| | | OFFLINE | Post: 4.551 | Sesso: Maschile | |
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01/07/2010 14:56 | |
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| | Da: Passero | Inviato: 14/05/2001 19.06 | Carissimo Alfonso, è certo che se un sacerdote non riesce a mantenere la promessa che lui stesso ha fatto nel decidere di non sposarsi proprio per servire meglio il Signore con cuore indiviso, allora è proprio meglio che si sposi; infatti è così che hanno fatto dei sacerdoti di mia conoscenza che hanno chiesto ed ottenuto la dispensa dal sacerdozio. Se invece essi mantengono il loro stato sacerdotale e commettono atti impuri come quelle che segnalava anche la carissima Luba, non c'è dubbio che offendono il Signore in modo molto grave; se poi a causa di questo altri si scandalizzano, la colpa è ancora più grave perchè Gesù ha detto che chi scandalizza uno solo dei suoi piccoli sarebbe meglio che si getti nel mare. Riconosco anch'io che in questo campo la Chiesa ha voluto obbligarsi a scegliere tra un piccolo manipolo i suoi uomini, e non sempre anche questo piccolo numero riesce a mantenere le promesse; tuttavia dobbiamo pregare il Signore che aiuti questi suoi servitori a dare l'esempio di una vita consacrata interamente a lui perchè possono in questo modo trascinare molte anime a Cristo. | | Prima Precedente 17-27 di 27 Successiva Ultima Elimina risposte Rispondi
| | Da: Teofilo | Inviato: 14/05/2001 23.23 | Al caro Alfonso Mi chiedevo se a Gesù importasse molto il vestiario curato o la casa rassettata; Egli che diceva :"ho un cibo da mangiare che voi non conoscete" e "chi mette mano all'aratro non guardi indietro" e simili parole di urgenza per la propagazione del suo Regno. Ad ogni modo sì, i sacerdoti sono esposti, oggi più che mai ad un bombardamento senza precedenti di occasioni per scoraggiarsi nel loro ministero, e come dice anche il caro Passero, è meglio dare il buono che il cattivo esempio. La Chiesa avrà l'assistenza necessaria per discernere le modalità ed i tempi per le scelte migliori; in questo campo sono convinto che il Signore non manca di far sentire la sua voce al momento opportuno. fraternamente. | | Rispondi
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| | Da: Teofilo | Inviato: 16/05/2001 18.56 | Carissimo Onda, mi hai fatto sorridere col tuo simpaticissimo intervento. Un po' di humor non guasta mai. E poi hai detto anche delle cose condivisibili. Per esempio il fatto di donarsi liberamente nell'ambito del matrimonio è perfettamente in linea con l'insegnamento della Chiesa; Condivido anche che l'onanismo era, nel Vecchio Test. recriminato perchè aveva impedito di dare una discendenza. I mezzi artificiali però rappresentano una limitazione del dono completo di se all'altro e quindi non hanno la caratteristica di un amore perfetto come penso tu voglia dire quando metti. E' questo il problema cui accennava Passero. Ed è sicuramente un problema che si pongono tante coppie cristiane che desiderano vivere in armonia col Vangelo. | | Rispondi
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| | Da: Teofilo | Inviato: 19/05/2001 0.00 | Caro Onda, grazie per le tue considerazioni. Provo a farti partecipe delle mie, se sono riuscito a capire i termini del tuo intervento: 1)Poniamo il caso che una coppia non abbia figli e non li voglia: è chiaro che qualsiasi mezzo, maturale o artificiale che sia è considerato sempre una chiusura alla vita, e quindi ai frutti come tu giustamente li definisci, che non può essere giustificata. 2) Poniamo ora invece il caso di una coppia che è stata già benedetta dall’arrivo di tanti figli, ma non può permettersi il lusso di mantenerne altri, per motivi per esempio economici, di salute, di carico di lavoro, di mantenimento dei genitori anziani, o di altro. Che cosa deve fare per mantenersi in una condizione che non privi di dignità l’atto sacro della unione matrimoniale? Ecco quindi che la Chiesa, in questo caso, addita la strada dei metodi naturali, che non sono una maschera, bensì un modo degno che gli sposi possono e devono attuare per vivere la gioia della totale donazione, mantenendo comunque una apertura alla vita, ma effettuando un controllo responsabile della procreazione. Tutto questo lo si trova spiegato in modo molto più chiaro ed esteso nell’enciclica "Della vita umana"(Humanae vitae) . Fraterni saluti | | Rispondi
| | Da: Alfonso | Inviato: 26/05/2001 18.31 | Pace Teofilo, peccato che tu partecipi poco in Cristiani Evangelici, lo so che hai poco tempo, ma qualche volta potresti anche partecipare come io faccio da te. Riprendendo il discorso sul matrimonio ti cito alcuni passi Biblici esatamente quello che è scritto in 1 Timoteo ecco: Capitolo 4 1 Or lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, 2 per l'ipocrisia di uomini bugiardi, marchiati nella propria coscienza, 3 i quali vieteranno di maritarsi e imporranno di astenersi da cibi che Dio ha creato, affinché siano presi con rendimento di grazie da coloro che credono e che hanno conosciuto la verità. 4 Infatti tutto ciò che Dio ha creato è buono e nulla è da rigettare, quando è usato con rendimento di grazie, 5 perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera | | Rispondi
| | Caro/a Onda, il Signore Iddio ha dato una donna all'uomo, affinchè non restasse solo, credo che tante cose "anticoncezionali" non servano proprio, ritenendo che nel ciclo mensile della donna vi siano tre stadi, uno intoccabile, l'altro fertile, e l'altro sterile, non vedo veramente il probblema tra una copia il potersi conoscere meglio, in un periodo apropriato. Fraternamente Franco Boroni | | Rispondi
| | Da: Teofilo | Inviato: 26/05/2001 23.30 | Carissimo Alfonso, ti ringrazio per il tuo messaggio di invito. Finora ho cercato di spaziare tra le communities un po per rendermi conto di come funzionano, un po’ per vedere quali sono "i regolamenti" espressi o non espressi. Per esempio mi ero astenuto finora per non voler apportare elementi di diversità che forse potrebbe non essere gradito in una comunità. D’altra parte io personalmente ho condiviso la tua scelta di mettere alcune regole di comportamento civile e di rispetto innanzitutto verso il Signore e poi verso gli altri che mi sembrano giustificati anche se a qualcuno non è piaciuto. Per quanto mi riguarda cercherò comunque di condurre un dialogo basato sul rispetto, pur nella libertà di pensiero, sia da parte mia che degli altri e quindi mi riprometto, appena potrò di partecipare. Per quanto riguarda il passo Scritturale che tu hai voluto riportare, mi ricordo che lo citavo spesso anch’io, quando partecipavo alla comunità pentecostale del mio paese. Solo che si applica ad alcune sette che vietano appunto in modo categorico ed assoluto, di sposarsi o di mangiare determinati cibi. Tra questi, vi erano già nel secondo secolo, alcuni gruppi gnostici che, disprezzando il creato ne vietavano il retto uso. (cf. " Contro le eresie " di Ireneo di Lione). Mentre nel nostro caso non vi è disprezzo né del matrimonio né di nessun cibo, perché fanno parte del disegno di Dio. Se qualcuno decide in cuor suo di astenersene per concentrare tutto il proprio affetto, tutte le proprie forze, tutta la propria anima, tutta la propria mente sul Signore, lo fa spontaneamente, e viene considerato più adatto a svolgere certe mansioni. Per cui la Chiesa "non obbliga" ma "si obbliga" a scegliere tra chi ha già scelto. Puoi controllare se vuoi anche il catechismo servendoti del collegamento nella home page. Ringrazio Franco per il suo intervento che, mi pare, sia in perfetta sintonia con la natura e quindi con la legge di Dio. | | Rispondi
| | Da: Caldeo | Inviato: 29/06/2001 21.31 | Il problema della limitazione delle nascite???????? Che ridere. Vi spiego il perché. Di solito le coppie si pongono tale problema dopo il primo figlio, o dopo il secondo al massimo, nei casi di coppie più prolifiche al terzo, se poi nel massimo della sfortuna ci scappa il quarto ti vedi gli amici e conoscenti i quali se non chiamano un Istituto di Igiene mentale si trasformano in cavalieri per la tua salvaguardia e ti iniziano ad elencare i vari modi che esistono per evitare altri "GUAI", non ultimo il televisore fermo restando su quale programma lo sintonizzi... ah ah ah. Scherzi a parte mi chiedo a che punto bisognerebbe iniziare a porsi un tale "problema?" Si deve tenere presente che non molti anni fa trovare famiglie di sei sette e anche otto persone non era per niente raro, ma prima, non c’era più miseria di oggi? E poi i nostri ragazzi oggi non vi pare siano un po’ più egoisti di come erano i ragazzi di prima? Sicuramente credo che il nostro governo, sia esso bianco verde o marrone dovrebbe fare qualche leggina che favorisca un attimino le coppie più bene intenzionate ma sappiamo tutti che è troppo impegnato ad annunciare che il tasso di natalità è zero e poi a fare sondaggi per scoprirne il motivo. Inoltre si parla di sessualità e simili si riscontra sempre un interesse che forse altri argomenti più importanti non riescono a sollevare vedi fame nel mondo, potenziamenti dei poteri forti, sfruttamento dei minori, lotte fratricide, ecc. Ecc. L’argomento poi ovviamente quando è inserito nel contesto religioso, i poveri preti vengono tirati sempre in ballo, Alfonso correggimi se sbaglio. E’ semplice puntare il dito su altri, ti dirò che anche io ho criticato qualche prete ma ho capito a mie spese, il grave errore e ora cerco di evitare. Criticare è facile, ma è cristiano colui che accorgendosi di un fratello che vive disordinatamente anziché aiutarlo, e dargli conforto lo critica? Quante volte abbiamo chiesto ai nostri sacerdoti se avessero bisogno di qualcosa, e quante volte ci siamo fermati con loro per parlare caso mai di calcio, motori o fesserie varie? Non sono uomini pure loro, e quindi bisognosi di una risata o compagnia? PENSATECI. Ma poi caro Alfonso sei proprio sicuro che se si sposassero sarebbero più "santi ?" Io non credo. Infine caro Alfonso per un Cristiano una moglie non dovrebbe essere una cuoca, una sarta, una domestica, ma una compagna con cui progettare e costruire un futuro con il proprio compagno il che comporta impegno e fatica ed è per questo che la Santa Chiesa sceglie fra coloro che decidono per il celibato. Dopo questo preambolo esporrò la mia opinione circa il problema del controllo delle nascite. Consiste soprattutto dalle possibili posizioni con cui i coniugi si pongono di fronte al problema. Ovvero se uno dei due desidera seguire un certo canone perché convinto di tale atteggiamento e la consorte o il consorte non è disposto a seguirlo come ci si dovrebbe comportare??? Per quello che mi riguarda i metodi naturali che la Chiesa permette li paragonerei ai metodi artificiali facile capire il perché anche da quando detto da Ondablu e in parte da Teofilo. Inoltre miei cari amici la Chiesa non obbliga niente e nessuno, pone solo dei paletti da seguire se uno desidera avere una vita il più possibile "santa", altrimenti per la propria coscienza non deve fare altro che seguirne altri, infatti S. Paolo dice di dare ragione della propria fede. Sarei quindi curioso della risposta di Luba se le chiedessero perché è di fede evangelica. Ciao ciao con allegria e gioia nel Signore a tutti felicità | | Rispondi
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| | Ho ripescato questo forum per allegare questo interessante pensiero di S.Girolamo tratto Dalla lettera a Pammachio Cristo è vergine, la madre del nostro Cristo vergine è vergine perpetua, è madre e vergine. Gesù, infatti, è entrato a porte chiuse; nel suo sepolcro, che era nuovo e scavato in una roccia durissima, nessuno fu posto prima né dopo; giardino chiuso, fonte sigillata: da questa fonte scaturisce l’acqua di cui parla Gioele (3,18): essa alimenta il torrente delle funi e delle spine, delle funi dei peccati, che prima ci erano avvinti, delle spine che soffocavano la semina del padre di famiglia. Questa è la porta orientale di cui la Ezechiele, porta sempre chiusa e splendente, che chiude in sé e fa uscire da sé il Santo dei Santi, (Ez 44,1-3) attraverso il quale il sole di giustizia e pontefice nostro secondo l'orbine di Melchisedech entra ed esce. Mi sappiano dire come è entrato Gesù a porte chiuse, quando fece palpare le sue mani, esaminare il suo fianco, e mostrò le sue ossa e la sua carne perché il suo corpo vero non fosse ritenuto un fantasma, ed io saprò dire come la santa Maria sia madre e vergine: vergine dopo il parto, madre prima di sposarsi. Dunque, come avevamo iniziato a dire, Cristo vergine e la vergine Maria hanno consacrato gli inizi della verginità per entrambi i sessi; gli apostoli furono vergini o continenti dopo il matrimonio; i vescovi, i preti, i diaconi vengono scelti o vergini o vedovi; in ogni caso, dopo essere divenuti sacerdoti, restano casti per sempre: perché inganniamo noi stessi e ci adiriamo se, anelando sempre al rapporto carnale, ci vengono negati i premi della castità? Vogliamo mangiare sontuosamente, non staccarci dagli abbracci delle nostre mogli e regnare con Cristo nelle schiere delle vergini e delle vedove: avranno dunque lo stesso premio la fame e l'ingordigia, il sudiciume e la pulizia, il sacco e la seta? Lazzaro nella sua vita ebbe i suoi mali e quel ricco, vestito di porpora, grasso e tirato a lucido, godè finché era vivo dei beni della carne, ma occupano posti diversi dopo la morte — le sofferenze sono mutate in gioia e la gioia in sofferenze —: alla nostra scelta seguire Lazzaro o il ricco. Si noti soprattutto che al tempo di Girolamo già i vari ministeri consacrati venivano assegnati solo a chi era libero da vincoli matrimoniali richiamandosi alla figura verginale di Gesù e di Maria. | | |