 maggio 1917, i tre bambini pascolano un piccolo gregge nella Cova da Iria, frazione di Fatima. Verso mezzogiorno, dopo aver recitato una corona del rosario, come fanno abitualmente, giocano a costruire una piccola casa con pietre raccolte sul luogo, dove oggi sorge la basilica. All’improvviso vedono una gran luce e, pensando si tratti di un lampo, decidono di andarsene, ma sopraggiunge un altro lampo che illumina lo spazio e vedono sopra un piccolo elce — dove ora si trova la Cappellina delle Apparizioni — una "Signora più splendente del sole", dalle cui mani pende un bianco rosario. La Signora dice ai tre pastorelli che è necessario pregare molto e li invita a tornare alla Cova da Iria per cinque mesi di seguito, il giorno 13 e a quell’ora. I bambini ubbidiscono e nei giorni 13 di giugno, luglio, settembre e ottobre la Signora appare di nuovo e parla loro nella Cova da Iria, mentre il 19 agosto l’apparizione ha luogo nella località dei Valinhos, a circa 500 metri da Aljustrel, perché il giorno 13 i bambini sono stati portati dal sindaco a Vila Nova de Ourém. Nell’ultima apparizione, il 13 ottobre, alla presenza di circa settantamila persone, la Signora dice di essere "la Madonna del Rosario" e chiede che venga costruita in quel luogo una cappella in suo onore.

Dopo l’apparizione tutti i presenti sono testimoni del miracolo promesso ai tre bambini nei mesi di luglio e di settembre: il sole, simile a un disco d’argento, può essere fissato senza difficoltà, gira su sé stesso come una ruota di fuoco e sembra voler precipitare sulla terra; notizia dell’accadimento compare in prima pagina sul quotidiano O Século, di Lisbona, il 15 ottobre 1917.

c. Il ciclo del Cuore Immacolato

Più tardi, quando Lucia era già religiosa di Santa Dorotea, la Madonna le appare nuovamente, in Spagna, anzitutto il 10 dicembre 1925 e il 15 febbraio 1926, nel convento di Pontevedra; e poi ancora nella notte dal 13 al 14 giugno 1929 nel convento di Tuy.

In quelle occasioni la Vergine chiede la pratica della devozione dei primi cinque sabati — recitare una corona di rosario, meditarne i misteri, confessarsi e ricevere la Comunione, in riparazione dei peccati commessi contro il suo Cuore Immacolato — e la consacrazione della Russia allo stesso Cuore Immacolato. Questa richiesta era già stata preannunciata il 13 luglio 1917, nella seconda parte del cosiddetto "Segreto di Fatima".

2. L’eco

Dal 1917, in un continuo crescendo, giungono a Fatima migliaia e migliaia di pellegrini da tutto il mondo, all’inizio il giorno 13 di ogni mese, poi nelle grandi festività, quindi anche ogni fine settimana e, in modo più ridotto, tutti i giorni dell’anno: il numero totale di pellegrini si aggira ormai sui quattro milioni ogni anno.

3. I protagonisti

Lúcia de Jesus

La principale protagonista delle apparizioni è nata il 22 marzo del 1907 ad Aljustrel, nella parrocchia di Fatima. Il 17 giugno 1921 entra nel Collegio di Vilar, presso Porto, diretto dalle religiose di Santa Dorotea. Passa poi a Tuy, in Spagna, dove veste l’abito religioso con il nome di Maria Lucia dell’Addolorata. Fa la professione temporanea il 3 ottobre 1928 e il 3 ottobre 1934 quella perpetua. Il 25 marzo 1948 si traferisce a Coimbra, dove entra nel Carmelo di Santa Teresa con il nome di suor Maria Lucia del Cuore Immacolato. Il 31 maggio 1949 fa la professione solenne. Suor Lucia è stata a Fatima diverse volte: nel maggio 1946; il 13 maggio 1967; nel 1981 per dirigere, nel Carmelo, un lavoro di pittura sulle apparizioni di Fatima; il 13 maggio 1982, il 13 maggio del 1991 e il 13 maggio 2000. 

Francisco Marto

Nasce l’11 giugno 1908 ad Aljustrel. Muore santamente il 4 aprile 1919, nella casa paterna. Molto sensibile e contemplativo, orienta tutta la sua spiritualità e penitenza a "consolare il Signore". I suoi resti mortali sono rimasti tumulati nel cimitero parrocchiale fino al 13 marzo 1952, quando sono stati trasportati nella basilica della Cova da Iria, nella cappella al lato destro dell’altare maggiore.

Jacinta de Jesus Marto

Nasce ad Aljustrel l’11 marzo 1910. Muore santamente il 20 febbraio 1920 nell’ospedale D. Estefânia, a Lisbona, dopo una lunga e dolorosa malattia, offrendo tutte le sue sofferenze per la conversione dei peccatori, per la pace nel mondo e per "il Santo Padre" che "dovrà soffrire molto". Il 12 settembre 1935 la sua salma è stata solennemente trasportata dalla tomba di famiglia del barone Alvaiázere, a Ourém, al cimitero di Fatima, vicino ai resti mortali del suo fratellino Francisco. Il 1° maggio 1951, i resti mortali di Giacinta sono stati deposti, in forma molto semplice, nella tomba preparata nella basilica della Cova da Iria, nella cappella laterale, a sinistra dell’altare maggiore.

4. La beatificazione di Francesco e di Giacinta

Il processo di beatificazione dei veggenti di Fatima, Francesco e Giacinta Marto, dopo le prime indagini svolte nel 1945, è introdotto nel 1952 e si è concluso nel 1979.

Il 15 febbraio del 1988 è stata consegnata a Papa Giovanni Paolo II e alla Congregazione per la Causa dei Santi la documentazione finale, che ha permesso alla medesima Congregazione di dichiararli "venerabili" con decreto del 13 maggio 1989, quindi al Santo Padre di proclamarli "beati" proprio a Fatima il 13 maggio 2000.

5. La "fortuna" del messaggio nella Chiesa

28 aprile1919. Inizio della costruzione della Cappellina delle Apparizioni.

13 ottobre 1921. Permessa per la prima volta la celebrazione della Messa nella Cappellina delle Apparizioni.

3 maggio 1922. Decreto del vescovo di Leiria che introduce il processo canonico sugli avvenimenti di Fatima.

26 giugno 1927. Il vescovo di Leiria presiede per la prima volta una cerimonia ufficiale alla Cova da Iria, dopo la benedizione delle stazioni della Via Crucis, lunga 11 chilometri, da Reguengo do Fetal.

13 ottobre 1930. Con la lettera pastorale A Divina Providência, il vescovo di Leiria dichiara "degne di fede le visioni dei bambini alla Cova da Iria" e autorizza il culto alla Madonna di Fatima.

13 maggio 1931. Prima consacrazione del Portogallo al Cuore Immacolato di Maria fatta dall’episcopato portoghese secondo il messaggio di Fatima.

13 maggio 1942. Grande pellegrinaggio in occasione del venticinquesimo anniversario delle apparizioni.

31 ottobre 1942. Papa Pio XII (1939-1958), in un radiomessaggio al Portogallo, consacra il mondo al Cuore Immacolato di Maria, con menzione velata della Russia, secondo la richiesta della Madonna.

13 maggio 1946. Incoronazione dell’Immagine della Madonna di Fatima, nella Cappellina delle Apparizioni, da parte del legato pontificio card. Benedetto Aloisi Masella (1879-1970).

13 ottobre 1951. Il legato pontificio card. Federico Tedeschini (1873-1959) chiude a Fatima l’Anno Santo universale e rivela che Papa Pio XII, nel 1950, aveva visto in Vaticano il prodigio del sole che si era verificato il 13 ottobre 1917 a Fatima.

7 luglio 1952. Papa Pio XII consacra al Cuore Immacolato di Maria i popoli della Russia.

13 maggio 1956. Il beato card. Angelo Roncalli, patriarca di Venezia, poi Papa Giovanni XXIII (1958-1963), presiede le cerimonie del pellegrinaggio anniversario.

21 novembre 1964. Alla chiusura della terza sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II, Papa Paolo VI (1963-1978) annuncia, davanti a duemilacinquecento Padri conciliari, la concessione al Santuario di Fatima della Rosa d’Oro, dono simbolico segno di particolare stima e benevolenza.

13 maggio1965. Il legato pontificio card. Fernando Cento (1883-1973) consegna la Rosa d’Oro a Fatima.

13 maggo 1967. Papa Paolo VI si reca a Fatima nel cinquantesimo anniversario della prima apparizione della Madonna.

10 luglio 1977. Pellegrinaggio a Fatima del card. Albino Luciani, patriarca di Venezia, poi Papa Giovanni Paolo I (1978).

12/13 maggio 1982. Papa Giovanni Paolo II si reca pellegrino a Fatima in ringraziamento per essergli stata risparmiata la vita l’anno precedente nell’attentato in Piazza San Pietro e consacra al Cuore Immacolato di Maria la Chiesa, gli uomini e i popoli, con menzione velata della Russia.

25 marzo 1984. In Piazza San Pietro, a Roma, davanti all’Immagine della Cappellina delle Apparizioni, Papa Giovanni Paolo II consacra ancora una volta il mondo al Cuore Immacolato di Maria, in unione con tutti i vescovi del mondo.

12-13 maggio 1991. Papa Giovanni Paolo II si reca per la seconda volta pellegrino a Fatima nel decimo anniversario dell’attentato subito in Piazza San Pietro.

12-13 maggio 2000. Papa Giovanni Paolo II si reca a Fatima per la terza volta pellegrino, dove procede alla beatificazione dei veggenti Francesco e Giacinta.

8 ottobre 2000. Papa Giovanni Paolo II, in occasione del Giubileo dei Vescovi, celebra l’Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria del Terzo Millennio, alla presenza dell’Immagine della Cappellina delle Apparizioni di Fatima, insieme a circa milleseicento fra vescovi e cardinali.

testo tratto da:Cristianità, 301-302 (2000)

torna all'indice di
«Le apparizioni e il messaggio di Fatima»


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 77 nella discussione 
Da: LuceInviato: 12/05/2004 21.42
E sempre sia lodato Nostro Signore.

Il messaggio di Fatima e la crisi nella Chiesa
di Antonio Augusto Borelli Machado

Il contenuto specifico della devozione alla Madonna di Fatima

Gli autori che hanno scritto su Fatima hanno messo in risalto il fatto che, apparendo per la prima volta la Madonna si presentava con un volto che non era "né triste né allegro, ma serio" con un'aria di dolce rimprovero. Questa espressione fisionomica si combinava perfettamente con la gravità del messaggio che veniva a portare agli uomini. Tuttavia, a partire dalla terza apparizione -- in cui comunicò ai veggenti il famoso segreto -, la Madonna lascia sempre più trasparire la tristezza che le riempie l'anima. E infine, nell'ultima apparizione, dice: "Bisogna che [gli uomini] si emendino che chiedano perdono dei loro peccati". E, assumendo un aspetto più triste, "Non offendano più Dio nostro Signore che è già molto offeso". Questo è l'atteggiamento spirituale che dobbiamo assumere per diventare sensibili all'autentico significato del messaggio di Fatima. La Madonna vuole che partecipiamo della sua serietà, di fronte alla situazione calamitosa in cui si trova il mondo. Ella desidera che partecipiamo della sua tristezza per i peccati del mondo,e della sua apprensione per i castighi che cadranno Sulla umanità. Se ci porremo in questa disposizione di spirito, come premio si prenderà cura delle nostre necessità spirituali e materiali. Quando la Madonna scopriva davanti a Lucia, a Francesco e a Giacinta panorami immensi. annunciando loro che il mondo sarebbe passato attraverso queste e quelle catastrofi, che il comunismo si sarebbe diffuso su tutta la terra, che molte nazioni sarebbero scomparse, non possiamo immaginare che, in quel momento, i veggenti si preoccupassero dei loro problemini spirituali o materiali. Possiamo soltanto pensare che stessero prendendo conoscenza di quanto la Madre di Dio diceva, e commuovendosi a proposito di quanto diceva. I frutti spirituali sarebbero venuti dopo -- o contemporaneamente -, ma come effetto della loro partecipazione a quanto diceva la Madonna. E così accadde realmente. Ciascuno di noi deve agire nello stesso modo. Se la Madre di Dio si intristisce e piange a causa della situazione del mondo, anch'io mi devo commuovere e devo prendere la risoluzione di comportarmi seriamente per fare arrestare queste lacrime. Il resto verrà in sovrappiù, perché la Vergine santissima, Madre di Misericordia, non trascurerà le nostre anime e le nostre necessità, anche materiali. Ma questo sovrappiù è condizionato alla attenzione rispettosa e fedele prestata al suo messaggio. Questo è il contenuto specifico della devozione alla Madonna di Fatima, il tema proprio e adeguato per le nostre preghiere e meditazioni di fronte alle sue sacre immagini.

La Madonna di Fatima, Madonna della Contro-Rivoluzione

Approfondiamo le considerazioni che abbiamo appena fatto. A Fatima, la Madre del Redentore ha denunciato i peccati della umanità, che avrebbero condotto il mondo al comunismo. Come è ovvio, vi deve essere un nesso tra il peccato e il castigo. Quali sono i peccati che, in modo specifico, portano il mondo al comunismo? Nel suo celebre saggio Rivoluzione e Contro-Rivoluzione Plinio Corrêa de Oliveira descrive il plurisecolare processo rivoluzionario che, con la irruzione del Rinascimento e del protestantesimo al tramonto del Medioevo, e dopo essere passato attraverso la sanguinosa tappa della Rivoluzione francese, sta concludendosi nel comunismo (2). In che consiste il processo rivoluzionario,come si presenta attualmente in campo internazionale? Consiste precisamente nella avanzata comunista su tutti i fronti, nella propaganda socialista sfrenata, nello sbracamento delle mode immorali- che, d'altra parte, è stato rivelato esplicitamente dalla Madonna a Giacinta, nelle apparizioni posteriori al 1917-, nella crisi all'interno della Chiesa, nel cosiddetto processo di "autodemolizione" che affligge il corpo mistico di Cristo, ecc.

( Se vi posso aggiungere una nota, la Teologia della Liberazione, di matrice protestante-comunista, è nata alla fine degli anni 1960 ed è stata condannata ufficialmente dalla Chiesa agli inizi degli 1980, dopo aver prodotto ingenti danni alla teologia della Chiesa, dopo aver ingannato ed illuso centinaia di missionari i più colpiti da questa falsa teologia. Nota mia, Rosalba -Lucia-)

Orbene, se la Madonna indica nel comunismo l'esito di una situazione di peccato, in cui è immersa la umanità, è evidente che intende fare riferimento a un processo rivoluzionario come quello descritto da Plinio Corrêa de Oliveira. La Madonna, quindi, ci insegna a esecrare il processo rivoluzionario, e vuole che impegniamo tutte le nostre forze e le nostre risorse nell'allontanare gli avvenimenti che portano al comunismo. In una parola, la Madonna ci invita a lottare per la ControRivoluzione, che è il nome con cui Plinio Corrêa de Oliveira denomina il processo di restaurazione dell'ordine distrutto dalla Rivoluzione. In questo modo, la Mediatrice di tutte le grazie ci invita concretamente a questa forma di amore di Dio attraverso cui siamo più che sensibili agli interessi della santa Chiesa cattolica, apostolica, romana e della civiltà cristiana, infiammati dal desiderio di sbarrare il passo a questa enorme cospirazione che tenta di distruggerle. E non solo sbarrarle il passo, ma fare anche vincere la Chiesa e la civiltà cristiana, cioè la Contro-Rivoluzione, con la instaurazione del Regno di Maria, come lei stessa ha profetizzato a Fatima dicendo: "Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà". A pieno titolo, pertanto, la Madonna di Fatima può essere chiamata "Madonna della Contro-Rivoluzione".

La crisi nella Chiesa, probabibile contenuto della terza parte del segreto

Ci resta da trattare il famoso tema del segreto di Fatima, manifestato ai veggenti nella apparizione di luglio. Come è noto, il segreto consta di tre parti distinte, di cui le prime due sono state rivelate da suor Lucia nel 1941. La terza, anch'essa già scritta da suor Lucia, è in possesso della Santa Sede, che non ha ancora giudicato opportuna la sua divulgazione (il testo è antecedente alla sua divulgazione che come sappiamo è stata pronunciata ufficialmente a Fatima). Questa terza parte mantiene in suspense l'attenzione internazionale. Non ripeteremo a questo punto le fondate congetture che inducono ad ammettere che questa terza parte tratti della crisi interna alla Chiesa (3). Aggiungiamo soltanto una considerazione. Nella seconda parte del segreto, la Madre di Dio ha annunciato un castigo che, per la sua natura, tocca soprattutto la società temporale. Poiché sta avanzando verso il comunismo, questa è minacciata da un castigo tanto terribile, che comporta la scomparsa di diverse nazioni. Riesce difficile credere che la Madonna abbia previsto questa ecatombe dell'ordine civile, e non abbia voluto mettere in guardia gli uomini a proposito di un castigo molto peggiore, come è quello costituito dalla crisi interna alla Chiesa. Prima che questa crisi diventasse notoria, si capisce che uno spirito pietoso sarebbe inorridito di fronte a una tale ipotesi. Ma, a partire dal momento in cui la crisi è diventata pubblica, non vi è ragione per ritirarsi di fronte a questo pronostico. La tiepida accoglienza riservata dalla maggioranza dei cattolici al messaggio di Fatima, oltre al formale rifiuto di una gran parte, a cui si aggiunge questo inimmaginabile -- ma assolutamente inconfutabile -- connubio di tanti ecclesiastici e laici con il comunismo, come potrebbero non meritare un riferimento particolare nel segreto di Fatima? Avendo presente l'atmosfera della Chiesa nel 1917, era naturale che una prospettiva tanto drammatica fosse conservata nel segreto. La presenza di san Pio X si faceva ancora sentire, non solo per il ricordo della sua morte recente, ma anche per la incorruttibilità del suo corpo. Il comunismo stava per arrivare al potere in Russia. La reazione contro il processo rivoluzionario era una possibilità. Nella Chiesa, nonostante i motivi di dolore, vi era molto maggiore compostezza, molto maggiore decoro, tale da rendere inimmaginabile quanto vi succede oggi. La previsione di un panorama come quello che abbiamo attualmente davanti agli occhi, avrebbe potuto turbare innumerevoli anime. Ma, a partire dal momento in cui il male è tanto notorio che il suo annuncio non scandalizza più nessuno, la proclamazione della esistenza del male può soltanto, al contrario, essere benefica per confermare nella fede le anime ancora fedeli. Se questo è, come ci pare di potere congetturare, il contenuto della terza parte del segreto, si capisce perfettamente come la Madonna abbia voluto annunciarlo ai veggenti perché lo rivelassero al momento opportuno.

* * *

Suor Lucia ha compiuto, il 22 marzo scorso [1977]. settant'anni (oggi 87). Ella è stata lasciata su questa terra, dalla Madonna, per compiere una determinata missione. È logico pensare che questa missione includa la dichiarazione di autenticità del testo della terza parte del segreto. Nella atmosfera caotica in cui viviamo, soprattutto di fronte alla crisi interna alla Chiesa, un testo divulgato senza il suo sigillo correrebbe il rischio serio di suscitare perplessità, dubbi, contestazioni. Sono tutti motivi che rendono urgente la divulgazione di questa parte del segreto. Rispettando, quindi, la legittima decisione della autorità ecclesiastica, niente ci impedisce di elevare i nostri cuori fino al trono della Vergine santissima e di gridare come il profeta Samuele: "Loquere Domina quia audit servus tuus" (4). Parlate, Signora, attraverso la bocca di suor Lucia, perché la autenticità del vostro messaggio non possa essere messa in dubbio e commuova i cuori dei giusti.

(1) Cfr. Paolo VI, Allocuzione per il nono anniversario della incoronazione, del 29-6-1972, in Insegnamenti di Paolo VI, vol. X, pp. 707-708.

(2) Cfr. P. Corrêa de Oliveira, Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, 3a ed. it. accresciuta Cristianità, Piacenza 1977.

(3) Cfr. la nota 10.

(4) Cfr. "Parla, Signore, che il tuo servo ti ascolta" (1 Re 3, 10).

tratto da: Antonio A. Borelli Machado, Le apparizioni e il messaggio di Fatima secondo i manoscritti di suor Lucia, Piacenza: Cristianità, 1977; pp. 73-79.

torna all'indice di
«Le apparizioni e il messaggio di Fatima»

Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:31. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com