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Comunità LAICHE di "recente" fondazione e NUOVE FORME DI VITA CONSACRATA

Ultimo Aggiornamento: 22/11/2014 16:26
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21/12/2010 18:27
 
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Il dicastero per i Laici approva lo Statuto della comunità “Nuovi Orizzonti”


Sarà un'associazione privata internazionale di fedeli


ROMA, martedì, 21 dicembre 2010 (ZENIT.org).- L'8 dicembre scorso, il Pontificio Consiglio per i Laici ha firmato il decreto di approvazione dello Statuto della comunità “Nuovi Orizzonti”.

In un lettera, la fondatrice della comunità Chiara Amirante ricorda “con il cuore ricolmo di gioia e di gratitudine” che il dicastero vaticano “ha deliberato di poter procedere al riconoscimento di Nuovi Orizzonti come associazione privata internazionale di fedeli, approvandone lo Statuto per un periodo ad experimentum di cinque anni”.

La data del decreto di riconoscimento e di approvazione dello Statuto, la festa dell’Immacolata, fa sì che si tratti di “un regalo grande della nostra dolcissima Mamma del Cielo e della Santa Madre Chiesa”, afferma.

Con il decreto di erezione canonica di un'associazione internazionale di fedeli e di approvazione del suo statuto, spiega la Amirante, “la Sede Apostolica certifica l'autenticità ecclesiale di un'aggregazione di fedeli che ha come scopo la santificazione dei propri membri e l'edificazione della Chiesa”.

La notizia è stata accolta dalla comunità “con grande commozione e stupore perché è un nuovo importante ‘sigillo’ della Chiesa che ci assicura che questo Carisma è un Dono grande dello Spirito Santo, una meravigliosa via che il Signore ha tracciato perché possiamo impegnarci nel S. Viaggio, con  fervore sempre crescente, per fare di ogni istante della nostra vita un grazie di amore al Suo infinito Amore”.

“Mai avremmo potuto immaginare questo tipo di riconoscimento da parte del Pontificio Consiglio in tempi così brevi e accogliamo questa Grazia con grande trepidazione ma soprattutto con grande senso di responsabilità nel vivere questo carisma con sempre maggiore radicalità perché possa portare frutti abbondanti nella vita di ciascuno di noi e in tutta la Chiesa”, confessa la fondatrice.

“Intensifichiamo allora il nostro impegno a portare l’Amore a chi non ha conosciuto l’amore, la luce a chi si sente attanagliato dalle tenebre; testimoniamo sempre ed in ogni modo, con la nostra vita, la pienezza della Gioia di Cristo Risorto proprio a chi si sente imprigionato negli inferi della disperazione e della morte dell’anima!”, esorta.

Allo stesso modo, invita a vivere questo tempo di Avvento “immersi nella preghiera contemplativa per accogliere con tutto il nostro Amore il Signore che viene per prendere dimora nel nostro cuore”.

“Accogliamolo e amiamolo in ogni Sua  Parola, in ogni fratello che ci passa accanto, nel SS. Sacramento, in ogni piccola o grande sofferenza. Restiamo uniti nel Suo nome perché l’Emanuele possa sempre dimorare in mezzo a noi ed illuminare con la Sua mirabile Luce le notti di molti!”.

La consegna del decreto avverrà il 4 febbraio 2011. Domenica 6 febbraio ci sarà una festa con tutta la comunità, in diretta streaming dal Teatro Orione, con la partecipazione dei cantanti Andrea Bocelli e Nek.

Per ulteriori informazioni, www.nuoviorizzonti.org. E' anche possibile seguire le giornate di spiritualità e i gruppi di formazione e conoscenza di sé su http://www.ustream.tv/channel/nuovi-orizzonti-channel






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La Comunità Nuovi Orizzonti si pone l’obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del disagio sociale: per questo realizza azioni di solidarietà a sostegno di chi vive situazioni di grave difficoltà; svolge la sua attività avendo presenti tutte le realtà di emarginazione sociale, in modo particolare del mondo giovanile; per esso propone specifici interventi innovativi e un proprio programma di ricostruzione integrale della persona che unisce la dimensione psicologica a quella spirituale e umana.

Inoltre propone i valori della solidarietà, della condivisione, della cooperazione e della spiritualità come elementi essenziali per una piena realizzazione della persona.

Nel marzo del ’94, nel più completo abbandono alla Provvidenza, è nata la prima Comunità Nuovi Orizzonti dove ho iniziato a vivere con i miei nuovi fratelli incontrati in strada e ho proposto loro di provare a vivere il vangelo. Davvero in questi anni ho visto migliaia di giovani provenienti da esperienze estreme, ricostruire se stessi alla luce dell’amore di Cristo e passare dalla morte alla vita.

La risposta di questi ragazzi alla proposta di provare a vivere il vangelo alla lettera è stata davvero sorprendente ed entusiasmante. Da quella prima casetta, (con materassi sparsi per terra dappertutto per accogliere un numero sempre crescente di giovani che bussavano alla porta della comunità) si sono moltiplicati, in Italia e all’estero i Centri.

Gli stessi ragazzi accolti hanno subito sentito l’urgenza di impegnarsi in una pastorale di strada che veda come protagonisti non tanto dei bravi predicatori, ma dei testimoni che sappiano annunciare con forza ciò che l’incontro con Cristo Risorto ha operato nella loro vita.

Alcuni (412, molti provenienti dalla strada) hanno voluto consacrarsi (con promesse di povertà castità, obbedienza e gioia) nel desiderio di far della loro vita un grazie d’amore all’amore di Dio e testimoniare che Cristo è venuto per donarci la pienezza della sua gioia (Gv.17,13).

Mi sembra di poter affermare che, se da una parte questa esperienza ci ha dato la possibilità di contemplare i miracoli della grazia, dall’altra ci siamo resi conto che l’SOS giovani è molto più allarmante di quanto rivelano le statistiche ufficiali.

Circa l’80% degli adolescenti che abbiamo incontrato manifestano almeno uno dei sintomi preoccupanti che caratterizzano il mondo giovanile e della strada in senso lato: abuso di alcool, uso e abuso di sostanze stupefacenti (soprattutto canne, cocaina e ecstasy), disagio e devianze a vari livelli, abuso nel campo della sessualità, anoressia e bulimia, forme depressive e disturbi di personalità, frequentazione di sette di vario tipo, profonde ferite nell’affettività, seri problemi familiari… e verifichiamo una quasi totale assenza di interventi.

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"COMMUNAUTÉ EMMANUEL": COMUNIONE EUCARISTICA E MISSIONE
 
CITTA' DEL VATICANO, 3 FEB. 2011 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza i membri della "Communauté de l'Emmanuel" che quest'anno celebra il ventesimo anniversario della morte del suo fondatore, Pierre Goursat, la cui causa di beatificazione è stata introdotta lo scorso anno.
 
  Nel discorso ai membri della Communauté, Benedetto XVI ha ricordato che nei prossimi mesi ricorreranno i trenta anni di servizio della FIDESCO nei paesi più poveri, i quaranta anni di fondazione della "Communauté" e i venti anni di riconoscimento dei suoi statuti da parte del Pontificio Consiglio per i Laici.
 
  "La grazia profonda della vostra Comunità procede dall'adorazione eucaristica" -ha detto il Papa - "Da tale adorazione nasce la compassione per tutti gli uomini e da questa compassione nasce la sete di evangelizzare. Nello spirito del vostro carisma, vi incoraggio ad approfondire la vostra vita spirituale donando essenziale spazio all'incontro personale con il Cristo, l'Emanuele, il Dio con noi".
 
  "Una vita autenticamente eucaristica è una vita missionaria. In un mondo spesso disorientato e alla ricerca di nuove ragioni di vita, la luce del Cristo deve essere portata a tutti. Siate fra gli uomini e le donne di oggi missionari ardenti del Vangelo, sostenuti da una vita radicalmente dedita a Cristo!".
 
  "Oggi, l'urgenza di tale annuncio si fa particolarmente sentire nelle famiglie, così spesso frammentate, presso i giovani e negli ambienti intellettuali. Contribuite a rinnovare dall'interno il dinamismo apostolico delle parrocchie, sviluppando i loro orientamenti spirituali e missionari! Vi incoraggio ancora ad essere attenti alle persone che rientrano nella Chiesa e che non hanno beneficiato di una catechesi approfondita. Aiutatele a radicare la fede in una vita autenticamente teologale, sacramentale ed ecclesiale".
 
  "Invito particolarmente la vostra Comunità a vivere una autentica comunione fra i suoi membri. (...) La vita comunitaria che voi desiderate sviluppare, nel rispetto dello stato di vita di ciascuno, sarà allora per la società una testimonianza vivente dell'amore fraterno che deve animare tutti i rapporti umani. La comunione fraterna è già un annuncio del mondo nuovo che il Cristo è venuto ad instaurare".
 
  "Che tale comunione che non significa ripiegamento su se stessi, sia anche effettiva con le Chiese locali. In effetti, ogni carisma si rapporta alla crescita del Corpo di Cristo, tutto intero. L'azione missionaria deve incessantemente adattarsi alle realtà della Chiesa locale, nella preoccupazione permanente di concertazione e collaborazione con i pastori, sotto l'autorità del Vescovo. D'altronde il riconoscimento reciproco della diversità delle vocazioni nella Chiesa e del loro apporto indispensabile per l'evangelizzazione, è segno eloquente dell'unità dei discepoli di Cristo e della credibilità della loro testimonianza".


Udienza del Papa alla comunità dell'Emmanuel

Una vita eucaristica
è una vita missionaria



"Una vita autenticamente eucaristica è una vita missionaria". Lo ha ricordato il Papa ai membri della comunità dell'Emmanuel, ricevuti in udienza nella mattina di giovedì 3 febbraio, nella Sala del Concistoro.

Cari Fratelli nell'Episcopato,Cari amici, Sono lieto di accogliervi mentre la Comunità dell'Emmanuel si prepara a celebrare il ventesimo anniversario della morte del suo fondatore, Pierre Goursat, la cui causa di beatificazione è stata introdotta lo scorso anno.

Che l'esempio della sua vita di fede e quello del suo impegno missionario vi spronino e siano per voi un appello costante a camminare verso la santità! Nel corso dei prossimi mesi celebrerete anche i 30 anni del servizio di FIDESCO presso i Paesi più poveri, poi i 40 anni dalla fondazione della Comunità e i 20 anni dal riconoscimento dei suoi statuti da parte del Pontificio Consiglio per i Laici. Con voi, rendo grazie a Dio per questa opera! A ognuno e a ognuna di voi, sacerdoti e laici, porgo i miei saluti cordiali. Saluto in particolare il Moderatore della Comunità - che ringrazio per le gentili parole che mi ha rivolto -, i membri del Consiglio internazionale, i responsabili dei grandi servizi, come pure i vescovi che provengono dalla Comunità.
 
Che il vostro pellegrinaggio a Roma, in questo inizio dell'anno giubilare, sia l'occasione per rinnovare il vostro impegno a restare ardenti discepoli di Cristo nella fedeltà alla Chiesa e ai suoi pastori! Cari amici, la grazia profonda della vostra Comunità viene dall'adorazione eucaristica. Da questa adorazione nasce la compassione per tutti gli uomini e da questa compassione nasce la sete di evangelizzare (cfr. Statuti, Preambolo I). Nello spirito del vostro carisma particolare, vi incoraggio dunque ad approfondire la vostra vita spirituale conferendo un posto fondamentale all'incontro personale con Cristo, l'Emmanuele, Dio-con-noi, al fine di lasciarvi trasformare da Lui e far maturare in voi il desiderio appassionato della missione.

Nell'Eucaristia, trovate la fonte di tutti i vostri impegni nella sequela di Cristo, e nella sua adorazione purificate il vostro sguardo sulla vita del mondo. "In effetti, non possiamo tenere per noi l'amore che celebriamo nel Sacramento. Esso chiede per sua natura di essere comunicato a tutti. Ciò di cui il mondo ha bisogno è l'amore di Dio, è incontrare Cristo e credere in Lui" (Esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis, n. 84). Una vita autenticamente eucaristica è una vita missionaria. In un mondo spesso disorientato e alla ricerca di nuovi motivi per vivere, la luce di Cristo deve essere portata a tutti. Siate in mezzo agli uomini e alla donne di oggi ardenti missionari del Vangelo, sostenuti da una vita radicalmente presa da Cristo. Abbiate sete di annunciare la Parola di Dio!

Oggi, l'urgenza di questo annuncio si fa particolarmente sentire nelle famiglie, così spesso disgregate, fra i giovani o negli ambiti intellettuali. Contribuite a rinnovare dall'interno il dinamismo apostolico delle parrocchie, sviluppando i loro orientamenti spirituali e missionari! Vi incoraggio anche a essere attenti alle persone che ritornano verso la Chiesa e che non hanno beneficiato di una catechesi approfondita. Aiutatele a radicare la loro fede in una vita autenticamente teologale, sacramentale ed ecclesiale! Il lavoro realizzato in particolare dalla FIDESCO testimonia anche il vostro impegno fra le popolazioni dei Paesi più poveri. Che la vostra carità risplenda ovunque dell'amore di Cristo e divenga così una forza per la costruzione di un mondo più giusto e più fraterno!

Invito in particolare la vostra Comunità a vivere un'autentica comunione fra i suoi membri. Questa comunione, che non è semplice solidarietà umana fra i membri di una stessa famiglia spirituale, è fondata sul vostro rapporto con Cristo e su un impegno comune a servirlo. La vita comunitaria che desiderate sviluppare, nel rispetto della condizione di vita di ognuno, sarà allora per la società una testimonianza viva dell'amore fraterno che deve animare tutte le relazioni umane. La comunione fraterna è già un annuncio del mondo nuovo che Cristo è venuto a instaurare.

Che questa stessa comunione, che non è ripiegamento su se stessi, sia effettiva anche con le Chiese locali. Di fatto, ogni carisma si rapporta alla crescita dell'intero Corpo di Cristo. L'azione missionaria deve dunque adattarsi incessantemente alle realtà della Chiesa locale, in una preoccupazione costante di concertazione e di collaborazione con i pastori, sotto l'autorità del vescovo. D'altro canto, il riconoscimento reciproco della diversità delle vocazioni nella Chiesa e del loro apporto indispensabile per l'evangelizzazione, è un segno eloquente dell'unità dei discepoli di Cristo e della credibilità della loro testimonianza.

La Vergine Maria, madre dell'Emmanuele, ha un posto importante nella spiritualità della vostra Comunità. Accoglietela "a casa vostra", come ha fatto il discepolo prediletto, affinché Ella possa essere veramente la madre che vi guida verso il suo divino Figlio e che vi aiuta a restargli fedeli. Affidandovi alla sua intercessione materna, imparto di tutto cuore a ognuno e a ognuna di voi, come pure a tutti i membri della Comunità dell'Emmanuel, la Benedizione Apostolica.



(©L'Osservatore Romano - 4 febbraio 2011)

[Modificato da Caterina63 03/02/2011 22:16]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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