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Apparizioni della Madonna a Fatima

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2009 17:47
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08/12/2009 17:45
 
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Da: nylusInviato: 19/02/2005 18.01
Sarà...
Se esiste è come il battipanni di mia nonna:
minacciava ma non piacchiava mai nessuno.
Nylus

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 19/02/2005 18.03
E' come quando i genitori dicono: "io ti ho messo al mondo e io ti tolgo dal mondo", ma non si sognano mai di farlo davvero.
Così l'inferno.
.............
ti rammento che è in crescita il numero delle mamme che lo fanno.....basta solo pensare ai 30.MILIONI di aborti da quando esiste la legge..........
Ma a parte questo particolare naturalmente INSIGNIFICANTE.....ti rammento un altra cosa Nylus:
L'ONESTA' INTELLETTUALE..sai che cosa è?
quando io NON credo in qualcosa e qualcuno mi propone il contrario ( penso ai buddisti, ai musulmani ecc...) se vedo che non c'è dialogo.MI ASTENGO ANCHE DAL COMMENTARE COME SE IL MIO RIFIUTO FOSSE LA VERITA'.......
Tu  cosa fai?
dici di non credere, e mi sta bene.è una tua scelta, ma LA IMPONI COME VERITA' senza mai tessere una trama alla comprensione del tuo rifiuto.....questo atteggiamento si chiama: ASSENZA DI ONESTA' INTELLETTUALE...........
O ti proponi con i tuoi rifiuti ad un dialogo per farci capire........o ti pregherei di NON GIOCARE TROPPO SU QUESTI TEMI........sono per noi una cosa seria....
i due pastorelli di Fatima, che tu ci creda o no........ sapevano che da li a poco sarebbero dovuti moriri...la Vergine glielo aveva preannunciato...essi, rassicurati dalla Vergine a non aver paura.ACCETTARONO LA PROFEZIA PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI......
Ora Nylus....IL MARTIRIO DI GIACINTA E FRANCESCO, così si chiamavano questi due pastorelli.....è servito ANCHE PER LA MIA CONVERSIONE........perciò in rispetto al loro martirio di fronte al quale a differenza tua hanno veduto ed hanno creduto...........ti inviterei a parlare di questi temi con un pò più di rispetto........sei d'accordo? credo di si!
Se non hai capito qualcosa te la rispiego..........
Fraternamente caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 56 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSNRoy-Bean1Inviato: 19/02/2005 18.16
l'inferno è tutta un'invenzione.
Se lo dici tu.....

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Consiglia Elimina    Messaggio 57 di 77 nella discussione 
Da: nylusInviato: 19/02/2005 19.12
Il caso dell'aborto è diverso.
In quella circostanza dicono "io ti ho concepito e io ti ..." che non so qual'è il verbo corrispondente.
Non sapevo che Francesco e Giacinta fossero martiri.
Scusami ma non impongo niente.
E a chi poi? Non capisco.
Io dico che la penso così.
Sono fermamente convinto che non c'è motivo di pensare che esista dopo la morte un luogo di penitenza. Tantomeno esiste come lo ha "visto" Lucia.
Non induco nessuno a crederlo o a convincersene perchè non servirebbe a niente.
E non sto giocando. Ne sono convinto, perchè Dio è Padre e un padre non danna per l'eternità un figlio.
Così, ribadisco, per lo stesso motivo non credo assolutamente nel peccato originale.
Non credo che l'errore di chi sa chi possa ricadere eternamente sui suoi discendenti, e tutto questo per decisione di colui che ama.
Incredibile.
Lizzie dice:
Credi sia giusto premiare con lo stesso premio chi ha accettato Cristo e l'ha servito anche chi non l'ha accettato e non l'ha servito ma oltraggiato??
No, non lo credo, ma questo non giustica l'esistenza dell'inferno.
Il rapporto con Dio è molto più semplice di come moltissimi ritengono.
Ma non dirmi che  impongo queste mie idee. Devo pur dirle per farle conoscere.
Non rinnego Dio.Non rinnego l'opera di Gesù sulla Terra, i suoi insegnamenti.
Nylus

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Consiglia Elimina    Messaggio 58 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°ClaudioInviato: 19/02/2005 19.26
Caro Nylus la pace di Cristo sia con te e con tutti i tui cari.
E' chiaro che Dio non desidera che il peccatore muoia andando all'inferno, tuttavia è lo stesso peccatore che sceglie di andare all'inferno perchè non si pente per esempio.
Oppure è diventare tutt'uno con il proprio peccato.
Questi sono per me il peccato contro lo Spirito Santo che Gesù diceva.
In questo caso se Dio dona la libertà a noi in vita di fare ciò che vogliamo, lo dona anche nell'aldilà.
Se tuo figlio ti rifiuta cosa fai? Lo leghi e lo costringi ad accettarti? Non credo, lo lasci libero di non accettarti. Allo stesso modo Dio rispetta molto la nostra libertà e il nostro libero arbitrii. Con questo non lo fa un Padre peggiore ma lo fa perfetto come Egli è perchè sa rispettare la volontà dei propri figli che siamo noi.
Un caro saluto in Gesù e Maria e
Pace e Bene
Claudio

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Consiglia Elimina    Messaggio 59 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSNVegaDonDiegoInviato: 19/02/2005 19.31
Gesù ha anche detto "Meglio entrare nella vita monco che con due piedi essere gettato nella Gehenna"...
Nylus, se rinneghi l'inferno rinneghi anche questa frase qua...

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Consiglia Elimina    Messaggio 60 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 19/02/2005 19.39
In quella circostanza dicono "io ti ho concepito e io ti ..." che non so qual'è il verbo corrispondente.
.............
io ti ho concepito.ED IO TI ELIMINO.semplice no?

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Consiglia Elimina    Messaggio 61 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSNGil_Brethil2Inviato: 19/02/2005 19.49
ma va bene anche E IO TI UCCIDO... l'embrione è comunque vivo...
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Consiglia Elimina    Messaggio 62 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSNCattolico2Inviato: 19/02/2005 20.19
l'inferno è tutta un'invenzione.

L’INFERNO ESISTE!... GESU’ NE HA PARLATO MOLTISSIME VOLTE

(Lc. 16, 19-31)

Scrive il noto scrittore Vittorio Messori: "Per ogni uomo, per me stesso, c’è la possibilità terribile e concreta del totale fallimento; questa possibilità è chiamata inferno".

Dio non vuole l’inferno: Dio è infinitamente buono e perciò – come dice la Bibbia – "vuole che tutti gli uomini si salvino" (1). Cristo Dio si è fatto uomo ed è morto in croce perchè nessuno andasse dannato: Lui stesso ha detto: "Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi" (2). E S. Paolo esclama: "Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io" (3).

Non è Dio a creare l’inferno. Scrive un celebre teologo Gesuita: L’inferno è frutto del peccato. È l’uomo a entrarvi di sua volontà (contro la volontà di Dio). "Il Cielo (il paradiso) è già iniziato per noi dal nostro battesimo, ma cominciamo a goderlo solo dal giorno della morte. La stessa cosa accade dell’inferno: nel momento in cui uno commette il peccato mortale, l’inferno già penetra in lui: l’inferno non è altro che la privazione di Dio. Col peccato io creo l’inferno... Se io prendo l’autobus per andare a uccidere qualcuno, nessuno dirà mai che l’autista è responsabile di un assassinio. Che cosa c’entra lui? Lui fa il suo dovere. Così, se io salgo sull’autobus del peccato, e non scendo alla stazione dell’attrizione con la confessione, o della contrizione perfetta se non è possibile la confessione, l’effetto è questo: la morte eterna ossia l’inferno" (4).

1. È NECESSARIO PARLARE DELL’INFERNO. Con dolce insistenza Paolo VI ci ha rivolto questo invito: "Parlate e meditate sulla scienza delle cose ultime che il Concilio Vaticano II chiama escatologia (dal greco éscatos che significa ultimo) e che comprende gli ultimi destini umani oltre la morte: quelli che il catechismo e la predicazione chiamano i novissimi cioè morte, giudizio, inferno, paradiso. Dei novissimi pochi ne parlano e, quei pochi, ne parlano poco. Il Concilio però ci ricorda le solenni verità escatologiche che ci riguardano, compresa quella terribile d’un possibile eterno castigo che chiamiamo l’inferno" (5).

Se tutti meditassero sull’inferno, innumerevoli peccatori e increduli farebbero il dialogo con l’anima, che fece l’anticlericale filosofo Diderot: "Anima mia, se tu continui a vivere così, non solo sarai infelice in questa vita, ma anche dopo morte, nell’inferno". E l’anima: "Ma chi ha detto che c’è l’inferno?" Il filosofo: "L’inferno è una cosa così orrenda, che anche solo il pensiero che ci possa essere, ti dovrebbe costringere a mettere giudizio". L’anima ardì rispondergli: "Io sono certa che l’inferno non c’è". Gridò il filosofo: "Anima mia, non dir bugie! Dicendo questo tu sai di mentire".

Poveri Sacerdoti che credono di essere moderni facendo completo silenzio sui nuovissimi, sull’inferno! Si deve anche a questo colpevole silenzio se l’umanità di oggi si è tanto allontanata da Dio e corre verso la catastrofe. Sono quanto mai attuali le parole di S. Caterina da Siena: "Ahimè! Non più tacere! Gridate con cento, con migliaia di lingue! Veggo che per tacere il mondo è guasto!"

Tutti i Padri e Dottori della Chiesa ne hanno parlato chiaramente. S. Agostino ci esorta: "Discendiamo (con il pensiero) nell’inferno ora che siamo vivi affinché non abbiamo a discendervi quando saremo morti". E supplica il Signore che gli mandi su questa terra tutti i dolori immaginabili purché impedisca che vada dannato per sempre: "qui brucia, qui taglia, qui non risparmiarmi nessuna sofferenza, purché tu mi abbia a salvare per l’eternità".

Lo Spirito Santo ci ammonisce: "In tutte le opere pensa alla tua fine (ossia alle ultime realtà: morte, giudizio, inferno, paradiso) e non peccherai mai" (6).

E Gesù stesso ci ha comandato: "Andate e predicate il Vangelo ad ogni creatura": ebbene, l’inferno e le altre verità taciute, sono parte essenziale del Vangelo. Anzi, come afferma un noto predicatore di Esercizi spirituali, "di nessun’altra cosa ha tanto parlato Cristo nel Vangelo come dell’inferno: più di 60 volte: trenta volte del fuoco (ossia di un tormento orribile) e , trentasei volte della eternità. Su nessun’altra cosa ha insistito tanto, e noi non abbiamo il diritto di diminuire il contenuto del Vangelo" (7).

2. L’INFERNO ESISTE DAVVERO: Lo negano – dice S. Agostino – coloro che hanno interesse che non esista perchè se esiste è fatto per loro. Ma esiste; e per andarvi non è necessario credere alla sua esistenza, anzi, chi ostinatamente lo nega può ritenersi sicuro di precipitarvi.

Tutta la Sacra Scrittura ne parla, in modo esplicito o implicito, circa 600 volte.

Gesù, non solo ne ha parlato tante volte, ma ha pure usato delle parabole impressionanti, come, per esempio, le seguenti:

Il ricco cattivo, e il povero Lazzaro: quel ricco egoista, gaudente morì e precipitò "nell’inferno tra i tormenti" e invano, tra l’arsura e le torture delle fiamme, chiedeva una sola goccia d’acqua. Anche Lazzaro morì, ma la sua anima fu "portata nel seno di Abramo", espressione ebraica che significa paradiso. (8).

La zizzania seminata in mezzo al buon grano, al momento della mietitura, dovrà essere bruciata. "Così – dice Gesù – avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo (Cristo) manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d’iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come sole nel regno del Padre loro" (9).

Gesù per descriverci l’esistenza e l’orrore dell’inferno ha usato immagini violente e spietate: qualche esempio:

a) A coloro che usano i doni di Dio per offenderlo, grida: "Se la tua mano o il tuo piede ti è di scandalo, tagliali e gettali via da te: è meglio per te entrare nella vita con una sola mano e un solo piede, che avere due mani e due piedi e essere gettato nel fuoco. E se l’occhio tuo ti è di scandalo, cavalo e gettalo via: è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo che avere due occhi ed essere gettato nel fuoco" (10), "dove il verme non muore e il fuoco non si spegne" (11).

b) Gesù a coloro che si dicono cristiani, ma vivono da pagani, dirà: "Non vi conosco" (12).

c) Gesù bollerà così ogni cristiano che non ha utilizzato i talenti ricevuti: "Servo malvagio e infingardo!... gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti" (13).

d) Cristo, al giudizio universale "dirà a quelli che saranno alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, al fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi seguaci... E se ne andranno questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna" (14).

S. Giovanni, l’apostolo dell’amore, scrive: "Il fumo dei loro tormenti salirà per i secoli dei secoli" (15).

3. L’INFERNO È ETERNO: l’eternità costituisce l’inferno dell’inferno: quando si sa che una atroce sofferenza avrà termine, si acquista coraggio, ma quando si è certi che non terminerà mai, non resta che la più cupa disperazione. Ebbene, l’inferno non terminerà mai, mai. La Bibbia parla molte volte di questa eternità disperata.

S. Bonaventura, Dottore della Chiesa, per darcene una pallida idea, usa la seguente immagine: Un uccello passa una volta ogni cento anni, toccando delicatamente, con la punta delle sue ali, una immensa palla di bronzo. Quando questa sarà completamente consumata, sarà terminato l’inferno? No! Sarà appena al suo inizio, poiché incomincia sempre e non finisce mai.

A S. Tommaso d’Aquino, una delle menti più alte del mondo, quando era ormai in fin di vita, fu chiesto: Tu che hai insegnato nelle più celebri cattedre d’Europa e che hai tanto predicato e tanto scritto, da che cosa, nella tua vita, sei rimasto più impressionato? Rispose: Ciò che più mi ha impressionato è questa triste realtà: che ci siano tanti cristiani i quali sono sicuri che Gesù è Dio e che Gesù ha parlato chiaramente dell’inferno e perciò sono certi ch’esso esiste, eppure vivono per un’ora nel peccato mortale: in quell’ora potrebbero morire all’improvviso correndo il rischio di precipitare per sempre nell’inferno. Che dire di molti cristiani che nel peccato mortale vivono non un’ora soltanto, ma intere giornate e notti e settimane e mesi?

Dante Alighieri: immagina scritte sulla porta dell’inferno queste parole: "Dinanzi a me non fur cose create/ se non eterne e io eterno duro:/ lasciate ogni speranza, voi ch’entrate". (Inf. III, 7 ss.)

Gesù ci ripete: "State preparati! Vegliate e pregate perchè non sapete né il giorno, né l’ora...; la morte viene come un ladro di notte. State preparati!" (16).

Se la morte ci sorprende in peccato grave, non resterà per noi altro che la disperazione eterna; mentre se ci trova preparati ossia in grazia di Dio, ci spalancherà le porte della felicità senza fine.

ESEMPIO: La Madonna a Fatima nel 1917, per 6 volte è apparsa a tre pastorelli: Lucia, Francesco, Giacinta. Nella terza apparizione, il 13 luglio, dopo aver assicurato i tre fanciulli che li avrebbe accolti in paradiso, concesse a loro la spaventosa visione dell’inferno. Ecco le precise parole della veggente Lucia: "Quando la Signora disse: Fate sacrifici per i peccatori, aprì le mani. Il fascio di luce che ne scaturì sembrò penetrare nella terra, e noi vedemmo come un gran mare di fuoco, e in esso, immersi, neri, in forme orribili e schifose, i demoni, e anime somiglianti a braci trasparenti che, trascinate in alto dalle fiamme, ricadevano giù da ogni parte, fra grida di disperazione che facevano inorridire e tremare per lo spavento".

La Madonna commentò: Questa è appena una pallida immagine dell’inferno. Molti vivono nel peccato mortale, e quindi sono in pericolo di andare dannati per sempre; pregate perchè i peccatori si convertano.

PROPOSITO. Riflettiamo seriamente sull’accorato e drammatico appello della Madonna a Fatima: Molti vanno all’inferno perchè i buoni non pregano e non offrono sacrifici e dolori e fatiche e non recitano ogni giorno il S. Rosario per ottenere che i peccatori si convertano.

Mettiamo in pratica, senza indugio, queste urgentissime richieste della Madre di misericordia e Rifugio dei peccatori.

(1) 1 Tim. 2, 4

(2) Lc. 5, 32

(3) 1 Tm. 1, 15

(4) I. Iparraguirre, "Alla luce del tuo Volto" (Elle Di Ci)

(5) Paolo VI, 8. XI.71 Cfr. L.G. 6, 8, 25. Ad Gentes, 9. G.S. 18, 38

(6) Sir. 7, 36

(7) Iparraguirre, o.c.

(8) Cfr. Lc. 16, 19–31

(9) Cfr. Mt. 13, 24–43

(10) Mt. 18, 8 ss.

(11) Mc. 9–48 s.

(12) Mt. 25, 12

(13) Mt. 25, 26–30

(14) Mt. 25, 41–45

(15) Ap. 14, 11

(16) Mt. 24, 42 s.; 25, 13

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